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Anteporre i propri sogni all’amore

di

Ciao a tutti vorrei delle opinioni per capire se la mia reazione è normale o sto sbagliando e quindi perdendo tutto.
Io e lui stiamo insieme da 5 anni e da 4 conviviamo, il suo sogno è viaggiare così abbiamo fatto bellissime vacanze di un mese ogni volta in giro per il mondo… è stato bellissimo… però più passava il tempo e più questa sua voglia di vivere in un altro paese diventava più reale cosicché stanco e infelice di vivere qui nonostante non gli manchi nulla (ha lavoro fisso una casa una bella famiglia me e tanti amici) mi propone di andare via io e lui… soli in barba a tutti e cominciare una nuova vita all’estero che sia messico thailandia canarie ma via di qui…
Io sono sempre stata molto decisa sul da farsi ovvero la mia risposta era no… tutti direbbero ma perché non vai con lui… ma io non sono una ventenne… non posso lasciare un’attività mia dove ho investito e tuttora pago un mutuo per andare all’avventura con mille euro in tasca perché è di questo che si tratta..
Lui è disposto ad andare a fare il lavapiatti ed arrangiarsi ed è giusto che lo faccia, alla fine ha solo 27 ed è giusto che rischi, ma io non posso mollare tutto non me la sento e poi qui sto bene vorrei farmi una famiglia prima o poi…
Aveva abbandonato il suo sogno per stare con me ma io l’ho portato a ragionare e ad andare via lo stesso senza di me perché alla fine di un uomo che è infelice io non me ne faccio nulla.. io lo voglio veder sorridere, invece è sempre triste arrabbiato il suo lavoro non gli piace è negativo al massimo e rende la vita impossibile anche a me…
Lui mi ha detto di aspettarlo che è solo una prova e se sente la mia mancanza è disposto a tornare e chi mi dice che aspettarlo alla fine è giusto per me? Anche se torna mi potrei fidare di lui? Magari dopo un anno vuole riandarsene e io che faccio? La casa è sua quindi già ora devo andare da un’altra parte..
Insomma non sono più una bambina voglio un po’ di serenità e qualche certezza, è solo che non riesco a pensare a una vita senza di lui, mi dice che mi vede come la mamma dei suoi figli che sono la donna della sua vita.. ma intanto va via e io rimango qui.. certa di aver fatto la scelta giusta ma con tanto dolore.

Lettera pubblicata il 27 Agosto 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 24 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    unless -

    Hai fatto bene, per me queste sbandate devono avere un’età ben precisa e soprattutto devi essere libera da mutui, e burocrazia italiana varia, o se no non te ne asciughi più gli occhi.

    Se queste cose non si fanno quando si è poco più che ventenni ..basta. A meno che non si ha nulla da perdere e allora si può farla quando si vuole oppure se si hanno degli appoggi ben precisi e concreti che possono dare una mano per documenti, lingua, iniziare un nuovo lavoro ecc ecc.

    Il solito discorso di andare a fare lavapiatti o aprire un bar in una qualche isola sperduta ha poco senso. Sicuramente qualcuno ci sarà riuscito (pochi ben) ma è una vita che puoi fare tot anni con stipendi molto bassi. Diciamola tutta, è un falso mito.
    Chi ce l’ha fatta ha investito grosse somme per un qualcosa di concreto e grosso, non il chioschetto tanto famoso.

    Poi Messico, thailandia …??? Dio ce ne scampi e liberi
    .
    La thailandia me l’ha raccontata bene un mio ex collega. In sintesi? Belle spiaggie ma corruzione a manetta, casino estremo (tipo india), igiene nulla, e puttaname a non finire.

    Non sto dicendo che non bisogna sognare. Io partirei domani se avessi un appoggio, perchè il lavoro l’ho perso. Ma di certo non vorrei andare a finire peggio dell’Italia! Io ambisco a Canada, Danimarca, svizzera … anche Francia.
    Non in paesi dove c’è ancora più corruzione che qua. I paesi civili sono altri.

