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A Pier Luigi Bersani

di

Dott. Bersani ho riflettuto molto prima di scriverle per i tanti pensieri che si rincorrono una volta che cerchi di metterli in fila e temi di dimenticarne qualcuno perchè sono in qualche modo legati tra loro dalle nostre associazioni mentali dalle nostre aspettative, sogni. La prima fra tutte: vorrei vederla quanto prima premier di questa nostra Italia. L’attuale premier non è mai stato benviso per me, ora è in piena demenza senile che il ruolo che ricopre ed il potere che ha conquistato in “vario” modo non permette ad alcuno, neanche ai suoi alleati di tenerlo sotto controllo per se stesso magari fa tenerezza come cercano di giustificare il suo delirio che quotidianamente riesce a stupire persino oltreoceano. Ma non è di costui che intendo parlare. Vorrei chiederle per quando siederà sul trono più scottante d’Italia, di pensare a mettere ordine nel mondo del lavoro. Primo: remunerare di + il lavoro di tutti durante la vita lavorativa di modo che possiamo formare famiglie comprare la casa RESTARE in Italia a creare economia con la meravigliosa preparazione che le nostre università danno e che l’estero ci ruba a suon di quattrini e meritocrazia e finiamola di pagare pensioni stratosferiche. Nel mio lavoro vedo pensioni di 5000 8000 16000 euro, dico sedicimilaaaaaaaaaaaa. senza dubbio nell’età lavorativa si DEVE essere retribuiti in proporzione all’impegno, agli investimenti anche economici ed intellettuali dovuti per rivestire certi ruoli, all’utilità sociale del lavoro svolto (vogliamo parlare degli insegnati?), del pericolo (corpi di polizia, arma), ma in pensione siamo tutti uguali. In pensione è già arrivata la prima “livella”. Perciò stabiliamo un tetto massimo alle pensioni e paghiamo di più i lavoratori durante la loro vita lavorativa in cui se vorranno, avranno i mezzi per crearsi da se stessi una previdenza complementare che oggi non potranno mai permettersi, se restano in italia. e sa perchè? perchè le aziende tra uno straniero ed un italiano, sceglie lo straniero perchè lo paga la metà. Ci stanno impoverendo e cacciando dalla nostra patria. Non solo perchè ci tolgono il lavoro ma anche perchè i loro soldi li portano nei loro paesi non li investono in Italia se non per la sopravvivenza. Io sono cattolica praticante e guai a chi non accoglie lo straniero e se ne prende cura (questo sarebbe il peccato simboleggiato da sodoma e gomorra), ma non permettere che prevalgano colonizzandoci demograficamente ed economicamente. Forse bisognerebbe obbligare le aziende ad assumere in modo proporzionale stranieri rispetto al numero di italiani già nel loro personale come succede per gli iscritti nelle liste speciali del collocamento. Se gli italiani non riprendono a lavorare l’italia si siede per terra altro che argentina grecia portogallo per non dire russia tempo addietro e così non esisterebbero più forse le pensioni vergognose di 400 euro al mese.
Altro: basta inutile burocrazia. Ancora: riducete le tasse per i lavoratori dipendenti non solo per le aziende. Lasciate soldi da spendere nelle tasche degli italiani e riprenderanno a correre i consumi e la fiducia e l’occupazione (di italiani speriamo). Ancora: togliete l’ IRAP è anticostituzionale. Vigilate sulle banche: pensate che gli “operai” bancari se la passano bene? smantellate il potere dei vertici delle banche e dei loro super bonus ottenuti con il sangue degli impiegati, molto sottopagati soprattutto gli ultimi assunti, rispetto alle competenze richieste e alle super performances pretese, talmente impossibili, che vivono tra attacchi di panico e psicofarmaci. Ora sono sotto rinnovo del ccnl, e i signori dell’ABI non intendono riconoscere neanche il recupero inflazione. Ci sono precari anche in questo mondo che dopo contratti di 3 mesi in 3 mesi sono poi lasciati x strada, ma di loro non parla nessuno.
Mi piacerebbe vedere incoraggiate i talenti naturali, cioè i vecchi mestieri che nascono per abilità donate, facilitandone l’avvio di un’attività propria: chi sa fare che faccia come avviene in Australia, con semplici comunicazioni di inizio senza tasse cravattare, nel rispetto lì dove occorre di misure di sicurezza e di igiene (panifici pasticcerie etc.) cosa dire, dott Bersani, io ho tanta paura di non farcela pensando a domani, ho il terrore ogni giorno di tornare in ufficio per non so cosa ci sarà di nuovo da fare per accontentare i padroni incontentabili affamati di profitto e avari di gratitudine. Mi sembra l’immagine di un bimbo costretto a vivere con la peggiore delle matrigne. Possibile che l’Italia sia diventata questo? Ci aiuti, per favore. Maria Antonietta, Roma.

