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Quello che le donne vogliono

di Plinio
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Lettera pubblicata il 4 Febbraio 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 149 commenti

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  1. 131
    Andrea -

    Ho letto molti dei commenti pubblicati. Devo dire che Andy seppur in maniera eccessivamente cinica è andato molto vicino alla realtà e Lorenzo intelligentemente ha corretto un pò il tiro. Mi fanno sorridere i commenti delle ragazze che senza rispondere punto su punto hanno iniziato a sbeffeggiare Andy.Sembra esagerato, esasperato, però mi ha fatto riflettere e le sue descrizioni sono molto verosimili a quella che è la nostra società. Ho provato a fare un parallelo con la mia vita e con quella dei miei amici (solo così si può vedere se ha ragione o meno,le risposte astratte di come dovrebbe essere servono ad una cippa). Ho 30 anni,ragazzo normale/carino. Nella mia vita ho avuto qualche ragazza,mai una strafiga. Alcune carine e me le sono dovute sudare,mi è andata più facile con le brutterelle.Se non avessi lottato non avrei avuto nemmeno quelle,solo qualche brutterella.Nelle comitive di amici sempre disparità: 10 uomini 4 donne,3 delle quali vanno dietro al più brillante della comitiva e la quarta è la sua fidanzata.Stesso discorso in altri ambiti:sempre più uomini che donne e se non sei:figo, oppure importante in quel settore oppure non fai il piacione, non ti cagano.Tra gli amici della mia età,alcuni sono ancora vergini,altri hanno avuto una/due ragazze al massimo (e nessuna bellissima).Tra i ragazzi che conoscono,solo uno/due li ho visti piacere a tante ragazze (e qui torna quasi preciso il rapporto 10 / 90).Nè io nè i miei amici siamo mai stati approcciati da una bella ragazza,in un locale, per strada,in biblioteca..mai(in spagna mi è capitato due volte).tra le mie amiche,ho visto alcune appena passabili frequentare anche bellocci palestrati.Quelle carine hanno torme di provoloni che ci provano costantemente.Per un ragazzo carino,in Italia,la vita sessuale è molto più difficile che per una ragazza carina,non ci piove.
    Ora dico semplicemente, perchè non ammettere questa realtà?Lo sappiamo che è la realtà.Ovvio, non è precisa e matematica ma grosso modo è così. Potrà non piacere alle donne che vogliono far loro la parte delle vittime maltrattate da tutti gli uomini stronzi,però questo è quello che succede. Se loro volessero, avrebbero ampia scelta ma questo le metterebbe di fronte al fatto che sanno di essere molto più piccole e meschine di quello che vogliono apparire(il loro ideale di donna). Per loro, meglio pensare che siamo noi tutti stronzi e cattivi e far finta di non vedere tutti i ragazzi soli che le vorrebbero solo amare.

  2. 132
    rossana -

    Andrea,
    non metto in dubbio la tua analisi sul campo.

    osservo, semplicemente, che di solito gli uomini tendono TROPPO alle donne belle, mentre, purtroppo, queste non sembrano essere la maggioranza. forse bisognerebbe mirare un pochino più in basso e non basarsi soltanto sulle curve e sul resto del fisico…

    inoltre, forse, le donne serie vivono un’esistenza più appartata. perchè non provare ad andarle a cercare invece di aspettarsi che siano loro, e pure carine, a farsi avanti?

    l’esistenza sentimentale è dura per entrambi i sessi, sia pure per motivi e angolazioni diverse…

