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Due anni senza sesso con la moglie

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Caro direttore, voglio approfittare di questo spazio per rappresentare la storia di un mio caro conoscente che mi ha confidato oggi stesso. Da circa due anni non ha rapporti con la moglie che dice di volerlo lasciare ma continua a vivere con lui e con la figlia di otto anni. Immagino la frustrazione che possa provare tanto è vero che, stanco di dover subire vessazioni, ha intrapreso diverse relazioni pur senza importanza. Il consiglio che mi sono sentito di dargli è di pensare a se stesso e chiudere i rapporti con la moglie non sapendo dare una risposta ai comportamenti di lei. Secondo voi lettori, quali posso essere i motivi di detto prolungato rifiuto, pensate esistano possibilità di un ritorno e cosa fareste se stesse al posto di lui. Grazie.

Lettera pubblicata il 20 Marzo 2012. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 53 commenti

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  1. 11
    rossana -

    Raffaele,
    mi dispiace molto per la compagna che ti ritrovi e ammiro la tua pazienza e il tuo spirito di sacrificio.

    sono ancora troppe le donne che, una volta diventate mamme, dimenticano di essere donne, a danno dei loro partner! temo che con questo tipo di persone ci sia ben poco da fare, se non scegliere fra se stessi e i propri figli.

    scelta difficilissima, che risponde a caratteri e a convinzioni diverse, derivanti quasi sempre dalle proprie precedenti esperienze in famiglia. non saprei davvero dire quale in astratto possa essere la migliore, anche se in entrambi i casi, secondo me, non di vera scelta si tratta ma spesso soltanto di optare per il male che sul momento si considera minore…

    ti auguro di riuscire nel tuo intento, che personalmente non sarei capace di attuare.

  2. 12
    sarah -

    “sono ancora troppe le donne che, una volta diventate mamme, dimenticano di essere donne, a danno dei loro partner! “come ci sono troppi uomini che mentre la donna è incinta se la spassano a destra e a manca,se una donna non vuole fare sesso i motivi possono essere molti,così come può succedere a un uomo ma evitare di affrontarli e andare a puttanare non è la soluzione,prima provaci e poi ti rassegni,lamentarsi e basta non serve,se poi dall’altra parte c’è sempre un muro o peggio una terza persona allora il matrimonio è finito ma prima meglio accertarsene!

  3. 13
    rossana -

    Sarah,
    non voglio nè contraddirti nè polemizzare con te ma ti faccio notare che Raffaele ha scritto: “Credetemi le ho provate tutte!”.

    non ho motivo per non credergli, anche per il tono accorato e sincero con cui scrive. incomprensioni e difficoltà di vario genere dovrebbero unire e non dividere, peraltro in modo così prevaricatore e punitivo da parte di una donna.

    dov’è di casa qui l’amore e il sostegno reciproco?

  4. 14
    Kid -

    A mali estremi , estremi rimedi . Chi subisce questo , senza un motivo plausibile ma per pura scelta dell’altro , è già stato tradito , perchè gli si negano tutti i presupposti di un rapporto di coppia , di cui il sesso è la proiezione fisica più istintiva e naturale.
    Quindi , qualsiasi sia la scelta tra separazione legale o di fatto o l’avere altre relazioni poco cambia . L’importante è che la propria vita emotiva non si fermi per colpa di qualcun ‘altro .
    E’ anche vero che non si debba sempre cercare di risolvere i problemi degli altri , quando loro non sono neppure interessati a volerli affrontare, trincerandosi dietro il “negarsi” diretto o indiretto per anni. Mors tua , vita mea .
    Ha fatto benissimo , secondo me , a fare la propria vita.
    Anche perchè questo permette di fare degli incontri che potrebbero rivelarsi decisivi nel dare una sterzata per allontanarsi da un vero e proprio “inferno” emotivo .

