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Paura… la parola sola già spaventa

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Salve….la paura…. la parola sola già spaventa…. sono una ragazza abbastanza fragile che già alla mia “tenera” età penso di aver passato non tutto… ma un bel po’ di cose di cui sicuramente avrei fatto a meno… Il mio problema per adesso è la paura… paura di molte cose… che mi vergogno anche a menzionare… però quella che non riesco a tenermi dentro.. e che non posso confidare a nessuno è quella di perdere la mia famiglia.
Sono stata una figlia che fino all’età di tredici anni non ha mai dato problemi, bravissima a scuola poche amiche ma “buone” e vita tranquilla, ma in realtà insoddisfatta già allora. Crebbi… e le cose cambiarono… problemi su problemi… di tutti i generi… ho sempre voluto dare la colpa a me stessa.. di non essere una brava figlia senza un minimo di autocontrollo. Ho parlato con specialisti del mestiere… tutti dicevano le stesse cose… problemi di relazione familiare.. non so… li i miei dubbi erano forti, non mi veniva facile crederci… non abbiamo potuto continuare la terapia.. alcuni si tirano indietro… mi fece male.. così feci tutto sola… andai a farla singolarmente ma lì le cose erano uguali… mia madre e mio padre dopo che ebbi i miei “problemi” non mi lasciavano respirare… un controllo costante…. Mia madre sta peggio di me adesso… ma se ci penso lo è sempre stata… non c’è un attimo di pace… non mi lascia in pace… mi attacca… prende i punti che mi fanno più male e io soffro…. soffro perchè di madre ne capita una e a me è capitata lei… senza affetto… comprensione… un minimo di rispetto… sto male… e so che qua tra continui insulti e tanti silenzi… non ce la farò ad uscirne fuori… sola… vorrei scappare… lontano da tutto e da tutti… vorrei prendere in mano la mia vita seriamente… godendomi ogni istante… penso che sia mio diritto… Non voglio star qua a guardare che la mia famiglia si distacca.. però vorrei che almeno ognuno facesse nel suo piccolo per migliorare le cose… e non accusino tutti per tutto… è ora di prendersi le proprie responsabilità… sola…non ce la faccio…..

Lettera pubblicata il 31 Luglio 2008. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Leilaluna -

    penso che i genitori non nascono tali, ma ci diventano, c’è chi sa amare di più e chi non sa amare per niente, ma penso che non sia tutta colpa loro, a loro volta son stati figli e se non hanno avuto affetto molto spesso non ne danno nemmeno alla loro prole, è un circolo vizioso nel quale spesso si cade.
    Forse avendo avuto un’educazione rigida tua madre si comporta tale.
    Forse era lei che doveva andare in terapia con te..
    La tua famiglia non si dividerà, non c’è nulla di irrisolvibile tranne la malattia, e penso che anche se sei stanca puoi trovare una soluzione.
    Cerca di ricucire il rapporto con i tuoi, so, non è facile, ma insultarsi non serve, se esci da questa storia devi uscirne bene, non scappare via.
    hai tutto il tempo che vuoi per farti una vita tua, vera e più felice, si può sempre rimediare agli errori, fai buon viso a cattivo gioco e vedrai.
    Non conosco bene la tua situazione, ma se vuoi una mano contattami qui:ikehanson@inwind.it

  2. 2
    Cocoa -

    Ciao memy…scusa una domanda…quanti anni hai?

  3. 3
    passante -

    Ma qualcuno ha capito di cosa ha paura?

  4. 4
    memy -

    tra poko maggiorenne….cmq…hai ragione ma delle volte nn p facile…purtroppo sono istintiva e a volte cerco di evitare delle volte di fargli rendere conto e invece altre…scoppio!

  5. 5
    mari1 -

    memi
    quanti anni hai?
    Stai studiando? Lavori? hai un ragazzo?
    Consiglierei,ammesso che tu lo possa fare e abbia una certa età, di mollare un pò , di stare insomma da sola , per capire te stessa e per lasciare ai tuoi il tempo e lo spazio per capire dove stanno sbagliando.
    Senza litigare o troncare i rapporti.sarebbe catastrofica una decisione simile.
    Un periodo di lontananza fisico e psicologico condiviso e vissuto da tutta la famiglia con il massimo della consapevolezza, senza attaccarvi per il gusto di farvi del male.
    Abbracci

  6. 6
    basta -

    Vorrei anch’io saper la tua età, Memy…certamente quando si sta male in famiglia è difficile vivere con serenità tutte le situazioni che si presentano anche al di fuori…immagino l’inferno che a volte ti porti dentro…l’ho vissuto anch’io…anche se non ci fai capire molto qual’è il tuo reale problema. A me personalmente mi ha salvata la lontananza, sono andata a vivere da sola ed ora convivo col mio ragazzo…adesso ho un gran rispetto per i miei genitori e loro lo hanno per me, e adesso che aspetto di diventar mamma anch’io capisco molto l’apprensione che i genitori hanno nei confronti dei figli, anche se a volte soffoca…sai, non sempre c’è compatibilità di caratteri tra persone che vivono sotto lo stesso tetto, e mantenere un equilibrio costante è praticamente impossibile… bisogna aspettare, aver pazienza e quando si è nella possibilità pensare di crearsi un futuro lontano da queste situazioni…

  7. 7
    Spectre -

    Ma quando parli di “problemi di relazione familiare” intendi tra te e la tua famiglia, oppure tra ogni membro della famiglia con l’altro?

    mi ha messo una certa ansia leggere quel che hai scritto. con tutti quei puntini di sospensione pare proprio di vedere una persona che si guarda attorno nel panico, con pensieri e immagini che le schizzano nella testa e poi spariscono come “spot”. Come avere paura di qualcuno che possa arrivare alle spalle da un momento all’altro per farti spaventare con un… buh!
    Mi mette dispiacere sincero leggere certi discorsi che conosco bene e che paiono parlare: 1) di mancanza d’armonia, 2) di equilibri labilissimi o inesistenti, 3) di una figlia affogata dalla sua famiglia 4) che (posso ipotizzare) riversa su di lei le tensioni interne irrisolte, 5) che usa la figlia come collante caricandola di responsabilità che non può sopportare 6) con annesso ed assurdo scarica tensioni reciproco, autodistruttivo ed estremamente lesivo. Ora che posso guardare la cosa da esterno, certi meccanismi psicologici logorerebbero anche l’essere più equilibrato e mi fanno incazzare da matti.

    Capisco che genitori si diventa, ma alcune dinamiche hanno dell’irreale. Sembrano prigioni inespugnabili sia dai carnefici che dalle vittime.

    Conosco chi ha mollato tutto. non ha tagliato i ponti totalmente, ma si è progressivamente staccato dalla sua famiglia, cambiando città, cambiando nazione, cambiando perfino continente. Senza gesti eclatanti, come dice mari1, prenditi il tuo tempo. Ti assicuro che è dura, ma sto conoscendo una persona che ha preso a testa bassa sé stessa, e dopo un periodo molto duro, sta raccogliendo degli ottimi frutti. ha la sensazione rigenerante di essere viva, di sentire il sangue che scorre nelle vene. Si vede tutto nero, ma quando si ha la voglia (bloccata) di reagire, la prima sfumatura di grigio che appare può salvare la vita.

  8. 8
    ChiaraMente -

    Comincia a prenderti le tue di responsabilità, e a mettere in pratica quello che dici. Lamentarsi è troppo facile. e poi bisogna anche vedere perchè ti attaccano: ogni azione comporta una reazione e le tue azioni non sfuggono alla regola

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