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Presidente Zelensky, benvenuto in Italia!

La tua presenza nel nostro paese è sempre ben gradita, in quanto a noi persone di una certa levatura morale, ci è chiaro che la tua presenza va ben oltre la tua persona e tuoi personali difetti.
Tu sei il simbolo vivente della resistenza ucraina contro gli orchi bolscevichi.
Il nostro paese, l’Italia, bellissimo sotto il profilo naturalistico, ha purtroppo alcuni record negativi per la presenza di un numero elevato di bolscevichi nostrani che si sono installati come un cancro nella nostra società dopo la seconda guerra mondiale. E questi personaggi (e le loro infami depravate famiglie e discendenti) cercano di gettare discredito sulla opera che il tuo governo svolge ogni giorno, cioè quella di fermare gli orchi aggressori.
La nostra è purtroppo anche la patria dei segaioli catto-inginocchiati, il famoso “gregge di pecorelle” che ha paura di tutto e di tutti. Si tratta di sottosviluppati che si addestrano ogni domenica a diventare sempre più pecore e a prenderlo sempre più nel retro dal loro “pastore”. Per loro la parola d’ordine è pace, quindi l’importante è che le vittime muoiano purché ci sia la pace.
Nelle nostre televisioni si aggirano “guastatori” e spie dell’impero bolscevico che sotto le parvenze più disparate (professori dalle dita lunghissime e dal cervello idrocefalo, opinionisti con gli occhiali che gridano, finti scrittori cosacchi baffuti e vignettisti con cervello geneticamente modificato) cercano di gettare discredito sulla SANTA OPERA DEGLI ARMAMENTI. Il fiume di armi che scorre giorno dopo giorno verso l’Ucraina assicura che ci sia sempre un muro di fuoco per proteggere gli innocenti dalla furia omicida dei maiali aggressori.
La gente del nostro paese ha dimenticato il proprio Risorgimento, la gloria di appartenere alla gente libera; oggi più della metà della popolazione è costituita da lustrascarpe pronti ad atti servili verso chiunque grida più forte, e in questo caso, verso l’aggressore bolscevico, non già perché ne condivide le idee, ma solo per paura di tirare fuori la testa dalla sabbia.
Perdona anche i pagliacci politicanti che raccontano bugie dal mattino alla sera. Chiedi al glorioso popolo ucraino di non giudicarci tutti come buffoni per la presenza di personaggi senza midollo che hanno paura di fare il loro dovere, cioè approvare emendamenti e leggi contro la schifosa cultura dell’assimilazione BORG sovietica.

Benvenuto a Sanremo, ed ovunque tu voglia essere presente.
Benvenuto tra i tuoi fratelli italiani.

Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2023. L'autore ha condiviso 30 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Mondo - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    Luca -

    Sottoscrivo ogni singola parola. APPLAUSI. Forza Ucraina, sempre !

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