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“Siamo solo amici, ricordalo”

L’amore ve lo voglio raccontare a modo mio.

Disoccupato, molto più grande di me, traditore e privo di qualsiasi ambizione. Lo superavo in tutto, ma riusciva lo stesso a tenermi testa. Desideravo tutto ciò che non poteva darmi. La sua arma migliore: la sincerità. Conoscevo ogni suo vizio, anche l’inaccettabile. Le donne poi, troppe. Tra la cubista e l’ex ragazza che ancora gli comprava le scarpe spuntava l’amica innamorata e la sconosciuta un po’ bruttina. Tutte diverse, ma con un marchio in comune: l’immancabile X. 

Ebbene, nonostante l’avessi scartato fin da subito, una sera mi bacia. Ubriachi persi e poi i vestiti, pure. Iniziarono così i due anni di “Siamo solo amici, ricordatelo”, da parte mia, e gli ubriachi “Perché non ti vuoi mettere con me?”, da parte sua, a cui il mio orgoglio rispondeva sempre “Ti conosco bene per fidarmi”. Non eravamo classificabili: non fidanzati, ma nemmeno solo amici. Amici di letto? Sembrava, ma facevamo troppe cose insieme e proprio quelle mi avevano rovinata. 

Mi innamorai. Mi innamorai di chi non si era mai innamorato. Di chi quando parlavamo della sua vita mi diceva “Io sto bene da solo”. Mi rinchiudevo nel mio Ego chiedendomi come riuscisse a farmi sentire tanto superiore quanto impotente. I tanti mesi trascorsi insieme mi rassicuravano, urlandomi “Vedi non fa a meno di te” quando in realtà nascondevano lo spietato “Di qualcuna ha fatto a meno?”.

Tra qualche giorno avrò il solito appuntamento con i nostri amici. Quel momento tanto atteso che  è sempre bicchiere di vino e indifferenza, poi un bacio e la lunga notte. Nella testa il mio primo rifiuto e nel cuore l’ennesima concessione. La mia unica arma: la scelta. 

L’uomo insicuro si difende sfruttando le insicurezze degli altri. 

Lettera pubblicata il 13 Gennaio 2016. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Confusa30 -

    si vede che sta bene anche a te… divertiti nn c pensà

  2. 2
    Rossella -

    Tutti stiamo bene da soli quando non accettiamo che è oggettivamente imbarazzante ritrovarsi in coppia con il fidanzato. La messaggistica non riflette gli stati d’animo degli innamorati. Le ragazze della mia generazione sanno –anche quando fingono di averlo dimenticato- che ascoltare una telefonata è imbarazzante. Neanche ti poni il problema di capire se l’amica è fidanzata o meno. Ti fai da parte. La scelta, perché di scelta si tratta, di stemperare l’imbarazzo in pubblico è legittima. Non sarebbe comunque il mio caso. Anzi: reputo importante conoscere un ragazzo in pubblico per vedere come si muove. Dopo tanti anni le emozioni sono meno intense, subentra l’abitudine e ci si vergogna di meno. La scelta di far ruotare la propria vita sentimentale all’interno di un microcosmo che ricorda la vita di provincia induce ad essere molto più cauti perché la sensazione di conoscersi da una vita con tutti (perché di fatto si coabita, si perpetua un rito ancestrale) induce a perdere di vista il fattore intimità. Bisogna separare il grano dalla paglia per avere una stima precisa del raccolto. In teoria non ci sono vincoli (ogni situazione potrebbe essere la situazione ideale) i vincoli dipendono dagli effetti delle nostre scelte sul nostro sistema nervoso. Nel momento in cui mi rendo conto di non avere le forze per sostenere quel peso devo avere la forza di non guardarmi indietro perché l’adrenalina che entra in circolo ti porta ad illuderti di poter fare il passo più lungo della gamba. Bisogna concentrarsi sulle cose ordinarie e lasciare l’euforia (prevista variabile o routine) alle giornate felici da protocollo. Non c’è niente di combinato… quando ti laurei sai che il tal giorno sarai teso. Quando devi partire per un viaggio metti in preventivo l’euforia e ti regoli di conseguenza. Questa è la vita. Guardarla da un punto di vista diverso è una scelta e in quanto tale implica l’assunzione di determinate responsabilità. Dare la colpa agli altri è sbagliato… come si dice? Ti sei fidato? Pazienza. Carta canta e villan dorme. Noi giovani non abbiamo questa consapevolezza… bisogna non cadere negli errori del passato. Sbagliare non è una colpa. Ben venga, nel mondo di oggi (un mondo senza niente di certo) è difficile non cadere nell’errore. Ti saluto!

