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Recuperare un rapporto con figlio sedicenne

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Lettera pubblicata il 3 Dicembre 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia

La lettera ha ricevuto finora 41 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 11
    Aria85 -

    Toroseduto!!!
    Ti ho sempre apprezzato,ma mai come in questo caso!!
    Grandissimo!!!
    Segno anch’io il titolo suggerito e presto leggerò!

  2. 12
    ventolibero -

    Ciao Alessandra,
    perdonami se dirò qualche scemata (cosa che mi capita spesso),ma sono reduce da una spaghettata pantagruelica. A quest’ora poi,e per giunta uno come me,che soffre di stipsi ostinata.Ecco che poi la peristalsi intestinale ti manda in tilt i neuroni e non connetti più…Stasera mi sta succedendo questo,proprio questo!
    E allora potrò essere scusato se insisto nel dire (e concordo con te)che la risposta di Buongiorno…mi sembra un vero delirio. Totalmente priva di una minima capacità di percezione della realtà,sconnessa con quel labile bagliore di autocritica che mi era parso di cogliere nella sua lettera,una reattività dell’umore in balia dei risultati delle prestazioni (perdente,fallito,ecc.) e un compiacimento della propria intransigenza tale da giustificare una “diagnosi” di “disturbo borderline di personalità”.Cioè una personalità dai tratti che non sono ancora psicotici ma poco ci manca: incapacità di percezione di un dato di realtà e quindi insistenza sulle proprie posizioni alterate da una concezione dell’altro,del figlio in questo caso (il che è tragico)come cosa,come korper-ding,corpo-oggetto,come direbbero gli psichiatri fenomenologici tedeschi,sul quale esercitare,arbitrariamente e con violenza psicologica le proprie frustrazioni e una totale incapacità di essere flessibile e di accettare i limiti e le mancanze. E poi potremmo continuare a lungo…
    Santa miseria:ho fatto lo psichiatra per davvero stasera va,il che significa che sono stato feroce.Alessandra,di fatto ho sottoscritto le tue parole,soltanto “tradotte” in termini psichiatrici.
    Mi dispiace aver dovuto fare questo,ma la sua risposta ha davvero dell’inqueitante per la palese distanza emozionale che traspare.
    Uno pensa che se si espone un problema o un’esperienza,dalle risposte che si ricevono si debba trarre una qualche motivazione a correggersi e cambiare,ma questa accoglienza,da parte di buongiorno,non c’è assolutamente. C’è solo compiacimento!
    Di solito non lo consiglio mai,ma questa volta (e concordo ancora con te Alessandra)è necessario a questa signora,recarsi,con urgenza,da uno psichiatra!Lo faccia per cortesia,per contenere il suo delirio e dare una speranza al suo giovane figlio.
    Ora chiudo,domani sveglia presto che si va a pesca!
    Buona domenica a tutti,
    Alessandro

