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Mi sento uno sfigato

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Lettera pubblicata il 12 Settembre 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 52 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 6

  1. 21
    Jason -

    Eh già,non riesco ad accettare questa visione del sesso come bene di consumo.La cosa strana è che questo discorso non ha niente a che fare con il perbenismo o il moralismo perchè anche io sono una persona molto aperta però non sopporto quell’esibire le trasgressioni:
    “(vantandosi il giorno dopo della sbronza)”
    Ecco ad esempio non ho mai capito cosa c’è da vantarsi se uno si sbronza:a sedici anni è anche normale,ma se a 23 anni sei ancora lì a farti il figo dicendo:”min.... raga,ieri sera ci siamo proprio devastati,grandi,siamo troppo forti!” beh per me c’è qualche problema. Non riesco proprio a capire perchè bisogna ostentare il proprio essere trasgressivi:vuoi essere trasgressivo,fallo,ma non stare lì a vantarti perchè questo significa che lo fai probabilemente solo per ricevere una sorta di approvazione.Perchè così fa figo.
    Fa figo andare a letto ogni sabato con un tipo diverso,il tuo ego cresce, ma cosa ti rimane?Vabbè dai la finisco qui.Grazie per i tanti consigli che mi hai dato e buona settimana anche a te!

  2. 22
    WindGirl -

    ciao!
    scusa se ripropongo ancora la stessa domanda ma vorrei un confronto più specifico riguardo il rapporto con i genitori…
    con la psicologa sto ripercorrendo alcuni passi importanti della mia vita e sto avendo la conferma che il rapporto con mio padre ha influito tanto… e purtroppo sta influendo ancora troppo.

    tanto per farti capire come è mio padre: secondo lui l’attuale velina mora è grossa, ha le gambe brutte e un sorriso inguardabile, ogni volta che a cena vediamo la tv mi devo subire tutte queste lamentale sul fatto che lei sia uno schifo… stessa cosa vale per tante altre attrici/vallette/presentatrici, di alcune come la marcuzzi dice addirittura che lo fanno quasi vomitare e che non se le farebbe nemmeno col pene di un altro. ora ho il cervello per dire “mio padre è uno scemo”… ma immagina una bambina innocente che sta crescendo con già 1000 insicurezze che si sente dire (e imporre in un certo senso) fin da piccola che alcune donne (che sono comunque belle donne) fanno schifo e che è bella solo quella perfettissima. già questo basterebbe per aumentare i complessi e crescere con ansie da prestazione assurde perchè non si può essere tutte miss mondo!! ma non era abbastanza!! immagina che il pediatra (amico di mio padre) mi ha presa sempre in giro per ogni piccolo difetto del mio corpo (parti intime e seno durante lo sviluppo, usando appellativi stronzi e umilianti di fronte anche a mio fratello ecc), immagina che nessuno ha pensato a rassicurarmi e di rimproverare il medico per le cazzate che diceva (bastardo, un giorno gli combinerò qualcosa lo giuro), immagina che quando ho provato a mettermi una gonna, con tanta paura di esser brutta, mi sono dovuta sentire da mio padre “sembri un ranocchio”. pensa anche che non ho mai potuto esprimere un mio giudizio o opinione su niente, pena la perdita di affetto da parte di mio padre e che da piccola potevo non ribellarmi a niente perchè sennò si toglieva la cintura e mi minacciava di frustarmi…e mia mamma urlava per tutta la casa per fermarlo, per fortuna lo ha sempre fermato!! chissà cosa poteva aver fatto di male una bambina di 8 anni al punto da scatenare questa ira?? nemmeno ricordo ma posso immaginare fossero le stesse bizze sciocche di altre bambine.
    crescere con la paura di dire la propria opinione e di esser giudicata per ogni piccolo difetto fisico è una tortura.
    principalmente sono questi i motivi delle mie insicurezze, anche se la faccenda è molto più complessa se si analizza tutto profondamente.avremo tempo di parlarne se anche a te va.

    caro Jason, esser diversi dagli altri non dovrebbe esser fonte di dolore… perchè per noi lo è? perchè non ci sentiamo speciali anzichè diversi? perchè non riusciamo a pensare che qualcuno ci veda speciali così come siamo?

    io le mie risposte sto cercando di darmele tornando alla mia infanzia all’origine della mia “inettidudine alla vita” come ti ho velocemente spiegato… te? ci hai mai pensato seriamente?

