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I semi del nulla

di

Ogni mattina comincia con la stessa sensazione, appena apro gli occhi e riprendo coscienza del mio stare nel mondo. Dopo una notte passata nel tentavo di prendere faticosamente sonno, dopo sciami di sogni che mi hanno attraversato da capo a piedi come una scossa elettrica, ritorno finalmente a vedere il giorno. Un altro.
Così mi alzo, faccio qualche passo nel vuoto della mia stanza, torno a individuare di nuovo gli oggetti e i mobili, come un radar che venga improvvisamente riacceso dopo un black-out della torre di controllo, – sono io, ora, già, mi dico.
Poi quella sensazione di spreco. Mi avvicino allo specchio: vedo un giovane uomo, anzi un uomo e basta, con la barba un pò lunga e il volto da adolescente; proseguo e scendo lungo le linee del mio corpo vuoto, vi vedo belle forme e bei volumi, un bel colore della pelle, una pelle liscia.
Sento dentro di me liquidi e umori in circolo, sangue, sperma, istinti vitali che vogliono uscire, andare per il mondo, vivere! Si, voglio vivere. E’ questa la sensazione più forte. Amare, anche, e soprattutto.
Eppure, dentro di me, è già tutto disfatto, come se fossi vecchio, come un letto dove nessuno ha dormito e che però è stato lasciato così da giorni. E quella sensazione di pensare che da me non verrà mai fuori nulla di buono e di sano, che dal mio corpo non verrà mai fuori la vita, quel continuo senso di spreco che il mio bel corpo non smette di rappresentare, ogni mattina, davanti lo specchio.

– Sono un uomo, mi dico, eppure è come se fossi un involucro di plastica trasparente, senza forma, senza un contenuto pulsante di vita e gioia, ma un grumo, una massa viscida di un bluastro disgustoso, una specie di embrione malformato.
Sotto la doccia mi accarezzo, cercando di individuare dove possano essere i difetti di fabbrica, trovo che non ce ne siano, se non più giù, dentro la carne, nelle cellule, nell’anima. In quel momento vorrei che una ragazza mi toccasse, per avere la sensazione di essere vivo, di essere a posto, con tutte le parti messe al posto giusto. Vorrei che lei mi baciasse e che mentre lo fa pensasse di baciare un bell’uomo con cui farebbe l’amore, su quel letto disfatto.
Ecco, allora metto a fuoco ciò che quella sensazione mi dice, mi dice che il mio male è di non suscitare amore. Che il mio corpo, senza l’amore, marcisce giorno per giorno, di una malattia che lo logora inesorabilmente, senza riposo. Che non c’è nessuna che voglia sentire questo uomo dentro di lei, far fluire i liquidi, creare, generare, ristabilire i flussi, farsi invadere dolcemente dalle correnti di calore di cui il mio corpo è colmo fino all’eccesso e di cui, purtroppo, sta bruciando, come una stella al termine della sua vita.
E’ questo che poi, alla fine, voglio, infondere la vita, l’amore, far girare la volta celeste, vedere un sorriso per me, un abbraccio lanciato per afferrarmi, per non sprofondare, per far sbocciare dei nuovi semi che ora, questa mattina, la pianta non è capace di generare, e sta lentamente appassendo.

Lettera pubblicata il 18 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 25 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 30 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    Syd -

    E’ una brutta domenica per me; è un brutto periodo. Cercando di tirare a sera mi sono imbattuto in questo tuo sfogo, caro Geko. E la curiosità mi ha spinto a leggere alcune delle tue vecchie lettere. Confesso di averlo fatto in fretta e forse con un po’ di superficialità, in questo forzato dalla inquietante sensazione di trovarmi davanti agli occhi pensieri che in parte potrebbero essere i miei: e il desiderio di fuga si è impadronito all’istante di me. Dopotutto credo sia una sensazione abbastanza comune per chi, per un motivo o per un altro, cerca un po’ di sostegno, un briciolo di speranza nelle esperienze che le persone decidono di condividere in questo o in altri spazi virtuali. Segno che in questi tempi folli esiste un sottile filo rosso che lega indissolubilmente le vite di tanta gente: un filo fatto di tristezza, solitudine, insoddisfazione.
    Come te sento di avere ben poco in questo momento e il bisogno di dare un senso alla mia esistenza è divenuto un imperativo categorico, che tuttavia finisce sempre frustrato. E il vuoto che percepisco, fuori e dentro di me, è divenuto maledettamente paralizzante. Non sai quanto tempo ho sprecato cercando di trovare le ragioni dei miei fallimenti; ma sarebbe stato meglio impiegarlo a cercare il modo di reagire. Per quel che si può capire dalle tue parole tu sei un ragazzo molto sensibile e profondo ed è stato sicuramente il tuo vissuto non facile a renderti tale: ti ha privato di cose di cui è assolutamente umano avvertire l’esigenza, ma ti ha dato in dono un cuore e un cervello di rara bellezza. Io non ho ricette da offrirti, ma ho voluto comunque provare a commentare le tue parole, che posso assicurarti hanno avuto la capacità di infondermi speranza. Perché è sempre piacevole ricordarsi che nel mondo esistono ancora persone valide come te. Riparti da te stesso. E non mollare.

