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Limite 32 anni sul lavoro, chissà perché?

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Lettera pubblicata il 19 Aprile 2008. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Cittadini - Lavoro

La lettera ha ricevuto finora 68 commenti

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  1. 11
    Monk -

    Chi ha la sola laurea in giurisprudenza, DEVE o prendere un titolo, come quello di avvocato, oppure essere dirigente o prof. universitario e così via, OPPURE DEVE frequentare i due anni di Scuola di Specializzazione delle Professioni Legali (le cosiddette SSPL) per poter accedere al concorso in magistratura.

    In ogni caso, il limite di età dei 40 anni, per la magistratura, è stato tolto, per tutti. Ma, come vedi, con la sola laurea NON puoi più concorrere.

    Sennonché, se hai la laurea in giurisprudenza, accedere al concorso in magistratura attraverso la strada delle SSPL non è forse la migliore idea, e questo semplicemente perchè il concorso è durissimo (anche se i meritevoli comunque passano SEMPRE, visto che non riescono a coprire mai tutti i posti e quindi ci sono posti liberi in abbondanza per tutti) e quindi non si ha la certezza, anche studiando molto, di riuscire a passarlo (e lo si può sostenere solo tre volte nella vita).

    Ne consegue che, se uno frequenta le SSPL, accede al concorso ma non riesce a passarlo, rimane a dir poco fregato. Può mai mettersi a fare pure la pratica forense, tentando poi il concorso per diventare avvocato, il quale (te lo dico per esperienza), se è una bazzecola in molte regioni del sud Italia, è molto duro e selettivo al centro ed al centro-nord, soprattutto a Roma e Milano, con percentuali di promozioni inferiori al 20%? E, quand’anche riuscisse a superare l’esame, inizia a fare l’avvocato a 40 anni?

    Inoltre, le SSPL sono, a mio parere, non solo inutili (non ti insegnano praticamente niente), ma anche dannose: in altre parole, la pratica forense ti forma molto di più. E se è vero che puoi sia frequentare le SSPL sia svolgere la pratica forense allo stesso tempo, ti assicuro che, in questo caso, puoi scordarti comunque di passare l’esame da avvocato. La pratica forense o la fai a tutto tondo, vivendo dentro uno studio legale dalla mattina alla sera (anzi, a volte dalla mattina alla notte), ed allora hai concrete possibilità, se sei una persona preparata, di passare brillantemente ed al primo tentativo l’esame da avvocato se vivi al Centro o al Centro-Nord, oppure, se la fai così come viene, dividendola con altri impegni, non ti consentirà di passare l’esame di avvocato (sempre al centro o al centro-nord) se non dopo 4 o 5 volte che avrai provato a sostenerlo.

  2. 12
    robinhood2 -

    Ti dirò, Monk, io mi ero laureato in giurisprudenza a 23 anni, con 110/110, a Milano, e all’inizio l’idea di dare il concorso in magistratura mi attirava.
    Ma nel frattempo avevo iniziato a lavorare in aziende, e avevo lasciato perdere, anche perchè per dare con successo un concorso così devi studiare almeno un anno a tempo pieno.

    Sul fatto che la pratica forense e l’esame siano la più grande truffa che ci sia, d’accordo al 100%, io ci avevo rinunciato subito (anche perchè un praticante è solo sfruttato per uno o più anni, fa solo l’aiutante della segretaria senza prendere un soldo, a meno che sia figlio o amico di famiglia dell’avvocato).

    Io conoscevo praticanti che riuscivano a fissare false residenze a Catania, o Messina, per poi andare là e passare l’esame, facevano passare tutti (mi ricordo anche qualche anno fa quella prova annullata in Puglia, mi pare, perchè tutti copiavano).

    Mentre invece in altri distretti di corte d’Appello, c’erano (e ci sono) casi grotteschi in altro modo: gente preparatissima che non passava nemmeno lo scritto (perchè non ammanicata), e senza che neppure si degnassero di dargli l’evidenza degli eventuali errori!

    Rimase famoso il caso di quella ragazza (preparatissima) che fu addirittura perquisita due volte, non si sa nemmeno perchè, mi pare in Emilia.

    Insomma, non a caso oggi trovi avvocati preparatissimi (una minoranza) ma anche dei cani, che hanno passato l’esame di Stato non si sa come, e sono a volte la rovina dei loro clienti (anche se poi magari sono bravissimi a gestirsi le loro pubbliche relazioni, nei tribunali).

    Idem, per i magistrati. Il concorso faceva comunque pena: non prevedeva minimamente materie moderne importanti come le tecniche investigative, o la tecnica bancaria e finanziaria (per conoscere come vengono gestite le transazioni finanziarie), che senso aveva l’esame di diritto romano al concorso in magistratura? O diritto ecclesiatico?

    Se la giustizia è allo sfascio in Italia, la colpa è anche delle caste forensi e giudiziarie.

  3. 13
    lupetto -

    Non me ne intendo di mondo forense e magistratura,comunque vedo che in ufficio come dipendente nel periodo di ufficiale formazione fai tutto tranne quelle che sarebbero le tue mansioni.Ho conosciuto diversa gente che proviene da praticantati di commercialista e non sa fare nulla di dichiarazioni,ha fatto solo moli di compilazioni meccaniche e code in posta e banca.Così come quando ti chiedono straordinari nel biennio di prova lo fanno solo per aumentare le moli ma invece di imparare ti rintroni solo per gli sforzi.