    Forse il tuo ragazzo è in crisi pre-30 anni e se ha un lavoro fisso con in più una brava come te che progetta un futuro e che ha acquistato per di più una casa, non sa quello che si perderà.

    Forse un po di immaturità di fondo c’è.

    Pensare che fuori dall’Italia sia tutto più bello non è assolutamente vero, tant’è che molti poi tornano.
    Solo un esempio, Mio cugino 22enne è andata a fare i lavapiatti e non in messico ma in Inghilterra, è scappato appena ha potuto.

  2. 2
    Candida -

    27 anni lui, e nessun senso di responsabilità. 31 tu, ed un’attività, responsabilità, un mutuo. Non so ma vedo un gap abissale tra voi. Poi ci sta… a 27 anni, in quella che io chiamo “nowhere’s land”, ovvero l’età nella quale puoi ancora fare qualche colpo di testa, voglia provare a fare delle esperienze, anche un po’ estreme come finire nel retro di un Mc Donald’s di Londra a lavare piatti con un capo Pakistano che lo prende a calci, però non posso seriamente credere alle frasi tipo “ti vedo come la madre dei miei figli”, perché se ti vedesse così.. sarebbe rimasto. Tu sei stata coraggiosa, o menefreghista chi può dirlo, a consigliargli di andare, ma OVVIAMENTE aspettarlo è una sciocchezza. Aspettare chi? Aspettare cosa? E perché? Tu hai cose serie alle quali badare, non ultima trovarti una casa tutta tua, lui andasse nel Borneo Orientale a fare il domatore di tigri.

    C’è una frase che non mi è piaciuta: io lo voglio veder sorridere.
    Mò non è che se il nostro uomo ha un momento “no” allora ci si lascia. So che nel tuo caso i motivi erano ben altri.. però è stata una frase francamente poco riuscita..

    Buona fortuna

  3. 3
    cyber81 -

    Cice81, ti capisco perchè siamo praticamente coetanei. Io anche ho aperto un’attività e sono stato piu’ e piu’ volte accusato di lavorare troppo. Tant’è che da piu’ di un mese il mio rapporto di 2 anni è terminato.
    Ma ti garantisco che nonostante il lavoro il tempo per lei lo trovato comunque, ogni giorno.
    Pero’ non è mai abbastanza.
    Io credo che queste persone, che sognano di abbandonare tutto o sognano di poter vivere una storia d’amore senza le incombenze lavorative, siano in realtà dei fanciulli mai cresciuti.
    Arrivati a 30 anni si devono tirare le prime somme, e il lavoro è uno di questi. Le relazioni possono terminare, il lavoro per come è strutturata la nostra società è per sempre.
    Se i fanciulli non riescono a capire l’importanza del lavoro, anche per la serenità della vita di coppia, è bene che vadano e trovino un partner che possa essere alla loro altezza di sognatori.
    Per me hai fatto la scelta giusta. Complimenti. Daltronde nemmeno io ho mollato, se una donna non ha rispetto del mio lavoro non ha rispetto di me e dei sacrifici che stavo facendo per garantire un futuro ad entrambi.

  4. 4
    Andrea -

    Cicer secondo me sei stata davvero in gamba e nel bene o nel male lo è anche lui. Una persona deve cercare di poter fare quello che si sente, quando si sente. A leggere i commenti di risposta alla tua lettera mi è venuta la depressione..tutti incatenati alle loro vite, come se a 27 anni uno fosse già un rudere che non può avere sogni o ambizioni. Invece viva le persone che lavorano duro con i piedi per terra, ma viva anche le persone con il coraggio e l’incoscienza di continuare a sognare. E se si cade? Pazienza.
    Nella storia tante imprese e vite vissute, sono state realizzate anche grazie ad una buona dose di incoscienza e spirito d’avventura.
    Che poi voglio dire..il lavoro,il lavoro..ma per essere felici bisogna vedere anche di che tipo di lavoro si tratta. Se non ti piace il tuo lavoro che fai? Fai lo schiavo (perchè la maggior parte di noi lo sono) per arrivare alla fine del mese, tot giorni di ferie all’anno. e intanto la vita passa..