Lettera pubblicata il 27 Maggio 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Politica

La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Luc -

    Carissima Maria Antonietta di Roma,
    temo che il dott. Bersani non leggerà mai il tuo sfogo.

    Comunque teniamo duro tutti quanti noi lavoratori, per noi e per i nostri figli… che possano avere una vita dignitosa (si spera).

    Un abbraccio sincero.

    Luc.

  2. 2
    giorgio -

    Quacuno dica a bersani di parlare al popolo della situazione pensionistica .

    1 il tetto salariale mensile di ogni singolo pensionato non deve superare i 3000,00 € (qualunque cosa abbia fatto)
    ( non è possibile che ci siano persone che percepiscono 90.000,00 € al mese)

    2che tutti i pensionati devono avere un minimo garantito.
    3che i parlamentari non possono andare in pensione dopo aver fatto i deputati per un mese più o meno
    4tassare tutte le speculazioni in borza.
    5diminuire il numero dei parlamentari
    6diminuirvi lo stipendio mensile a tutti,senatori compresi
    7 fare questo federalismo fiscale migliorato in alcune parti
    8tassare le rendita finanziarie al 20%

    8 far subito queste benedette alleanze il popolo deve sapere con chi state.

    9queste cose doveteeeeeeeeeee dirle al popolo se volete avere credibilita(subito)
    svegliatevi che grillo incombe

  3. 3
    marcello bonadio -

    Vado per i 76 anni, i miei nonni e i miei genitori erano di sinistra ed io sono cresciuto con loro, per cui sarò di sinistra sin che campo. Mentre sino a 20 anni fa votavo per qualcuno, ora voto contro qualcun altro. Continuerò a votarvi solo perchè ora credo di votare per il male minore. Montanelli diceva di turarsi il naso e poi votare DC, adesso mi turo il naso e voto per voi. Quanto potrà durare questa storia? Dipende solo da voi.

  4. 4
    surico mike -

    Caro sig. Bersani, vedo che state presentando volti nuovi,che apparentemente sembrano puliti e speriamo si conservano tali ,ma i vecchi pachiderma mi raccomando metteteli in salamoia ,solo così possiamo avere possibilità di farcela alle prossime elezioni non sbagliate la gente non ne può più delle solite minestre riscaldate

    La ,21’09’12 Ti saluto Mike

  5. 5
    chimienti mario -

    sig. bersani le scrivo, per sapere se nel suo progamma e’ inserito il salva ippica italiana. io sono delegato degli artieri ippici di vinovo. se pensa che le potrei essere d’aiuto avendo io conoscenze e’ sono conosciuto nel mondo dell’ippica, fra tutti i lavoratori.ci potremmo sentire.le posso inviare il mio n. di cellulare. se crede che possa interessare. credo che si otterrebbe un gran numero di voti, se potrei girare x gli ippodromi d’italia.. ci pensi…..