  3. 23
    Jason -

    Ciao WindGirl,
    scusami se ti rispondo solo ora.Mi dispiace per la situazione che hai descritto.Indubbiamente credo che il rapporto con i genitori abbia sicuramente dei legami con la mia situazione e con le mie insicurezze e su questo penso che non ci siano dubbi. Ci tengo però a precisare che ho sempre avuto un rapporto tutto sommato normale con i miei genitori, diciamo che con mio padre ho avuto più problemi. E’ stato un padre autoritario e poco aperto al dialogo e questo influisce ancora oggi molto sul mio rapporto con lui. E’ una persona pessimista e pesante, che fa di ogni cosa un dramma e crea costantemente negatività, che penso che col tempo abbia influenzato anche il mio modo di pormi verso la vita in generale. Tuttavia non sono convinto che le miei insicurezze in ambito sentimentale e sessuale siano solo causa di questo, o almeno ad oggi non riesco a trovare come abbia potuto influenzarmi così tanto. Precisazione: da un punto di vista sentimentale e soprattutto sessuale ho sempre mantenuto il massimo riserbo con i miei genitori in quanto prevale un generale imbarazzo che mi impedisce di pensare anche solo lontanamente di affrontare certi argomenti. Detto questo, il mio problema grande è quello di non riuscire ad avere un rapporto con una ragazza per mie insicurezze,perchè percepisco i moderni rapporti fra ragazzi in una pura logica di bene di consumo,perchè non riesco a “trovare il coraggio” di provarci seriamente con una ragazza,di barciarla e di prendere l’iniziativa.Tutti questi problemi,evidentemente legati a mie insicurezze,all’età di 23 anni sono diventati per me inaccettabili e fonte di vergogna e imbarazzo perchè nella nostra società se non scopi sei uno sfigato.Perchè bisogna sempre etichettare le persone.A me quello che manca veramente è l’avere un legame profondo con una ragazza,che vada oltre i drink offerti in una discoteca e le stronzate di circostanza che si dicono durante una serata prima di consumare un rapporto fugace in un bagno o in un auto.Io voglio uscire dal mio circolo vizioso di paranoie ma ovunque mi giro vedo solo cose che non mi piacciono e allora mi chiudo sempre di più in me stesso,anche se in pubblico sono sorridente,simpatico e ho diversi amici.Ma dentro mi sento tanto solo.Al punto da dovermi confidare su siti come questo,dove per fortuna ci sono persone che ascoltano davvero i tuoi problemi e provano a darti una mano,senza giudicarti.Cara WindGirl, io comunque un piccolo miglioramento lo sto riscontrando:sto diventando a poco a poco più sicuro di me:se c’è una situazione o delle persone che non mi piacciono non mi sento più a disagio,perchè sono consapevole di quello che sono io e poco mi interessa del giudizio degli altri.Non so come uscirò da questa situazione,come troverò una ragazza o come diventerò in futuro però di una cosa sono sicuro:la devo smettere di farmi problemi.Inutili.Dobbiamo essere convinti che noi valiamo e nessuno può farci sentire inferiore a lui perchè si sente più figo di noi.

  4. 24
    WindGirl -

    ciao jason. scusa per l’assenza ma sono stata poco bene anche fisicamente… la depressione spesso mi porta a malesseri fisici come mal di testa e nausea continua, vomito più di quanto mangio e a volte non ho energie nemmeno per pensare.

    sono contenta per te che stai trovando una strada (anche se in salita) per uscire dalla fase depressiva.
    io sono in alto mare. ogni piccola cosa mi fa ricadere nel buio anche quando sembra che finalmente ce l’abbia fatta!!

    non mi sento affatto capita dal mondo: è giusto che mi prenda della sfigata addiritttura da mio padre perchè non ho un i-phone o simili e non mi vesto fighetta come le altre?
    so che non è giusto e che quello poco rifinito è più lui che io ma non so darmi pace al fatto che davvero non c’è un c.... macro-ambiente che davvero apprezzi la mia semplicità anzichè additarla come sfigataggine!

    scusa per lo sfogo!

