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Mondo del lavoro in Italia: non laureatevi in ingegneria!

di Daniel85
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Aprile 2012. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 387 commenti

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  1. 371
    Davide -

    Il problema di ingegneria in Italia è che ormai i contratti sono precari (es. interinale) e ti pagano una miseria anche se fai l’ingegnere progettista in R&D. Svolgi un lavoro complesso, stressante, con trasferte e clienti internazionali, che spesso te lo porti anche a casa, e con enormi responsabilitá (rischio di rompere un macchinario che costa milioni di euro e interrompe una linea produttiva per colpa di un bug nel software o una svista di progetto)…per essere pagato come un operaio (che non ha manco speso 1 euro per la laurea)!

    Che senso ha?

    Solo uno poco sveglio puó accettare una condizione del genere. Infatti molti scappano all’estero o si riciclano in lavori con lo stesso stipendio, ma che richiedono 1/5 dell’impegno.

  2. 372
    Stefano -

    Buon anno a tutti.
    Continuando il discorso penso che comunque non ci si debba far sfruttare troppo. Sento parlare di stipendi inferiori a 1000 euro al mese, questo è inammissibile. Dipende anche da noi stessi difendere la categoria. Certi posti e contratti vanno rifiutati. Penso che un ingegnere con esperienza di molti anni valga 3000 euro in Italia. L’inizio senza esperienza non inferiore ai 1500. Comunque dopo alcuni anni e con poche responsabilità non si debba accettare meno di 2000.

  3. 373
    Stefano -

    Comunque non conviene fare ingegneria per poi andare a lavorare nelle industrie private. Solo se sia ha intenzione di aprirsi un ufficio tecnico in proprio , altrimenti non ha senso. Molto meglio specializzarsi dopo le superiori e andare subito a lavorare. Si risparmieranno tanti soldi e si verseranno subito i contributi, anche perché l’università non insegna nulla di quello che è la professione di ingegnere

  4. 374
    Carlo Peri -

    Il mercato del lavoro per ingegneri in Italia è sempre stato drammatico. All’estero, poi, hanno i loro ingegneri formati nelle loro università e degli italiani non sanno che farsene.
    Le storielle del CV ben scritto sono solo specchietti delle allodole, dietro cui recruiters laureati in psicologia, che non sanno nulla di ingegneria, nascondono la loro incapacità di selezione.
    La storiella di ingegneria quale facoltà miracolosa per trovare lavoro è tenuta in vita da università che devono attirare iscritti per mantenere le cattedre del loro personale.
    Ho visto decine di compagni di corso dannarsi la vita per anni alla ricerca di un lavoro dopo la presunta laurea miracolosa. Alla fine non riuscirci e aprire un bar.

  5. 375
    Patrick -

    Alla luce di avvenimenti che mi sono accaduti di recente posso dire una cosa…
    Si trova lavoro a patto di avere determinate conoscenze in alcuni ambiti, ad esempio normativa sui lavori pubblici, risparmio energetico piuttosto che impiantistica.
    Questo significa che occorre studiare ciò che è richiesto in un determinato periodo.
    Studiare nel senso di specializzarsi, anche in autonomia.

  6. 376
    Eugen79 -

    Non esiste nessuna laurea che garantisce di trovare subito un lavoro importante perche, ve lo dovete ficcare in testa: IL LAVORO NON SI CERCA, bensì si SCEGLIE. Si passa un po’di tempo a prepararsi (scuola? università? corso professionale?) e poi si comincia: all’inizio con poche responsabilità e poi, col tempo, sempre maggiori. Se uno ha scelto di fare l’ingegnere come lavoro, la laurea ingegneria è imprescindibile! Senza questa uno non può nemmeno proporsi per quel ruolo. É fuori dubbio che firmare il primo contratto è molto difficile, ma bisogna farlo solo una volta… ci siamo passati tutti! Sono certo che l’autore di questa lettera a questo punto, dopo aver fatto le sue esperienze, se la passi bene. Quando ha scritto ha commesso due errori 1)aspettarsi che a 27 anni gli avrebbero steso i tappeti rossi solo perché aveva la laurea 2) perdere subito la speranza, dopo pochi colloqui

  7. 377
    Antonio B. -

    In merito all’ultimo commento ti posso dire che un ingegnere (civile/edile/architettura), che lavora in una azienda come dipendente (lavoro di ufficio/progettazione, acquisti, manutenzione, commerciale, ecc) anche se con 10 anni di esperienza (mia esperienza) difficilmente guadagna uno stipendio superiore ai 1700 euro al mese. Basta vedere i vari ccnl.
    Tra un laureato ed un diplomato la differenza è minima o addirittura nulla.
    Se poi sei un libero professionista bhe lì il discorso dipende da tantissime variabili.
    Ho molti colleghi che hanno abbandonato ed hanno deciso di dedicarsi ad altro (turismo, bar, ecc).

  8. 378
    Axel -

    Il mondo del lavoro è cambiato. Vale la regola benefici/costo. Se poi si aggiungono i mantra di molti direttori che dicono che gli ingegneri devono saper risolvere i problemi altrimenti che li assumo a fare… beh rimane poco da lasciare alla fortuna…

  9. 379
    Eugen79 -

    “Le storielle del CV ben scritto sono solo specchietti delle allodole, dietro cui recruiters laureati in psicologia, che non sanno nulla di ingegneria, nascondono la loro incapacità di selezione.” Frase da incorniciare! Ormai siamo a livelli di “culto del cargo” e esistono anche corsi FINANZIATI PUBBLICAMENTE in cui si insegna ai poveri disoccupati che devono usare un certo tipo di font, lasciare tot di margine, occupare max pagine….un delirio collettivo!

  10. 380
    Spaghetti Man -

    L’Italia non é un paese fatto per lavorare e gli Italiani (con l’esclusione di pochissime eccezioni) sono pigri e non hanno voglia di impegnarsi.
    A differenza di altri paesi, dove le persone si sacrificano fin da piccole per costruirsi un futuro, l’italiano medio é abituato a vivere comodamente ed a procrastinare. La sigaretta, la pausetta, l’aperitivo, il cellulare, la mamma che ti fa da mangiare, ti lava i vestiti e ti rifà il letto, l’auto e la casa comprate con i soldi di mamma e papà.
    Il mio consiglio: restate in Italia e godetevi il buon cibo, l’arte, la cultura, il paesaggio.
    Se invece avete veramente voglia di lavorare, ci sono molti paesi dove cercano ingegneri volenterosi ma dovrete avere la grinta di lottare contro altri concorrenti estremamente motivati.

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