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Poche idee, ma confuse

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Lettera pubblicata il 25 Ottobre 2017. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 30 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    Suzanne -

    Sí, direi che è frizzantina e solare ( anche se io preferisco la musica da marcia funebre tendenzialmente eh eh).
    Ho una super chicca per te!
    https://youtu.be/LOzObIrMPxI
    Per tornare a Cuba, il mare che adoro non prevede la presenza di esseri umani nel raggio di qualche chilometro, né le loro appendici inutili e faatidiose ( locali, hotel, ombrelloni…).
    Tutto ciò che serve viene già gentilmente offerto da madre natura…non vedo l’ora di immergermi in quei fondali strepitosi!!!
    Anche se un pensiero nostalgico va a Cile e Bolivia, che avrei visitato subito sulla spinta dell entusiasmo peruviano e dalla lettura della Allende, stupenda!

  2. 12
    Adam -

    Oi! Chicca su Brunori,fantastica!
    Non mi sarei mai aspettato una vena cosi ironica:spettacolo!
    Parlando di viaggi: comprendo assolutamente.
    Se non è ancora nella lista,metti la Patagonia (cilena ed argentina) il parco naturale di Torre del Paines, non si riesca a descrivere…
    Mentre Santiago l’ho vista con la passione di uno studente universitario locale che raccontava con passione della sua storia.
    Bolivia invece è ancora nella mia lista:-)

    Che libro mi raccomandi, della Allende?

  3. 13
    Suzanne -

    Adam, la Allende è stata una recente scoperta, frutto di una bellissima amicizia nata un anno fa e che porta necessariamente alla scoperta di nuovi, sconosciuti mondi. Ultimamente ho letto ” Lungo petalo di mare”, sul viaggio dei profughi spagnoli verso il Cile. Ma il mio preferito, che ho divorato, è “La casa degli spiriti”. Di solito non amo molto i romanzi scritti da donne, però lei è davvero molto coinvolgente, ti trascina completamente altrove.
    Hai mai pensato di appartenere ad un’altra epoca? Oppure di avere un’età precisa che ti permette di esprimere al meglio te stesso? Forse bisognerebbe aspettare la vecchiaia per parlarne con cognizione di causa, ma io mi sento di appartenere ai vent’anni, al divenire, alle possibilità che ancora intravedi all’orizzonte, alla fame insaziabile di vita, non ancora ingrigiti dalle troppe esperienze vissute che ci rendono cosí sicuri delle nostre credenze…
    Parlo più che altro di un ideale, perché la vita reale spesso è più comoda e soddisfacente quando si è adulti. Ma l’indeterminato si allontana, e in qualche modo siamo tenuti a darci una forma, riconoscibile quantomeno a noi stessi.

  4. 14
    Acqua -

    Scusate l’intromissione, Adam e Suzy, intervengo per dirvi che la Allende è anche la mia scrittrice preferita e che ho letto tutti i suoi libri (è anche la scrittrice preferita della mia saggissima nonna ultracentenaria, dalla quale spero di aver ereditato almeno qualche gene).
    Mi manca solo il suo ultimo libro che hai citato, ma me lo hanno appena regalato e ce l’ho sul comodino pronto per l’uso. Suzy anch’io mi sento a volte come appartenente ad un’altra epoca e spesso mi piacerebbe tornare bambina o ragazzina, più che ventenne.
    Ma Suzy, “mi ami” ancora? Vuoi ancora venire a fare un viaggio con me???

  5. 15
    beetlejuice -

    Io aggiungerei “alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima.”

  6. 16
    Suzanne -

    Beetle, ho pure le orecchie a punta come Spok!?
    Emhhhh, no Acqua, mi spiace, ma non era Amore, bensí Ammmmmmmore, e fortunatamente qui mi hanno fatto aprire gli occhi sulle mie illusioni, altrimenti rischiavamo di partire per un viaggio insieme e poi azzuffarci nel mentre per incompatibilità…
    Comunque leggilo il libro sul comodino, merita davvero.
    No, io non tornerei alla mia infanzia, troppi ricordi sgradevoli e troppa dipendenza dagli altri ( che ho sempre mal tollerato). Vorrei rivivere solo alcuni attimi però.

  7. 17
    Adam -

    Ciao Suzanne,
    Gran bella domanda!

    Rispetto all’epoca, forse no, anche se tutto si sta evolvendo cosi velocemente che forse la mia infanzia/adolescenza è già un altra epoca…
    In tal caso allora sarei in bilico tra la spensieratezza di ieri e la libertà di muoversi di oggi.

    Mentre per l’età, nonostante vedo anch’io un certo “irrigidirsi” allo stesso tempo nel mio caso il fatto di aver vissuto in paesi diversi su molti aspetti mi ha portato ad allontanarmi dalla sicurezza nelle nostre credenze, anzi forse,son piu’ dubbioso oggi di ieri:-)

    Un esempio piccolo piccolo, ma significativo, mi ha aperto un mondo vedere come in paesi diversi, il togliersi le scarpe una volta entrati in casa d’altri sia visto da alcuni come una barbaria inaudita e da altri come l’esatto opposto. Stessa cosa per l’avere in coppia come lingua comune, non l’italiano, in un certo senso il tradurre attiva una sorta di riflessione in piu’.

    Restando in tema è affascinate vedere come la lingua madre possa incidere nei nostri processi cognitivi, nel nostro modo d’essere, nel modo di pensare. C’è un Ted illuminante in materia:

    https://www.ted.com/talks/lera_boroditsky_how_language_shapes_the_way_we_think/transcript?language=en

  8. 18
    Adam -

    @Acqua, ciao e benvenuta: ogni suggerimento di lettura è piu che benvenuto!

    @beetlejuice citazione molto apprezzata, una delle mie piu’ grandi sconfittte è non riuscire a fare il saluto di Spock con la mano 🙂

  9. 19
    Acqua -

    Beetle cos’hai bevuto? Sei in vena di viaggi “spaziali”?

  10. 20
    Acqua -

    Suzy, lo sapevo! Continuano tutti a darmi il due di picche in questo periodo.Sniff Sniff e’ veramente una grande tristezza per me…
    Piu’ ti leggo piu’ invece io credo che abbiamo molte affinita’e che sicuramente andremmo molto d’accordo in un viaggio insieme e pure in una convivenza. Impossibile azzuffarsi con me, credimi. Ti posso dare le mie “referenze”.
    Adam, “La casa degli spiriti” e’ il romanzo piu’ famoso e conosociuto della Allende e rimane tra i piu’ belli. A me e’ piaciuto molto anche “Ritratto di seppia” e, tra quelli piu’ recenti, “L’amante giapponese”.

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