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Sono innamorata di un uomo sposato e non so più che fare…

Sono una ragazza di 24 anni, e ho una bimba.. Sono innamorata di un uomo sposato da ben 6 mesi e non so più che fare… Sono talmente presa da questo amore che a volte mi manca l’aria.. quando lo vedo non riesco a frenare l’emozione.. quando facciamo l’amore però mi sento tanto in colpa per la moglie, per i figli e per la situazione non molto piacevole. Lui mi riempie di attenzioni, trova sempre il tempo per vedermi anche qualche minuto per un bacio o qualche parola.. ovviamente non solo per il sesso perché noi riusciamo a vederci tutti i giorni ma anche al bar, in centro, in giro oppure a casa mia semplicemente per stare un po’ soli davanti la tv. Il problema è che io comincio a soffrire perché lui non è esclusivamente mio.. Ma nel frattempo non vorrei pressarlo dicendogli di lasciare la moglie… Lui spesso mi dice di avere pazienza, che lo farà e che l unica cosa che lo tiene a lei sono i suoi figli.. mi sento tanto confusa… Ma nello stesso tempo tanto innamorata per poterlo lasciare… non so più che fare.. Lui sa bene la mia storia.. Io ho sofferto moltissimo.. Sono orfana di madre, ho avuto una bambina a 21 anni e il padre ci ha abbandonate.. siamo da sole e io in questo uomo ho visto il porto sicuro dove rifugiarmi. Lui conosce mio padre, frequenta casa mia e mio padre sa la nostra situazione eppure lui lo rassicura moltissimo.. nonostante ciò io non riesco a trovare la pace e la serenità di cui ho bisogno. Insomma non voglio fare l’amante a vita… Ma nemmeno perdere questo amore… consigli?

Lettera pubblicata il 7 Dicembre 2017. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 20 commenti

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  1. 1
    Michelle -

    “Lui conosce mio padre, frequenta casa mia e mio padre sa la nostra situazione eppure lui lo rassicura moltissimo.. ”
    Ti dico la veritá, mi sono venuti i brividi a leggere questo. Questa persona sposata ti sta solo illudendo, non lascerá mai la sua attuale famiglia. E so che anche se te lo diranno in mille, la forza di lasciarlo al momento non ce l’hai. Mi dispiace molto per le sofferenze che hai passato, proprio per questo ti sei legata a una persona che non potrá darti tutto ció di cui hai bisogno.
    Anche se la forza ti sembra di non averla, proprio perché hai sofferto tanto e perché hai una bimba, devi riuscire a trovarla la forza per lasciare questa situazione e trovare ció che meriti davvero, per non mettere te e tua figlia in altre situazioni dolorose. La felicitá la potrai avere, se ora farai lo sforzo di abbandonare questa situazione che invece non potrá mai darti la felicitá vera. Coraggio

  2. 2
    Yog -

    È l’inizio della fine. L’amante è un ruolo difficile da reggere (per la donna) e voi siete prossimi alla dead line. Rilassati e comincia la manovra di sgancio: quello non è solo sposato, ci sono di mezzo i figli e dubito assai che abbia poi così voglia di affrontare la rovina economica che il divorzio per lui comporterebbe. Sennò si sarebbe già mosso…

  3. 3
    Rossella -

    Ti consiglio di calarti in un altro punto di vista. Ad esempio quello della nuora. Come vivresti l’idea che tua suocera è in buoni rapporti con persone che non ti sono simpatiche o che conduce un tipo di vita che ti porta all’esterno della famiglia di tuo marito? Ti potrebbe capitare. Sei preparata all’idea di stare fuori? Come la vivi? La realizzazione dal mio punto di vista dipende dall’aderenza al ruolo. Non voglio farti la morale, anche se penso che alcune situazioni non si possano portare avanti all’infinito. Non me la sento di giudicare perché un uomo può scegliere di non tradire. Non esiste un rapporto di causa-effetto. Quando sei la parte “lesa” la pensi diversamente, ma anche questo fa parte della vita. Una persona che nella vita è abituata a seguire una certa linea sarà qualcuno a prescindere dal ruolo che ricopre. Ciò che conta è l’identità. Avere un’identità.

    PS I doveri sono un’altra cosa. Io parlo della “grandezza” (del darsi anima e corpo a qualcuno) e del rapporto tra grandezze. I ruoli non sono statici. Hai bisogno di ricaricare le batterie per riuscire a concentrarti, ad essere presente e a lavorare. Si può stare insieme senza dipendere dal giudizio della famiglia… con distacco e gentilezza.