  5. 25
    Jason -

    Mi dispiace davvero tanto che le cose non ti vanno bene, hai tutta la mia comprensione. Hai mai provato a parlare con tuo padre del fatto che ti mette a disagio per questo tuo etichettarti come una sfigata? Forse provarne a parlare con calma potrebbe aiutarti,anche se non conoscendo bene la tua situazione e il rapporto che hai con tuo padre non so aiutarti con precisione. Ti capisco tanto quando dici “non c’è un c.... macro-ambiente che davvero apprezzi la mia semplicità anzichè additarla come sfigataggine”… purtroppo è così e non si tratta di voler fare i lamentosi o i pessimisti, è una semplice constatazione di come gira il mondo. Sembra che per poter vivere bene nella società e nei rapporti con gli altri bisogni per forza assecondare certe convenzioni sociali,altrimenti sei uno sfigato. Il discorso è molto semplificato, ma la morale di fondo è vera. Ti posso chiedere se c’è stato un qualche motivo scatenante questo tuo peggioramento? Se ti vuoi sfogare di qualcosa, parlane pure, se pensi ti possa essere anche di minimo aiuto.

  6. 26
    WindGirl -

    ciao Jason.
    parlare con mio padre è un’impresa, se provo a dirgli qualcosa inventerà che lui stava scherzando e che sono io che ho la coda di paglia.
    comunque l’evento scatenante è stato proprio il sentirmi dare della sfigata e della scema da lui per cose futili come al solito, insomma la classica goccia che fa traboccare il vaso!!
    poi il malessere è cresciuto perchè per colpa del vomito non ho preso gli antidepressivi per molti giorni e, visto che prendo una dosa molto vicina al massimo consentito per il tipo di disturbo che ho, ne ho risentito parecchio.

    allo stesso tempo la bestia della gelosia retroattiva ha ripreso il sopravvento. il mio ragazzo è musicista e una radio locale gli ha proposto di pubblicizzare i suoi lavori. il problema è che hanno voluto una biografia dettagliata. a me è bastata la parola “dettagliata” per scatenare le paranoie. ripercorrendo la sua storia avrà dovuto scrivere dei periodi in cui suonava ogni settimana in un diverso locale (il che implicava ogni settimana sco..... una diversa ragazza), gli saranno tornati in mente (anche solo in modo inconscio) i periodi in cui il suo numero di cellulare era affisso in ogni sala-prove della città e le ragazze lo contattavano chiedendogli di vedersi esclusivamente per fargli i servizietti e lui ci stava.
    non sai che tortura è per me pensare a queste cose!! anzi lo sai benissimo!

    te esci ancora con la stessa comitiva?come stai gestendo la situazione?

