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Non so dirti quello che tu non sai

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Lettera pubblicata il 22 Ottobre 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 81 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 6 9

  1. 31
    ventolibero -

    Mario,una domanda a te:quali sono i vantaggi e le conquiste raggiunte in cinquant’anni di psicofarmacologia? La mia risposta puoi gia immaginarla perciò andiamo avanti. Dico solo che le mie considerazioni sono suffragate e corroborate da ciò che i miei occhi partecipi e spesso inumiditi (non ho vergogna ad ammetterlo)mi danno da vedere e quello che vedo è una precarietà umana estrema che i farmaci aggravano1
    Capisco che la mia enfasi,la foga e l’ardimento che traspare dalle mie parole può dare adito a equivoci,può fare credere che io faccia non altro dche delle “passerelle” (non me la prendo assolutamente,anch’io al tuo posto mi sarei espresso con le tue parole) ma,non si tratta assolutamente di questo nè di autocompiacimento letterario e culturale ma solo e unicamente di passione.Ho espresso la mia distanza da Weiss in termini fermi e decisi ma non intendevo assolutamente accusare chi,come voi,per superare le vostre difficoltà e i malesseri che vi gravano dentro ricorre a queste soluzioni solo,mi prmetto di dire,che ai dolori che io incontro ogni giorno non posso proporre tali soluzioni.Detto questo mi scuso con tutti coloro che nelle mie parole hanno intravisto scarsa sensibilità per il loro disagio.
    Io rispetto tutti ma certo non posso dire di stimare tutti e percò mi espongo e rischio,gioco le facili comodità delle mie noie quotidiane in difficili contesti.
    Rispetto il tuo tentativo di superare le tue difficoltà ricorrendo a soluzioni che non condivido e mi sono lontane e,ancora una volta,chiedo umilmente scusa se sono apparso saccente e presuntuoso ma,consentimelo,non venirmi a illuminare sugli effetti benefici anzi,a questo punto miracolosi,dei farmaci il cui largo uso e diffusione giova e conviene solo e soltanto alle case farmaceutiche a algi psichiatri con queste conniventi. L”invito rivolto a Tiffany lo estendo,pubblicamente anche a te. Venite e insieme guardiamo in faccia il dolore,quello vero e autentico e confrotiamo,civilmente e serenbamente i nostri diversi punti di vista. Quanto all’aut aut Cassano – Weiss è un pò riduttivo.Esistono altri orientamenti in psichiatria che non siano la parapsicologia e l’organicismo di Cassano.Io mi rifaccio alla psichiatria fenomenologia il cui oggetto di “indagine”non è il cervello ma l’interiorità dell’uomo:i suoi sogni,le speranze,le anosce,gli entusismi,gli affanni ecc. Guardo all’esperienza di questi uomini che hanno osato strade marginali e hanno ottenuto immensi risultati.

  2. 32
    ventolibero -

    Io non ho proposte solo ti esorto a conoscere l’esperienza umana,professionale e ideale di Giorgio Antonucci e capirai i miei punti di vista,capirai i miei tormenti nel cercare una strada diversa per dare dignità all’umana sofferenza.
    Quanto a De Andrè mi ha sempre divertito e fatto riflettere ma,più acora,per me è stato,è e sarà sempre un’etica da vivere.
    Ma,come vedi,non disdegno nemmeno Guccini.Battiato no,troppo cerebrale!Quanto ad Hesse,di lui preferisco Il lupo della steppa,questione di gusti.
    In conclusione,ancora sincere scuse per gli equivoci che ho generato.e una richiesta di perdono per essere apparso per quello che in realtà non sono.
    Rinnovo l’invito a te e a Tiffany!
    Alessandro

  3. 33
    toroseduto -

    Mi rendo conto del peso che ti sei caricato sulle spalle, e non metto in dubbio la tua “compassione” avresti potuto adagiarti nei sentieri facili, e sono felice per te che non li hai percorsi. In effetti tutti
    vorremmo agire in concreto, non per sè stessi ma per l’altro, l’amico fragile. Ma prima di dare bisogna avere, e non mi stanco nell’affermare che ho vagato per mille strade, ho rinunciato a facili
    armonie (deformazione personale)mi hanno sempre affascinato gli innovatori. Resta un fatto. Le cose migliori le hanno partorito gli autodidatti. Lennon, Hesse, saprai bene che era un depresso cronico,
    lo stesso Guccini. Purtroppo alla mia età si smette di credere ai giganti! Sapessi quanti mi hanno deluso!
    Ho due sorelle vicino ai 70, vado a trovarle ogni tanto, fanno terapia di gruppo. Recitano il rosario tutti i pomeriggi assieme a una
    folta schiera di coetanee. Mi piace mettermi nella stanza accanto e ascoltare, danno un senso di pace. questo intendevo nel dire a ciascuno il suo…Continua la tua strada, stai attento al lupo di Hesse, tanto cambierai idea mille volte, capita a tutti, le certezze di oggi diventano rimpianti. Io ero un attivista nel 68, ora non vado nemmeno a votare! Non vedo giganti in giro, un nano che dirige un gregge…a volte mi devo tappare le orecchie. E’ un commiato questo.
    Almeno su questo argomento, interessante ma troppo squilibrato. Non te ne rendi conto? L’Avvelenata è nelle tue corde, anche se Checco ne ha preso le distanze, però è servita a tanti ex giovani come me. Ciao
    Mario