  4. 4
    Gimmy -

    Che consigli ti si può dare? Se da 6 mesi la situazione rimane invariata evidentemente per lui, state bene nei ruoli in cui vi trovate. Pensi che lascerà la moglie? Si, campa cavallo! Non siete i primi a ritrovarvi in questo circuito, quando ci sono problemi nella coppia, le persone oneste, serie e mature ne parlano indipendentemente dai figli, piccoli o grandi e si assumono le responsabilità di tutto quello che comporterebbe un eventuale fine relazione tentando di non creare disagi o traumi alle proprie creature. Se ci fossero dei veri sentimenti gli verrebbe spontaneo, automatico lasciarla per stare con te, e se ancora non è successo vuol dire che quello che prova non è poi cosi forte come invece vorresti auto convincerti. I figli? Solo scuse. Immagino la faticaccia che deve fare sto poveraccio quando deve fare ritorno dalla moglie che pur di allontanare i sospetti si sacrifica a fare l’amore anche con lei per nascondere questa tresca clandestina…ma dato che non ti va di perdere questo rifugio per forza di cose ti dovrai accontentare finchè non ti stancherai.

  5. 5
    Yog -

    Ammesso, e non concesso, che avere rapporti con la moglie titolare sia per lui un sacrificio.
    Il maschio non è monogamo e se uno si trova un’amante una volta, lo farà anche una seconda o una terza…

  6. 6
    Gabriele -

    Non penso proprio che i figli siano solo scuse. L’importo degli alimenti chi lo paga Gimmy? E il divorzio ne vogliamo parlare?

  7. 7
    Yog -

    Essì, se quello divorzia è economicamente rovinato, dopo un po’ finirebbe anche lui a scrivere su LaD chiedendo a noi la ragione della sua cazzata. Il problema è che con un divorzio (per colpa mamifesta) in presenza di figli non gli resterebbero manco gli spicci per la narda, tanto più che è molto cara. Altro che scuse. Per il momento se la cava rassicurando tuo padre, occhio però che tra un po’ non finisca in una discussione all’arma bianca, le faccende di corna sono cose anche pericolose. Altro che pace e serenità, quelle scordatele.

  8. 8
    Gimmy -

    Gabriele a volte i figli sono solo un pretesto per allungare i tempi degli inciuci per evitare di essere assillati e godersi senza ulteriori complicanze la relazione. Non sò se sia questo il caso, ma quanti genitori si separano e vanno poi a convivere con i nuovi compagni?? Pensi che siano tutti divorziati legalmente e che abbiano tutti i diritti che le leggi italiane dovrebbero consentire? No. L’amore può finire e se parliamo di correttezza e buone intenzioni, non si deve perpetrare il tradimento continuando a puntare sull’alibi dei figli. Fino a prova contraria sono sempre una responsabilità di entrambi i genitori, non solo del padre seppur giuridicamente viene sempre sfavorito. Penso che tra persone civili e di buon senso si possono raggiungere anche degli accordi; un matrimonio se fallisce è perchè si è sbagliato in 2, e se decidi di voler ricominciare da un altra parte, lo puoi fare senza per forza dover ingannare, umiliare la madre dei tuoi figli e comportandoti come quel buon padre di famiglia che sei sempre stato. I divorzi sono stati inventati per chi ha i soldi, tutti gli altri se vogliono campare si devono solo rimboccare le maniche. E’ la legge della sopravvivenza.

  9. 9
    Yog -

    Gimmi, a svejate. Gattona ‘n poco giro giro in tribbunale. Pensi che le cose si sistemano a pizza e fichi (cit.)? Facce ride.
    La legge della sopravvivenza è legata ar portafojo, è quella la cosa più sacra.
    Per tutto il resto nun c’è Mastercard, e manco Masterchef, c’è il Teorema del Menga, fattelo bastare.

  10. 10
    Gimmy -

    Yog, senza farmi ‘n giro in tribbunale non ribatto alla legge legata ar portafojo, in quanto riesco a comprendere le tue continue lotte per il rifornimento di narda, la cosa più sacra alla tua sopravvivenza, che per forza di cose devono farti gattonare quelle aule di giudizio, dove ahimè non potrò mai essere di casa quanto te. 🙂

    Ho espresso un concetto abbastanza chiaro, che non c’entra nulla con pizze e fichi, mi limito soltanto nel dire che ci si può separare ragionevolmente senza mettere le corna alla controparte, per non arrivare a guerre di rancori dove poi a rimetterci sono sempre i figli. Detto questo ti posso garantire che sono molto sveglio 🙂 tant’è che sul teorema del menga lascio parlare professioniste come Malena che sul tema sono abbastanza ferrate.

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