  3. 133
    Andrea -

    Ciao Rossana, non metto in dubbio che la vita sentimentale sia complicata per entrambi i sessi,però concedimi una piccola disparità: ovvio che negli anni ’50 la vita per una donna fosse oggettivamente più difficile che per un uomo (minori libertà lavorative, sessuali, ideologiche..), ora fortunatamente la realtà è ben diversa, ma la situazione si è completamente ribaltata. Io penso semplicemente che l’universo femminile sia più forte di quello maschile perchè detiene un potere ancestrale:il sesso. Una donna è mediamente (per cause biologiche se vogliamo) meno dipendente dal sesso di un uomo,questo le concede qualche punto di vantaggio. Ricordo che una mia amica,persa per un istruttore di nuoto, l’avesse poi scartato perchè aveva capito che lui non volesse qualcosa più del sesso..come se io scartassi una che mi piace parecchio perchè desidera da me solo sesso (l’espressione della mia faccia su questo punto non è descrivibile :-)). Davvero ragazze, voi potete ragionare con la pancia piena e non capire la fortuna che avete..poi non credere che per noi sia così semplice trovare una donna che ti ami e che sia corretta, su questo siamo praticamente alla pari. L’uomo ha il mito della donna bella, è vero (l’esempio lampante è il presentatore televisivo di turno che arrivato al successo e alla fama può finalmente permettersi di “sfoggiare” una super gnocca 25enne alla quale ambisce da sempre), ma non tutti e poi ragazze non bellissime ma carine sono ampiamente corteggiate. Il fatto è che l’uomo mediamente ragiona per schemi: bella macchina, bel lavoro, bella ragazza e poi c’è da dire che il mito della bellezza si sta radicando anche nella mentalità femminile che si è andata infatti mascolinizzando. Hai ragione sulle donne “serie”, difficile scovarle perchè spesso rintanate in casa o dedite a una vita poco mondana. Sul fatto che potrebbe farsi avanti per prima una ragazza carina è soltanto una mia provocazione. In questa società che esige la parità,sai che bello sarebbe essere piacevolmente colpiti da un gesto del genere da parte di una ragazza? La cosa ironica è che spesso una donna per giustificarsi ti risponde: “non avrei coraggio, che figura farei? passerei per una facile!”. Ora non capisco perchè una ragazza si debba fare problemi semplicemente per andare a conoscere uno (non comporta farci sesso) e invece possa passare allegramente da un letto all’altro senza però autogiudicarsi una facile..misteri del mondo femminile 😉

  4. 134
    rossana -

    hai ragione, Andrea, su quanto affermi con queste frasi: “Io penso semplicemente che l’universo femminile sia più forte di quello maschile perchè detiene un potere ancestrale:il sesso. Una donna è mediamente (per cause biologiche se vogliamo) meno dipendente dal sesso di un uomo,questo le concede qualche punto di vantaggio.”

    per questo nei secoli si è tentato di sottometterlo al volere del maschio, che NON è, geneticamente se vuoi, il volere della donna in generale.

    anch’io, come la tua amica, dopo quasi vent’anni di solitudine, ho messo di recente fine a una breve relazione con un uomo, di cui sono tutt’ora innamorata (gli ho comprato un regalino il giorno stesso in cui abbiamo deciso di chiudere – che, ovviamente, non gli darò mai), per la sola ragione che a me, che pur sono MOLTO passionale, non bastava il sesso, anche se, devo ammettere, era volto più al mio piacere fisico che al suo…

    una donna ha mediamente bisogno di attenzioni costanti, di presenza, di ascolto e di comprensione, ma soprattutto di rassicurazioni. il mio maggior piacere è emotivo, quando ho la sensazione di essere importante e “centrale” nella vita di un uomo. questo soltanto mi porta al sesso piacevolissimamente…

    credo che le donne abbiano pagato a caro prezzo l’autonomia di cui oggi possono beneficiare. non avrebbe dovuto essere così necessario il grande sacrificio di dover rinunciare, come ho fatto io, a una delle più soddisfacenti gratificazioni al femminile, quella di potersi godere i figli… cosa che continuerò a rimpiangere per il resto della vita…

    in compenso, spero che le donne possano modificare almeno la loro tendenza generale a scegliere l’uomo che economicamente può dar loro più sicurezza. arebbe già un passo avanti se potessero davvero scegliere in base al loro gusto estetico, avvicinandosi al criterio principale del maschio.

    per essere più o meno alla pari (e ancora non lo siamo nemmeno sui posti di lavoro), abbiamo dovuto “mascolinizzarci” e adesso la realtà di fatto è che è più difficile per voi “sottometterci”, anche se non credo che questo sia un bene per nessuno dei due sessi…

    maschio e femmina sono e resteranno ancora a lungo molto diversi: la sola strada percorribile è il dialogo, anche se non sempre si riesce a farlo funzionare… io ci ho provato, e ho pure “corteggiato” spudoratamente l’uomo che mi interessava, purtroppo senza risultato, pur essendo ancora carina! non capite, o non volete capire…

