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Mio padre mi tratta come se fossi sua moglie

Buongiorno a tutti. Scrivo per avere un parere su una situazione difficile da cui non so come uscire.
Da due mesi circa ho perso mia madre, malata da tempo. In casa ci siamo ritrovati io, mio fratello e mio padre. Il problema è solo lui. Essendo stato abituato in tutta la sua vita ad essere servito e riverito senza dover alzare un dito in casa, ora la gestione cadrebbe interamente su di lui. Dico “cadrebbe” perchè in realtà io e mio fratello ci siamo ritrovati a dover fargli da genitori. E’ totalmente incapace di organizzarsi e gestirsi, e se gli si propone qualunque cosa per cercare di cambiare, lui si arrabbia e cambia discorso, tornando poi il giorno dopo a lamentarsi perchè le cose non vanno bene. E’ un continuo difendersi da lui e da quello che dice, perchè se gli si da corda poi te lo ritrovi addosso. In 30 anni non mi ha mai coinvolto in niente, ora mi ha chiesto addirittura se voglio andare in ferie con lui, cosa a cui ho risposto no.
Mi chiede sempre “cosa facciamo?” “cosa mangiamo?” . Parla al plurale. Se gli insegni una cosa, poi il giorno dopo te la richiede. Non è capace nemmeno di farsi la lista della spesa. Mi sta trattando come fossi sua moglie.
Mi sta causando uno stress altissimo, perchè non posso pensare alla mia vita.
Io gli ho detto che entro la fine dell’anno me ne voglio andare da casa, però mi preoccupa mio fratello, se rimanesse solo con lui lo distruggerebbe.
Io veramente non so come difendermi, perchè ho capito che non cambierà mai, non c’è niente che riesca a fargli capire che sbaglia, l’unica cosa per me è lasciarlo solo. Ha anche il coraggio di dire che non lo aiutiamo e sono sicura che quando me ne andrò lui dirà che lo sto abbandonando.
per favore datemi qualche consiglio perchè non so come uscirne.
Grazie
Silvia

Lettera pubblicata il 4 Marzo 2013. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    kiky9326 -

    La tua situazione è simile alla mia. Mia mamma per fortuna sta bene, ma da persona gentile, premurosa e innamorata che è, ha viziato mio padre e mio padre ha esteso questo “servizio” a me e a mia sorella. Curiamo casa, gli altri nostri fratellini e cani. Quando di sera mia mamma non c’è perchè fa il turno di notte, una di noi sta a casa per aiutarlo, anche se lui è il padre e sono state poche le volte (meno di 10) che ha cambiato il pannolino ai fratellini. Nessun problema a scuola, non beviamo, non fumiamo, non frequentiamo locali “pericolosi”. Chiunque direbbe che siamo delle figlie “perfette”, ma non lui. Per lui siamo delle incapaci, false, ignoranti e mi limito a non dire delle parolacce. Alla prima litigata. “adesso andate fuori di casa! (abbiamo meno di 20 anni) e io ci andrei se avessi un lavoro. Tuo paDRE TI HA CHIESTO DI ANDARE IN FERIE CON LUI, MIO PADRE CI CHIEDE DI TENere i bambini così possono andare in ferie lui e mia mamma (scherzando, ma non troppo). Il problema è che ne abbiamo veramente le scatole piene. Per quanto non ci abbia mai fatto mancare niente di “materiale” c’è uno scompenso enorme dal punto di vista affettivo/comportamentale, per il quale spesso mi sono domandata se davvero valesse la pena di avere un compagno nella vita. Posso farti vari esempi, partendo dalla mia infanzia, è capitato che io e mia sorella volessimo passare del tempo “in più” con i nostri genitori (quando lavoravano noi stavamo dai nonni e li vedevamo solo un giorno alla settimana) la sua reazione? Nervoso, rabbia, urla e percosse. Non è capace di insegnare niente, perchè se sbagli urla e bestemmia come un dannato. Ogni sera a cena ha qualcosa da dire (soprattutto a me) di negativo o rinfaccia, sembra di stare in un tribunale. E sì, magari mi sono scordata una lavatrice, o ho un libro fuori posto, ma vivi e lascia vivere! Lui le cose se le scorda, ma io non gli sono sempre sul collo e dirgli hai fatto o non hai fatto questo. Abbiamo due cani, io li curo in tutto e per tutto e capita che a volte il più vecchio (14 anni) faccia la cacca in casa perchè è incontinente e lì inizia il monologo: e che due palle i cani, oppure, senti che odore da schifo (capirai, la sua profuma); ma voglio vedere quando sarà vecchio e non riuscirà a pulirsi, chi chiamerà. Lui pretende le cose e io non riesco a sopportarlo. Pensa che a volte tratta pure male mia madre (lì lo prenderei a calci in culo). Lui non riesce a capire, mia mamma invece sta iniziando a capire e molte volte la vedo infelice e questo mi distrugge, ma se non fa qualcosa lei io non posso fare niente. Purtroppo spesso capita che se sei una persona buona qualcuno se ne approfitti. Il mio consiglio è di far capire a tuo padre che gli sei vicina dal punto di vista affettivo e in casa puoi aiutarlo (come è giusto), ma non servirlo, parlandogli molto chiaramente, perchè è giusto che da figlia (non so che rapporti avete) lo sostenga, ma lui deve capire che tu non puoi rinunciare alla tua vita.

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