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Mio padre mi sta rovinando la vita

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Lettera pubblicata il 19 Gennaio 2018. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 35 commenti

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  1. 11
    suzanne -

    Cara Elena, ho una storia per molti versi simile alla tua. Un padre che per lunghi anni ho adorato, poi commiserato, odiato, rinnegato. Ti posso solo dire che la mia fase attuale, spreando sia quella definitiva, è bonaria accettazione delle sue gigantesche fragilità, ma anche ammirazione per pregi che per anni non avevo più voluto considerare. Non essendo votata al martirio, l’unico modo che ho trovato per non far degenerare irrimediabilmente il nostro rapporto è stato allontanarmi. Il distacco riporta la giusta prospettiva, e forse ciò che ora ti sembra mostruoso ti apparirà in futuro la semplice ombra che ognuno di noi si porta dietro.
    Un abbraccio!

  2. 12
    ElenaR -

    Ciao Gabriele, sono contenta che mi abbia risposto anche un mio coetaneo perché almeno mi da un’idea di come affrontare la situazione da un punto di vista del mio stesso livello possiamo dire. Però voglio precisare, perché forse non sono stata chiara nella lettera, che io NON LAVORO né con né per mio padre, e non studio nemmeno ragioneria. Sono una studentessa di lingue, con una piccola passione per il diritto e l’economia…passione che mi è dovuta venire anche per far fronte a questa vicenda. Si tu hai ragione io potrei insegnare a mia madre ad occuparsene, ma il principale problema sta nel fatto che mio padre non ascolta nessuno, fa sempre di testa sua, e mia madre non riesce a tenere polso..lei è troppo buona, e comunque è relegata nel ruolo di casalinga/domestica, del resto non riesce a occuparsi, per essere laureata in architettura. Ormai si sono isolati, vivono fuori dal mondo, non sanno usare nemmeno i mezzi tecnologici più rudimentali, vivono come negli anni ’80,ragionano come se fossimo negli anni’80, perché semplicemente non sono cambiati o cresciuti da allora. E lui non si dà da fare per niente, quando andiamo negli uffici di dimentica le carte, non porta gli occhiali per vedere, tante piccole cose che potrebbe…

  3. 13
    ElenaR -

    E io non so più che fare, primo perché non ho conoscenze in ambito economico e secondo perché sono demoralizzata perché so che sono tutte scuse le sue, dice che la vecchiaia gli fa dimenticare le cose, che la testa non funziona come una volta, che sta male…ok ci può stare, però lui cosa sta facendo per reagire? Niente, e io so che più uno si butta a terra e più precipita…e credimi che io a 20 anni già mi sento più vecchia di lui.
    Suzanne, io ti ringrazio per le tue parole ma purtroppo il problema non risiede tanto nel tipo di rapporto sentimentale che ho con i miei genitori quanto nel problema che questi debiti costituiscono.. perché alla sua morte io e i miei fratelli cosa faremo? Mia madre non ne capisce niente e ci chiamerà e noi come faremo a sistemare tutto, anche considerando che per ora non abbiamo un lavoro perché nella nostra zona non c’è niente, niente, solo delinquenza e depressione, e altrove non posso andare perché per muoverti, anche solo per prendere un aereo, come diceva qualcuno poco sopra, ci vogliono soldi, che non abbiamo è che in ogni caso non me la sento di togliere alla mia famiglia in un momento così delicato..e quindi rimango bloccata in questo limbo, ad attendere..un miracolo

  4. 14
    Annalisa -

    Difficile situazione.difficile risponderti perché ti altero molto facilmente leggendo il parere di chi è al di fuori della situazione.secondo me dovresti fare un passo indietro e leggere di nuovo ciò che ti hanno scritto gli utenti di questo forum.non vogliono certo il tuo male, ma stanno semplicemente mettendoti davanti un punto di vista diverso da quello che vedi ogni giorno tu.ti consiglio anche io di allontanarti in qualche modo dalla tua condizione attuale da poter così pensare solo a te stessa.cerca un lavoro,fai volontariato,fai qualcosa che ti tenga lontano dai problemi familiari e che ti faccia pensare a te stessa.per dire,ancora rientri nel servizio civile iscriviti. Si guadagna qualcosa e si fa del bene per altri.tu sei troppo presa dai debiti di tuo padre che,hai paura un giorno(forse alla sua morte)passeranno a voi figli.non è facile vivere con questa consapevolezza..ma stai diventando come tuo padre. Senza voglia di svoltare.sei davvero incredibile ad essertene occupata fino ad ora.ma adesso basta. Hai 24 anni.ti lascio con un aforisma”Se c’è soluzione perché ti preoccupi? Se non c’è soluzione perché ti preoccupi?”Aristotele.
    -spero di non farti incazzare-

  5. 15
    Angwhy -

    Quindi?nel tuo sfogo hai chiesto che fare,se sei cosi convinta a che ti servono altri pareri?