  5. 135
    Andrea -

    Che lui non abbia capito o abbia fatto finta di non capire è un comportamento che ci può stare..anzi, tu in quanto donna dovresti riuscire a capirlo maggiormente dato che è una tecnica molto diffusa tra le donne: fare le gnorri quando non sono interessate. Poi ovvio, non si può piacere a tutti e non reagiamo tutti allo stesso modo.
    Sono d’accordo praticamente su ogni punto del tuo intervento..che poi, quanto realmente sia giusto stravolgere i ruoli..quello non te lo so dire. Siamo l’unica specie animale che ad un certo punto ha deciso che il maschio poteva anche vivere da femmina e la femmina da maschio, però biologicamente restiamo pur sempre diversi e i figli crescono e cresceranno sempre nella vostra pancia, che lo vogliate o meno. Ci sono troppe differenze..tu stessa hai probabilmente iniziato una relazione sulla semplice attrazione fisica per poi innamorarti e magari lui no (dico magari perchè non conosco la vostra storia..). L’uomo ha più tempo per impegnarsi, meno fretta, meno istinto di paternità che bussa alla porta. Vorrei precisare un tuo punto secondo me importante. Dici giustamente che in molti ambiti lavorativi non siamo ancora alla pari..però sai quante donne passano davanti all’uomo semplicemente perchè le danno al capo e/o ci si fidanzano? A me personalmente è capitato di vedermi sopravanzare e di non aver aver avuto i mezzi fisici per giocarmela (mi sarei dovuto far trapiantare una patata :-)) Io auspico che una donna possa essere indipendente, come è giusto, ma senza privarsi della gioia di essere mamma. Non credo sia impossibile, forse basterebbe non fare la donna in carriera ma semplicemente la donna al lavoro..

  6. 136
    rossana -

    Andrea,
    trovo molto piacevole questo interscambio con te.

    cerco di rispondere punto per punto:

    1) personalmente non rapporterei gli esseri umani agli altri esseri viventi. questi ultimi vivono essenzialmente seguendo l’istinto mentre per noi le cose sono un po’ più complicate…

    2) nell’attuale punto dell’evoluzione umana non possiamo non riconoscere che – in particolare nei Paesi più evoluti (si fa per dire, in quanto a me non piace poi moltissimo questo tipo di evoluzione – scusa la ripetizione delle parole) – la competitività regna sovrana mentre i sentimenti, grazie anche al benessere che non forza più le persone a stare vicine per solidarietà, hanno perso valore, in tutti i tipi di relazione.

    secondo me, ne consegue che l’universo femminile si è impoverito enormemente del suo valore più importante. non basta essere “donna al lavoro” se il tuo compagno ti può lasciare, di punto in bianco, inseguendo altre più giovani e più belle! non basta essere “donna al lavoro” se altre donne raggiungono posizioni più elevate e più interessanti della tua e ti fanno sfigurare davanti ai tuoi figli e/o al tuo compagno!

    i tempi sono cambiati, e le persone cambiano per adattarvisi. non approvo il metodo di “darla” per fare carriera e superare altre persone più meritevoli. tuttavia, se questo esiste, fa parte, come ha sempre fatto, delle armi di cui ognuno dispone per sgomitare e farsi avanti. i maschi, per inciso, hanno sempre avuto il vantaggio di non doversi “fermare” per partorire i figli…

    un tempo il sistema della disponibilità sessuale era ristretto al mondo del cinema, per arrivare al successo, o della prostituzione di alto bordo, per arrivare al potere economico, i soli ambiti in cui una donna poteva giocarsi la propria vita, oltre al matrimonio, dove il sesso è stato spesso moneta di scambio per la sicurezza economica. oggi si è esteso al mondo del lavoro, a mio avviso stupidamente, in quanto giovinezza, bellezza e successo devono sempre essere restituiti…

    ma il mondo va avanti così: sulla falsariga di sempre, alla ricerca di denaro e del potere che da esso deriva. che ci si può fare? meglio sarebbe essere animali?

