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L’intolleranza, l’arroganza e i prepotenti

Caro direttore,
ho deciso di scriverle questa lettera per esprimere il mio disappunto riguardo ad alcuni tristi episodi che si stanno verificando nel nostro paese, per chiederle un parere sull’argomento e magari aprire una discussione con chi vorrà farlo.

Da qualche settimana stiamo assistendo alla sistematica aggressione di esponenti del mondo cattolico da parte di alcuni leader dell’estrema sinistra e degli ex-radicali.
Il motivo di questa aggressione verbale e mediatica è stata la ferma presa di posizione della Chiesa su due argomenti di scottante attualità: l’eutanasia e le coppie di fatto.

Si è iniziato con l’intimare a vescovi e cardinali di stare lontani dalla politica e si è finito con le minacce di “revisione” dei Patti Lateranensi.
A parte il fatto che un governo democratico non ricorre alle minacce e ai ricatti per zittire chi esprime il proprio parere, non vedo il motivo per cui un vescovo, un cardinale, il Papa o un cattolico non si debbano rivolgere alla gente e ai politici specialmente su questioni così delicate che riguardano la sfera della coscienza delle persone.

Francamente penso che il parere di illustri teologi e studiosi su questioni così rilevanti debba essere tenuto in considerazione e non offeso e bistrattato come si sta facendo negli ultimi tempi.
Ormai è consentito esprimere delle opinioni soltanto se sono “allineate” a quelle della maggioranza e al programma dell’Unione.
Le accuse rivolte al mondo cattolico di ingerenza politica le trovo assolutamente infondate.
Non si parla di Finanziaria, di TAV, di basi americane… ma di vita e di morte, di coscienza, di famiglia, di diritti delle persone.
Ebbene la Chiesa non può esprimere il proprio parere nemmeno su questi argomenti?
Non può rivolgere un appello ai credenti e ai politici?
E’ una cosa assurda, grave e inaccettabile.
E’ sconvolgente il fatto che si possano esprimere delle idee soltanto se sono “allineate” a quelle della maggioranza e al programma dell’Unione.
Il nostro è o non è ancora un paese democratico?

Di fronte alla crisi di valori della nostra società e alla tempesta che sta avvolgendo l’istituto della famiglia, non possiamo affidare il timone della nave ai Caruso, ai Luxuria e ai Pecoraro.
In questo momento di difficoltà non sarebbe più opportuno affidarsi alla saggezza e all’esperienza di gente colta e sapiente ?

Ora basta, è arrivato il momento di reagire e di dare un nome alle cose.
Il non ascoltare il parere di persone autorevoli si chiama arroganza.
L’offendere chi ha idee diverse dalle proprie si chiama intolleranza.
E chi minaccia e ricatta non è altro che un prepotente.

SìGlobal

Lettera pubblicata il 20 Febbraio 2007. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 32 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    albert -

    Amico, ti ricordo che questo è uno Stato laico, non è lo Stato della Chiesa cattolica.
    Questo significa che la legislazione non la deve dettare il cardinale, o l’himam, o il rabbino, ma la legislazione dovrebbe tenere conto delle esigenze sia dei credenti che dei non credenti.

    I prepotenti sono quelli come te, che vorrebbero imporre a tutti i loro valori anche NELLE LEGGI.

    Se un cattolico vuole sposarsi nessuno glielo vieterà, nè coi di.co, nè coi pacs.
    Per contro, i vescovi vogliono vietare a chi non la pensa come loro di avere una tutela per quelle situazioni di fatto meritevoli di tutela, per i figli, l’assistenza al convivente malato, la reversibilità, ecc.

    Questa è la differenza!

    Saresti contento se un domani, se ci fosse una maggioranza di musulmani, ti impedissero di professare la tua fede, o ti imponessero i loro riti?

    E allora perchè il cardinale Ruini vuole impedire alle coppie di fatto di ottenere legalmente una tutela?
    Che scemenza è dire che allora si indebolisce la famiglia?

    Se uno è sposato da 30 anni, e ha 3 figli, e vive benissimo in famiglia, perchè mai dovrebbe sentirsi “sminuito” se domani altre persone (con cui nessuno lo obbliga ad avere alcunchè a che fare) hanno ottenuto un riconoscimento come coppie di fatto?