  3. 13
    toroseduto -

    Ciao Alessandro. Ho un cartellino giallo da ammonizione. Perché? Perchè sei un mio caro amico, con un nemico (anche se non mi risulta di averne)non lo farei mai! Sono sicuro che non hai letto il mio post 10. E mi prendo la licenza di insinuare che insieme alla spaghettata pantagruelica, ci sia stata una buona dose di succo d’uva annata.
    Chi come me è una vecchia volpe di questo forum, sono tre anni ormai che ci sguazzo, a volte usa un po’ di tattica. Particolarmente con le
    persone che scrivendo una lettera, non ti forniscono elementi completi per la comprensione totale della vicenda. Dagli errori commessi nel passato, ho imparato che devi fare in modo di provocare una replica che chiarisca meglio la personalità dello scrivente. Partendo dal presupposto che non sono un vecchio saggio, sono solo vecchio e difficilmente attacco una persona, il mio scopo primo e ultimo è aiutare, e TUTTI quelli che arrivano qua, lo fanno perché stanno vivendo un problema per loro irrisolvibile. Allora devi aiutarlo ad aprirsi, facci caso, Buongiorno ha risposto alle mie domande, in molti casi particolarmente chi scrive per la prima volta,se non trova un’appiglio, scappa via. Così diventa sterile e inutile la richiesta di aiuto. Dopo una lettera come la tua, Buongiorno difficilmente replicherà qualcosa. Qua non stiamo giocando a chi è più bravo o chi sa guardare più lontano, con una critica (anche se giustificata)frutto di un’analisi approssimata (spero che tu non faccia parte della grande schiera di medici che danno le medicine per telefono)lo può fare Aria85 che non è un medico, ma non tu. Attento alle mangiate del sabato sera, fortuna che l’hai detto,
    hai indossato il camice fuori servizio. Quindi la chiameremo deformazione professionale, arrivare alla diagnosi in tali condizioni
    non è saggio. Ogni tanto, dimentica che sei uno psichiatra, noi “vecchi” ormai lo sappiamo tutti, pensa all’impatto che avrà con Buongiorno.
    A questo punto inviterei Buongiorno a fare qualche considerazione, se è servito a qualcosa scrivere la lettera, insulti pure, siamo anonimi,
    uno sfogo, nel bene o nel male, libera sempre da qualcosa. Mi farebbe molto piacere una replica a quanto scritto finora. Non scappi via,
    Se si può considerare chiusa la lettera, deve dirlo Lei. Con amicizia
    sincera Buona Domenica a tutti. TS

  4. 14
    flaminia -

    L’errore più grande che un genitore possa fare è imporre al figlio di seguire i sogni e le ambizioni del genitore.
    Un figlio è un altro individuo con le sue passioni, i suoi sogni, le sue aspirazioni. Parlo per esperienza personale di figlia, sono stata costretta da mio padre a scegliere persino la maturità da prendere, per me la scelta era classico o scientifico (e non essendo portata per la matematica era scelta obbligata), poi sono stata anche all’università la mia scelta doveva essere giurisprudenza, ma comunque lui non mi ha mai apprezzato. Io ho sempre portato rispetto per lui e adesso che sono una donna adulta posso dirti che non ho mai avuto un buon rapporto con lui.
    Il mio consiglio è parla con tuo figlio e fargli seguire quelle che sono le SUE passioni, lui deve vivere la SUA vita non è un prolungamento della tua, tu la tua vita l’hai già fatta e con le tue soddisfazioni. Vedrai che se gli farai seguire le sue inclinazioni ti porterà grandi soddisfazioni, parlerà con te e te ne sarà grato. Occorrerà tempo, perché ha già 16 anni, ma potrai ottenere ottimi risultati con la costanza e la pazienza. Prendilo come un altro traguardo per te! Buona fortuna.

  5. 15
    geko -

    Scusa se te lo dico, ma è proprio così che si rovinano i rapporti con un figlio, oltre a rovinare la sua vita. Fermati prima che sia troppo tardi. Per esperienza mia personale ti dico che ancora sei in tempo per recuperarlo. Dopo i 20 è la fine.
    Auguri