  6. 6
    giuseppe -

    Ti ho visto ieri sera su canale 5 e francamente sono rimasto entusiasta di come te la sei cavata. continua così e vai avanti. Sul mercato politico non trovo niente di meglio e se la gente ha buon senso il voto non te lo deve negare.
    La tua sobrietà, la tua correttezza politica, la tua gentilezza, la tua signorilità sono garanzie sicure per ciascuno di noi e per l’Italia.
    Non sei un venditore di fumo e di chimere così come lo sono i tuoi concorrenti politici che ti prendono a braccetto, ti coccolano e poi sotto sotto fanno di tutto per affossarti.
    Chi ti scrive è un vecchio Ottantenne che di come evolvono le cose se ne intendente e ti assicura una grande vittoria.
    Vai a guidare il paese e per fallo emergere, diamo lavoro ai disoccupati, eliminiamo le mafie sradichiamo la corruzione.
    Chiedi a tutti noi un aiuto significativo di onestà e di solidarietà;
    per chi non è stato animato da questo spirito faccia un atto di coscienza e si allontani dalla politica perchè la politica la devono esercitare solo ed unicamente quelli che hanno a cuore il bene di tutti e del paese e non solo ed unicamente quello personale.
    Quante altre cose vorrei raccomandarti ma non le dico perchè so che le sai e che sono nel tuo DNA.

    Grazie per la tua dedizione al bene dell’Italia.
    Che Iddio te ne renda merito e ti aiuti
    Un abbraccio Giuseppe

  7. 7
    Ma che bersani! -

    La tua sobrietà, la tua correttezza politica, la tua gentilezza, la tua signorilità sono garanzie sicure per ciascuno di noi e per l’Italia.
    Chi ti scrive è un vecchio Ottantenne che di come evolvono le cose se ne intendente e ti assicura una grande vittoria.

    @ Giuseppe , vecchio 80enne!

    Povero illuso ! Una settimana l’illustre membro del buffonario On. Bersani proponeva la patrimoniale , oggi fà un passo indietro, forse ha perso qualche punto nei sondaggi?
    Oggi promette di agevolare le imprese ma mai e poi mai ha proposto di ridurre la spesa pubblica , in primis quella del suo partito , rinunciando come avrebbe dovuto , e non solo lui , ai vergognosi rimborsi elettorali , vero e proprio atto di imperio contro la volontà del popolo italiano. E questa non è un uso personale della politica , come collettore di voti , volendo mantenere ad oltranza un apparato pubblico inefficiente , disorganizzato , colmo di esuberi di personale e affamato di costi e sprechi? Ed adesso oltre che l’irpeg ci fan pagare anche l’imu sui nostri luoghi di lavoro , che danno lavoro , e di cui ci accolliamo tutti i rischi! Questo Bersani non lo dice !
    Lo evita……
    Con una spesa pubblica pari al 50% del pil , con la mancanza di credito per le aziende , con lo stato italiano che è il primo loro debitore malgrado siamo i più tassati al mondo , con la difficoltà estrema di poter offrire un recupero veloce del credito privato ,come può questo fenomeno della politica soltanto pensare di proporre un aiuto per le imprese ed abbassare il costo del lavoro , far ripartire i consumi se appoggia le già enormi tasse che ci sono che tolgono il pane alla gente . Non ricordo di aver mai visto Bersani andare dai minatori sardi ma solo salire su un palco a cercare voti.
    Secondo te perchè ha voluto evitare?
    Ricordati che quando salteremo noi privati tu la pensioncina te la scorderai . E l’impiegato pubblico , come si è visto in Grecia , minaccerà di buttarsi dalla finestra , perchè avrà uno stipendio da fame , finchè riusciranno a pagarglielo.
    Ancora ad 80 anni non l’hai capito con chi hai a che fare?
    E vieni a parlare di sobrietà , signorilità , correttezza politica (quale?). Questi sono i valori su cui basi il tuo voto? Le fandonie che senti in tv , le cui domande son tutte combinate altrimenti sti buffoni manco si presenterebbero ,oppure ciò che sti buffoni hanno votato (e soprattutto non votato) in parlamento , tutti d’accordo , durante questi anni riducendoci ad un nuovo dopo-guerra?
    I tuoi figli e nipoti son tutti nel pubblico? Tranquillo ,verranno giù con noi e tu con loro!

    Fà una cosa buona per noi giovani , togliti gli occhiali e guarda la realtà e dacci una mano . Semmai , se proprio devi ad 80 anni recarti al seggio, vota Movimento 5 stelle.
    Altrimenti l’Italia non avrà una speranza di cambiare se non quando la vostra bella generazione , con le fette di prosciutto negli occhi e che non vede la realtà ma le chiacchiere ,passerà a miglior vita.