  7. 27
    Jason -

    Cara WindGirl,ti capisco molto bene. Capisco le tue paranoie, la tua gelosia. Prova a pensare che quello era un altro ragazzo, non il ragazzo con cui stai ora. So benissimo cosa provi e purtroppo è difficile riuscire a placare certi pensieri, anche se a molti potrebero sembrare eccessivi. Io dal mio punto di vista sono arrivato addirittura a pensare che forse la mia gelosia è legata solo al fatto che non avendo avuto certe esperienze (le avventure da una botta e via) è come se pretendessi che nessuna ragazza che mi piace debba averle fatte, quasi come se ne fossi invidioso. Anche se sono convinto che non sia quello a generare la gelosia: la verità è che se ci tieni a una persona ti diventa difficile pensare che è stata (o peggio ancora che è) l’oggetto del piacere sessuale di qualcun altro, in un rapporto puramente materialistico. C’è chi dice che non c’è vero tradimento se è solo una cosa fisica, ma io non la penso così. Non siamo delle bestie, e quindi penso che a certi istinti se uno vuole, sa porre un freno. Ma comunque sto divagando, riconosco che probabilmente tanti miei pensieri sono solo il risultato della frustrazione che ho riguardo al sesso e al (non) rapporto che ho con le ragazze. Per quanto riguarda me, frequento ancora la stessa comitiva ma oramai si è molto ridotta per vari motivi e soprattutto esco sempre meno… la sera oramai esco solo il sabato e sono in uno stato assolutamente apatico che mi porta a starmene per fatti miei, a isolarmi e a non chiamare altre persone. La mia amica, ad esempio, la vedo molto meno e non la chiamo mai io, l’ho visto giusto qualche volte che mi ha chiamato lei e a me tutto sommato va bene così, non vedendola mi faccio molte meno paranoie ed è come se avvertissi un po meno l’attrazione che ho per lei. Poi anche quando la vedo,cerco di razionalizzare i suoi pensieri che sono sempre orientati al divertimento personale e provo a convincermi da quanto sia diversa dal mio tipo di ragazza. Perchè mai mi interessa una tipa che scopa il primo tipo che ci prova? La situazione non è delle migliori comunque,perchè, nonostante abbia acquisito più sicurezza, non mi piace stare solo ma è meglio questo piuttosto che le paranoie delle mie uscite.Il tuo ragazzo come ha preso questa situazione di cui mi hai descritto? Riesce comunque a viverla in modo sereno? O ti tieni tutto per te (anche se immagino sia impossibile non mostrare il disagio)? Comunque pensa che almeno tu un ragazzo ce l’hai e che in fondo può darsi che la tua gelosia sia un qualcosa di superabile, perchè lui adesso è diverso e pensa solo a te e quelle cose le ha fatte quando tu ancora non eri entrato a far parte della sua vita.

  8. 28
    WindGirl -

    “Comunque pensa che almeno tu un ragazzo ce l’hai e che in fondo può darsi che la tua gelosia sia un qualcosa di superabile, perchè lui adesso è diverso e pensa solo a te e quelle cose le ha fatte quando tu ancora non eri entrato a far parte della sua vita.” cit.
    non so se la mia gelosia sia superabile! quello che te dici non è proprio accettabile per una persona sofferente di gelosia retroattiva. per me il problema è proprio il passato che ha vissuto quando ancora non c’ero!!
    ti faccio un esempio volgare ma che serve per farti capire:
    conosci una ragazza carina dolce intelligente simpatica e attualmente seria, ti innamori, ti fidanzi. dopo qualche mese scopri che nella sua adolescenza ha fatto la troietta con uno squadrone di rugbysti ma che con quel passato ora ha chiuso, è maturata e ha capito che vuole un ragazzo profondo come te.
    te come la vivi?
    lunsingato dei sentimenti che prova per te?ok! ma penso che ti sentiresti anche altrettanto ferito per il fatto che altri hanno ottenuto da lei quello che volevano senza nemmeno doversi impegnar troppo. perchè tu per averla hai dovuto maturare e saperla corteggiare quando quella cerchia di sbruffoncelli l’hanno avuto semplicemente facendo gli arrapati? dove è la lusinga in tutto questo? allora questo vuol dire che preferisce uno squadrone di rugbysti per sco.... e te per una storia? non è umiliante per un uomo? per non parlare di tutte le menate che ti faresti paragonando prestazioni, fisico e disinvolutura.
    sbaglio??
    questo esempio è estremo ma ti assicuro che per un vero geloso retroattivo le poche esperienze “sporche” della prorpria partener sembrano davvero una continua orgia mondiale che gira attorno a lei. ma tutto diventa davvero così dopo che ci sei andato a letto. se pensi che quelle cose stupende che fa con te a letto lei le ha già fatte con tutti gli altri ma in modo molto più animale (perchè quando non ci sono sentimenti il rapporto solitamente si svolge in modo diverso, con molto più egoismo e sfacciataggine) vai davvero nei matti! mi spiego? l’ho messa così per farti entrare nella logica…
    scambia rugbysti con sgualdrine in calore, muscoli con seni abbondanti ecc… e quella è la mia realtà!!

    rispondendo alla tua domanda: il mio ragazzo ormai è abituato alle mie crisi e mi sopporta perchè anche lui soffre della stessa gelosia di cui soffro io (in più è molto geloso anche sul presente quindi deve per forza sopportarmi!!). viviamo tra alti e bassi, più bassi che alti, ormai da un anno e mezzo!

    tornando a te….
    io mi chiedo, come del resto ti sei chiesto anche tu: perchè ti piace una ragazza così? ti piaceva già prima di scoprire che fosse così libertina?

