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Come riprendersi e non farsi fuori?

Proverò ad essere sintetico.
Dopo una vita di sofferenze, dopo aver fatto di tutto per diventare “forte” abbastanza, eccomi di nuovo nel baratro più profondo.
Ho 32 anni. Scrivevo sul sito anni fa. Con tanto tanto sudore e stringendo molto i denti ero riuscito ad essere soddisfatto di me, in parte almeno.
Da brutto anatroccolo, mi ero trasformato in cigno carino.
Avevo un po’ più di chiarezza dal punto di vista sentimentale.
Lavoro che mi dava soddisfazioni.
Libera professione che ingranava.
Ho comprato casa.
Sia chiaro sempre in psicoterapia (da 7 anni)
A settembre scopro un tumore al testicolo. Operato di urgenza. Essendo i metastasi diffuse, si rendono necessarie chemio. Durante il secondo ciclo di chemioterapia, mi viene un infarto.
Sono “guarito” momentaneamente dal tumore che è sparito. Mi restano problemi al cuore ma non “invalidanti”.
Prendo un cane nel frattempo (il mio primo cane, tanto desiderato ma i miei non volevano). Dopo pochi mesi scopro che è affetto da una displasia renale (congenita, è nata senza reni) e che vivrà poco. Ce l’ho messa tutta per salvarla. Analisi, flebo, visite quotidiane dalla veterinaria. Settimana scorsa, siccome peggiorava sempre più,ho dovuto decidere di abbatterla.
Ora ho appena ricevuto la notizia che per l’INPS sono invalido totale e inabile al lavoro. Non ho ancora capito bene cosa accada, ma…in poche parole rischio di perdere il lavoro.
Non ne posso più. Sono in procinto di cedere, sono mesi che me ne accadono di ogni. Ogni giorno mi dici di resistere, che passerà…e invece ogni giorno ne succede una nuova. Non vedo soluzioni, la paura che non finisca più è altissima. Sono disperato e provato dal dolore.

Lettera pubblicata il 19 Maggio 2023. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    Gianni -

    Se l’INPS ti ha riconosciuto invalido puoi continuare a lavorare avendo diritto alla legge 104. Vai al caf per maggiori informazioni.

  2. 2
    Max -

    Risulta evidente che la sorte con te ci è andata giù pesante e non te ne ha risparmiata una. Però ti suggerisco di non vedere le cose che ti sono capitate e che ancora ti capitano come se fossero un tutt’uno, perché in questo modo non potranno che sopraffarti. Cerca, razionalmente, di analizzarle una a una e di vedere se e in che modo puoi risolverle o, quanto meno, viverle nel modo meno peggiore possibile. Quanto alla tua salute, è dato capire che è sì problematica, ma non del tutto compromessa: il tumore è sparito e il cuore, pur facendo le bizze sembra sotto controllo. Quindi, almeno per ora, sotto questo rispetto grosse preoccupazioni non dovresti averne. Il cane, al quale ti eri molto affezionato e che ora non c’è più, è una circostanza tristissima, ma contro la quale non puoi far nulla: la perdita di ciò che ci è caro rientra fra gli eventi ineluttabili della vita e a essa dobbiamo rassegnarci. Cerca, per quanto possibile, di conservarne un dolce e buon ricordo.

  3. 3
    Max -

    Quanto alla tua invalidità: come giustamente ha rilevato Giangi, anch’essa non è la fine del mondo. Valuta, presso l’INPS, se puoi comunque svolgere un lavoro, con le tutele del caso (Legge 104 et similia) o se, non potendo lavorare, hai diritto a una pensione o comunque a un emolumento da parte dello Stato. Di sicuro, se il tuo non lavorare non è da imputarsi a tua volontà ma a condizioni di salute che te lo impediscono, senza soldi per vivere non verrai lasciato. Starà poi in te far sì che le tue giornate non siano inutili o inoperose, dedicandoti a hobby o facendo del volontariato o mettendo comunque a frutto le tue abilità. Io, che ti do questi consigli, ritengo di sapere di cosa parlo perché: 1. Sono una persona cieca; 2. Ho perso praticamente tutte le persone della mia famiglia d’origine e, per ultimo, mio padre lo scorso settembre. Quindi capisco come ti senti ma ritengo di poterti dire che, pur in condizioni fortemente provanti, ce la si può fare.

  4. 4
    rossana -

    Uffastrauffa,
    quando si dice che è il carattere a determinare il nostro destino, oppure che ognuno ha quello che si merita, per me sono concetti da non prendere alla lettera ma da valutare, caso per caso, come dal più al meno tutto il resto.

    Per quanto ti riguarda, non c’è dubbio che finora non sei stato per niente fortunato. Non sentirsi sulle spalle colpe per le batoste che ci tocca subire è già mezza soluzione di gran parte dei problemi.

    Ti tocca reagire, appunto, fortificando il tuo temperamento e sperando che prima o poi accada qualcosa di davvero bello, a compensazione di tutto il male e la sofferenza patiti.

    Se fossi in te, comincerei con il cercarmi subito un altro cane. Gli animali domestici sono di grande aiuto, anche solo per il piacere di prendersene cura.

  5. 5
    Eugen79 -

    Uffastrauffa ho riletto le tue vecchie lettere e sono rimasto do stucco…non si può dire che abbia avuto una vita facile! Se le rileggi anche tu, troveresti i consigli che tu stesso davi a chi se la passava male: secondo te, non sono più applicabili?

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