  8. 8
    Renato -

    Caro Bersani ti invio la mia lettera di disperazione, spero che tu sia eletto per cambiare questa giustizia di merda che ha rovinato me e la mia famiglia. Leggere per credere a questa mia lettera aperta.

    LETTERA APERTA
    Mi chiamo RENATO MARANGON. Sono stato assunto presso la Banca Popolare di Novara il 2 gennaio 1978. (Ora Banco Popolare), Ho lavorato presso l’Ufficio Legale della Sede Centrale dal 1995 al dicembre 1997, con mansioni di addetto alle procedure indagini della Magistratura. Nel dicembre 1997 sono stato trasferito all’Ufficio Beni Immobili. In data 21 maggio 2001 l’Azienda ha disposto il mio distacco presso la controllata SOGEPO SpA, poi divenuta ALETTI GESTIELLE SpA. Dal 1° settembre 2003 è venuto meno il distacco presso ALETTI ed il Banco Popolare di Verona e Novara mi ha comunicato la soppressione del posto di lavoro da me occupato in precedenza, con conseguente individuazione del nuovo posto di lavoro presso l’Ufficio Contabilità Fornitori di Novara, proponendomi lo svolgimento di attività contabili, amministrative e di quadratura spese. Ho comunicato al Banco che non intendevo accettare il suddetto incarico nei termini propostimi, esprimendo il desiderio di un reintegro presso l’Ufficio Legale, considerata la mia precedente esperienza lavorativa. In risposta, il Banco mi ha fatto presente, a fine agosto 2003, che l’Istituto intendeva esaminare la mia posizione per adottare diverse soluzioni, fissando d’ufficio un turno di ferie di 10 giorni lavorativi e riservandosi di fornirmi ulteriori comunicazioni. Avevo solo 6 giorni di ferie! Infine, con sua del 29 settembre 2003, il Banco ha dichiarato formalmente il recesso dal rapporto di lavoro con decorrenza immediata, non essendo riuscito ad individuare “alcuna ulteriore posizione lavorativa presso la quale potevo essere proficuamente collocato”. Da parte mia ho intrapreso le opportune iniziative legali a tutela dei miei interessi, dalle quali è scaturita una causa per illegittimo licenziamento e per demansionamento. In data 7 febbraio 2007 il Tribunale di Novara, in funzione di Giudice del Lavoro, ha condannato il Banco Popolare di Verona e Novara scarl al risarcimento dei danni a favore del sottoscritto, a seguito del demansionamento, senza tuttavia pronunciarsi in merito al licenziamento.
    Dietro consiglio del mio Legale di fiducia ho proposto ricorso in sede di appello, affinché venissero riconosciute le mie ragioni (soprattutto in tema di LICENZIAMENTO). La Corte d’Appello di Torino – Sezione del Lavoro, in data 15 luglio 2008, ha respinto l’appello principale, mandando assolto il Banco Popolare di Verona e Novara scarl da ogni pretesa e condannando il sottoscritto alla restituzione delle somme ricevute in forza della sentenza di primo grado, oltre alle spese legali per entrambi i gradi di giudizio!
    Tutto ciò premesso, mi domando in base a quali criteri funzioni la cosiddetta Giustizia oggi, in Italia, considerato che un onesto cittadino è costretto a dibattersi fra le spire di

  9. 9
    MARIA 1953 -

    Ho ricevuto ieri il volantino del vostro partito pieno di tante belle parole e tanti buoni propositi. Io appartengo a quella categoria di persone che, in seguito a ristrutturazione aziendale, si è trovata a 45 anni e dopo 30 anni lavorativi, senza un lavoro. Tutti sanno che a 45 anni le porte sono chiuse a tutti, in modo particolare alle donne. Nonostante la mia ricerca incessante, anche di un’attività modesta, per esempio badante o baby sitter, non ho mai trovato un’occupazione perchè i giovani, giustamente, hanno la precedenza. Ho tanto sperato nella pensione a 61 anni (oggi ne ho quasi 60) ma la legge Fornero ha rinviato tutto a 66 anni. Io Vi chiedo: dove eravate voi quando la ministra ha proposto tale legge? Perchè non avete fatto nulla per aiutare le persone che come me sono prossime alla pensione? Purtroppo io sto sopravvivendo solo con la pensione di mio marito che non raggiunge i 1000 euro al mese. Non posso quindi leggere i giornali e mi informo solo attraverso la televisione però non mi risulta che concretamente voi abbiate fatto qualcosa di positivo per le persone che vivono la mia stessa condizione. Sono veramente amareggiata, ma lo sono ancora di più perchè ho sempre votato a sinistra e purtroppo mi sono accorta che la classe politica non è attenta alle esigenze del popolo. Mi auguro solamente che in caso di votra vittoria, qualcuno si ricordi anche di noi. Sarei grata comunque di ricevere una risposta dal Dott. Bersani che io reputo fututo premier.

