Salviamo le donne dalla follia maschile!
di
Seneca
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Cogito, secondo me fai bene a parlare a tu per tu con questa tua cugina. Spero che riuscirai a trovare le parole giuste e a convincerla a riflettere. Certo, non è semplice a quell’età gestire le emozioni e non essere impigliate nella dipendenza emotiva a cui portano le prime esperienze amorose. Per questo tante ragazze purtroppo ci lasciano le penne. Questo caso di cui parli è l’ennesima prova che c’è un’ emergenza a livello culturale, a differenza di quanto sostengono Argo, Suzanne e Trader.
Cogito, ma puoi dialogare con una persona che non ha altri argomenti all’infuori dell’insultare a livello estetico individui mai visti? Ma la tua autostima non scende sotto i piedi nel portare avanti discorsi su quesri livelli? Poi cercare di colpire un interlocutore maschio con la storia del pene piccolo… Maronn che disagio, ragass.
Cogito, ho lavorato in un ristorante da quando avevo sedici anni, quante molestie credi possa aver ricevuto? Toccate di culo, allusioni sessuali, approcci espliciti, bogliettini sulla macchina, addirittura pedinata. Ho viaggiato spesso sola in città come Genova e Torino per frequentare le università, quante molestie pensi mi siano capitate? Di ogni genere e tipo. Non è sicuramente qualcosa di raro e non sono certo qui a negare che esistano. Io ho detto qualcosa di ben diverso : questo non è il modo di affeontare il problema. Primo, una molestia non è lontanamente paragonabile a uno stupro e a un femminicidio; i fenomeni hanno radici completamente…
Serpirla è fantastico, lo dico da tempo. La sua fervida di fantasia, quanto deviata mente, ha declassato la questione femminicidi ad un progetto economico silente per creare posti di lavoro, dichiarando così, implicitamente, che che di fatto sia un fenomeno “artificiale”.
Però il problema, dice lui, si risolverebbe facilmente se le donne scegliessero uomini intelligenti anche se bruttarelli, tra i quali evidentemente si colloca il nostro detective, riconoscendo invece che il problema sì esiste ma è colpa delle donne.
Vabbè, la coerenza sembra una caratteristica di queste menti solitarie. Così, mentre attende che le donne cambino target e prendano in considerazione la sua candidatura di “intelligente non belloccio”, si mantiene allenato col “do it yourself”.
Ecco come sia possibile osservare quali problemi crea la solitudine in certe “menti”?
Scusa Suzanne, e qual’e’ il modo di affrontare il problema? Negare che esista come fai tu? Ti rendi conto che è offensivo in primis nei confronti delle vittime? Ho messo il punto sull’ aspetto fisico di alcuni utenti non per insultarli, ma perché in genere è un’ estetica penalizzante che porta a fare determinati ragionamenti. I commenti di Serpico e di Argo ne sono la prova. La questione è che viene negato alla donna il diritto di fare liberamente le proprie scelte, anche commettendo degli “errori” perché è l’ unico modo per CRESCERE. Ma chi lo ha detto che il percorso debba essere lineare e prestabilito per tutte? Chi lo ha detto che una che è nubile e senza figli è una fallita? Capite che sono tutte schematizzazioni pericolose, che ci condizionano e che quindi ci portano a legarci a uomini inadatti a noi pur di non stare “sole”.
Lasciamo perdere gli stronzi che non vogliono una relazione seria perché quelli ci saranno sempre.
Il punto è che non è normale che in un rapporto un uomo sia ossessivo, possessivo in maniera esasperante, che non voglia che la propria donna si realizzi in altri ambiti. In tutto questo c’è anche un problema culturale che ha radici profonde, specialmente in Italia. I femminicidi sono solo la punta dell’ iceberg. E mi rifiuto di accettare che le situazioni da te descritte debbano essere considerate come la normalità!
Perché ti facevi toccare il culo? Perché non reagivi?
