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Sarà lui l’uomo giusto?

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Lettera pubblicata il 31 Gennaio 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 25 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    Andrea -

    Ciao sunlight, direi che c’è parecchia carne al fuoco. Intanto buttandola su un discorso prettamente materialista e “commerciale” come quello iniziato da te, potrei dirti che se lui ha un basso valore commerciale anche il tuo non è altissimo, perchè hai passato i 30 e in più hai una figlia.
    E’ poco edificante ragionare in questi termini però serve semplicemente a farti capire che devi mettere più cose sulla bilancia.
    Io credo che se state bene insieme, sia la cosa che davvero conta. E se lui è una persona “ignorante” ma intelligente, potreste anche trovare un punto d’incontro e limare quelli che sono i vostri difetti.
    Se poi vuoi fare viaggi e fare la bella vita, in quel caso dovresti pensare di contare sulle tue forze più che su quelle di altri.

  2. 12
    Kid -

    Mah…la propria libertà non deve e non può essere oggetto delle scelte altri. E’ un argomento che non può essere oggetto di trattativa a senso unico.
    Si deve aver rispetto per gli altri e se il loro modo di vivere non fosse consono alle proprie aspettative , semplicemente è più onesto lasciarsi e non continuare cercando di condizionare gli altri.
    In alternativa ci si deve adeguare reciprocamente.
    Ciascuno cedendo una parte della propria libertà spontaneamente e non perchè l’altro potrebbe dare di matto , potrebbe prendersela a male , oppure perchè lo pretende in quanto egli ha scelto di non fare certe cose e pertanto vuole che l’altro faccia lo stesso.
    Nel caso specifico penso che entrambi abbiate un problema . Lui si sente inadeguato e , contemporaneamente ,ai tuoi occhi stà diventando inadeguato. Probabilmente non riuscite a condividere ciascuno il proprio ambiente di origine , in termini di tenore di vità , possibilità , amicizie e tutto quanto vi ruota intorno: Lui perchè verso il tuo ambiente sembra sentirsi in difetto , tu perché consideri il suo troppo piatto e limitativo.
    Ho una cugina che ha fatto un analogo percorso , anche se non credo sia mai stata in dubbio , quindi sostanzialmente è diverso. Sinceramente , era e forse anche dopo 20 anni lo è ancora innamorata del proprio marito . Lui , tuttavia , si è reso , negli anni , veramente antipatico , scostante e scontroso , prodigo anche di battute stupide , inutili e maleducate quando ci si ritrovava insieme , sia con parenti che con amicizie di famiglia, seppur la famiglia di lei è stata economicamente compartecipe delle fortune di lui . Diciamo che lei è stata assorbita nel tempo dal modus vivendi di lui , tanto da cambiare radicalmente anche il modo di vestire e la cura delle propria persona, peggiorando grandemente il proprio aspetto .
    Lui , per dirne una , un paio di anni fà fece una dieta dimagrante ( essendo ingrassato di 25 kg dopo il matrimonio ) e girava con gli stessi abiti , anche quelli più formali , entrandoci due volte. Era veramente ridicolo. Bah!
    Però lei lo ama , lo vede bellissimo ( ..de gustibus), minimizza le sue stupidaggini e ride alle sue battute sceme , come del resto per non dare imbarazzo fanno gli altri , chi più chi meno .
    Ma poi a casa , i vari ne riparlano e non è che lui goda di molta simpatia,anzi. E’ simpatico come l’ortica!
    Io per es. gli rispondo riprendendolo per i fondelli , senza tradire alcun fastidio, per non dargli alcuna soddisfazione.
    Quindi , dipende quanto pesa la situazione. Evidentemente , a lei non pesava così tanto . A me peserebbe , invece.
    Passi oltre il lato economico ma la mia compagna se si comportasse da cafone ,come si diverte a fare lui, toglierebbe per primo rispetto al sottoscritto . Quindi non credo che la storia durerebbe.