  10. 10
    Renato -

    c(un sistema così tortuoso e perverso, esponendosi in prima persona e sostenendo costi spropositati, nella speranza di veder riconosciuti i propri diritti. Mi chiedo, inoltre: la giustizia da che parte sta? Quali speranze ha un cittadino che si rivolge alla Giustizia, se poi di fatto questa giustizia emana un’ingiustizia, come emerge in modo chiaro e inequivocabile dalla mia vicenda? Il cittadino non ha bisogno di questo tipo di giustizia! Perché certi giudici commettono degli errori così evidenti? Anche un fresco laureato in giurisprudenza sarebbe in grado di rilevarlo. Com’è possibile che due sentenze siano in così netto contrasto tra di loro? Perché è stata trattata la parte economica e non il licenziamento, in entrambe le sentenze? A questo punto non mi resta che rivolgermi alla Corte di Cassazione, una volta ottenute le motivazioni della sentenza. Mi ritrovo solo e disperato: la Banca, con la connivenza dei giudici della Corte d’Appello di Torino, mi ha rovinato: attualmente verso in totale stato di esaurimento e depressione, a parte lo smarrimento conseguente a una tale assurdità. Il mio stato di salute si sta aggravando giorno dopo giorno, unitamente alla mia condizione economica. Tutto ciò premesso, mi resta una convinzione, l’unica certezza in questa triste e squallida vicenda processuale: uno dei due gradi di giudizio ha preso una sonora cantonata; quale dei due? Anche la sentenza della Corte di Cassazione ha confermato l’esito della Corte d’Appello di Torino. Ora sono nelle seguenti condizioni:
    1) Dal 2009 ho chiesto e mi è stato concesso il 5° della mia pensione all’INPS, per il quale sto pagando € 260 al mese, scadenza 2019.
    2) Finanziamento chiesto e mi è stato concesso di € 220,00 con la Banca Popolare di Novara, scadenza nel 2018. 3) Dal 1° di agosto 2012, gli avvocati della banca mi hanno fatto pignorare il 5° della mia pensione di € 218,00 al mese e fino a quando non si sa? Poichè il 7 di febbraio 2013, ci sarà udienza presso il Tribunale di Novara, non ho capito ancora il perché.
    3) Sarei interessato sapere : ma quante volte possono aggredire il 5° della pensione, ho sempre saputo che il quinto dello stipendio o della pensione non può essere aggredito più di una volta, e mai possibile che questi signori, pretendenti, possono fare tutto ciò che vogliono? Faccio presente che ho 3 figli, il terzo figlio, trattasi di minore, studente quindi, con quale pensione sono costretto a vivere? quale aiuto potrò dare ai miei figli? Mi chiedo:
    4) In data odierna 30/01/2013, ho ricevuto dall’Ufficiale Giudiziario del Tribunale di Novara, Atto di Precetto dal Banco Popolare, per il quale sono stato dipendente 28 anni, ora mi chiede di pagare per la condanna subita dalla sentenza di cassazione, pari a € 54.562,87, importo cosi io non ho e non avrò mai, campassi ancora per cinquant’anni.
    CHE FINE HA FATTO LA VERA GIUSTIZIA E COME FUNZIONA LA GIUSTIZIA IN ITALIA ??? DOVE SONO I VERI VALORI DELL’UOMO ???
    Oltre beffa il danno…
    Distinti saluti.

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