  5. 15
    gianni -

    da parte mia poso dire che ho sperimentate un pò tutte le sofferenze che un uomo può subire da una donna..credo che la situazione migliore per il tuo amico sia il metterla senza preavviso davanti ad una risposta. Sedersi di rimpetto..con calma..senza alzare la voce..con piena padronanza e mostrare il desiderio di voler ricostruire la coppia ma..bada che le donne non ammettono mai le loro colpe o debolezze nemmeno davanti all’evidenza. Sopratutto pilota il discorso verso lo smascherare una sua relazione con altro uomo. Io l’ho fatto..ma ripeto agisci con calma senza alterarsi. Credo fermamente che se pentita deve essere perdonata..ma dev’essere sinceramente pentita.

  6. 16
    cloude -

    Anche io come isolo e raf ho vissuto per anni la frustrante esperienza di non essere considerato sotto alcun punto di vista..affettivo, fisico, relazionale ecc…sempre minacciato di essere lasciato e di perdere mio figlio. Ho trovato il coraggio…si e’ allontanata da casa e ho fatto valere su mio figlio i diritti che la legge riserva ai genitori. Cosa dire??? c’e’ un limite a tutto ..e quando ci si rende conto di avere a che fare con persone “geneticamente stronze” non ci sono altri rimedi se non quello di prendere in mano la situazione……..

  7. 17
    Andrea74 -

    @Rossana: “per il tono accorato e sincero con cui scrive”

    No scusami fammi capire.. se uno usa un tono accorato allora dobbiamo esimerci da una critica che per quanto “destruens” può anche (vivaddio!) essere utile e quindi “costruens”?

    Tono sincero: ma de che ah Rossà? Quanto conosci l’autore del post “accorato”?

    Ripijate!

  8. 18
    rossana -

    Andrea,
    tu hai tutti i diritti di farti un’opinione o meno su chi scrive usando i tuoi parametri. permetti o meno che anch’io usi i miei? ho tenuto conto (come sempre) anche delle parole scritte, una ad una, non soltanto del tono.

    comunque, a mio avviso, parole e tono a parte, una donna che nega la sessualità al marito, se non ha argomenti più che “pesanti” a suo favore, non rientra nelle mie simpatie.

    con il matrimonio si sottoscrive un contratto: lo si può rompere o rispettare; non mi sembra giusto che, a ragione o a torto, si resti nell’ambigua via di mezzo. se le divergenze non si possono appianare in tempi ragionevoli, se si è incapaci di comprendersi a vicenda, ci si lascia. altrimenti ci si adatta alla realtà di coppia standard, anche quando questa non è del tutto piacevole e/o positiva.

    non amo i prevaricatori, uomini o donne che siano. l’equilibrio, magari anche un po’ forzato, è per me l’ideale, indipendentemente dal sesso a cui è richiesto con maggior enfasi in base alle circostanze.

    ripijiati tu, Andrea! 🙂

  9. 19
    Andrea74 -

    Non entrerà nelle tue simpatie, ma ammetterai che l’autore non declina esaustivamente le ragioni del “gran rifiuto”.

    Hai detto bene, Rossà, ognuno usa i suoi parametri. Io, forse a causa della formazione giuridica, ritengo sia doveroso dare il beneficio del dubbio anche e soprattutto a chi si nega (ribadisco: non è chiaro per quali ragioni), e non solo a chi piazza le corna al/alla legittimo/a consorte..

  10. 20
    luna -

    Andrea74, mi sa che in ogni verso se ne sentono di tutti i colori… da chi non regge e si offende e si autoassolve per un’astinenza dovuta ad una gravidanza a rischio, una malattia psicologica e/o fisica a chi davvero usa contro il partner come un’arma e una tortura la propria astinenza sessuale ma soprattutto affettiva e lo ammazza quotidianamente con lo sguardo, le smorfie o senza mai guardarlo negli occhi… dalla coppia che vive un’astinenza sessuale per altri conflitti a chi si nega perche’ e’ deluso/a emotivamente dal partner, da chi vive una crisi sua grave e davvero non ce la fa (ma rende partecipe il partner

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