Diversi. Secondo: considerare l’uomo colpevole a prescindere e sempre in posizione di vantaggio è piuttosto demenziale. Un esempio su tutti: la disparità tra la madre e il padre nella gestione della prole, quando i ruoli dovrebbero essere equiparati nel carico di lavoro ma anche nei vantaggi. Non mi piace il modo in cui si parla di fenomeni complessi banalozzandoli e ritenendoli tutti sullo stesso piano, senza cercare di andare piú a fondo dei banali slogan e della spettacolarizzazione di donne uccise e poi ancora violate nella loro privacy per fomentare i dibattiti tra gente che non ha nulla da dire. Pornografia del dolore, annullamento totale del rispetto della dignità di ogni essere umano. Non è sicuramente questa la strada per risolvere un problema culturale, una difficoltà generazionale nel rapportarsi agli altri in modo significativo e nella maturità per sopportare le frustrazioni.
P. S. Solo le belle sono chiamate “tr...” : ma cosa ti fumi??
Golem, già. Nel leggere certi commenti non sai se ridere o piangere. La soluzione a tutti i problemi sentimentali? Mettersi con uno che non ti piace, l’importante è che stia con te tutta la vita. Ma certo! Come mai non ci avevo pensato prima! Sai che figata vivere accanto a uno di cui non te ne frega niente, che magari ti fa ribrezzo e di cui non sopporti la presenza.
Le lotte femministe ovviamente sono state create dai cattivoni capitalisti per indurci ai consumi. E non da tutte quelle donne che non volevano più passare la vita in cucina a prendere mazzate dal marito. Che nella maggior parte dei casi era pure.. bruttarello.
Ahh.. il caro vecchio e sano patriarcato!
Ho la sensazione che Suzanne volesse proseguire il suo pensiero. Per rispondere alla prima parte del tuo commento, certo che mi confronto al netto, di quello che ha detto a livello personale, che ovviamente non condivido, andare su un piano diverso rispetto al discorso, mi fa venire tristezza, te lo confermo, infatti sono intervenuto. Però al netto di quelle denigrazioni a livello personale, penso che Maria Grazia, almeno in questo frangente abbia ragione. Nella seconda parte del tuo commento dai riferimento a molestie che hai subíto, a più livelli, in quanto cameriera ma ti sembra normale subire molestie in questo modo? Come ti sei sentita quando succedeva? Non ti si é rotto qualcosa dentro? E quando magari c’erano altri che assistevano, e non ti davano nemmeno una parola di conforto come ti sentivi? C’è anche questo aspetto, Suzanne, il fatto di abituarsi a certe cose, alla lunga porta alla banalizzazione del problema, alla quale faccio riferimento. In un altro commento,
il commento n°15 di questa lettera: “@Suzanne, però scusami é un dato di fatto, secondo il report del Ministero dell’Interno sui reati di genere, includendo non solo i femminicidi, ma anche le molestie, lo stalking, gli stupri e cosí via.” Nell’ultimo commento @Suzanne, non capisco questo ultimo passaggio: “Primo, una molestia non è lontanamente paragonabile a uno stupro e a un femminicidio; i fenomeni hanno radici completamente…”
Immagino tu volessi proseguire col discorso, però questa distinzione che fai, mettendo le molestie da un altra parte rispetto agli altri reati di genere, sinceramente dovresti spiegarmela perché le molestie secondo me non sono qualcosa di meno grave. Infatti penso che anche quando capitarono a te, anche tu hai ed avevi il diritto di ricevere solidarietà e supporto, invece di “abituarti alla cosa”.
Il rispetto c’è o non c’è.
Mah, MG, il discorso sul femminicidio è così complesso e contentente talmente tante istanze, che spaziano dall’istinto agli aspetti culturali più recenti che riguardano l’emancipazione femminile, che anche quando si è concentrati si finisce per trascurarne alcuni e la loro interazione con gli altri, finendo per non riportare il vero “sapore” di quanto sta accadendo in questo momento nella nostra societá italiana. In questo senso sarebbe interessante avere un quadro di quanto accade anche all’estero, cercando di trarne elementi di confronto che potrebbero diventare derimenti riguardo alcuni spunti di discussione.
Ma quando leggo considerazioni come quelle del nostro “detective”, dopo il primo momento di incazzo mi prende un senso di pena per come, usando un problema così drammatico, il poveretto cerchi ingenuamente di convincere le donne che per evitare di essere uccise debbano optare per uomini intelligenti, che nella dotta analisi del nostro esperto non possono essere di bell’aspetto. Quindi, donne: brutti, intelligenti e buoni.
Come lui, of course