    Anche perchè le coppie di fatto, piaccia o no a Ruini, esistono già ora, e questo non impedisce a chi ha fatto altre scelte (esempio i miei genitori)di celebrare il 50° del loro matrimonio e di vivere tranquillamente da sposati.

    I veri prepotenti e ipocriti sono semmai i baciapile politici italiani, che magari sono divorziati, convivono, ecc., (Casini, Santanchè, ecc.) eppure parlano tanto di famiglia, per arruffianarsi i prelati.

    E poi come mai all’estero queste leggi esistono (in Spagna i pacs li ha introdotti Aznar, di destra, e la Chiesa non ha detto niente, ) e solo in Italia abbiamo questi vescovi che vogliono mettere sempre il naso nelle leggi dello Stato?
    Dov’è la coerenza?

    Cercate di avere rispetto per chi non la pensa come voi, anzichè voler imporre a tutti le vostre convinzioni.
    Nessuno nega alla Chiesa il diritto di parlare AI CATTOLICI.
    Ma che c’entra il diritto di parola con la pretesa di imporre a un laico, o a un non credente le leggi che piacciono alla Chiesa cattolica?
    Ti faccio presente che in Italia non ci sono solo i cattolici, anche tra i cristiani ci sono i valdesi, i luterani, i battisti, gli ortodossi, ecc.

    Eppure, se vuoi saperlo, lo Stato paga subito ogni mese i sacerdoti cattolici, con l’8 x mille, mentre i pastori di altre chiese vengono pagati con ritardo, dopo un anno!
    Basta con tutti questi privilegi della Chiesa cattolica.
    Almeno non fate le vittime, che fate solo pena.
    Fa bene la Littizzetto a prendere in giro Ruini.

  2. 2
    albert -

    Allo stesso modo, se esiste una legge che ammette il divorzio, nessuno obbliga una coppia che non condivide la legge a divorziare.

    E la legge che ammette l’aborto, da quando è stata introdotta non solo non ha mai costretto una donna che non voleva abortire a farlo, ma da quando c’è ha praticamente dimezzato il numero degli aborti, che prima c’erano ugualmente ed erano clandestini (molte donne morivano sotto i ferri delle mammane, oppure quelle ricche abortivano all’estero).

    Quindi è ora di finirla con questa arroganza della Chiesa cattolica, e solo in Italia.

    Negli Stati Uniti ad esempio nessun cardinale, e nessun esponente religioso si sognerebbe di fare pressioni sui politici per imporre leggi a favore di una confessione religiosa, per loro la laicità dello Stato è sacrosanta.

    Ma leggetevi la Costituzione, prima di venire a fare le vittime!

  3. 3
    Ari -

    Amico Albert, reclamo per me il diritto di dire sono contro pacs dico ecc. per i motivi che, se vuoi, ti spiegherò. Reclamo il diritto della Chiesa di dire forte e chiaro che è contraria, per motivi che sono diversi dai miei, e di raccomadare ai suoi seguaci di comportarsi uniformemente alla fede che professano. Reclamo per te il diritto di dirti favorevole, anche se il tuo tono mi rompe le scatole.
    Ciao.

  4. 4
    Sìglobal -

    Caro Albert soltando una domanda.
    Mi diresti, per cortesia, in che modo il cardinale Ruini sta imponendo qualcosa ai non cattolici?

    SìGlobal

  5. 5
    Nand -

    Caro Albert come mai se in Italia c’è tutto questo potere delle autorità eclesiastiche sono passate leggi come il divorzio e l’aborto?( con partiti come la DC al governo)
    Secondo me e più facile dare la colpa ad altri invece di riconoscere i propri fallimenti,uno stato di diritto e mirato alla salvaguardia della persona no delle abitudini sessuali o alla religione di appartenenza non puo essere che la proposta dei pacs vada al di la di questi vincoli? come si fa a mettere insieme coppie di fatto con le normali convivenze ,questi ultimi non si uniscono in matrimonio per libera scelta non per altro, quindi chi non vuole doveri non ha neanche diritti e poi nel convivere trà due eterosessuali che gusto ci sarebbe se alla fine del rapporto i due partner avrebbero la stessa incombenza del divorzio vale la pena che si sposino.
    E ovvio che regole ci vogliono ma queste che sono state proposte mi sembrano mutuate dall’IMPS dove più anni maturi più ti spetta di diritto
    concludo con il rispetto delle tue opinioni anche se non le condivido.