  3. 13
    sunlight23 -

    Kid!hai centrato in pieno!!!sembra quasi parli della stessa persona!!solo che io non lo guardo con gli occhi di tua cugina…bensì con i tuoi…quindi angolature da cui guardare la realta casualmente identiche le nostre ,seppur su un forum,diametralmente opposte con lui!!tra l’altro l ultimo suo volto e’ esattamente quello che descrivi a riguardo delle vostre cene e incontri..difatti domani sera abbiamo una cena in un bel locale con dei miei conoscenti(non ti dico che fatica e’ stata convincerlo),e ho timore che se alza un po’ il gomito si metta a fare quelle battutine o si comporti fuori luogo…
    Poi,sul discorso aspetto,idem se ne frega di avere un ‘dress code’ innanzitutto culturale nell approcciare a persone e contesti nuovi..diventa scontroso e irascibile..e mi mette un ansia pazzesca..
    e poi appunto temo anche io col tempo di ‘abbruttirmi’ stando con lui..è non mi riferisco all estetica!
    Poi però come dice kiki sono consapevole dei suoi innumerevoli e rari pregi e di quanto sia una bella persona..
    In realtà vorrei trovare il coraggio di lasciarlo o forse aspetto che la situazione diventi insostenibile..
    Vorrei essere più dura ma sono anche terrorizzata all idea di ferirlo e di perderlo per sempre..
    Tutti gli altri non mi interessano minimamente,se avessi voluto,ho avuto e avrei oggi parecchie occasioni per approfondire con persone interessanti,ma riesco a ‘vedere’ solo lui,e vorrei soltanto si modificasse in alcuni suoi atteggiamenti mentali e abitudini,senza sentirmi giudicata da lui,ma sembra impossibile…
    Che situazione complicata nella sua banalità!non mi piace e non mi trovo in molte cose,ma non riesco a pensare di non vederlo più!sarebbe come perdere un braccio..

  4. 14
    maty7 -

    “non mi piace e non mi trovo in molte cose,ma non riesco a pensare di non vederlo più!sarebbe come perdere un braccio..”

    credo si chiami dipendenza affettiva..

  5. 15
    Almost-Imperfect -

    Per quanto riguarda il discorso sacrifici mi ritrovo molto nell’esperienza di kiky9326. Anch’io provengo da una famiglia che non ha mai navigato nell’oro e nei momenti di sconforto mi sono sempre domandata perché due persone con pochi mezzi avessero deciso di mettere al mondo due figlie senza poi poter comprare manco i libri per andare a scuola, o comunque ogni spesa familiare diveniva una crisi nazionale.

    Però mi sembra che sunlight23 abbia già i mezzi economici giusti, allora che importanza ha se lui guadagna poco?
    Basta che si arrivi in fondo al mese decorosamente… Io se guadagnassi un bel pò di più, non starei a preoccuparmi della professione del mio compagno, sempre ammesso che lui non sia uno di quelli che sta tutto il giorno sul divano e i piedi sul tavolino si capisce…
    Per quanto riguarda la differenza culturale, boh… non saprei che dire; parlare solo di gossip in un anno e mezzo di relazione mi sembra un pò allucinante, ecco… a sto punto mi domanderei ma com’è che hai resistito così tanto???
    Altrimenti, il fatto che non ami leggere, informarsi o “accrescere le proprie capacità intellettive”, non mi sembra proprio un problemone; mi viene da dire: ma chi se ne frega, se a me piace leggere posso farlo anche da sola.
    Il discorso cambia se il desiderio di sunlight23 è quello di introdurre un “sempliciotto” in un ambiente un pò più raffinato, certe sovrastrutture mentali sono difficili da imparare e in questi ambienti non credo possa stare bene chi non ne conosce gli schemi.
    Ma insomma se il problema fosse così superficiale direi a sunlight23 di lasciar comunque perdere perché tutto mi sembra meno che “amore”, se si preoccupa di questo allora può tranquillamente cercare altrove ;=)