  4. 34
    ventolibero -

    Ciao Mario,oggi non sto lavorando e sono al mare.Concordo pienamente con quello che dici:certamente la vita,nel corso del suo scorrere,ti darà occasione di constatare la friabilità e fragilità di tutti quei muri(leggi certezze)che avevamo alzato pensando che dietro di essi fosse sempre possibile ripararsi all’accenno della più lieve folata di vento che ci minaccia.Fuor di metafora io,pur nell’esiguità dei miei ventt’otto anni di vita,infinite volte ho assistito allo svanine di tutte le mie facili illusioni.C’è la necessità del cambiare idea però,come sai,ci sono anche principi e valori che sentiamo profondamente e ai quali mai saremmo disposti a rinunciare.E come tu mi insegni,questi non sono illusori muri (certezze) che crediamo ben saldi e solidi ma ispirazioni e speranze che ci entusiasmano nelle lotte.Penso a uomini come Giovanni Falcone,Paolo Borsellino e a tanti altri. Nel mio campo (la medicina) penso a chi lascia tutto e va a operare in zone di guerra,di fame,di miseria estrema e,per venire alla psichiatria,penso a Giorgio Antonucci.Poi ognuno,certo,segue le proprie personali strade dell’entusiasmo e dell’affano.Nella mia miserabilità,cerco di farlo anch’io e ti assicuro che è davvero strano incontrare uno psichiatra che si oppone ai farmaci.Ammetto che ci siano state situazioni dove l’uso di questi abbiano dato un qualche “aiuto” ma,quasi nella totalità dei casi,questi macellano il corpo e stuprano l’anima.
    Concordo altresì con te riguardo i tanti “giganti” che vediamo in giro.Chi sono io per distoglierli dalla loro tragica illusione? Lascio che si credano tali. Spesso capita,nelle difficoltà familiari,di crederci capaci di poter risolvere ogni contrasto e risanare ogni diatriba.In casa mia vivo delle difficoltà hce mi danno il senso vivo della mia impotenza.Quanto è difficile fare lo “psichiatra” con i propri affetti! E,in questo senso,comprendo benissimo le virgolette che usi con la parola compassione.Penso a mia madre che oggi rifiuta di sottoporsi a tutti i necessari controlli post-operatori-carcinoma al pancreas-dopo che mia sorella è andata via di casa è non da più notizie di sè.Ma penso anche a lei,mia sorella,a questa mia sorella di 23 anni che non ha più retto i costanti giudizi e confronti(con me) di cui era fatta oggeto.Lei,ragazza fanatica delle palestre,forzata degli sballi da discoteca,”menefreghista” e presa unicamente dal suo ego.Io,dalla sensibilità estrema,”candido e angelico” che si è logorato i suoi occhi azzurri sulle parole.

  5. 35
    rossana -

    ventolibero,
    le tue parole sono un diluvio, e mi lasciano perplessa.

    non conosco Weiss, nè sono esperta in psichiatria, ma credo fermamente che ognuno debba trovare la sua strada.

    l’uomo e il mondo sono un infinito in cui è facile perdersi. anche la suggestione può dare un piccolo aiuto, se adatta alla persona che la predilige…

    è giusto avere i propri principi e i propri orientamenti. personalmente li ho ma non mi sento di negare in modo assoluto quello di altri esseri umani, anche se, magari, non li condivido affatto…

  6. 36
    ventolibero -

    Quante stronzate nella vita eh? Ed è tragico che noi ci vantiamo e beiamo di queste.Come mia sorella nonn è solo questo,certamente io non sono “candido e angelico” come dicono.Ricordo,e la cosa mi fa ancora sorridere,che il mio parroco,ai tempi del catechismo,insisteva con mia madre perchè diventassi chierichetto perchè,diceva lui,”con quell’aspetto angelicato non può non esserlo”.Tutto è apparenza!Il mio apsetto poi,non posso dire di sapere da chi lo abbia ereditato.Dalla mamma e dai suoi non certo,forse da mio “padre” ma,pur avendolo a distanza di 4-5 km da dove io sto non l’ho mai visto.Nemmeno questa certezza posso avere!
    Sì,hai ragione caro “amico”:i lupi sono molti e sempre in agguato!Possibili difese?Lascio aperta la domanda…
    Una mia,possibile,risposta è il mare (sono nato e vissuto i miei primi anni a Genova,città di mio nonno)che sempre è il mio approdo quando lo sgomento e il malessere sale prepotwente a invadere il mio animo.Ho la patente nautica (ho preso il diploma superiore all’Istituto Nautico di Gallipoli)e ogni volta che “nell’anima mi sale come un novembre umido e piovigginoso” (perdona la citazione,è Melville)allora mare,mare,mare.
    Grazie per le tue considerazioni!
    P.S Il fatto che Tiffany non abbia risposto alle mie considerazioni seguite ad un suo intervento mi fa pensare che forse-dico forse-quando parlo di una sua possibile-dico possibile-malafede non sono del tutto in torto.
    Forse ho utilizzato una logica un pò troppo da psichiatra con la quale mi sono permesso di evidenziare le palesi sue contraddizioni.
    Mi credete allora se dico che la psichiatria può fare danni? Io ho perso un’ “amica”.
    Alessandro