  6. 16
    Yog -

    “Ogni giorno merita di essere vissuto e bisogna impegnarsi”.
    No. È una boiata di prima classe questa che dici.
    SE UNO VUOLE può impegnarsi; altrimenti uno è LIBERO di fare come tuo padre, cui va idealmente la mia solidarietà.
    Impegnati tu e lascia gli altri vivere la LORO vita.
    Con 30 € a Londra ci vai e un posto da lavapiatti lo trova chiunque, non accampare scuse di soldi.

  7. 17
    ElenaR -

    Yog non ho studiato tutta la vita, non ho sacrificato il mio tempo libero per fare la lavapiatti e finire in un tugurio senza se e senza ma senza arte né parte. Il tuo cinismo mi offende. Sai solo giudicare, per favore non rispondere più perché per come mi trovo adesso mi stai solo ferendo. So che per te tutto ciò è irrilevante perché non ti metti dal punto di vista di chi soffre perché è coinvolto. Il mio obiettivo ora nell’immediato non è trovare un lavoro qualunque, perché non ho fatto sacrifici tutti questi anni per finire a fare un lavoro sottopagato che non mi piace, perché così farei esattamente ciò che ha fatto mio padre. Io innanzitutto voglio finire di studiare e voglio che lui mi lasci la tranquillità per farlo poi si vedrà, farò qualsiasi cosa, ma con un titolo, che per voi può essere irrilevante ma per me no… perché la lavapiatti non la fai per tutta la vita, ci vuole il piano b, quello che mio padre non ha avuto. Tu mi stai consigliando proprio ciò per cui ho scritto per evitarlo… cioè di modificare il mio futuro e rinunciare a quello per cui ho lottato una vita in base alla situazione che ha creato mio padre…te ne rendi conto?

  8. 18
    ElenaR -

    Annalisa no non mi incazzo, apprezzo il tuo suggerimento ma sinceramente ora come ora devo pensare a finire gli studi, poi per fare volontariato c’è tempo, è una cosa secondaria per il momento… perché un giorno non voglio ritrovarmi come mia madre a dover fare la casalinga e mantenuta per non aver preso l’iniziativa nella vita

  9. 19
    ElenaR -

    Angwhy io ho chiesto pareri intelligenti, utili, costruttivi, non sarcastico né cinici che mi offendono e mi feriscono più di quanto non lo sono. Fare la lavapiatti non è una soluzione, è solo un diversivo, ma poi? Che farò? Nel futuro? Quando non avrò più l’energia di farlo? Perché per lavare i piatti nel ristorante c’è da farsi un culo così. Non so chi spara certe minchiate se è mai stato a lavorare in un ristorante, ma io ci sono stata è assicuro a chiunque che non è una vita facile e non ti da alcuna garanzia. Le opinioni stupide e superficiali per favore tenetevele per voi, così come i giudizi…se vi va di rispondere per aiutarmi dovete anche mettervi nei miei panni, altrimenti lasciate perdere, non sprecate nemmeno un secondo per scrivere se sono stronzate perché oltre che offendere non fare niente. Certa gente stupida non capisce che anche se si chiede un consiglio non si è obbligati ad ascoltarlo. Io ascolto tutti, ovviamente tutti quelli che scrivono cose sensate e fattibili, ma poi è chiaro che ragiono con la mia testa, tenendo presente i miei limiti e le mie possibilità punto. Evitate di sparare a zero questo è quello che vi chiedo

  10. 20
    Gabriele -

    Yog, come ti permetti di dire certe cose? Vogliamo pensare prima di scrivere boiate? Elena può avere mille motivi per non andarsene e mollare tutta la situazione a parte, il fattore economico/finanziario: anche nell’eventualità che fosse nella possibilità di fare un viaggio e di allontanarsi da questa situazione, comunque dovrebbe prima o poi tornare a casa, a trovare quella situazione, quindi che cosa si risolve scappando dai problemi? Nulla, rimangono lì, e anzi si ingrandiscono, perchè nel frattempo avrà pure l’astio di chi invece è rimasto ed ha subito tutta la situazione. Senza contare che, mi pare di capire, sia di un paese del Sud Italia, quindi figuriamoci. Bisogna cercare di essere costruttivi e fattivi, e non scrivere le cose così, con leggerezza come fosse aria, tanto il problema è di Elena; cosa ti interessa a te, Yog?
    @Elena: Ho capito quindi è come se tu ti fossi trovata al momento sbagliato nel posto sbagliato. Io comunque rimango dell’opinione dell’altro commento, devi farti aiutare da qualcuno. Ok tua madre è nel limbo, tuo padre è nel limbo, sono sempre genitori comunque, non credo che vi lascerebbero i debiti contratti nella loro vita.
    L’unica cosa che mi sento di dirti è di fare quadrato coi tuoi…

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