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I Savoia, dove osano le aquile

I Savoia, dapprima dimessi chiedevano di ritornare in Italia e ciò venne ragionevolmente concesso. Ora pretendono dallo Stato ben 260 milioni di euro per danni morali. Mi chiedo frastornato: la loro memoria storica non avrebbe l’apparenza di amnesia ? In ogni modo, in un paese democratico come il nostro e nel modo in cui viene esercitata la divina libera scelta, nell’eventualità in cui riemergesse in loro il desiderio di migrare, avranno la cognizione di decidere in maniera libera.

Lettera pubblicata il 22 Novembre 2007. L'autore ha condiviso 140 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Attualità

La lettera ha ricevuto finora 16 commenti

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  1. 1
    AtomicGarden -

    Io farei così:prima calcolerei quanti soldi dovrebbero darci loro a noi per tutti i casini che hanno fatto e poi farei la differenza..secondo me rimaniamo in attivo..Certo che hanno proprio la faccia come al c… per chiedere i danni morali…Poveri piccoli Principi di Savoia che hanno avuto un’infanzia povera e difficile lontano dalla loro terra d’origine…

  2. 2
    lunablu -

    Dopo aver pagato tanti avvocati sia per il tentato omicidio che per gli scandali ultimi con le donnine allegre, vittorio emanuele di savoia è rimasto un po a secco e siccome deve aver pensato che noi italiani siamo tanto generosi, perchè non cercare di recuperare con noi? in fondo è una vita che lo stato ci mangia tutto, che cosa sono sol 260.000 di euro in unica soluzione? una bazzeccola al confronto.

  3. 3
    filippo -

    mi attengo al titolo di questo post dal contenuto un poco criptico e dico:
    – non si può far pagare ai figli le colpe dei padri;
    – si dovrebbe far pagare ai figli le loro proprie colpe, tra cui connivenza in losche attività, omicidio preterintenzionale nell’isola di Cavallo etc…;
    – non si sarebbe mai dovuto accettare il rientro dei Savoia senza patti chiari e scritti;
    – fatta comunque la frittata dalla MAGGIORANZA ASSOLUTA BERLUSCONI nel precedente farabuttesco Governo al solo ed unico scopo di rastrellare i voti dei monarchici in tempi di opportunistico e markettaro agone politico, ogni rivendicazione dei Savoia ricada su chi li ha fatti rientrare, ossia su quel pentolaro piagnucolone di Silvio Berlusconi;
    – le Aquile sono animali nobilissimi; associarle pur lontanamente a dei peracottari come i Savoia è irriflessivo.

  4. 4
    Ombra -

    ragazzi visto che abitiamo nel paese dei balocchi, mi aspetto di tutto..
    ma se veramente gli danno anche solo un euro, io inizio a fare il vandalo!!!

  5. 5
    giUNO -

    Raccogliamo le firme per referendum : Volete voi ricacciare in esilio i SAVOIA ? I SI avrebbero vita facile. Il problema sarebbe far votare il 50 % degli Italiani. Che abbiamo fatto di male per meritarci i capricci, l’arroganza, la fatuità di Vittorio Emanuele e di Emanuele Filiberto ? Erano più simpatici all’estero, in esilio, almeno avevano l’aureola degli eroi perseguitati. Ora sono caduti davvero in basso…

  6. 6
    DAGO44 -

    Gli ultimi eredi di Casa Savoia,nulla a che fare hanno con il cognome che portano.Mi risulta e non parlo da Monarchico che le elezioni del 46 non furono proprio quelle vittoria della democrazia che ancora oggi come altre balle che ci vogliono fare credere,ma queste sono altre storie.Da quando sono entrati in Italia
    pensano anche loro come tanti altri di fare i loro porci comodi,perchè questa ormai è terra di nessuno.E non mi sorprenderebbe proprio che con l andare del tempo ce li troviamo tra i piedi in politica,assieme a berlusconi,corona,lelemora,etc etc.Non ci deve sorprendere più di nulla..
    Filippo ha assolutamente ragione,associare animali nobilissimi come le aquile,a dei conigli come sono gli energumeni in questione è assolutamente irrispetoso.Saluti DAGO44

  7. 7
    Carlalberto Iacobucci -

    E’ indubbio che non debbano essere i figli a pagare gli errori dei procreatori ci mancherebbe.Nella fattispecie però non parliamo di esemplari conformi ai principi morali direi al contrario se lo stesso cugino Amedeo d’Aosta dichiara che l’iniziativa è fuori luogo in quanto oramai L’Italia è una Repubblica da 60 anni per cui inammissibile una pretesa del genere. E non dimentichiamo che nel luglio del 2002 Vittorio Emanuele, mentre chiedeva che fosse abrogato il divieto all’ingresso in Italia per sé e per il figlio, garantiva in cambio la rinuncia a insistere in un ricorso già presentato alla Corte europea di Strasburgo. Dell’ esposizione presero atto sia il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi. Quest’ultimo bollò come fantasiosa l’ipotesi di richieste da parte dei Savoia. Per fortuna !!!
    Potevo titolarlo dove osano gli avvoltoi ma sono le aquile reali e non gli avvoltoi. Sulla monarchia Ancora oggi, a distanza oltre sessanta anni dall’esito del voto referendario, vengono mosse critiche e accuse di illegittimità del risultato da parte dei movimenti monarchici. Tali attacchi alla legittimità del voto a favore della Repubblica riguardano i presunti brogli elettorali che si sarebbero verificati, secondo i sostenitori di questa tesi, modificando i risultati nelle circoscrizioni dove il voto repubblicano era già comunque vincente. Ma di brogli se ne parla tutte le volte se non mi sbaglio. In quanto alla signoria non credo si possa nemmeno considerare l’eventualità ( mio parere) e questo non per fare dei distinguo del regime popolare o repubblica che nel nostro Paese conosciamo tutti e molto bene.
    Saluti

  8. 8
    paolo -

    va detto che dopo la fine della seconda guerra mondiale, re Umberto II, ormai esiliato in Portogallo, decise di mettere la parola fine alla storia dei Savoia.
    Infatti quando muore, nel 1983, si porta nella tomba il sigillo del casato, a voler significare che nessun altro ‘Savoia’ potrà essere re, dopo di lui.
    Perché?
    Cosa aveva scoperto di così importante da fargli prendere una tale decisione?
    Beh, lo racconto … in un libro (Una labile traccia indelebile) che uscirà il 13 dicembre …!
    Paolo
    p.s.: non c’è bisogno di comprarlo: potete anche leggerlo “interamente” in anteprima direttamente sul web http://www.paolofederici.it/labile/incipit.htm

  9. 9
    Carlalberto Iacobucci -

    Caro Paolo se c’è bisogno di leggerlo lo farò certamente.
    Ciao Carlalberto

  10. 10
    Ombra -

    filippo,
    scusa ma per caso qua qualcuno è venuto a dire che siamo rappresentati da un demente che è andato in russia e voleva portare in italia la mummia di stalin!??!
    appunto attieniti al post.. non divagare.

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