  2. 2
    bimba -

    Caro geko,
    purtroppo seppur qualcuna cercasse di toccarti rimarrebbe gelata, di un gelo che solo le persone disperatamente tristi sanno trasmettere. I tuoi scritti infondono un’angoscia profonda che lacera dentro chi sa ascoltarla, e per chi non sa cosa voglia dire, sei solo un pazzo furioso, uno con svariati problemi psicologici e di socializzazione, di quelli da “annuisci e indietreggia”, capisci? Non fraintendere e non offenderti, vorrei solo farti capire quanti sentimenti contrastanti sai trasmettere e come colpisci le persone in modi così stranamente diversi.

  3. 3
    libera -

    Beh bimba, pazzo furioso mi sembra esagerato…
    Io credo di capirti perchè ci sono passata taaaaaaante di quelle volte… Cerca di vederla così: ora è inverno, tutto è gelato (in te, anche se parli di fuoco che brucia dentro e vuole esplodere). Ma all’inverno non può che seguire l’estate. E’ un ciclo continuo. Se non morirai, la vita non potrà che portarti nella direzione da te anelata, poichè tutto costantemente cambia e si rigenera, tendendo proprio a quello scopo. Mantenersi aperti al cambiamento può anche accelerare il processo.
    Ti auguro una veloce e felice rinascita.

  4. 4
    geko -

    Grazie Syd per la tua risposta, mi fa capire molte cose, di te, di me. Provo ogni mattina a ripartire, poi quelle sensazioni. Ma forse un giorno riuscirò a riderci, chissà. In fondo dalla vita voglio solo cose semplicemente elementari. Si dice che chi non ama se stesso, non verrà mai amato da nessuno. Credo che sia molto vero.

    Ciao bimba, tranquilla non mi offendo, è la verità. Mi fa male solo l’idea di essere di ghiaccio, proprio non mi ci vedo nonostante le brutte cose che scrivo di me. Il mio corpo è tutto pieno di un calore che non so a chi dare. Quello che però mi fa pensare molto della tua risposta, perché mi capita anche nella realtà, è il colpire le persone in modo contrastante. Eh già, son pieno di contrasti, e forse la soluzione sta proprio nel cercare di farli andar d’accordo. Roba dura.

    Comunque, grazie, ogni vostro contributo è un motivo di riflessione per me, altrimenti non mi aprirei qui, su questo sito.

  5. 5
    marco -

    Bella, molto bella questa lettera, bravo, mi sembrava quasi di leggere bukowski…non so se l’hai mai letto, ma penso di si…bravo hai del talento…prova a scrivere un romanzo, sul serio, scrivere fa bene a uno che ha tantee cose da dire

