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Sentirsi “di troppo” in un gruppo di persone molto unite tra loro

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Ciao a tutti,
questa sera mi è capitata una cosa molto strana. Premetto che sono una persona adulta, molto estroversa, e con tante amicizie. Sono stata invitata a una serata aperitivo e danza da una ragazza che conosco, in cui erano presenti anche altri amici. All’interno del gruppo era presente anche un mio caro amico, che frequento assiduamente ma in maniera separata. Per tutta la sera ho avuto la sensazione di essere “di troppo” o “in aggiunta” tant’è che alla seconda parte in discoteca ho preferito rinunciare. Ho percepito chiaramente che quel gruppo è formato da quattro-cinque persone molto unite che reggono il trono e sono molto referenziali, e che non hanno grande interesse nel fare entrare altri elementi.Io mi reputo ( perché mi è stato detto ) una persona molto accogliente e disponibile ma questa sera mi sono sentita invisibile. Non credo, visto che posso scegliere, che darò al gruppo altre possibilità, anche perché penso che loro stessi non me ne daranno. Peccato, perché mi sarebbe piaciuto molto poter ulteriormente allargare il mio giro di amicizie. A voi è mai capitato?

Lettera pubblicata il 21 Luglio 2019. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso - Relazioni

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Forse non sei abbastanza ricca e abbastanza potente da poterti permettere di stare con la gente comune. Torna nella tua corte. Il tuo disagio dipende da quello. Ti trovi in mezzo a dei miscredenti. Non è un tuo problema. L’imbarazzo dovrebbe essere il loro. Non fanno parte della corte papale. Sono invidiosi.

  2. 2
    floki_56 -

    sreca
    quando dai troppa importanza a persone che non conosci, ti senti sminuita della situazione. perché credi che non ti possono dare un’altra opportunità? si sentono degli dei? ti devi meritare la loro attenzione? se è questo il loro mondo allora fai bene a passare avanti e sicuramente troverai altre amicizie normali.

  3. 3
    alzeo -

    rossella dici che è a causa della la doppia predestinazione?

  4. 4
    Yog -

    Vabbè, che lagna. Hai fatto da tappezzeria e vieni qui a piangere. Le ragazze da tappezzeria sono sempre esistite e molte di loro ne hanno tratto soddisfazioni, non darei troppo peso all’episodio.

  5. 5
    Max -

    A me ciò che hai raccontato è capitato tantissime volte. Io ho sempre avuto facilità a rapportarmi con le persone singolarmente prese o con 2 o 3 al massimo alla volta, quando il gruppo era più grande ho sempre avuto più difficoltà. Anche perché molto spesso i gruppi più grandi sono uniti da un fattore comune, che può essere lo stesso tipo di studio, di lavoro o magari i legami di parentela. per cui se di quell’elemento che crea coesione tu non sei parte, per forza di cose resti un po’ escluso. I parenti di mia moglie sono delle valli bergamasche, sono molto coesi e parlano dialetto stretto fra di loro: è ovvio che io, quando mi trovo in quel contesto, mi sento un pesce fuor d’acqua, quasi non capisco ciò che dicono e comunque non ho granché in comune con loro. C’è però da dire che in queste situazioni non c’è nessuno che lo fa a pposta e cerca scientemente di escluderti, sono dinamiche che vanno al di là della volontà dei singoli, per cui mi permetto suggerirti di dare ancora qualche possibilità a quel gruppo e vedrai che col tempo riuscirai in qualche modo a amalgamarti anche tu. Magari se fra le mille cose di cui parlano, ce n’è una di cui sai qualcosa, intervieni e di’ la tua. Magari può essere un modo per farti notare.

  6. 6
    Angwhy -

    Cioè hai scoperto che entrando in un gruppo precostituito si rischia di esser poco considerati,e chiedi pure se a qualcuno è mai capitato,ma vivi sulla luna per caso?

  7. 7
    Bottex -

    In effetti, anche io non posso che concordare con quello che altri hanno già espresso. Se provi ad entrare in un gruppo già consolidato, magari composto da persone un po’ “chiuse”, può benissimo succedere che tu finisca per sentirti di troppo, per quanto aperta e socievole possa essere. Credo che una cosa simile sia capitata a tutti, e più volte. Strano che non ti fosse ancora capitato.

  8. 8
    Nilla -

    A me è capitato quando, da una grande città, sono andata a vivere in un paesino. Cercavo di fare amicizie, trovandomi tra persone già amiche tra di loro, da tempo. Dopo un po’, sinceramente, ho lasciato perdere. Quel “fare muro” mi ha fatta desistere, mi sa che non ho perso niente ?

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