  4. 14
    lupetto -

    Robinhood,mi fai rivere almeno in parte il mio caso.Non so sei hai letto le altre mie lettere recenti di sfogo,ho passato il concorso senza copiare nè avere raccomandazioni.Ero definita la persona + brava tra i precari come preparazione e intelligenza ma fui anche l’unica persona a essere rimandata per problemi relazionali,ossia gli altri,tra cui c’è gente che ha ammesso di aver copiato,ebbero lo sconto di precariato e io no.

  5. 15
    ChiaraMente -

    Bene, visto che ho appena compiuto 32 anni posso andare in “pensione” tranquilla, dopo anni di infruttuose ricerche di un posto di lavoro come si deve e anni di tirocini non retribuiti, volontariato e quant’altro.

  6. 16
    lupetto -

    Mi spiace tantissimo che non abbia ancora trovato lavoro,ChiaraMente,io che attualmente ce l’ho in fase di precariato rischio di perderlo per la valutazione dei superiori.

  7. 17
    robinhood2 -

    Scusa ChiaraMente, ma tu che titoli professionali hai?
    E dove hai cercato lavoro?
    Mi spiace davvero che tu a 32 anni (l’età migliore!) ti consideri fuori gioco dal punto di vista lavorativo.

    Volevo capire se magari ci sono possibilità che hai tralasciato, ivi compresa la possibilità di creare qualcosa di tuo (non è detto che ci sia bisogno di investire chissà cosa).

  8. 18
    ChiaraMente -

    Meglio fare una piccola rettifica: la mia affermazione era un pò pessimistica e un pò ironica, infatti non mi considero totalmente fuori gioco anche se non nascondo che a volte l’idea mi sfiora e mi fa paura, ma continuo a presentare candidature in ogni ente pubblico e privato che preveda la mia figura professionale (e che non richieda attività per le quali non ho la competenza). Inoltre sto frequentando una scuola di specializzazione per non restare indietro con la formazione e non escludo poco più avanti di fare proprio come da voi suggerito, ovvero di “mettermi in proprio” affittando magari una volta alla settimana una stanza uso ufficio in uno studio già avviato per cominciare una attività mia, ma nel frattempo è grigia vedere che le domande presso istituzioni e quant’altro cadono nel vuoto. Purtroppo ultimamente tanti e tanti si son laureati nella mia “specialità” abbagliati dalla ventilata indispensabilità della mia figura professionale in molti ambiti, ma questo settore ancora va avanti per conoscenze e si lavora per collaborazioni e consulenze richieste su via nominative e e raramente per concorso o qualsivoglia modalità di selezione che non sia per conoscenza diretta della persona, e allora, per esempio, se non conosci un team di progettazione che abbia già scuole-“clienti” di riferimento sei tagliato fuori da questa fetta di mercato e non hai possibilità di imparare a fare progetti nè di proporli giacchè la progettazione è affare che necessita di un gruppo di lavoro per forza di cosa e anche per fare uno sportello di consulenza prefriranno un’associazione al singolo abilitato, fermo restando che dovresti- e dico dovresti- trovare un ambito che non sia di competenza specifica delle istituzioni; se non conosci professionisti privati non hai possibilità di appoggiarti a loro; etc etc. e nel settore pubblico i concorsi son davvero pochi e riservati a chi vanta una specializzazione (vedi sopra) o almeno 5 anni di esperienza che comunque è sempre specifica e ristretta ad un ambito particolare e un cristiano non può specializzarsi in tutto. Purtroppo io mi sono iscritta al’università a 23 anni e ne sono uscita regolarmente a 28 anni, ho fatto il regolare tirocinio annuale e relativo esame di stato e mi sono abilitata alla professione a 29 anni, quasi 30. Dopo un periodo iniziale di smarrimento in cui ho raccolto un pò le idee mi son iscritta a una scuola di specializzazione- sono al 2 anno- e ho provato ad inserirmi nel settore tramite volontariato perchè non avevo altre conoscenze, nella speranza che dopo un pò mi proponessero o fossero disposti ad accogliere proposte di collaborazione, o comunque di fare conoscenze utili- così è stato- ma i tempi son sempre lunghi e ancora collaboro a titolo gratuito per quanto ci siano anche attività che sul curriculum poi fanno bella figura. inoltre ho la “simpaica” particolarità di avere una invalidità per un problema di vista dovuto ad un incidente stradale di diversi anni fa e di conseguenza

  9. 19
    lupetto -

    Il lavoro autonomo fu per me grande disperazione:gente che non paga con scuse possibili e immaginabili e che fa finta di niente per il pagamento.

  10. 20
    ChiaraMente -

    non ho preso la patente anche so guidare – cosa facilmente rimediabile- ma ho paura di guidare proprio perchè anche con occhiali e correzioni mi manca l’emicampo visivo sinistro e non ho proprio voglia di avere un altro incidente. Fortuntamente vivo in una piccola città dove spostarsi con i mezzi pubblici è relativamente facile e non ho probemi a prendere treni ale cinque di mattina per spostarmi verso l’interno( vivo in Sardegna) ma il caso vuole che la maggior parte dei posti in cui potrei lavorare come le C. T. siao dislocate in cima ai monti lontani da stazioni Km e Km per evitare fughe degli ospiti e tener lontani dagli occhi del paese gli indesiderabili. Come avrete capito il mio settore di lavoro è quello sociale, quindi parlo di Comunità Terapeutiche per tossicodipendenti, scuole, Comuni e Province, ASL etc. E’ un lavoro bellissimo che a me piace motlo ma davvero a volte quando sento che a 32 anni si è fuori mentre io sto appena iniziando…mi viene il magone! Grazie per l’ascolto.

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