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Partire e lasciare tutto o provare ad avere una relazione?

Ciao a tutti , vorrei raccontarvi la mia storia così per sentire cosa ne pensate.

Praticamente conosco questa ragazza/collega da quasi 2 anni, e ci sono stavo “morendo” dietro da quasi 1 anno.. Fatto sta che io avevo preso la decisione di partire per l’australia a gennaio.. cosi da un giorno all’altro siamo finiti a letto assieme una sorta di “scopa amicizia”. Il problema è che io non l’ho mai vissuta una relazione del genere.. lei mi dice che io dovrei provarci anche con altre ma io l’unica cosa che riesco e pensare a lei continuamente.. a lavoro ci vediamo scherziamo scappa qualche bacio ogni tanto ed è fantastico.. comunque la sfortuna vuole che proprio in questo periodo una sua amica è venuta a stare da lei (vivo in inghilterra) quindi è più complicato per noi vederci e stare assieme dopo lavoro, (la invito a casa mia ma non vuole venire non chiedetemi il perchè). Comunque tra poco andiamo ad amsterdam per 3 giorni e sarà tutto bellissimo.. poi dopo questi giorni sarà difficile per noi continuare il rapporto… Io vorrei chiederle se volessimo partire insieme( anche lei vuole lasciare l’inghilterra).. anche non in australia.. perchè l’Australia è sempre la.. mentre lei no..solo che non vorrei che mi spezzasse il cuore.. (anche se lei ha sempre messo in chiaro le cose dicendo che quando fossi partito la cosa sarebbe finita li..) Non so che fare.. voi che dite ? scusate se non è molto chiaro. 

Grazie mille.

Lettera pubblicata il 3 Novembre 2017. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Ciao,
    io non mi vergogno di ammettere che non ho mai avuto una storia vera (?), non platonica. Adesso… mhhh, non so come spiegare… allora, facciamo così: come donna (partiamo dalla preistoria) mi sento molto più al sicuro quando immagino la mia libertà (la mia totale libertà) sotto l’ala protettiva di un uomo che viene da me percepito come l’amante ideale, ovverosia il marito… perché – teniamo bene in mente una cosa- io per natura sono anche abbastanza diffidente e sicuramente come donna non riuscirei a sentirmi al sicuro nella clandestinità. Il giorno in cui si dovesse venire a sapere che ho l’amante (e, per carità, stiamo sotto il cielo e potrebbe capitare di tutto) le persone che mi stanno in torno farebbero bene a preoccuparsi perché questa condotta (che io non condanno), nel mio caso sarebbe la conseguenza di un trauma che mi ha fatto perdere i sentimenti di una donna. Un tradimento o un senso di rivalità con una donna che è interessata a mio marito o con le donne che lo venerano come se fosse stato investito di una sorta d’investitura regia che gli conferisce poteri civili e religiosi. Questo insomma.

  2. 2
    Rossella -

    Si manifesterebbe un infantilismo che non trova precedenti nella mia infanzia e che solleva anche l’altra persona da eventuali problemi morali, perché come ripeto sono sempre stata una bambina molto assennata. Detto questo non mi meraviglia che nel mondo di oggi si preferisca risolvere la propria vita sentimentale nella clandestinità. Ti ripeto, io sono diffidente e nella vita preferisco muovermi con cautela, ma mai potrei impedire alla gente di vedere del tenero in un’amicizia di lunga data… perché anche se sei diffidente, nell’ordinario della vita (se non sei una persona quadrata… e non puoi obbligare la gente a credere di essere diversa da come ti vedono) ti fai delle domande sulla tua libertà e un marito che non si compenetra nella tua angoscia, e ogni giorno sfida la morte eterna con la sua “insensatezza” (con quel modo di fare un po’ “fanfaroneggiante” che ti conquista nell’intimità, e che quindi ti guardi bene dal condannare perché i comandamenti si concludono con la carità, ma ti rende insicura come donna. Per grazia di Dio, ci sono donne che hanno una struttura caratteriale che consente anche a noi di chiudere un occhio perché tutti siamo di carne e possiamo agire senza riflettere.)…

  3. 3
    Rossella -

    … in teoria dovrebbe portarti a pensare quantomeno di tornare dai tuoi, perché spesso e volentieri, ci si separa con questi sentimenti nel cuore quando non si è abbastanza individualisti o quando si vive la sconfitta in maniera lucida e razionale. Quando ti fai vincere dall’orgoglio rischi di sprofondare in quei sentimenti infantili che da una parte t’inibiscono e dall’altra ti portano a perderti nelle tue fantasie. Non ti realizzi. Tutto per restare fedele ad un ideale di emancipazione della donna che ti rende schiava del consenso. Incominci a vivere per giustificarti di tutto quello che fai, che hai fatto o che farai.

  4. 4
    Michelle -

    Non ci sono assolutamente le basi per poter andare insieme in australia e perché questa storia vada bene.. Vai da solo e approfitta per lasciarti questa cosa alle spalle. Meglio cercare una persona che ricambia.

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