Papa Francesco ha fatto solo il suo dovere
di
Mariella Pop
È morto Papa Francesco.
Ora tutti lo celebrano come “uomo della pace”, “difensore dei poveri”, “amico dei migranti”.
Ma onestamente, cosa dovrebbe fare un Papa? Promuovere la guerra? Servire i potenti? Opporsi agli ultimi?
Papa Francesco ha semplicemente fatto quello che ci si aspetta da un uomo di chiesa.
E adesso, come da copione, arriverà la santificazione, magari anche in tempi record. Basta trovare che in vita abbia fatto un miracolo… e che ci vuole ad inventarne uno?
Siamo arrivati al punto in cui basta fare il proprio dovere per essere considerati santi.
Un po’ poco, non vi pare?
Mariella
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Categorie: - Spiritualità
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Più che altro non ho capito come mai:
-il governo (con l’assenso dell’opposizione) abbia proclamato 5 giorni di lutto nazionale;
-la serie A abbia sospeso le partite in segno di lutto;
Tutto ciò in uno stato LAICO (dove ci scartavetriamo gli attributi per capire se il crocefisso nei luoghi pubblici sia ok oppure no), di cui il papa non è rappresentante (in quanto capo di un paese estero, ossia la Città del Vaticano) e a fronte del fatto che per tragedie ben più gravi non sia stato fatto tutto questo tan tan mediatico.
Inoltre, a prescindere dalla bontà o meno del papa, per rispondere alla tua domanda faccio la seguente considerazione: è l’unico papa ad essere vissuto nell’era social e ad averne usufruito da un punto di vista mediatico (non è un crimine eh? Però questa considerazione non l’ha mai fatta nessuno).
Premetto che non sono credente e le sorti dei Pontefici non mi hanno mai scaldato più che tanto. Debbo però riconoscere che se è vero che Papa Francesco ha fatto semplicemente quello che da qualunque Pontefice ci si aspetterebbe, è altrettanto vero che molti altri suoi colleghi, appunto, non lo hanno fatto, ma hanno taciuto su questioni cruciali come, appunto, la pace e l’attenzione verso i poveri, quando non hanno, addirittura, preso le parti di qualcuno, in modo più o meno esplicito. In una situazione qual è in cui ci troviamo, avolte compiere semplicemente il proprio dovere può sfiorare l’eroismo. Inoltre Francesco, a differenza di altri, ha avuto il coraggio di cercare di mettere le mani nel torbido di affari e corruzione che da tempi immemorabili caratterizza lo Stato Vaticano (vedansi IOR et similia). Quindi santificazione magari no, ma un giusto riconoscimento, questo direi proprio di sì. Credo anch’io, invece, che il lutto nazionale sia stata una cosa fuori misura.
White Knight, come al solito ragionamento impeccabile, c’è una parte del ragionamento che decade: é vero che lo Stato é laico e vi é la libertà di culto, ma non dimenticarti che la Chiesa cattolica ha diversi seguaci e credenti, anche non osservanti, io sono fra questi, e sono giovane, 28 anni, e questo Papa era differente rispetto agli altri leader politici, ma anche agli altri Papi, intanto era un Gesuita, quindi aveva molto radicata la parola di Cristo, e la rendeva comprensibile a tutti, non infarciva di latino, rendendo incomprensibile ai più il messaggio di Dio ma ha fatto quello che ha potuto da Papà e anche prima per diffondere la parola di Dio. Questo gli va riconosciuto e gli va anche riconosciuto il dialogo che aveva anche con gli altei
@ Cogitoergosum nr.3: grazie… ma infatti non entro nel merito dell’operato di Bergoglio (che peraltro non conosco bene, quindi sarei inadatto ad esprimere un giudizio), mi limito però ad osservare che lo Stato e le sue istituzioni (tra cui quelle sportive, come la Lega Serie A) ci fanno una testa tanta col laicismo, l’inclusione, il politically correct al fine di non urtare la sensibilità (o “permalosità” direi io) di certe culture o subculture. Poi però la settimana scorsa il mondo intero si è scoperto cattolico (che neanche ai tempi delle crociate…) e si è fermato per una cosa che, scusate tanto, non cambia di fatto i suoi destini. D’altronde il detto “morto un papa se ne fa un altro” non è stato inventato a caso.
Caro Knight, ti preciso che io stesso non sono credente e, con la morte di Papa Bergoglio, non mi sono scoperto cattolico tutto d’un colpo. Peraltro ho già detto che alcune decisioni tipo il lutto nazionale le ho ritenute eccessive. Mi sono però scoperto, e già da prima lo ero, un estimatore di questo Pontefice, pur da un punto di vista laico, poiché ritengo che abbia avuto atteggiamenti e detto cose leggermente diverse da coloro che lo hanno preceduto. Non ha sovvertito, e ciò non si poteva nemmeno pretendere, i cardini del magistero della Chiesa, ma è riuscito a proporlo con un approccio più comprensivo nei confronti delle persone in carne ed ossa e dei loro concreti problemi. Infine, proprio perché, pur da non credente, riconosco che nel nostro Paese la cultura cattolica o, quanto meno, cristiana ha un suo peso, mi dissocio anch’io da certi eccessi di politicamente corretto che vorrebbero bandire dalla società tutti quegli elementi di costume che ad essa si rifanno.
https://youtu.be/8jnq-Frm4uU?si=iYPMgIHQsjTs1nk2
Comunque ho notato che settimana scorsa intervistavano solo quasi donne, ovviamente tutte entusiaste di Bergoglio
A breve io e mio marito andremo a Roma per l’elezione del Papa e poi lo porto a Pompei, alla Reggia di Caserta e in Costiera Amalfitana.
Mia madre lo odiava Bergoglio. Preferiva Wojtyla. Io idem.