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Specializzandi, come 14.000 giovani medici vengono trattati

Egregio Direttore,

le rubo due minuti, sarò breve, anzi brevissimo. Ecco qui di seguito due miei quesiti ai quali Lei penso riesca a dare (o far dare da chi di competenza) un pò di chiarezza:

Perchè non vi interessate anche, ed a caratteri cubitali, del caos che ben 14.000 GIOVANI medici stanno vivendo a causa della burocrazia (menefreghismo….) che dai primi di ottobre (data stabilita) ad oggi, non ha assegnato le sedi delle SPECIALIZZAZIONI in cui dovrebbero prendere servizio a fine dicembre?

Perchè per politici, sindaci, giunte comunali e regionali, adeguamenti agevolazione ai politici in pensione avvengono sistematicamente ed ai giovani medici di cui si ha tanto bisogno, nella fase della SPECIALIZZAZIONE hanno un contributo fermo a decenni fa e dove nessun politico, ministro e quant’altro se ne preoccupa? Che fiducia possono avere da chi dirige “il traffico”? dopo aver studiato 19 anni ed ora dovranno fare altri giusti 6 anni di specializzazione con una impegno sacro da portare avanti percepiscono qualche centinaio di euro più dell’assegno di cittadinanza?

Ringrazio per l’attenzione

Lettera pubblicata il 9 Dicembre 2020. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    Bottex -

    Purtroppo così stanno le cose, non solo per quel settore. Visto che la specializzazione è obbligatoria per poter intraprendere la professione di medico, se ne approfittano, pagandoli una miseria, visto che è una cosa che devono comunque fare. C’è da dire che però, almeno nel settore medico, questo duro periodo di specializzazione di solito dà poi frutti molto buoni nella futura carriera professionale.
    Per quanto riguarda l’assegnazione delle sedi invece, posso capire che visto il difficile periodo non siano state assegnate, ma sembra non si sia tenuto conto del fatto che questi medici specializzandi, una volta inquadrati, potrebbero contribuire ad aiutare il personale sanitario, già molto affaticato. Invece, si sono richiamati in servizio medici già in pensione. Le solite cazzate made in Italy. Saluti.

  2. 2
    Captain Rhodes -

    Lo stipendio dello specializzando è fermo dal 2008 circa e attualmente è di 1650 euro al mese. Al netto di tasse universitarie, empam, assicurazione, diciamo che è sui 1300. Poco, è vero. Ma tieni presente che prima le condizioni erano le seguenti: 930 euro di borsa di studio: al netto delle stesse rette e spese si parla di nemmeno 600 euro al mese. Rispetto ad adesso: niente contributi previdenziali, niente ferie ma 25 giorni di permessi concessi a discrezione del direttore, nessun riconoscimento degli straordinari, nemmeno per recupero delle ore in esubero, in caso di malattia o gravidanza sospensione della borsa di studio, nessun riconoscimento di titolo di carriera. Una generazione di medici è stata sfruttata, lavorando per 4 euro all’ora, chi lava i pavimenti prende di più. Ma alla fine, chi ce l’ha fatta ora ha un lavoro di prestigio e giustamente retribuito. Per cui, accetta il fatto che un po’ di merda te la devi mangiare, ora molto meno di ieri. Si chiama gavetta. Auguri.

  3. 3
    MASSIMO PARENTI -

    Non sono un medico. Non si può accettare un discorso del genere, forse nn ha letto tutta la lettera oppure sono io che nn mi sono espresso al meglio. Ogni giorno ci sono aumenti di retribuzione da parte di politici e dipendenti pubblici. A lei non interessa dare la giusta considerazione ai giovani che dovranno essere il futuro….ma se seguono simili esempi,non so cosa ci toccherà. Un governo che sa che ha bisogno di medici e mette la burocrazia a tardare esiti di un esame che prevederebbe l’assegnazione (a presenza in ospedale) entro il 30 dicembre….Questa non è gavetta, è menefreghismo.
    E non arrampichiamoci sugli specchi, esiste il passato, ma è passato…Non si può pensare ad un futuro migliore?
    Lo sa quanto costa vivere in una città italiana? Per dormire 650euro, per mangiare 400euro, tasse universitare enpam inps assicurazione, benzina,e parlo di citta piccole
    Non si può pensare al passato per cercare di sorridere.
    La gavetta c’è e ci sarà sempre.

  4. 4
    Captain Rhodes -

    Io mi limito a commentare l’aspetto economico. Lo so bene quanto costa vivere in una città universitaria. E se è difficile con 1650 euro al mese, ancor di più lo è con 930. Pensare al passato serve per avere un minimo di rispetto per chi se l’è presa in culo alla grande, senza alcun rimedio.

  5. 5
    MASSIMO PARENTI -

    Ma….parliamo di momenti diversi….se si pensa che la borsa di studio è ferma da oltre 10anni(o anche più)mentre ogni giorno chi comanda…..ma lasciamo perdere Signor Capitano, uno psedonimo non dona!

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