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Uno sfogo sul mio triste lavoro

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Lettera pubblicata il 8 Dicembre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Lavoro - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 128 commenti

Pagine: 1 2 3 4 13

  1. 11
    Andrea -

    Grande Katy! Hai dimostrato davvero un gran coraggio.

  2. 12
    maria grazia -

    “Kamomilla posso dirti che ho conosciuto alcune donne straniere che vivono in Italia, donne giovani che fanno le pulizie, imbiancano i muri, fanno lavori manuali pesanti.”

    scusa Andrea ti posso chiedere, che tu sappia, queste donne come avevano fatto a trovare certi lavori ? come ad esempio l’ IMBIANCHINA? sto cercando anch’ io un lavoro di quel tipo, sia perchè mi consentirebbe di avere un’ entrata fissa ( seppur modesta ) che mi farebbe comodo, e sia perchè mi piacerebbe molto come lavoro. non sai a chi posso rivolgermi ? da quello che vedo in giro è difficile per noi donne accedere a certi lavori. tutt’ al più ti fanno fare la cameriera con orari folli e ti sfruttano per quattro spiccioli. ma io vorrei un lavoro serio, anche come manovale, e che posso fare SEMPRE, non solo per brevi periodi. mi puoi dare qualche dritta ? grazie.

  3. 13
    rossana -

    Maria Grazia,
    ho un parente che in questo periodo di crisi “arrotonda” dando il bianco per altri nei fine settimana. è bravo e onesto nel lavoro e la sua famiglia ha un vasto giro di conoscenze amichevoli.

    è impegnato da marzo/aprile fino alla fine di ottobre e non riesce facilmente a soddisfare tutte le richieste. forse è difficile ottenere i primi incarichi ma poi si dovrebbe poter lavorare, almeno saltuariamente.

    buona giornata!

  4. 14
    maria grazia -

    ti ringrazio rossana per l’ incoraggiamento. ma è durissima credimi ! quando cominci a mettere annunci e a distribuire volantini in giro proponendoti per questi lavori, poi quando telefonano dicono che si aspettavano un uomo e che per questo tipo di lavoro cercavano un uomo. stessa cosa se vuoi fare l’ autista, il manovale, ecc… e d’ altra parte non è neanche facile trovare lavori considerati femminili ( la commessa, la segretaria, ecc… ), oppure ottenere degli incarichi in altri ambiti dove tradizionalmente occorre meno forza fisica e più competenze intellettuali. I posti nelle imprese di pulizie ormai sono occupati tutti dalle straniere, che accettano di lavorare per paghe ridicole ( tipo 1 o 2 euro l’ ora ). paghe che certamente noi italiane non possiamo permetterci di accettare, dovendo pagare i tributi e non vivendo in baracche abusive fatiscenti come molte di loro. Insomma, è’ un casino ! Ecco perchè io – pur ammirando Katy e il suo coraggio – non me la sento di giudicare chi svolge certe attività particolari. posso solo provare dispiacere per loro e vicinanza umana, immaginando quanto possa essere sgradevole dover rinunciare alla propria dignità pur di guadagnare qualcosa.Chi fa del facile moralismo è perchè sta bene e fondamentalmente non ha grossi problemi. Io la vedo così.

  5. 15
    rossana -

    Maria Grazia,
    ti capisco molto bene. forse potresti proporti in ambienti diretti da donne, come saloni di bellezza, parrucchiere, asili, precisando nel volantino offerta il tuo sesso e dando garanzie di affidabilità. credo che molto dipenda dall’inizio del giro, che poi si allarga da solo. io già sarei la prima a preferire un artigiano donna nel contesto dell’imbiancatura, che non richiede particolari energie fisiche o esperienze pratiche.

    ho letto solo ora la lettera da Katy, che ammiro da tempo.

    un abbraccio a tutte e due!

    PS: Emily Dickinson ha scritto: “l’acqua è insegnata dalla sete”, ed è scontato che chi non ha provato la sete non può comprendere il valore dell’acqua…

  6. 16
    maria grazia -

    grazie rossana della dritta la terrò a mente. anche se, francamente, non credo che cambierebbe qualcosa. comunque dato che le ho provate tutte, proverò anche questa !

    “l’acqua è insegnata dalla sete”

    bene. SONO UN’ ESPERTA DI ACQUA, DI CIBO, E DI TUTTA LA FLORA E LA FAUNA !…

    buon sabato sera.

