Lo scandalo e la gogna
Non ho parole; le cerco sul “Lessico Universale Treccani”. Alla voce scandalo trovo: “Dare scandalo, essere di cattivo esempio … con azione o fatto che offende la coscienza e i sentimenti morali, suscitando sdegno e riprovazione” E ancora “Fatto o situazione che ha aspetti contrari ai principi morali o sociali correnti e che desta l’interesse dell’opinione pubblica, specialmente se investe persone di grado o posizione elevati o comunque il vista”.
Alla voce gogna trovo: “Collare di ferro che si poneva stretto alla gola dei rei esposti alla berlina; in senso figurato, esporre allo scherno e al disprezzo altrui”
L’esposizione avveniva in pubblica piazza. Oggi la piazza è virtuale, è mediatica. L’esposizione mediatica di cui ci si lamenta, piuttosto spesso di questi tempi, non suscita tanto vergogna e desidero di scomparire da quel palcoscenico quanto indignazione, risentimento e ritorsione di accusa contro denigratori e supposti avversari.
E ciò suscita ancora riprovazione e sdegno.
Luigi Carota, B0logna
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Categorie: - Riflessioni
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E allora? Digestione difficile?