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Uno sfogo sul mio triste lavoro

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Lettera pubblicata il 8 Dicembre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Lavoro - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 128 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 13

  1. 21
    Hurin -

    E’ chiaro che alcuni lavori siano prettamente maschili, come altri lo siano per il genere femminile.

    Un carpentiere, un muratore… e magari pure un imbianchino, sono lavori in cui bisogna avere forza, resistenza alla fatica… quindi nn facili per una donna, visto che FISICAMENTE è inferiore ad un uomo!
    Mi sembra abbastanza normale… ad ognuno il suo, in base alle proprie caratteristiche fisiche, mentali e genetiche.

  2. 22
    maria grazia -

    “ad ognuno il suo”

    bene hurin. e allora non ci si deve meravigliare e scandalizzare se molte donne arrivano a fare certe scelte, come ad esempio la ragazza protagonista di questa lettera. io direi invece di cominciare a cambiare le cose ALLA RADICE, in modo che vengano date PARI OPPORTUNITA’ agli uomini e alle donne che VOGLIONO LAVORARE ONESTAMENTE, A PRESCINDERE DAL LORO SESSO. in quanto nessun fondamento scientifico stabilisce che una donna non possa guidare un TIR o imbiancare un muro. a stabilire questo è solo LA CULTURA RETROGRADA E MASCHILISTA di questo paese !

    a proposito… per una donna NON E’ FACILE nemmeno prostituirsi ! ti assicuro che noi preferiamo fare i muratori o i camionisti. ma capisco che voi uomini volete vederci occupare altri “RUOLI”….

    https://www.youtube.com/watch?v=ZyzMBj6QSgY

  3. 23
    rossana -

    Maria Grazia,
    capisco la tua amarezza, che mi sembra più o meno la stessa che affligge Esse, anche se tu l’affronti in modo ben diverso.

    da sempre le donne hanno avuto il meglio sul fronte della realizzazione personale quando agli uomini è toccato il peggio (leggi guerre o decimazione del sesso maschile a causa delle stesse). i passi in avanti verso l’emancipazione femminile, in occidente negli anni delle due guerre mondiali e nell’impero di Roma ai tempi di Augusto, sono avvenuti più a seguito di quanto hanno saputo dimostrare in assenza dei loro uomini che con le parole.

    al rientro del cosiddetto “sesso forte”, però, sono state ricacciate nei loro subalterni ruoli abituali. ora, che questo sembrerebbe in parte superato, è subentrata questa tremenda crisi, e chi ne fa le spese per primo sono i ceti più deboli. la donna in ambito lavorativo debole già era rimasta fin da prima di questo brutto momento: vedi la differenza di salario per l’espletamento dello stesso lavoro.

    c’è poco da fare: sono tempi durissimi e sono in molti, non solo donne, a tirare avanti con estrema fatica.

    sul fronte personale la questione è più legata alla sorte e al carattere che a tutto il resto. la maggior parte delle donne finisce con l’accontentarsi in un’unione volta alla maternità: chi non lo fa, e fa bene a non farlo, ha senza dubbio una strada in salita che, con il passare del tempo, non può che farsi sempre più ripida.

    in queste circostanze le parole che possano dare sostegno ma non posso e non so fare altro…

    un grande abbraccio.

  4. 24
    mr x -

    Parla per te. Io ho conosciuto diverse prostitute che preferivano molto di più aprire le gambe che prendere ordinazioni in un ristorante o fare le pulizie o badare ad un anziano. Come al solito fai la tuttologa senza sapere un cazz0!…MG ti svelo un segreto: non tutto è da riferire a te. Capito? smettila di parlare come se tutto sia da riferire a te, tu non sei nulla sei una goccia nell’oceano.

  5. 25
    Hurin -

    @ MG

    Ti rispondo giusto perchè qualcuno potrebbe essere influenzato da ciò che dici!
    Perdonami, ma come ti ho già detto, tu hai grossi problemi e nn vuoi farti curare… quindi nn sai ciò che dici.

    Cosa centra, parlare delle prostitute sfruttate, con il problema del lavoro femminile! Nn centra nulla! Anche l’uomo viene sfruttato, lo sai? Tutte quelle persone che lavorano in nero, extracomunitari senza alcuna assicurazione per gli infortuni! Ma sai quante morti ci sono? No! Nn lo sai.. e nemmeno io, perchè tutto viene nascosto, visto che sono clandestini e lavorano in nero! Ma quindi che parli a fare?!?