  6. 6
    Kid -

    @ Geko

    Se c’è una cosa che si deve ben imparare dalle donne , è che hanno coraggio , si buttano anima e corpo . Ho avuto sempre una certa ammirazione per questo .
    A volte è un male ,piu’ spesso è un bene. Ma è certamente meglio di rinunciare a vivere , per propria inconscia scelta.
    Noi uomini siamo ,spesso, in conflitto tra ragione , o logica , fatta anche di esperienze negative e passate e voglia di vivere, dare e ricevere . Cerchiamo poco ,quel poco fatto magari di un giusto equilibrio tra bellezza e dolcezza , ma , in realtà ,quel poco spesso coincide con una donna ,idealizzata e perfetta , capace di amarci per sempre. E ci pare impossibile da raggiungere e razionalizziamo un’altra fine , prima ancora di concederci un nuovo inizio.
    Ma , l’amore è di per se imperfetto , perchè noi stessi siamo imperfetti.
    Pertanto , quello che dovremmo fare nostro , è accettare di voler rischiare , comunque vada , e rafforzarci non tanto nel senso di indurirci, ma nel saper superare anche una esperienza negativa , con la consapevolezza che quando si è dato tutto , non c’è nulla di cui rimproverarsi e che la scelta migliore è quella di lasciarsi tutto alle spalle e riniziare a vivere.
    Certo , un giorno forse , sorriderai delle tue disgrazie , ma quel tempo necessario per arrivare a farlo , non tornerà e con esso le mille opportunità che non si sono colte . L’esperienza , dovrebbe essere focalizzata , solo nella capacità di ridurre quel tempo , di maturare piu’ brevemente l’attitudine al voler rimettersi in gioco , senza alte aspettative , dimenticandosi dei sensi di colpa ,lasciando alle spalle gli strascichi e le ferite , solo per godere della vita .
    La cosa piu’ importante.
    Dici bene , siamo una massa di carne informe , mortale ed inutile e per questo abbiam bisogno di nutrire la nostra anima , arricchirla con un sentimento che ci faccia dimenticare il nostro essere imperfetti , perchè per chi ci ama non lo siamo ed il senso del tempo , che passa troppo velocemente eppure sembra fermo , quando siamo soli , finalmente ci appartiene ancora. Poichè è volto ,di nuovo ,verso uno scopo.
    Hai mai riflettuto sul fatto di due persone che il Caso ha deciso di far nascere proprio in questa epoca , in un’arco temporale di milioni di anni ,e che casualmente s’incontrano e s’innamorano l’uno dell’altra , tra mille altre possibilità di scelta?
    Cosa c’è di piu’ miracoloso ed impossibile di questo? Abbatte la logica di ogni possibile calcolo probabilistico!
    E’ questo il punto , e se le persone ne fossero solo sfiorate dall’idea , impallidirebbero e forse non scenderebbero a tante bassezze reciproche , inutili e degno specchio della presuntuosità e pochezza umana . Ma credimi anch’esse per quanto dolorose , sono nulla davanti ad un nuovo miracolo .
    Lascia da parte troppi pensieri commiserevoli ,perchè, alla fine, quando lasceremo questo mondo , conterà solo cio’ per cui abbiamo vissuto, indipendetemente da come sia andata a finire.

  7. 7
    leopardina -

    Geko, ti ho toccato, mi hai sentita? come no? ti ho abbracciato hai sentito il mio calore? non lo hai sentito perchè non sei abituato.. posso accarezzarti ancora tutto il tempo che vuoi. Lasciati tenere stretto,ti starò accanto fino a quando non chiuderai gli occhi, abbracciata a te fino a quando non ti addormenterai.

  8. 8
    silvana_1980 -

    geko, io ti dico la mia opinione di donna
    se tu non credi per primo in te stesso (e non solo al tuo involucro materiale pelle-corpo-etc, anche a quello che di non materiale senti dentro che non approfondisci più di tanto nel post) e non sai quello che vuoi, una ragazza che si avvicina a te lo percepisce inesorabilmente
    …e difficilmente dormirà su quel letto sfatto finchè non la convinci che non hai conflitti interiori.
    Se l’obbiettivo non è puramente quello di depositare i tuoi liquidi ma di avere una storia stabile, trova una donna con la D maiuscola e vedi quel letto come un punto di arrivo, non di partenza. Il risultato potrebbe non essere immediato ma alla lunga è duraturo.
    Se il tuo obbiettivo primario invece è quello di depositare i tuoi liquidi e alleggerire i tuoi flussi, bhe, cerca e trova la ragazza che quando entra a casa tua punta direttamente (e lo fa capire senza tanti sotterfugi) alla tua camera da letto (o divano) ma non sperare che si fermi più di qualche ora…non vuole e non le interessa vedere cosa sei oltre le lenzuola nelle restanti 12 ore di tram tram…in fondo il suo obbiettivo è quello di scaricare i suoi fluidi e ricevere i tuoi liquidi, il resto è marginale.
    Dipende da cosa vuoi tu adesso geko, e dalle donne che frequenti.

  9. 9
    leopardina -

    Questa notte ho pensato a te, come vedi non eri solo.

  10. 10
    geko -

    Leopardina, sei stata proprio dolce e toccante, grazie mille, sei la prova che a volte basta poco in un commento per sentire vicino qualcuno.

    Per Silvana, grazie dei consigli, spero però che tu sia cosciente del fatto che i “liquidi” di cui parlo, oltre ad essere liquidi reali sono anche metafore per descrivere la vita che vuole sgorgare da me. Spero di si. 🙂

    Per Marco, grazie dei complimenti, in effetti scrivo da molti anni.

    Per Kid, devo riflettere bene su ciò che mi hai scritto. ciao

Pagine: 1 2 3

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