  6. 16
    ventolibero -

    Mario carissimo,
    comprendo e accetto la tua simpatica rampogna (me la merito tutta).Avevo letto (e apprezzato)il tuo post,e credo che la citazione (molto bella) di Gibran da te fatta abbia ampliato e sviluppato quella fatta da me con le parole folgoranti di sant’Agostino.Entrambi,di fatto,affermano la stessa cosa.Ecco:probabilmente sto delirando a mia volta,ma insisto nel dire che la risposta (che tale non è stata)di questa signora mi ha letteralmente imbestialito.Dici bene:dovrei dimenticarmi di essere uno psichiatra ma,il fatto di essere tale,mi ha fatto incontrare delle madri che con questo modo di fare hanno letteralmente devastato,dilaniato la vita dei loro giovani figli.Nella sua lettera mi era parso di cogliera una sorta di velata autocritica e,converrai,nel mio primo post mi sono mosso in punta di piedi.Ma la sua risposta (chiamiamola così…).La sua sufficinza,la sua distanza emozionale,l’indifferenza,il vedere il proprio figlio tramite specchi riflettenti (l’amica ecc.),il superficiale giudizio che di fatto esprime per delle vite giovani come quella del suo ragazzo,che si sono persi negli abissi dell’alcol,della droga ecc.Tutto questo è inaccettabile!Non sono padre,ma sono figlio,figlio di una giovane donna di 50 anni che ha dovuto affrontare da sola,all’ingenua età di 22 anni,una responsabità che appariva insostenibile. Io,da piccolo,ero il “bastardo”,il “figlio illegittimo”,il “mulo”.Portavo (e porto)il cognome della mamma. Ero (e sono) figlio di una relazione “adultera”.E questi apprezzamenti li ricevevo proprio da questi benpensanti falsi e vuoti.Come (e cerca di comprendermi ancora una volta)mi appare questa signora qua.Leggi ancora la sua risposta e forse converrai…Fredda,cinica,distante,pretenziosa,ambiziosa,attenta all’apparenza e incurante (e ignorante della sostanza)della sostanza.Parlo sempre della risposta,è questa che ha davvero (insisto)del delirante,anche nel suo modo di porsi.Ricevi delle osservazioni,dei suggerimenti,delle testimonianze di vita vissuta e tu che fai? Calchi la mano,ti presenti ancora più fredda e imperturbabile! Niente ti tocca,niente sfiora la tua mente (malata a questo punto? Mah…),niente fa vibrare le corde emozionali del tuo cuore.E allora? Quale aiuto cerchi? Quale confronto? Quale disagio stai esprimendo?
    No Mario,le cose vanno viste per quello che sono e io,coi miei occhi (del cuore) imperfetti e astigmatici vedo questo.Mi dispiace! Come quando,da figlio,vedevo mia madre giudicata e condannata

  7. 17
    ventolibero -

    per aver avuto due figli senza essersi mai sposata.Io invece,da figlio,ho visto sempre le sue estenuanti fatiche,le sue lacrime,la sua umiltà,il suo abbassae il capo per non perdere il lavoro in sartoria,il suo riscuotere il sussidio par le raggazze madri erogato dai servizi sociali comunali (parlo,come vedi,di vita vissuta,senza vergogna perchè tutto questo sta a ragione dell’uomo che oggi sono).
    Non ho parlato da psichiatra,da dottore che che si illude di avere tutte le risposte,ho parlato da figlio,figlio di una donna che molte mie scelte non le ha approvate ma che mai mi ha imprigionato in una campana di vetro per evitare che mi potessi contaminare con il mondo.Una madre che ha vissuto ogni speranza che lei stessa ha saputo scoprire con impegno,orgoglio e rispetto.Dei suoi figli,delle loro scelte,della loro dignità.Questa signora qua non mi appare capace di fare questo e men che meno dimostra disponibilità ad “apprendere” il modo per farlo.
    Ieri si,i miei spaghetti al pesto li ho accompagnati con un buon bicchiere di Bianchetta Genovese di Val Polcevera,solo uno però,e in compagnia.
    Oggi non c’è quella “influenza” (come nemmeno ieri).Oggi c’è il cuore.Solo il cuore!
    Buona serata a te,
    Alessandro

  8. 18
    toroseduto -

    OK Alessandro, chiudiamola qui questa rampogna, conosco la tua storia,
    mi duole che è ancora così viva da condizionarti ancora. Non avere un padre è brutto, ma avere un brutto padre, e solo tu sai a cosa mi riferisco, è devastante. Nel caso in questione, siamo agli zuccherini.
    Alzo il mio bicchiere di Calalanesca e brindo ai tuoi psichiatri fenomelogici tedeschi, e alla zuppa di pesce che è senz’altro più digeribile. Ti abbraccio, Mario