  5. 5
    Joiedevivre -

    Cara cice81,

    senza volermi elevare a giudice di nessuno, quella di Lui ritengo sia una scelta dettata dall’immaturità. A me non dispiace l’idea di accumulare esperienze, foss’anche all’estero, ma è fondamentale e necessario partire con un obiettivo. Troppo spesso invece si sente di persone insoddisfatte della propria vita che, credendo di trovare una nuova essenza di sè stessi in un posto qualsiasi che non sia l’Italia, partono. Purtroppo, una volta scesi dall’aereo, si rendono conto che tutti i loro problemi hanno viaggiato seduti al loro fianco durante il viaggio e li avranno per compagni anche nei giorni seguenti. In pratica, se quell’obiettivo iniziale, lo scopo della partenza, altro non è che una fuga, a mio avviso si peggiora soltanto la situazione. Fossi in lui, cercherei di risolvere prima i miei problemi qui e solo allora prenderei in considerazione l’idea di partire, ma esclusivamente per costruire qualcosa di buono e non per distruggere quel che di buono mi sono lasciato alle spalle.
    Tu sei una donna intelligente, questo lo sai e l’hai fatto tuo. Hai tutta la mia stima.
    Non ci sono mai passato ma posso immaginare che faccia male, ma era l’unica cosa da fare.

  6. 6
    cyber81 -

    Andrea è ovvio che se il tuo lavoro non ti piace è una galera. Ma se uno ha scelto il lavoro da fare, e magari lavora in proprio, ti garantisco che non si tratta di fare lo schiavo. Si tratta di vedere una professione, un’attività imprenditoriale o quant’altro che giorno per giorno si evolve, aumenta e ti da soddisfazioni da condividere con la persona che ami!
    Caxxo quanto mi piaceva condividere i miei successi con lei, non vedevo l’ora di dirle cosa avevo fatto, quali prospettive erano sorte e in che modo potevano essere gestite.
    Perchè è chiaro che se il lavoro va bene, si può vivere serenamente la propria vita di coppia in maniera libera, senza essere di peso a nessuno e potendo prendere decisioni autonome. Come mi piaceva quando, tornando stremato, passavo da lei a farmi abbracciare o consolare un po dalle mie fatiche.
    Quanto mi piaceva farle dei regali con soldi che mi ero lavorato duramente…. e seppur non ne parlassi troppo, per carattere, ero eccitatissimo dal poter dare il via alla casa da condividere con lei.. tutto questo grazie al lavoro!

    Eppure dopo un po mi ha detto che le mie discussioni sulla mia giornata non le interessavano, che erano discorsi troppo pragmatici…. mi è caduto il mondo addosso. Da lì ho pensasto che questa ragazza non aveva un po di sale in zucca.
    Perchè è chiaro che i sogni sono legittimi, ma è legittimo anche aspirare a realizzarli questi sogni, e per poterli realizzare è necessario lavorare.

    Non so se questo ragionamento è troppo logico e a qualcuno non piace, ma purtroppo è così. Stare a sognare e vivere dei propri sogni senza realizzarsi è quanto di più patetico possa esistere.