    Inoltre… visto che parli delle prostitute, ma sai quante decidono di loro spontanea volontà di farlo per guadagnare mille duemila euro al giorno?!?!?? Ma almeno stai zitta!!!

    E per finire, la prostituzione femminile, ci sarà sempre (perchè la natura ci ha creato in un certo modo) ed alcuni paesi più sviluppati come li chiami tu, la attuano legalmente, in maniera da rendere le cose più sicure, sane e poter attingere un bel gruzzolo per le finanze dello stato!

    Quindi?!?!? Ma rifletti prima di parlare oppure no??!

  6. 26
    Hurin -

    @ Rossana

    Io nella mia esperienza lavorativa, ho trovato la donna nn troppo adatta per coprire ruoli importanti nelle aziende.
    Mi spiego: mi sembra che le sue caratteristiche medie, nn vadano bene per alcuni ruoli. Ho trovato la donna, troppo pensierosa, insicura, permalosa: ogni frase detta viene sempre elaborata per costruire dei castelli in aria, creare zizzania tra colleghi, rivalità etc etc… (quando chiedi una cosa ad una donna, devi sempre stare attento a come formulare la frase, mentre con un uomo sei sempre più diretto, schietto).
    Senza aggiungere che è molto apprensiva, irrazionale, di facile “abbattimento”, ed anche questo va a gravare sul lavoro.
    Bisogna essere determinati, riuscire a creare gruppi saldi, collaborare creare sinergia tra vari elementi, andare oltre le vecchie ruggini di anni che furono ed avere un pugno saldo; tutte cose in cui la donna viene 1pò meno, causa il suo carattere.

    Senza contare, ad un altro aspetto, questo chiamiamolo sociale (ma forse anche questo naturale), ovvero il fatto di essere meno disponibile per il lavoro, visto che il suo primo pensiero è sempre per la sua famiglia, i suoi figli etc etc…

    Insomma secondo me, la donna è meno portata a fare carriera rispetto all’uomo. Questo nn significa che nessuna donna potrà far carriera, ma che su 100, se ne salverà il 10%… tutto qua.

    p.s. Spesso faccio una domanda alle donne:
    “con chi ti trovi meglio sul lavoro, con uomini o donne?”
    e tutte (e dico tutte) rispondono:
    “con gli uomini”
    ci sarà un motivo!?

    TU (per tutti ho scritto TU=Rossana) che ne pensi?

  7. 27
    maria grazia -

    e tu mrx smettila di non capire un caxxo di quello che scrivo ! è normale che quelle donne di cui parli preferissero “aprire le gambe”, piuttosto che accettare lavoretti precari e sottopagati, che sarebbero durati una stagione o al massimo un anno, e che non avrebbe garantito loro alcuna stabilità economica e costante nel tempo. e allora tra tutti I MALI, HANNO SCELTO IL MALE PIU’ REDDITIZIO perchè il nostro sistema si basa sul capitalismo e senza soldi sei fottuto. puoi essere il più bravo, puro, onesto, sincero, in gamba del mondo. ma senza soldi rimani un povero stronzo/a. punto. io parlavo di lavori che ti garantiscono stabilità e continuità, e che ti permettono di avere un futuro, una vita dignitosa, di farti una famiglia, o di provvedere per te e per chi ti sta vicino. LA CAPISCI LA DIFFERENZA, OMUNCOLO ?? se quelle prostitute di cui parli avessero potuto guidare un camion per 3000 euro al mese o avessero potuto fare il manovale o l’ imbianchino per ditte serie, non ci restavano ad aprire le gambe PER GENTE COME TE ! STANNE CERTO ! noi donne abbiamo il diritto di crearci basi economiche solide come ce lo avete voi. non siamo tenute a scegliere tra la prostituzione o l’ eterna povertà ! FICCATEVELO IN TESTA UNA VOLTA PER TUTTE. abbiamo bisogno di guadagnare QUELLO CHE GUADAGNATE VOI, e di avere le cose che avete voi: UN BUON REDDITO, UNA MACCHINA DECENTE E UNA CASA DI PROPRIETA’ ! quindi è normale che tante donne non accettino lavori da schiave con redditi da terzo mondo ! FICCATELO IN QUELLA CAPOCCIA CARICA SOLO DI OSSIGENO.