  9. 19
    buongiornoatutti -

    Rispondero’ con un lungo commento perchè vedo che se ne possono fare solo due … ringrazio per l’attenzione e professionalità soprattutto di TOROSEDUTO, ma a mia discolpa posso dire che non sono una psicopatica (ho pianto per due ore per questa definizione) ma una mamma che vuole il meglio per il figlio sedicenne.Ho sacrificato me stessa per lui , e per seguirlo nel nuoto non ho piu’ amici e i rapporti con i parenti si sono raffreddati.Mio figlio ha per me un sentimento di amore-odio , nel senso che non mi racconta nulla ma mi preferisce al padre,mio marito , uno smidollato inetto mollaccione.)Dunque,io non mi ero mai fatta problemi ad adottare sistemi educativi spartani con mio figlio.Ad una gara,da esordiente A,arrivo’ decimo dopo che in allenamento aveva abbassato tutti i tempi e non saltava mai(io avevo l’appendicite e pagai per due settimane una signora perchè lo accompagnasse),avevo speso 500 euro di nutrizionista per la dieta dello sportivo.Io stavo morendo di rabbia,e li per li mi limitai a un misero schiaffo per decenza ed educazione,ripromettendogli che a casa sarebbe arrivato il resto.Ma non ho resistito e,appena scesi dalla macchina gli diedi dei calci.Il mio vicino che passava di li voleva denunciarmi.Mi sentii in colpa.Poi non lo ho piu’ picchiato,era grande e si ribellava,ma lo demoralizzo a parole.Ma quando vince riceve di tutto:ha una moto 125,la microcar,il Rolex,un sacco di vestiti,una camera gigante,l’i-phone et cetera.E io per invogliarlo:se fai il tempo ti pago il viaggio a londra ad agosto,a mamma!-e lui:se non mi dai 500 euro non vado alle gare-e io glieli devo dare per forza !
    ah sabato sera mi ha fatto prendere un colpo:ha detto che andava al cinema e tornava all’una massimo,invece stamani alle sette non era in camera ed è tornato alle 19.30 di DOMENICA,aveva spento il telefono.
    Poi si è chiuso a chiave in camera.Questo scappa di casa!!Ma se non lo lascio isolare un po’ a lui che ha tanto bisogno,lascia il nuoto!Questo ragazzino è davvero strano non so come prenderlo…che fare?

  10. 20
    flaminia -

    Secondo lei signora educa bene suo figlio? L’ha educato bene? Se l’avessi vista io dare i calci a suo figlio l’avrei di sicuro denunciata. Dice di essere una mamma che vuole solo il meglio per il figlio, ma per lei il meglio è quello che vuole lei non quello che vuole suo figlio. Costringerlo a fare una cosa che lui non vuole fare e mortificarlo con schiaffi e calci se non la fa con ottimi risultati per lei è il meglio? Pensa che suo figlio sia contento di andare avanti coi ricatti? Se fai il tempo ti regalo questo se vinci ti do quell’altro? Comprargli le cose se vince. Lei dice che suo figlio preferisce lei a suo marito, mi chiedo a questo punto come si comporta suo marito con suo figlio! Se fossi stata io sua figlia me ne sarei già andata di casa a vivere da un parente pur di stare lontana da una mamma così!
    Lei ha avuto la possibilità di scegliere il nuoto al posto della danza, perché le piaceva di più il nuoto, ha mai chiesto a suo figlio cosa gli piace fare?
    Questo ragazzo DEVE lasciare LEI per prima cosa, non il nuoto, poi lasciare il nuoto!
    Mi domando se sua madre si fosse comportata così con lei, lei cosa avrebbe fatto?
    Lei ha scritto qui se può recuperare il rapporto con suo figlio, la vedo molto dura se lei continua a comportarsi così! Consiglio anche io di fare una bella visita psicologica.

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