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Le case Enpam della Diomira Pirelli

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Lettera pubblicata il 2 Giugno 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cittadini

La lettera ha ricevuto finora 38 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    donatella -

    sono una inquilina ENPAM di via statilio ottato 9 qui tra poco vendono le case,Ci hanno chiesto di fare una coop per comprare ma non sappianmo ancora i prezzi…qui a Roma i prezzi di mercato sono pazzeschi un tricamere in periferia come il mio lo paghi 340 mila euro.Nel mio palazzo molti sono indigenti a basso reddito e hanno paura di perdere la xasa altri sono con il contratto a nome di un parente deceduto ci sono case vuote non assegnate.spiegateci bene cosa accade grazie donatella salina romnma

  2. 12
    vincenzo -

    ho letto con interesse quello che e’ stato scritto nel forum, sono un inquilino enpam di Torino, mi piacerebbe avere uno scambio di opinioni con il Sig. Pino di Pisa, volevo sapere come stanno procedendo le vendite, se hanno avuto possibilita’di poter scegliere l’istituto bancario e il notaio, grazie per l’attenzione.

  3. 13
    luca -

    confermo quanto scritto da donatella. I sindacati stanno organizzando cooperative di acquisto per proporre l’acquisto in blocco degli immobili.
    Vorrei sapere se dalle esperienze degli inquilini delle altre città questa strada è quella corretta.

  4. 14
    Salvatore Cirillo -

    le professioni o operato dei portieri (ENPAM) se vendono come andra a finire viene licenziato a riassunto al nuovo entrate? essendo capi di famiglia di età avanzate i sindacati come operera in merto a ciò li difenderà o se ne frega, o il portire è stato solo buono a pagare le dovute tasse alla madre patria per non essere riconosciuto del suo operato? salvatore.cirillo91@gmail.com

  5. 15
    donatella -

    da noi non hanno sostituito il portiere che e’ andato in pensione per anzuabutà certo spero che dopo la vendita delle case voi possiate restare pagando il vostro stipendio i soci della cooperativa.Da noi a Roma via statilio ottato 9 ve4ndono tra due anni ib città siamo migliaia.A vedere l’assemblea costitutiva del Comitato l’età media e’ sopra i 50 quasi tutti capelli bianchi.Siamo tutte situazioni a rischio pensionati al minimo invalidi ragazze madri o disoccupate.A 47 anni tre figli ed uno stipendio solo mica lo so se il mutuo me lo fanno.

  6. 16
    Salvatore Cirillo -

    basta noi vogliamo lavorare !!! tranquilli Assemblea nazionale

    “Qualità e professionalità

    per una sanità pubblica”

    Relazione introduttiva

    di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici

    Centro Congressi Frentani

    Roma, 27 novembre 2007

    Care compagne e cari compagni,

    denigrano il servizio pubblico, denigrano i lavoratori del pubblico impiego, denigrano la sanità pubblica, insultano e criminalizzano i medici pubblici. E siccome, con la loro propaganda mediatica, affermano che il pubblico è gravemente malato, ci vogliono somministrare la medicina del privato. Ma noi, insieme a tanti lavoratori e cittadini, non ci stiamo. Non siamo macellai, non siamo fannulloni. E non vogliamo trasformare i nostri ospedali pubblici in tante cliniche Santa Rita.

    Il Libro Verde

    La trappola è ben studiata. Basta saper leggere il Libro Verde del Ministro Sacconi. Si lancia un allarme per l’elevata spesa sanitaria nel nostro Paese, attuale e soprattutto futura. Si afferma che “a costi elevati corrisponde una bassa qualità dei servizi offerti”, con “estese aree di inappropriatezza”. E la soluzione arriva, con apparente conseguenza logica: “evitare un’ulteriore espansione dell’intervento pubblico” e sviluppare il “pilastro privato”. Si elencano poi alcune possibilità per migliorare il sistema: “diverse forme di mutualità fra privati, realizzate attraverso la bilateralità, le assicurazioni private o le forme miste, i fondi sanitari complementari”. In pratica si prospetta un ritiro della tutela pubblica universale, a vantaggio di soluzioni di natura privatistica diversificate nel territorio, chiamando anche alla complicità le parti sociali nei casi di “cogestione dei servizi”. La personalizzazione della tutela viene stravolta, ed indirizzata verso una risposta privatistica, a discapito dell’universalità del diritto. E’ esattamente la risposta sbagliata a fronte della crisi globale e della nuove criticità sociali (invecchiamento e non autosufficienza, immigrazione e precarietà, nuove povertà). I cittadini più fragili e con maggiori bisogni saranno sempre più esclusi. Basti pensare alla non autosufficienza, alle patologie degenerative croniche, alla salute mentale. Respinti perché troppo costosi. Si avrebbe un acuirsi delle distanze tra Nord e Sud, tra settori e figure forti, e aree e figure deboli. Cioè un arretramento della coesione sociale. Prima della stesura del Libro Bianco che conterrà le scelte del Governo, li dobbiamo fermare.