    3) costretta a mascolinizzarsi per non dipendere più esclusivamente dal maschio, ora la donna lo sta sfidando sul suo campo di battaglia e lo sta costringendo a misurarsi con lei alla pari, non limitandosi più ad appropriarsene per il sesso, come fanno gli animali, anche se, per loro forse non esiste… (segue)

  7. 137
    rossana -

    … nemmeno il piacere ma soltanto il dovere della riproduzione.

    e i guai peggiori non sono in ambito lavorativo ma bensì relazionale. gli uomini non sono abituati a scendere a patti con le donne, e le donne si sono fatte troppo pretenziose, oltre ad essere, da sempre, instabili nei sentimenti, almeno quanto gli uomini sono, e sono sempre stati, instabili nella sessualità…

    4) torno alla mia abituale conclusione: è diventato più difficile trovare una persona equilibrata con cui relazionarsi, e più difficile, anche, il “dialogo” fra i sessi, che si sono così differenziati nel tempo da non essere più in grado di “parlare la stessa lingua”. credo ci vorrà molto tempo prima che possano trovare sia il giusto equilibrio personale che la capacità di interagire armoniosamente tra loro. voglio sperare che faccia parte di una crescita collettiva in positivo, anche se mi sembra che stia penalizzando un gran numero di uomini e di donne, come già è avvenuto negli anni ’60, quando ha avuto il via questo tipo di cambiamento.

    5) mi piacerebbe poter avere il tuo punto di vista sul mio ultimo, sfortunato, tentativo di relazione ma non credo tu mi possa aiutare più di tanto. sia io che l’uomo di mio interesse siamo ultra-sessantenni. i nostri sogni, le nostre esigenze e le nostre aspirazioni sono diversi dalla norma in questo periodo della nostra vita e non hanno modo di giovarsi molto di precedenti esperienze altrui.

    la convivenza era esclusa, ed escluso, anche, qualsiasi tipo di reciproco vantaggio economico. il sesso era graditissimo ad entrambi e senza grandi problemi di spazi ambientali o temporali (entrambi abbiamo case a disposizione e abitiamo a meno di 20 km di distanza).

    ci siamo “esplorati” via mail e poi incontrati. come spesso accade, fuoco e fiamme da parte di lui per spingermi a vederci e poi marcia indietro, a suo dire per “timore di innamorarsi”, per carenza di tempo (hobby escluso – che occupa quasi metà della settimana, equiparandosi al lavoro) e per problemi familiari (reali).

    mi sarebbe bastata una mail di poche parole al giorno ma nemmeno per questo aveva tempo a disposizione. a lui sarebbe bastata poco più di un’ora alla settimana, di persona e per sesso.

    è così difficile incontrare qualcuno con cui essere in sintonia! e in linea generale per le donne non è sufficiente esserlo a letto!