    Grazie rossana per le tue parole di sostegno. per me sono prezione. io comunque non mi arrendo, mi sto organizzando per trovare lavoro all’ estero, in posti dove l’ ingresso delle donne nel mondo del lavoro non è ostacolato, e dove gli stipendi sono discreti anche per mansioni ordinarie. sono d’ accordo sul fatto che adesso E’ DURA PER TUTTI. i miei amici maschi si lamentano che lavorano sempre meno, ma a loro una possibilità era stata data, a me nemmeno quella. questo è il punto ! e continuerò a combattere contro questa situazione. non mi sono adattata a un rapporto di comodo – che mi avrebbe risparmiato situazioni difficili e dolorose – e mai lo farò. rimarrò sempre coerente con i miei principi costi quel che costi.
    non condivido il modo di porsi di esse, sebbene ne posso comprendere lo stato d’ animo.

    un caro abbraccio anche a te!

  8. 28
    rossana -

    Hurin,
    allo stato attuale dei fatti, concordo a grandi linee con il tuo post n. 26. è vero: su 100 donne forse un 10% potrà fare carriera, per i motivi che hai delineato, sia di formazione che di genetica che, portandole alla maternità, di cui sono spesso ancora le sole ad averne il maggior carico, impone loro un doppio impegno, impedendo loro di concentrarsi come vorrebbero su nessuno dei due. infatti, le donne che raggiungono posti di rilievo, spesso sono single oppure hanno compagni che le supportano più del solito.

    in risposta alla tua domanda: sì, anch’io in teoria preferirei lavorare con uomini anzichè con donne, anche se non mi sento d’indicare una precisa ragione per la scelta. nella pratica, però, mi è successo di lavorare con donne decise e intelligenti (poche) e con parecchi uomini insicuri e abbastanza limitati.

    i tempi stanno cambiando: le donne hanno maggiori possibilità di studio, che non guastano per ottenere un buon lavoro; possono rinviare la maternità per avere prima affermazioni di carriera; magari, con l’abitudine alla vita sociale lavorativa, si stabilizzeranno anche di più in termini caratteriali… lo spero per loro, augurandomi sopattutto che riescano ad avere maggiori aiuti di stato per meglio conciliare maternità e carriera…

    buon pomeriggio!

  9. 29
    maria grazia -

    hurin
    spiace disilluderti, ma le persone permalose, poco propense al lavoro fuori casa, false, viscide, arriviste, che seminano zizzania tra colleghi detengono indistintamente il pene o la vagina !
    quindi le tue affermazioni sono frutto unicamente di discriminazione e pregiudizio nei riguardi della donna !
    ricordo molte colleghe donne in gamba e determinate, che allietavano le mie giornate lavorative con la loro solarità. come ricordo molti colleghi uomini mediocri e inaffidabili anche da un punto di vista interpersonale. Il SAPER FARE SQUADRA esula dal proprio sesso di appartenenza e dipende dalla propria cultura, carattere e visione della vita. Una cosa però devo ammetterla: GLI UOMINI SONO PIU’ PORTATI NEGLI AFFARI, perchè rispetto alle donne sono più furbi e paraculi. noi siamo ancora troppo candide e ingenue e a questo mondo ci vuole la pellaccia, specie quando si tratta di cose pratiche.

  10. 30
    Andrea74 -

    Cara Kamomilla,

    non son qui x giudicarti, ci mancherebbe.
    Ho alcuni quesiti, tutto qua:
    – in che zona vivi? Intendo: rurale, o in una cittadina di 10k-20K persone, o in un capoluogo di provincia, o una grande città?
    – Al Nord o al Sud?
    – Entroterra o costa?
    – hai l’auto?

    Sono tutte cose che, quando lavoravo nelle Agenzie per il Lavoro, chiedevo ai candidati. Vai dalle interinali, bastano un paio di jeans ed un sorriso, proponiti con umiltà e fai capire che hai bisogno, non vergognarti, viene apprezzato.

    Se sei vicina a Milano ho tre o quattro ex colleghe alle quali indirizzarti, ad ogni modo (anche fuori dalla pv di Milano) se mi dai qualche coordinata in più, posso provare a darti una mano con le agenzie Randstad e OpenjobMetis.

    Dimmi tu, a me non costa niente. Se vuoi info in privato, lascia la mail..

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