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Lo Stato, macchina burocratica ingorda?

di

Gentilissimo Direttore,
mi riferisco al suo articolo in prima pagina del 7 luglio.
E’ sicuro che lo Stato sia una macchina ingorda che con una mano dà sostegni alle famiglie e imprese e con l’altra li riprende attraverso l’IVA?
Mi domando: come avrebbe potuto lo Stato (o il Governo) recuperare i soldi per finanziare i sostegni senza prenderli da qualche parte? Forse attingendo ancora una volta dal Pozzo di San Patrizio del debito pubblico? (ahimè lo sta già facendo per infinite altre spese).
Per il sottoscritto lo Stato non è ingordo anzi è di “manica larga”. Difatti, soprattutto dagli anni ’80 in poi, i nostri politici, pur di non perdere consensi elettorali, hanno fatto in modo che lo Stato finanziasse investimenti e promesse elettorali con debito a carico di chi non può votare, giovani e nascituri, anziché ricorrere a prelievi compensativi.
Pensi Direttore che se lo Stato si fosse comportato veramente da ingordo, avrebbe nel tempo raccolto con tassazioni, tagli delle spese e lotta all’evasione i finanziamenti necessari e non ci sarebbe oggi lo stratosferico debito di 2.800 miliardi. Senza questo debito avremmo potuto far fronte con ampio margine a tutte le vere emergenze di questi giorni. Il ricorso al debito pubblico, per chi scrive, è da fare solo per le vere emergenze NON per soddisfare promesse elettorali. Per carità, si possono e si devono mantenere le promesse elettorali ma il politico che le ha proposte dovrebbe avere la faccia di dire ai cittadini dove e come intende recuperare i soldi necessari.
Tarso Melchiade – Taranto

Lettera pubblicata il 7 Luglio 2022. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cittadini - Politica - Riflessioni

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