  8. 138
    Andrea -

    Cara rossana, anche io trovo piacevole questo scambio..è sempre interessante parlare con qualcuno che tenta di avere una visione a 360° dei rapporti umani.
    Nemmeno io metto sullo stesso piano esseri umani e animali, tuttavia malgrado tutta la nostra evoluzione restiamo pur sempre animali con i nostri istinti, più o meno marcati e più o meno governabili.
    Tuo punto 2: d’accordissimo,anche se dici che non basta essere donna la lavoro..certo che non basta, ma non basta per nessuna o nessuno..puoi anche essere Brad Pitt e pieno di soldi, ma nemmeno questo ti darà la certezza che la tua compagna ti amerà per sempre o che ti amerà per quello che sei..ed è così anche per voi donne. Su questo punto esce fuori una caratteristica che secondo me è tipica della donna: voler essere sempre super donne, avere il controllo su tutto, calcolare e annullare tutti i possibili rischi..ma il rischio zero non esiste..
    “3) costretta a mascolinizzarsi per non dipendere più esclusivamente dal maschio”: concordo sul fatto che una donna debba essere indipendente economicamente, meno sul concetto di sfida.
    Questo il mio parere sul punto 5. Il discorso della fuga maschile mi è già stata riportata da altre ragazze che conosco e devo dire che sulla mia pelle e in base a racconti di altri ho avuto la prova anche di una certa tendenza alla fuga femminile..e qui forse si torna al discorso delle responsabilità, dell’essere diventati troppo individualisti ed insensibili ai bisogni dell’altro/a.
    Posso essere onesto? Il timore di innamorarsi mi pare proprio una cazzata..probabilmente non gli sei piaciuta fisicamente e/o caratterialmente. Purtroppo l’uomo in questo è veramente concreto: massima resa, minimo sforzo. Io stesso più volte nella mia testa mi sono detto: “con questa non ci uscirei mai..però ‘na bottarella…” Nel senso che, non per una cattiveria reale ma l’uomo è più portato per natura al piacere del sesso, ma inteso e vissuto proprio come piacere: piacere del cibo, piacere del dormire, piacere dello sport..piacere del sesso. E poi magari gli capita anche di innamorarsi.
    La donna invece, vuoi per biologia, vuoi per retaggio culturale, vuoi per semplice narcisismo (e io sono molto convinto su questo punto) ama il sesso, ma quasi mai fine a se stesso..cerca un qualcosa in più (anche se sono in molte le donne ora a vivere “da uomo”). Teme di essere usata, di essere una poco di buono, teme il sapere di non essere l’unica per l’altro.Posso quasi entrare nella testa di questo tuo lui..(segue

  9. 139
    Andrea -

    ..la sfida nel conquistarti, poi lo scoprire in te una piacevole compagnia, ma per qualche motivo non c’è stato poi quello scatto in più. Quindi nella sua testa nasce il pensiero che è comunque piacevole frequentarti, nel contempo però non si sente innamorato di te, il che non lo spinge a scriverti pensieri d’amore ma che invece lo spinge a desiderare di far sesso con te (e non l’amore).
    Anche a me è capito alcune volte di fuggire ed era sempre perché in fondo la ragazza in questione non mi piaceva a tal punto da sentirmi innamorato di lei. A volte poi mi sembrava fosse proprio la lei in questione a voler solo del sesso, a voler viverla in maniera leggera, tanto che poi mi dicevo: bè se va bene anche a lei..e invece no, poi finiva che qualcosa veniva fuori, che si offendeva, che si risentiva e ci restava male.
    Questa è la mia analisi..spero di esserti stato utile.. 🙂

  10. 140
    rossana -

    Andrea,
    molte grazie per la tua analisi al maschile sull’uomo che mi interessa. concordo in tutto e per tutto: anch’io ero giunta alle stesse conclusioni, ma ho apprezzato i concetti stagliati in modo netto, sempre utili anche in generale sulle modalità di ragionamento di base di un uomo. cercherò di togliermelo dal cuore, essendo incapace di vivere un rapporto basato quasi esclusivamente sul sesso.

    resta da considerare che il suo animo è invecchiato e che le sue esperienze precedenti l’hanno inaridito, mentre io, pur avendo pagato il mio prezzo, sono stata amata e ho conservato la capacità di amare. mi sono sorpresa moltissimo nel ritrovarmi innamorata come una ragazzina, ed è stato comunque un grande dono. per potersi innamorare bisogna sentirsi soli e lui, invece, ha la vita piena di altre cose, prima fra tutte la passione per il suo hobby.

    ora riprendo il discorso in generale. hai ragione nell’asserire che le donne vogliono avere sempre tutto sotto controllo. secondo me, è una questione di insicurezza, che forse deriva dalla loro inferiorità fisica e quindi dal bisogno di essere difese, dalla genetica di dover crescere dei figli, cosa difficilissima da farsi da sole, oppure anche soltanto dalla sudditanza in cui sono state tenute per secoli, nella pressochè totale impossibilità di orientare le loro vite…

    da questa situazione di inferiorità, secondo me, nasce anche la sfida, innanzitutto a se stesse, per provare il proprio valore. è attitudine caratteristica degli inferiori volersi, a volte, affrancare in questo modo. chi è più sicuro di sè non ha bisogno di sfidare nessuno…

    segue

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