  7. 7
    IO -

    Sei matura a tal punto da lasciarlo andare, ma l’amore? è facile dire che è lui quello che non ama per seguire un sogno, ma chi invece lo lascia partire ama?
    io credo che il tuo cervello abbia fatto un semplice ragionamento logico, io non lascio quello che ho e non ho nessuna intenzione di trattenere chi non vuol restare.. se parlassi da innamorata non avresti accettato che lui partisse, semplicemente perchè lo avresti recepito come un “non mi ama abbastanza” e ci staresti malino..
    Io capisco il tuo pensiero, hai voglia, come tutte le donne sui 30 di fermarti e farti una famiglia, ci sta.. è così che funziona la nostra vita.
    Chi invece da dell’immaturo al tuo ragazzo parla così tanto per.. ci vuole più coraggio ad andarsene che a rimanere chiusi in una vita che non ci rende felici.
    Ti faccio un esempio stupido, è più facile stare con il proprio partner e tradirlo che invece lasciarlo per andare in cerca di un’altra persona.. mogli che tradiscono perchè poi come fanno senza una casa, un tetto, le proprie abitudini ecc ecc e ci sono pure uomini che si comportano in questo modo.
    Io credo che lui abbia bisogno di vedere altro e di toccare con mano se veramente troverà quello che cerca o no, male che vada, prende un aereo e torna a casa.
    Ovviamente avete tutti e due messo in conto che questo vi farà lasciare.
    Vorresti veramente che lui passi la vita a rinfacciarti non aver potuto provare ad avere una vita migliore? credo di no e hai fatto bene a reagire così.

  8. 8
    unless -

    @Joiedevivre

    Approvo in pieno quello che hai detto

    @Andrea

    Se non è soddisfatto del lavoro si può cambiare se ha una certa professionalità, o comunque mandare sempre curriculum, prima di pensare a fare il lavapiatti in un locale thailandese a gestione cinese con quel clima talemente umido che ti sfianca ogni spirito avventuristico.

    Un conto è fare una vacanza in certi posti, altri è viverli.

    Leggi cosa ha detto Joiedevivre, lì c’è il succo di tutto.

  9. 9
    cice81 -

    ciao a tutti e grazie delle vostre opinioni …candida sul discorso che lo voglio vedere felice è un a frase nata dal fatto che è tre anni che la persona che ho accanto un mese è tranquillo e un mese è sempre arrabbiato e di cattivo umore e cosi non è vita nemmeno per me…se lui sta bene ed è felice di conseguenza sto bene anche io….poi è chiaro momenti grigi ci sono sempre in una coppia ma cosi è troppo..immaginati di vivere ogni giorno con qualcuno che ti dice sempre che vita di m….a è questa qui ..lo amo da morire ma chi mi sta accanto deve essere felice di stare con me …io non sono la persona perfetta ma non preghero mai nessuno per stare con me…in questi giorni ho maturato anche l idea che se io non basto a rendere la sua vita felice probabilmente qualcosa non va …..magari sara solo voglia di evadere e viaggiare ma magari tempo due trova un altra e con lei scopre quanto è forte l amore vero…alla fine sono la sua prima esperienza seria ..

  10. 10
    Andrea -

    Infatti Cyber ho fatto un bel distinguo, tra persone che fanno un lavoro che amano e persone che fanno un lavoro che non sopportano. Qui nessuno sembra aver fatto caso che lui quel lavoro lo odia, non è un dettaglio da poco. Secondo me ha ancora legittimamente speranza di poter fare la vita che più desidera.

    Per quanto riguarda la tua storia, ho letto la tua lettera e i vari commenti e per quanto uno possa apprezzare la persona che sei e il fatto che ti dai da fare nella vita e sul lavoro, non è detto che una ragazza ti ami automaticamente per questi motivi.
    Parli sempre del tuo lavoro, tendi a programmare tutto e va benissimo…per alcune…per altre può essere una noia tremenda.
    Non fraintendermi, ti capisco bene, anche a me capitò qualche anno fa una storia con una ragazza di 3 anni più piccola e 3 anni erano già una differenza abissale di testa, si vedeva proprio. Calcola che al giorno d’oggi una ragazza di 26 anni è ancora appunto una ragazza, non sono educate a essere donne come probabilmente era una volta. Non c’è quel gap di maturità che c’era una volta tra ragazzi e ragazze, siamo praticamente alla pari, infatti se noti molte pensano alla famiglia dopo i 30 anni. La ragazza in questione mi lasciò per un ragazzetto idiota conosciuto sul lavoro che gliela batteva tutti i giorni in quei modi grezzi che piacciono ad alcune.
    Tempo un anno si sono poi mollati..

    Quindi eri semplicemente troppo grande per lei..ci sta..

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