  3. 3
    Golem -

    Ah l’impagabile ebbrezza del “cupio dissolvi” amoroso femminile. È il loro vero grande afrodisiaco. Perdersi nelle braccia di un fallito che sognano di poter redimere. Con “l’ammore” naturalmente.

    (Rossella ermetica. A volte emetica, ma sempre psichedelica nei suoi off topic)

  4. 4
    xleby -

    capita di innamorarsi della persona sbagliata (e noi lo sappiamo) però poi ci accontentiamo per paura dell’incertezza… ma siamo sempre noi i colpevoli del fatto che ci calpestano… dobbiamo spezzare i questi rapporti deleteri per noi stessi e per recuperare un’autonomia psicologica…

  5. 5
    sorprendentemente -

    Rossella, l’imbarazzo in pubblico si è superato da tempo. Tutti sanno che si va a letto insieme e tutti sanno che non va a letto solo con me. Ciò che stupisce tutti è che la frequentazione è duratura. Condividiamo tutto. Carattere totalmente opposto.Due rette parallele. Io però mento sul fatto che non mi sia affezionata. Lui è sincero sul fatto che non voglia nulla con nessuna. E’ palese che io sia attratta unicamente dalla sua resistenza all’amore e che sia l’unico con cui non sappia comportarmi. Sono ambiziosa, in tutto. Voglio dimostrare a me stessa che impegnandomi si possa ottenere l’impossibile. Sbagliato o giusto? Dipende dai punti di vista. Ora la situazione mi è sfuggita di mano perchè mi sono innamorata.Almeno penso, sono confusa. Non so se continuare con l’indifferenza di prima sapendo che per lui ero e sono troppo. Oppure chiuderla. L’ostacolo: la gelosia. La certezza: peggio di così non potevo sceglierlo.

  6. 6
    sorprendentemente -

    Golem, i luoghi comuni sono facili da riconoscere… Il brillante e’ colui che nel luogo comune comprende la rarità. Ragionando per luoghi comuni si rimane sempre al punto di partenza e si dicono ovvietà. In fin dei conti sono una persona, non un luogo comune.

  7. 7
    Golem -

    Ne ho conosciuto un’altra che pensava la stessa cosa, scarpe comprese. Poi si é accorta che era il contrario di quello che dici: era nella PRESUNTA rarità che ha trovato il luogo comune. E sai come lo ha capito? Quando si è accorta che “quell’uomo insicuro sfruttava le insicurezze degli altri”.

    Questi soggetti conoscono bene le debolezze delle donne per ottenere quello che vogliono, sono manipolatori “sweet operators”, e come dicevo non c’è niente di più inebriante per una donna che un uomo come quello che hai descritto. Ma questi “uomini ” non lo fanno per difendersi, ma proprio perché sono dei falliti. Però non vogliono che si sappia in giro. Sennò chi gliele compra le scarpe.
    Ah, dimenticavo, poi quella tipa l’ho sposata. Felicemente.

  8. 8
    xleby -

    “L’amore” inibisce alcune aree del cervello legate al ragionamento. Per favorire l’accoppiamento. Tu non vedi gli innumerevoli difetti che ha e quelli che vedi fingi di non vederli.
    Sveglia rimbambita!
    Ti sta fottendo in tutti i sensi…
    o dovrei dire ti stai fottendo.
    Quoto Golem… non sipotrebbe vedere questa situazione in maniera più lucida.

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