  7. 17
    maria grazia -

    comunque ross sto pensando seriamente di cambiare sesso e di diventare un uomo. dico sul serio ! per me la vita da donna è troppo problematica. mi sono preclusi i lavori che mi piacciono di più ( perchè ritenuti tradizionalmente maschili ) e non mi riconosco nel ruolo che la società assegna alle donne ( un ruolo prevalentemente passivo, caratterizzato dalla NON iniziativa e dalla dipendenza dal maschio ). inoltre c’è una forte componente omosessuale in me, per cui mi sento molto attratta anche dalle donne. E poi nessun uomo mi amerà mai per quella che sono. gli uomini disprezzano la mia personalità volitiva e il mio carattere impetuoso. mentre le donne al contrario sarebbero piacevolmente colpite dal mio modo di essere. per loro sarei un “uomo alfa”, e non una femminista isterica! insomma, credo proprio di essere nata in un corpo che non mi appartiene ( perlomeno a livello “socio-identitario” ). non è escluso quindi che tra qualche tempo firmerò i miei commenti con il nick: MARIO.

    ciao 🙂

  8. 18
    rossana -

    Maria Grazia,
    ammetto che abbastanza spesso anch’io avrei voluto essere un maschio. per gli uomini tutto si risolve abbastanza facilmente nel lavoro e negli immancabili hobby, residuo di giocosa infanzia, che in linea di massima possono permettersi di coltivare anche durante la vita di coppia.

    per una donna normale (e per normale intendo non facente parte della società medio-alta): doppio lavoro e vita personale, sociale e mentale, FINITA dopo la maternità, con annessa impossibilità di rifarsene una nuova, nell’eventualità che una prima scelta fosse abortita.

    ora non mi capita più sovente di vedere spose felici sul sagrato dalla chiesetta del mio paese. in passato, quando mi accadeva di vederne una, provavo PENA per lei. la vita di un uomo continua in modo abbastanza lineare; quella di una donna cambia drasticamente nel dare alla luce uno o più figli.

    tuttavia, non disperare: se ho trovato chi ha voluto e saputo amarmi per quello che sono, anche a te potrebbe prima o poi accadere d’incontrare la persona che ti può capire e apprezzare. il mio ex marito mi disprezzava; il mio amante mi ha riconciliata con me stessa e nel nostro rapporto abbiamo trovato insieme tutto il bene del mondo.

    in questo contesto, si può ben dire che sia questione di fortuna o di destino!

    un abbraccio a te e a Mario! 🙂

  9. 19
    Cicci -

    Ah..Ah..Ah..Ah e io mi firmerò “Ciccone”…,

    magari diventiamo famose/i… che ne dici?

    Un abbraccio e un saluto.

  10. 20
    maria grazia -

    ross che ti posso dire… si vede che ormai io sono stufa di sperare, ritentare e ogni volta ripartire da zero dopo l’ ennesimo rifiuto sentimentale o dopo l’ ennesimo fallimento economico. non ho più le forze, non lo più la voglia di ricominciare continuamente dal nulla, come se tutto quello che mi sono costruita prima e tutta l’ esperienza che ho maturato non contassero nulla. la mia percezione è che alle donne non si attribuisce valore aggiunto, nemmeno a quelle che come me hanno età ed esperienza. e, sebbene comprendo che non si finisca mai di imparare, penso sia sbagliato partire dal presupposto che una donna nel lavoro “non merita” in quanto donna, è che PIU’ CHE INSEGNARE DEVE IMPARARE in quanto detentrice della patata. per me quel famoso triangolino che ho in mezzo alle gambe ( e che stando ai cori unanimi maschili avrebbe dovuto garantirmi una vita più facile rispetto ai colleghi uomini ) sta cominciando a diventare una maledizione, un’ arma a doppio taglio, e comincio ad essere esausta.
    Tu hai toccato un punto importante: IL DISCORSO FAMIGLIA. condivido assolutamente il tuo punto di vista sul diverso livello di peso e di responsabilità che una figliolanza comporta per una donna rispetto che per un uomo; e aggiungo che le donne della mia età cominciano ad essere considerate VECCHIE per diventare mogli e madri, mentre se fossi un uomo, sarei più avvantaggiata anche in questo: sarei ancora considerato appetibile per il “mercato”, avendo un lavoro stabile, una discreta posizione e un discreto modo di fare potrei trovarmi una donna che accetti di essere la madre dei miei figli, quei figli con cui mi sarebbe piaciuto perpetrare la mia specie, e che non ho potuto avere per via della mia difficile situazione di donna single, bisfrattata dagli uomini e dal mondo delle carriere. mentre così, rimanendo donna, non importa quanto io sia in gamba e non importa cosa ho o non ho realizzato e quali conoscenze ho raggiunto: per gli uomini rimango MERCE DI SCARTO, non più appetibile, troppo “indipendente” (tradotto: PERICOLOSA ) e troppo “navigata” per essere una compagna affidabile.
    insomma, da domani mi sa che comincio a mettere da parte i soldi per l’ operazione…

    cicci/ciccone
    se diventiamo famose potremmo fondare un duo comico 🙂

    un grande abbraccio anche a voi !

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