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Riscaldamento globale: qual’è la verità?

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Lettera pubblicata il 24 Luglio 2007. L'autore ha condiviso 26 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 51 commenti

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  1. 41
    Trader -

    Sfruttare le risorse naturali, superando la sostenibilità della Terra a consumi eccessivi.

  2. 42
    rossana -

    Trader,
    questo era il sito nei suoi primi 10-12 anni!

    Non mi intendo di clima, né ho interesse ad approfondire, ma non posso che invitare a dare ascolto al suggerimento che segue, poi ripetuto da altri utenti:

    “L’unica difesa è essere informati, confrontare molte fonti di informazioni, per poter capire realmente come stanno le cose, e diffidare sempre di tv e giornali, che spesso manipolano le notizie, o le censurano.”

    A cui aggiungo che è come sempre l’interesse economico a orientare la vita di tutti, in tutti i contesti.

    Giusto o sbagliato, ove possibile, meglio ragionare e decidere con la propria testa, pandemie e guerre incluse. Pur consapevoli che ci sono ben poche possibilità di incidere su nessuna delle questioni più determinanti.

  3. 43
    Golem -

    Trad, oggi ogni grande cambiamento delle “abitudini” umane sottintende una possibilità di sfruttamento economico-finanziario da parte dei potentati, è inutile illudersi, e di per sè non è neppure sbagliato, perchè apre a nuove attività e professioni. Lo “sbaglio”, diciamo così, è la concentrazione in poche mani della ricchezza che ne deriva. Ma come dicevo, ognuno si muove per i propri esclusivi interessi, non certo per quelli dell’umanità. Non ha senso soffrire per questo, è così da sempre e per sempre sarà così. L’uomo è da quando è nato che si è mostrato “contronatura”, e per questo cito sempre l’esempio di Prometeo che (prima ancora che con la metafora cristiana del morso della mela) sfidò gli dei per impossessarsi del segreto del fuoco. Perchè se ci pensi bene è proprio con il controllo del “fuoco” -in senso lato, e letto in termini di energia- che l’uomo controlla, o crede di controllare, la Natura per cercare di non dipendere più da questa, consumandola però.
    E comunque tutto cambia e tutto si esaurisce sino a finire, persino LaD.

  4. 44
    Trader -

    Rossana, sono pienamente d’accordo con te. Bisogna attingere da varie fonti di informazione e poi farsi un’idea propria della realtà, in base alll’attendibilità che diamo alle notizie di cui veniamo a conoscenza.
    Indymedia era un sito utile per sentire un’altra campana, che non siano i media ufficiali, per avere delle testimonianze dirette da parte dei mediattivisti, nonché per la discussione delle notizie e di vari argomenti di attualità.

    Golem, è vero. Ma è possibile che a nessuno preoccupi che stiamo usurando irrimediabilmente le risorse? L’uomo non è un animale così intelligente.

  5. 45
    Golem -

    L’uomo, intelligente lo è, non è etico e in più fondamentalmente egoista. Quindi è l’uso che si fa dell’intelligenza che fa la differenza, ma pensare di spuntarla sulla Natura quello sì è stupido. Anche quello informarsi da diverse fonti è relativo alla qualità di chi si informa, e in termini assoluti non assicura niente riguardo le conclusioni che si traggono. Un conto è se si informa un Rubbia o una Margherita Hack, un altro è se lo fa un tarello o una tarellessa. Senza andare tanto lontano, qui ne abbiamo avuti parecchi di esempi illuminanti, dove la qualità delle convinzioni raggiunte erano direttamente proporzionali a quella di chi le traeva.

  6. 46
    CLAUDIO -

    L’uomo sarà anche intelligente(?!🤔😱),ma la”Natura è sempre più furba di quello che egli crede”(citazione dal film “rocky 5″1990).

  7. 47
    Trader -

    Ragazzi e ragazze, sto manifestando con Friday for future contro il cambiamento climatico.ne Manifestazioni in molte città. È bellissimo. un nostro dovere fare qualcosa per il clima. Qualcun altro di noi partecipa?

  8. 48
    Golem -

    Allora, contenere l’inquinamento è sacrosanto, seppure dietro si intraveda una comprensibile speculazione industriale che riguarda il cambiamento tecnologico che questo comporterà, e da qui l’inevitabile l’apertura di nuovi mercati e investimenti. Ma il clima, dalle analisi “dendrologiche” effettuate (lo studio degli anelli di crescita degli alberi) è sempre stato “ballerino” in termini di precipitazioni e temperatura. Non dimentichiamo poi che siamo ancora nella fase terminale dell’ultima glaciazione, fase che è iniziata circa 10mila anni fa, un minuto in termini geologici.
    Si ricorda inoltre che durante l’occupazione dell’Impero Romano della attuale Gran Bretagna, per la mitezza del clima si arrivò a coltivare la vite anche a quelle latitudini, di cui ancora oggi rimane la terminologia toponomastica, come le “wine yard”.
    Altra botta di caldo si ebbe verso il XII secolo, tanto che aumentò la produzione cerealicola europea con conseguente incremento demografico e la fondazione di nuovi centri urbani.
    Quindi, per me, la verità sul clima sta nel mezzo.

  9. 49
    gabriele -

    Il fulcro vero della questione secondo me, non è solo la “transizione ecologica”, asse di tipo mondiale, ma l’eco-compatibilità della vita quotidiana. Per esempio rinunciare all’auto tutte le volte che si può è già un passo avanti notevole, rinunciare alla carne per almeno un giorno alla settimana, e rinunciare a ortofrutta o cereali da agricoltura intensiva almeno una volta a settimana, prolungare la vita degli elettrodomestici e dei dispositivi tecnologici, e non cambiarli ogni tot. anni perchè dobbiamo avere ogni volta l’ultimo modello di tutto. Ora. Detto quello che possiamo fare nel nostro piccolo, pensiamo al grande.
    1) Se si possiedono dei dispositivi elettronici, e li si vuole tenere abbastanza a lungo, funzionanti, perchè costa estrarre terre rare per costruirli, perchè le grandi aziende dopo un tot. ti mandano messaggi del tipo “il prodotto XY da tal data non avrà più supporto, passa ad un dispositivo in grado di supportare il sistema operativo Cip&Ciop”…

  10. 50
    gabriele -

    …questo incentiva ovviamente un sacco di gente ad acquistare nuovi dispositivi del quale non avrebbe bisogno, e quello “obsoleto”, dovrebbe essere smaltito ma chi monitora?
    2) In questo momento, in Italia lo stipendio medio è di circa 1300 Euro al mese, spiegatemi come bisogna fare ad acquistare eventualmente un auto elettrica, che costano una follia e fanno pochissimi km, come via di mezzo esistono le auto ibride, delle quali stranamente nessuno parla, o parla molto poco. Altro punto di riflessione, se il problema sono le emissioni di CO2 delle auto, perchè non aggiornare i motori termici del parco circolante, invece che mettere un ennesima ostentazione fra chi può buttare 50000 Euro per un auto elettrica e chi invece no, si chiama “transizione” non “completo capovolgimento”, ci sarebbe pure questa via con pubblicazioni su pubblicazioni, ma chi lo ha visto un articolo in merito?
    3) Diversi “paesi in via di sviluppo” argomentano che è comodo svegliarsi ora per le economie…

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