    Qualcuno potrebbe obiettare che la nostra lettura del Libro Verde è pregiudiziale. Allora parliamo di numeri. La spesa sanitaria pubblica assoluta ed il suo finanziamento negli ultimi 15 anni hanno senz’altro avuto una crescita costante, ma il dato da prendere in considerazione non può che essere il rapporto fra spesa pubblica e PIL. Questo negli ultimi anni si colloca tra il 6,5% e il 6,8%, cioè nella media Ocse e nella media dell’Unione Europea. Questa è la versione .html del file

  7. 17
    Salvatore Cirillo -

    Noi essendola piccole rotellina del carro ENPAM ci devono ascoltare il nostro lavoro va riconosciuto pure essendo una piccola categoria (il porterato )è dico: La Direttiva 2006/54/CE, va approfondita con grande attenzione nel raffronto col nostro sistema pensionistico, perché ci sono aspetti non chiaramente univoci. Da una parte indica come discriminante stabilire limiti di età differenti per il collocamento a riposo (art. 9), dall’altra che non è considerato incompatibile il fatto che uomini e donne possano chiedere un’età pensionabile flessibile alle stesse condizioni (art. 13).Uno degli argomenti più utilizzati dai fautori dei fondi è legato all’incertezza del fattore politico: mantenere il Tfr è più sicuro e, magari anche più vantaggioso economicamente, ma nel futuro un nuovo governo potrebbe rimettere mano alle pensioni.io dico è la tecnologia E’ il mondo che sta girando davanti alle telecamere. I tempi stanno cambiando, oggi, più per ragioni oggettive che per volontà soggettive. Tanto queste sono generose e deboli quanto quelle sono arroganti e potenti. Vado dicendo che sta prendendo centralità la geopolitica. Lo spazio politico non è più quello delle piccole nazioni, ma quello dei grandi continenti. La verità è che gli Stati uniti hanno paura di questo mondo che cambia.Noi europei siamo abituati alla decadenza, gli americani no. Non riescono a rassegnarsi: questo spiega la loro nevrosi internazionale. Sì,Marx lomanderei in india. Lenin invece lo vedrei bene alle prese con i problemi di organizzazione politica del lavoratore precario, Non è che sia questa la figura dell’operaio postfordista? E come si porta in un call-center la coscienza politica dall’esterno? E in una banlieu l’idea che bisogna fare sindacato e fare partito? E in un Cpt la pratica non dell’integrazione ma dell’insubordinazione? E’ dura. Marx ce la può fare a farci capire ancora. Lenin, a farci ancora agire, è un po’ più indifficoltà.Ma c’è sempre la misteriosa curva della sua retta

  8. 18
    salvatore cirillo -

    carissimi Qualcuno potrebbe obiettare che la mia lettura ma io mi esprimo come mamma mi creò, io non concepisco perchè i sindacati hanno tanto interesse ma inconclusione non riescono ad ottenere nessun intento le grandi ENTI previdenzionali non fanno nessun coprommesso loro quando vendono, vendono tutto il comprensorio dove è stato stabilito da vendere ed il migliore offrente aquista tutto il comprensorio ,e cosi tutte le catagorie che lavorono sugli stabili perdono il loro operato non avendo chi tutela i loro operato ,così molte famiglie a spasso .Io dico che ci devono tutelare perchè noi paghiamo tasse alla nostra amata patria e in cambio abbiamo solo amarezze intollerabili ma delle certezze di buon auspicio

  9. 19
    donatella -

    PWENSO CHE NON DOBBIAMO AVER FIDUCIA IN CHI CI HA SVENDUTO PER ANNI MA AUTOORGANIZZARCI E COSTRINGERE LE ISTITUZIONI A FARCI SENTIRE.Chi firma i licenziamenti ed i contratti a perdere sono gli stessi che ci mettono in condizionbe di sottostare a quello che vuole fare l’ENPAM cioe’ speculare e far guadagnare chi compra le case costringendoci a mutui usurai o ad uscire dalle case.Non esiste una politicva della casa in Italia e’ veramente la legge della giungla ma fino adesso il popolo ha cinto solo dove ha imposto la legge della piazza a speculatori e falsi sindacati

  10. 20
    liliana -

    Per Giovanni D’amico

    Ciao Giovanni, per favore mi chiami o mi dici il tuo numero perchè vorei chiederti circa la tua situazione come stanno le cose.
    Grazie. il mio numero lo sai.
    Liliana Tarantino

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