  7. 37
    tiffany -

    @ventolibero
    Ieri non ero in casa,sai mi relaziono anche lì fuori,oggi mi risulta difficile poter rispondere a tutto ciò che hai scritto.
    Il mio nome non lo metto per motivi personali,almeno per il momento è così..
    Volevo risponderti ad alcune cose:
    1, si sono stata a contatto con gli schizofrenici,certo non come te,per due anni mi sono “divertita”con loro perchè cantavo nella loro stanza “di ricreazione”,lo facevo per un’associazione.
    Ricordo ancora(sono passati vent’anni ne ho 37)il sorriso sdentato di Rita,che mi rubava sempre il microfono per cantare l’Ave Maria,loro ridevano,a volte,gridavano,piangevano.
    Mi ha arricchito quella esperienza.
    2,si sono stata accanto a un vero depresso,oltretutto alcolista : mio padre.
    3,non mi sento vittima,ma ho intrapreso con consapevolezza le mie scelte.
    sbagliate che siano sono le mie scelte.
    vedi la malafede di cui parli l’hai tu,hai subito sospettato che io avessi la coda di paglia,ma ero al cinema a vedere” Benvenuti al sud”..e non ho acceso il pc fino ad oggi pomeriggio.
    4,L’arte della compassione è a prescindere da chi ti trovi accanto,sia esso uno schizofrenico,uno sano,un medico,un clochard,la compassione se vera è per tutti.e proprio per i motivi che ti hanno fatto conoscere su questo sito(sei tu che dici di essere contrario alla cinicità dei tuoi colleghi) avresti dovuto provare compassione anche per me,non sbattermi in faccia che secondo gli psichiatri potrei essere affetta da” disturbo schizoide di personalità”
    5,io oggi non sono più incavolata con te,mi è passata,ma questo non significa che sono un incoerente,non rinnego affatto nulla di tutti i post che ti ho scritto,anzi li trovo assolutamente appropriati agli argomenti trattati.
    Del resto anche altri si sono dissociati dalla tua ultima lettera..
    6,diciamo che Lecce è moooolto lontana da dove abito,ma potrei anche capitarci,nella vita non si sa mai.
    Tiffany

  8. 38
    Tiffany -

    dimenticavo…io litigo,ma poi faccio la pace,il rancore lo lascio fuori di me,gli scambi di opinione coloriti,possono anche essere costruttivi,spero sia il nostro caso.
    Tiffany

  9. 39
    ventolibero -

    Rossana,ti posso chiedere la cortesia di chiamarmi Alessandro?Credo che sia più bello,più vivo e più vero e,oltremodo,meno spersonalizzante!
    Quanto alle tue considerazioni,concordo pienamente con esse e,credo di aver già detto tutto e quindi di averti già risposto. Lungi da me il voler mancare di rispetto a quanti percorrono strade che mi sono lontane,nella foga e nella passione è trasparsa,purtroppo,una distanza che non c’è da questi disagi. Vedi,mi capita spesso di lasciarmi trasportare da una passione impetuosa e questo è certamente una male perché poi,inevitabilmente nascono degli equivoci e delle incomprensioni e qualcuno,come te,con ragione rimane perplesso. Tutto questo ardimento è dovuto al fatto che interpreto,concepisco e cerco di svolgere il mio lavoro non come un qualsiasi mestiere. Per me è autentica vocazione!
    Ho le mie pecche purtroppo che sono molte e limitanti. Tuttavia,devo dirlo,il semplicismo e la sufficienza di Tiffany nel suo ultimo commento mi hanno “costretto” a ricorrere a metodi da psichiatra per evidenziare palesi “““anomalie”””(vedi il pericolo di uno psichiatra?) e forse lei,vista la sua non risposta,ne ha tratto spavento. Mi scuso di questo però,il dialogo e il confronto vero e sincero nella vita è fondamentale. Guarda con Mario (Toroseduto) col quale pure sono in disaccordo su molte questioni.
    In conclusione,davvero,sincere scuse se la foga dei sentimenti ha lasciato spazio a delle incomprensioni.
    Comunque,confermo il mio pensiero su Weiss,le suggestioni e la parapsicologia. Con questo,hai ragione tu:ad ognuno le sue strade per la felicità!
    Alessandro

  10. 40
    rossana -

    Alessandro,
    se desideravi essere chiamato con il tuo vero nome, perchè non ti sei iscritto al forum con questo?

    rossana è soltanto il mio nick, e non ho nessuna intenzione di tradurlo con il mio vero nome…

    adeguati alle regole generali se vuoi evitare di far confusione fra chi si presenta in entrambe le vesti e chi preferisce l’anonimato. consenti a chiunque di rivolgersi a te come meglio crede. sii flessibile…

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