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Come riprendersi da uno stato di totale apatia?

Caro direttore è un po di tempo che vivo in uno stato di profonda apatia, direi anche di tristezza interiore…è come se avessi smarrito la strada e non mi conoscessi più.
Mi sento costantemente solo e tutte quelle certezze che prima avevo, amici, una ragazza che mi voleva bene, un percorso di vita che reputavo importante, adesso non ci sono più. Mi sento maledettamente solo e messo in un angolo, e la cosa peggiore è che sono io in primis a emarginarmi, a non ricercare situazioni e a evitare o sfuggire a rapporti interpersonali. Sembra che improvvisamente mi manchi forza e voglia per continuare a vivere, non riuscendo più neanche a provare emozioni e sensazioni, a parte le sensazioni di ansia e paranoia che mi tormentano tutto il giorno, sul fatto di non piacere agli altri, di non realizzarmi, di non riuscire a mettermi in discussione, e sul pensiero costante che le cose non torneranno mai più come prima. Il benessere che provavo prima, il piacere di stare insieme agli altri, di divertirsi sembrano svanite come una nube di fumo. E’ assurdo ma non riesco a fare più nulla di tutto ciò, e socialmente parlando è anche peggio…totale perdita di capacità di relazionarsi. Sembra proprio che la vita non mi sorrida più, ed al suo posto è subentrata la paranoia, tanta paranoia. Mi è capitato anche di pensare al suicidio qualche volta, ma per fortuna il buon senso ed il rispetto verso la mia famiglia mi hanno sempre fermato…Non si può pensare questo a 22 anni. Fatto sta che non riesco più a vivere così, vorrei schioccare le dita e scrollarmi di dosso tutte le mie paranoie e ansie, ora diventate anche, anzi soprattutto sociologiche. Mi faccio problemi per tutto e rimango sempre fermo allo stesso punto. Con questo mio post vorrei un aiuto, un consiglio, un parere da chi come me ha vissuto o vive questa situazione ed è riuscita, o sta riuscendo a rialzarsi.
Grazie
Mirko

Lettera pubblicata il 21 Giugno 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Anansi -

    Caro Mirko, capisco benissimo il tuo stato d’animo.
    Basta una delusione, e si cade in uno stato di sofferenza dal quale sembra impossibile uscire.
    Il tempo passa, le cose cambiano, attimi di felicità sembrano farsi strada, ma c’e quel maledetto peso che ti trattiene e ti riporta indietro.
    Cosa ti è successo? Cosa ti ha fatto crollare?
    Prendi quel momento come un inizio di un nuovo te stesso.
    E puoi fare una cosa. Imparare a conviverci, a conoscerti, vivere accettando una parte piu fragile di te senza combatterla, dandole il giusto valore e riuscendo a domarla. Si impara a conviverci, in attesa di tempi migliori. 🙂

  2. 2
    stellina -

    Ciao Mirko, che dire? Una parola sola basta: IDEM. Sono una ragazzina quindi credo sia l’adolescenza. Non so te, ma io fingo di essere felice, sorridente, contenta e la cosa mi da alquanto fastidio. Odio fingere. E così rifiuto, dico di no a causa delle mie mille paranoie..e sto male uguale. Credo che quello di cui abbiamo bisogno sia parlare con persone come noi. Metto da parte queste paranoie.. mi farebbe piacere parlare con te.. Se ti va, questa è la mia mail saramasciullo@virgilio.it
    nell’ attesa di ricevere qualche consiglio dai tuo lettori, ti saluto.. Baci baci

  3. 3
    Mirko -

    Quello che sto cercando di fare è proprio capire dove è partito tutto questo, ma credo che non sempre sia questione di un punto,di un fatto ben specifico che ti porta a vivere questo stato, a volte credo siano un insieme di eventi, amici che perdi, una storia d’amore che finisce, una famiglia che non c’è più, o nel mio caso che praticamente non c’è mai stata. Il tempo passa, si matura e si comincia a guardare certi aspetti, certe sfaccettature che prima non avresti mai osservato…un sistema che non va come vorrei. Occorre essere cinici e superficiali in questo mondo per vivere un’esistenza tranquilla, ed io non sono ne l’uno e ne l’altro. Anzi credo di essere troppo sensibile e troppo rispettoso verso gli altri e sono proprio questi 2 aspetti di me che mi portano a pensare e pesare ogni parola. Qualcuno mi ha detto che queste sono qualità ma io mi chiedo chi le nota? Chi gli da importanza?. Rispondendo ad Anansi credo tu abbia ragione sul fatto che è importante conviverci ed accettarla, ma credo che per quanto uno si sforzi può migliorare, stare meglio, certo ma i momenti di buio purtroppo tornano se le situazioni circostanti rimangono le stesse. Per Stellina, quella che stai attraversando è la classica fase dell’adolescenza, è capitato a tutti di vivere su un elastico di sentimenti durante quegli anni, anche se non so la tua età, ma sono sicuro che è così, quindi non temere. Anzi già il fatto che hai preso coscienza di questo è importante. Per concludere anche a me farebbe piacere parlare con te, anche se c’è differenza di età, credo che il confronto sia comunque costruttivo per entrambi. Ti scriverò a breve. Un abbraccio… e grazie in anticipo a tutti i lettori che leggeranno e risponderanno a questo post.

  4. 4
    Anansi -

    Ah non parlarmi dei momenti di buio non sai quanti ne capitano! Coraggio anche io ho dovuto fare i conti con una famiglia inesistente ( penso che molte delle mie insicurezze siano partite da li) amiche false che ti girano le spalle, alti e bassi..ma se poi confronti la vita degli altri non siamo peggiori ne migliori..ognuno ha i suoi problemi, è una magra consolazione lo so..
    Impariamo a convivere con la parte oscura e negativa di noi, con la pesantezza, la sfortuna,
    poi sapremo goderci al meglio anche il bello che verrà.

  5. 5
    stellina -

    Si esatto.. Non importa la differenza bensì i vantaggi che si possono trarre in un qualsiasi confronto o dialogo.. 🙂 Comunque ne ho 16..
    A presto 🙂

  6. 6
    Sg -

    Mirko ti va di scambiare email?

  7. 7
    Mirko -

    la mia mail è mirkofiad90@gmail.com…mi farebbe piacere scambiare 2 parole con qualcuno che si rispecchi e sia interessato a quello che ho scritto.

  8. 8
    stellina -

    Do you ever feel like breaking down?
    Do you ever feel out of place?
    Like somehow you just don’t belong
    And no one understands you
    Do you ever wanna runaway?
    Do you lock yourself in your room?
    With the radio on turned up so loud
    That no one hears you screaming

    No one ever lied straight to your face
    No one ever stabbed you in the back
    You might think I’m happy but I’m not gonna be okay
    Everybody always gave you what you wanted
    Never had to work it was always there
    You don’t know what it’s like, what it’s like

    To be hurt
    To feel lost
    To be left out in the dark
    To be kicked when you’re down
    To feel like you’ve been pushed around
    To be on the edge of breaking down
    And no one’s there to save you
    No you don’t know what it’s like (what it’s like)
    -Welcome to my life

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