  6. 16
    luna -

    SUN, tra vita privata e lavoro a me e’ capitato di passare dalle situazioni piu’ informali sino a trovarmi a pranzo con gente che aveva un codazzo di titoli nobiliari. Io non sono una che ha un atteggiamento sconveniente e che puo’ usare diversi registri, tuttavia son la prima che preferisce di gran lunga una bella cantata sulla spiaggia in ciabatte che il gran gala’ in cui ti devi vestire tappato a fuoco ecc. Che poi, fuori dai luoghi comuni, puoi passare una bella serata informale anche dove in teoria no e essere semplicemente te stesso/a. Se l’ambiente in cui portarlo e’ troppo formale e la serata “plastificata” per esempio io pure lo capirei… Sinceramente il mio ex e’ venuto con me in vari contesti (e io con lui). A volte ci siamo molto divertiti, altre ci dicevamo con lo sguardo un sacco di cose e non vedevamo l’ora di scappare a mangiarci una piadina

  7. 17
    luna -

    Abbiamo avuto altri (e grossi) problemi alla fine della nostra storia e non si e’ comportato bene con me, ma sul discorso specifico no, non mi ha mai messo in imbarazzo facendo il supercafone. Anche perche’ non lo e’ (cosa che secondo me c’entra piu’ con il carattere, l”educazione e il rispetto per se’ e gli altri che con il budget culturale). Ho apprezzato sicuramente che insieme, in modo easy, potessimo andare anche a concerti jazz, guardare film che per altri sarebbero mattonazzi cosi come no. E io non reggerei, per dire, il compagno melomane della mia amica che se non fa sfoggio di cultura va in astinenza. lei e’ tutta contenta di girare con la Treccani. Cio”, banalmente, per dire che mi pare si tratti di compatibilita’ o meno, piu” ad ampio raggio, e di complicita’, piu’ che di cultura. perche’ il marito luminare di una mia amica venne alla mia laurea in bermuda e infradito ed e` uno che chiacchiera anche di gossip. Tu pero`, se non erro, in un post, il numero 9, hai parlato d’altro: possesso, controllo… non sono li e non so le dinamiche tra.voi, ovviamente, ma il post 9 sembra mettere in luce un altro piano di disagio. E sembra (sembra eh) che tu parli di una serialita” nell’avere storie in cui si evidenziano certi tipi di problematiche.

  8. 18
    Cris -

    @ sunlight23

    Mi sembra tutto molto semplice!
    Nn ti piace così tanto, se dopo poco tempo hai giù questi dubbi, quando invece dovresti avere gli occhi foderati di prosciutto… lassa stare!
    Figurarsi tra qualche anno… io cmq, nn vedo ragionamenti superficiali… eccetto magari quello dal lato economico, li trovo abbastanza corretti, per stare bene ci devono essere i presupposti, la chimica nn basta!
    Cmq sarebbe bene, sempre, parlarsi chiaro e nn tenersi i pensieri nella propria testa!

  9. 19
    luna -

    ALMOST, semplicita’ si, indigenza no. E non parlo ovviamente di non poter avere il cellulare a 10 anni… Se qualcuno di noi ha provato cosa vuol dire una seria preoccupazione economica sa che non e’ questione di “semplicita’”, ma angoscia. Poi nella vita puo’ capitare che i genitori perdano il lavoro o ci siano problemi inaspettati, pero’ l’idea che un bambino senta gia’ angoscia per queste cose mi fa effetto, anche se l’amore conta, eccome, per un bambino. E imparare la semplicita’ e che i soldi non crescono sugli alberi e’ importante… penso alla scena di un mio conoscente, ai suoi figli abituati ad entrare jn negozio e dire “papy, dammi i soldi per…”. Il negozio va male e quando entrano, a differenza di un tempo, c’e’ il deserto, ma non ci fanno caso. Penso a due miei amici che da ragazzini avevano gia’ un debito enorme che pendeva sulle loro teste… Oggi stanno bene, non navigano nell’oro, ma alle loro famiglie non manca niente. Ma mi ricordo la loro angoscia. Penso a un mio amico giovanissimo il cui padre ora ha perso il lavoro e che dice “Per fortuna in questo momento lavoro io” e ha un senso di impegno e condivisione che suo padre gli ha trasmesso, dandogli cmq serenita’. Ora sicuramente costui sta male per aver perso il lavoro e non poteva prevederlo, e vorrebbe che suo potesse pensare a se’ e semmai essere lui ad aiutarlo, ma gli ha trasmesso valori positivi e suo figlio non pensa a lui come ad un bancomat