  9. 29
    Jason -

    Devo ammettere che l’esempio,nella sua crudezza,è quanto di più calzante al discorso.Capisco perfettamente.E non ti nascondo che la prima cosa che ho fatto appena ho letto la tua risposta è stato proprio quello di immaginarmi la ragazza che mi piace in una situazione del genere.Tra l’altro io so con certezza che lei è stata con ragazzi(che conosco) con cui ha avuto rapporti esclusivamente fisici e ovviamente questo causa in me grossi disagi,perchè inizio ad avvertire la gelosia,il fastidio di sapere che quel ragazzo tanto arrapato che si scoperebbe chiunque è stato con lei in quello che tu giustamente definisci una rapporto “animale”.E ci sto male.
    “ma tutto diventa davvero così dopo che ci sei andato a letto.”
    Questo purtroppo non ho avuto modo di sperimentarlo ma sono sicurissimo che è come dici tu.Anche se non l’ho vissuto sulla mia pelle,capisco perfettamente a cosa ti riferisci.Però purtroppo non vedo via d’uscita.Parliamoci chiaro:trovare una persona al giorno d’oggi che sia digiuna di certe pratiche sessuali libertine è decisamente difficile, allora l’unica soluzione diventa ignorare il passato,non chiedere mai, fare finta che non esista.Ma non so quanto questo sia realistico.
    Risponedendo alla tua domanda,penso che ci sono vari motivi per cui mi piace:innanzitutto la reputo davvero carina e ho una forte attrazione fisica verso di lei;poi passiamo tanto tempo insieme,lei comunque dimostra spesso affetto nei miei confronti ma il problema è che per lei sono un amico.Un caro amico,uno di quelli su cui poter contare, con cui ridere e scherzare,ma niente di più.Penso che la mia assoluta mancanza di vere amicizie femminili(cioè non semplici rapporti formali “ciao come stai”) faccia il resto e passando tanto tempo con lei ho finito con prendere una bella cotta per lei.Lei però non abbandona i suoi atteggiamenti libertini: ad esempio,come ti dissi,è stata poco tempo fa per un periodo fuori in una città europea tutta sola.Ovviamente i primi giorni mi sentivo di impazzire pensando a quanti ragazzi si sarebbe sco.... e alle avventure di una notte che avrebbe avuto.Poi piano piano che passavano i giorni quasi mi ci abituavo all’idea.Era sempre per me fonte di tristezza,ma ho iniziato a capire che non si può proiettare la propria serenità su quello che fanno gli altri.E’ difficile da spiegare però,nonostante tutto,non vederla mi ha fatto bene da un certo punto di vista. Il punto è che dobbiamo trovare una sicurezza tale in noi stessi che non dobbiamo mai dipendere emozionalmente dagli altri.O almeno non fino al punto di stare male.Non so se questa cosa sia realmente raggiungibile, certo io sono lontano più che mai.Pensa che ad esempio anche ieri sera che siamo usciti e siamo andati in un locale ero lì a “controllare” che nessuno ci provasse.Può darsi anche dica così quasi per autoconvincermi che certi comportamenti paranoici,che la gelosia retroattiva,siano superabili anche se forse non è così.

  10. 30
    Jason -

    La psicoterapia ti ha saputo dare qualche risposta sulla gelosia retroattiva? Sul perchè certe persone come noi ne siano così fortemente influenzati? Io spesso penso che davvero sia una sorta di rifiuto vero le relazioni “consumistiche” tanto in voga nella nostra società, una sorta di meccanismo difensivo, che però ti impedisce però di vivere con serenità un rapporto di coppia. Il problema è che certe volte davvero penso che sia qualcosa di irrisolvibile, qualcosa con cui nella vita ci dovremo sempre confrontare.

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