  6. 6
    Raffaele -

    Mettiamoci al posto di Welby, e vediamo chi non candannerebbe questa chiesa, avete visto che pancia hanno certi cardinali, mangiano dalla mattina alla sera, loro che dovrebbero fare digiuno per fare un esempio, frequentano i migliori ristoranti, l’ho constatato, solo chi soffre può parlare, non loro ovviamente.
    Viva Montanelli.

  7. 7
    albert -

    Siglobal: Me lo chiedi per scherzo, o fai sul serio?

    Ruini si rivolge direttamente ai LEGISLATORI, al Parlamento, non ai cattolici, si ingerisce pesantemente nell’autonomia del potere legislativo, tanto che molti autorevoli commentatori, laici come Scalfari, ma anche cattolici come Ettore Masina, rivendicano l’autonomia del parlamento e invitano il Ruini a fondare un partito se crede, ma a smetterla di cercare di condizionare le scelte del potere politico.

    Se Ruini dicesse ai cattolici in genere: “questo è l’insegnamento della Chiesa, seguitelo” sarebbe del tutto lecito, e avrebbe il diritto di scriverlo su Avvenire, o ovunque crede.

    Ma il fatto che Ruini – come già ha fatto per la fecondazione assistita – venga a voler cercare di ingerirsi pesantemente e direttamente nell’attività del parlamento italiano, rende il suo comportamento decisamente inaccettabile, scorretto, in quanto viola tra l’altro la regola che dai tempi di Cavour in poi è stata la regola dei rapporti tra Stato e Chiesa: “Libera Chiesa in libero Stato”.

    Questo significa che anche i legislatori cattolici devono prima di tutto pensare al fatto di essere legislatori di uno Stato LAICO, in cui esistono credenti di varie fedi, e non credenti, e quindi non è ammissibile far prevalere gli interessi di fedeli di un culto piuttosto che un altro.

    Lo diceva anche un presidente americano cattolico come John Kennedy, che un conto è la coscienza personale, su cui un fedele può obbedire al suo vescovo, e ben altro sono gli affari di Stato, in cui non ci sono solo i cattolici da tutelare.

    Il comportamento di Ruini non è stato censurato solo dal sottoscritto, lo dicono in tantissimi, soprattutto quanti hanno notato che il comportamento arrogante, manipolatorio e intrusivo di Ruini è ben diverso da vescovi quali ad esempio il cardinale Martini, o Tettamanzi, ecc.

    Un altro esempio, particolarmente sgradevole e odioso.

    Perchè Ruini aveva fatto forti pressioni , 1-2 anni fa, per esentare da varie imposte GLI IMMOBILI DELLA CHIESA ADIBITI A USI COMMERCIALI?
    Questo fu un esempio lampante della poca spiritualità, e della molta furberia del Ruini, al quale interessano prima di tutto i propri affari pecuniari, altro che i valori cristiani
    Questo fu criticato da tutti, perchè si capì subito che Ruini usava i parlamentari che riusciva a manipolare solo per avere benefici economici, commettendo tra l’altro un sopruso rispetto a tutti gli altri italiani.

    Perchè un immobile non destinato a culto non dovrebbe pagare le tasse come tutti?
    Perchè la libreria della Cattolica, ad esempio, che svolge un’attività commerciale e incassa una barca di soldi, non avrebbe dovuto pagare le imposte come una qualsiasi altra libreria?

    Cosa c’entra la fede con gli affari?

    Questo è chiaro a tutti, a tutti tranne all’astuto Ruini, che usa i parlamentari per i propri interessi materiali, e comunque si ingerisce pesantemente cercando di condizionarne l’attività

    Spero di essere stato chiaro.

  8. 8
    albert -

    Quanto ad Ari: il mio tono, che ti rompe tanto le scatole, è la risposta a qualcuno che ha anche il coraggio di dire che chi si oppone all’invadenza di Ruini e della CEI negli affari del parlamento italiano è un arrogante, un prepotente, ecc.

    Che coraggio!

    Viene in mente Fra Cristoforo nei Promessi Sposi, quando risponde a Renzo facendogli notare che il potente, nella sua arroganza, “può insultare e chiamarsi offeso, schernire e chieder ragione, atterrire e lagnarsi, essere sfacciato e irreprensibile”.