  10. 20
    luna -

    Ho conoscenti che hanno fatto debiti esagerati perche’ i figli (ancora non nati) dovevano stare in una casa enorme. E per questo non sono mai piu’ stati sereni. Non li giudico, ci tenevano a dare loro il “meglio”. Pero’ non son venuti su poi cosi turbati o male i miei coetanei che vivevano in uno spazio piu’ piccolo ma con meno senso di tensione. Io penso piu’ a una zona salubre che a 120 metri con doppi servizi. Poi se avro’ figli sbagliero’ di sicuro, quante cose… E i “rovesci” in ogni senso non li puoi prevedere. Di questi tempi poi. Ma io ho avuto un’infanzia semplice ma serena, per quanto i miei avranno avuto anche i loro problemi a volte a far quadrare i conti. Non ho mai pensato a loro come dei bancomat ecc ma se qualcuno stava male poteva andare dal dottore. Ok, questa e’ una cosa che ha colpito me, quando da “grande”, per una serie di ragioni, ho dovuto rimandare il dottore. E mi son resa conto che chi stava male in famiglia per fortuna poteva avere le cure adeguate. La qualita’ di vita e’ fatta di tante cose, essenziali, confortevoli, superflue e straordinarie. Onestamente quando la mia e’ stata in crisi e non sul superfluo ho ringraziato (e non per egoismo) che ci soffrivo solo io di certe preoccupazioni. E il materialismo non c’entra na fava. Come te, Almost, per il resto non avrei (e non ho avuto) problemi a pensare “io guadagno di piu'”. Con la tua stessa precisazione sul no fancazzismo volontario. Al di la” del valore “commerciale” (no comment) penso pero’ che anche riflettendo sulle proprie esperienze di vita o altrui intorno puoi osservare non tanto quanti soldi uno ha, pochi o tanti (o una) ma che rapporto ha con il concetto di costruzione e qualita’ di vita, se e’ cicala o formica (anche rispetto a come sei tu) ecc. Io ho un’amica per esempio, che al di la’ di varie traversie lavorative obiettive, ha sempre avuto ansie economiche da quando si e’ messa con lui, e anche prima di avere i bambini. Lui non e’ un cattivo soggetto, per nulla, ma ha la facolta’ di incasinarsi la vita con facili entusiasmi compulsivi per spese che gli si rivoltano contro. Grandi affari che son sempre dei mega pacchi, comprovendocompro in cui solo nei passaggi di proprieta’ si salassa. Elettrodomestici di ogni tipo inutile, divani eccezionali che pero’ non durano un anno perche’ erano un bidone e due grandi cazzate le stanno ancora pagando, in nervi, pure e una ha un tetto ed e’ la casa piu’ scomoda del mondo ma prima era quella prima che lo era (e quella non lo era no)… Non giudico, ma vedo la mia amica essere stata travolta da sta “malattia” e superficialita’ e so che prima non lo era. E ora gli da’ corda. Un giorno mi dice siamo disperati e l’indomani comprano un catorcio “per risparmiare” che gli costa piu’ dal meccanico che l’auto di prima. Sono entrati in un vortice…

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