    Siglobal ha fatto così, ha fatto la vittima difendendo un gruppo di veri prepotenti e arroganti, e cercando di far passare chi si oppone loro per arroganti.
    Inaudito!

  9. 9
    albert -

    Rispondo a Nand:
    ti faccio notare che la legge sul divorzio è del 1970, quella sull’aborto è del 1978, parliamo di epoche ormai remote, in cui peraltro le gerarchie ecclesiastiche non avevano affatto tutta l’invadenza di oggi.
    La legge sull’interruzione della gravidanza (che comunque la si pensi dovrebbe essere l’extrema ratio, io personalmente penso che una donna potrebbe dare anonimamente il bimbo in adozione, ma ripeto, è un mio pensiero) fu votata anche da parlamentari DC, non ci furono i Ruini e C. a intromettersi.

    Ci fu poi il Movimento per la vita che promosse il referundum per abrogarla (che fallì), ma anche tra i cattolici non ci furono affatto crociate e mobilitazioni.

    Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, ma solo oggi possiamo vedere questa grottesca “saldatura” politica, in nome di bassi interessi politici e affaristici, tra personaggi neppure credenti (come Giuliano Ferrara o Marcello Pera) e gerarchie ecclesiastiche, i così detti “Teocon”, uniti solo per strumentalizzare la fede e la religione per interessi politici e di bottega.

    Una cosa voglio anche dirla, come cristiano (non cattolico).

    Mi indispone alquanto sentire da parte delle gerarchie cardinalizie tutta questa esaltazione esagerata della “famiglia”, quasi fosse il valore fondamentale per un cristiano.

    In un mondo in cui i ricchi diventano sempre meno e sempre più ricchi, e la povertà colpisce sempre più persone, in un mondo dilaniato da guerre, in cui 800 milioni di persone non hanno di che sfamarsi a sufficienza, mentre altrettante sono obese, in un mondo di violenza, consumista, sovrappopolato e in cui l’uomo sta devastando le risorse naturali e probabilmente non sopravviverà fino al 2100 (a detta di molti scienziati), ecco, l’unica battaglia che la Chiesa cattolica vuole combattere è quella x la difesa della “famiglia”.

    Famiglia? Ma se proprio Gesù Cristo è stato il più disincantato e duro oppositore della sopravvalutazione dei legami familiari!
    “Nemici dell’uomo saranno i suoi parenti” , “Chi ama il proprio padre o la propria madre più di me non è degno di me”, “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti” (a un discepolo che voleva prima seppellire il padre) , “Chi sono mia madre e i miei fratelli? Chi fa la volontà del Padre mio, ecco mia madre e i miei fratelli!”, “Beate le sterili, e le mammelle che non hanno allattato!” (alla faccia delle campagne per la difesa delle famiglie numerose). E quando Gesù dice di essere venuto a portare divisione (la spada) nelle famiglie, perchè per causa sua i genitori litigheranno coi figli, ecc.?

    Ma insomma, signori cardinali, ma ogni tanto i vangeli li leggete?
    E allora com’è che avete sempre questa fissa per la “famiglia”, quando Gesù Cristo non perdeva occasione per criticarla aspramente?

  10. 10
    SìGlobal -

    Mi spiace Albert ma le tue accuse non le capisco.
    Dici che Ruini può esprimere liberamente l’opinione la sua opinione e poi dici che non si può rivolgere al legislatore… e chi dovrebbe rivolgersi?
    E’ normale che si rivolga a chi fa le leggi.
    Il popolo di Vicenza quando manifesta si rivolge al governo che prende le decisioni non agli altri pacifisti.
    Ma, poi scusa, hai così poca stima dei legislatori?
    Devono essere proprio dei tonti se si lasciano condizionare così facilmente da cosa dice un cardinale di cui non condividono le opinioni.
    Mi sembra che la tua opinione derivi da un profondo astio, non so da cosa causato, nei confronti della Chiesa e del mondo cattolico.
    Quindi ti invito a rispettare anche le opinioni degli altri soprattutto se sono persone competenti e preparate.
    Detto questo puoi pensare e fare quello che ti pare, ma non puoi sputare veleno in modo gratuito e ingiustificato.
    sig.

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