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Lascio il mio ragazzo?

Sono fidanzata da 1anno e mezzo.

Io lo amo molto.. in questo periodo sto malissimo sia fisicamente che mentalmente lui mi coccola e tutto ma è arrivato al punto che è stanco e sembra che vuole lasciarmi,ma non lo fa.

Vorrei lasciarlo io perchè è nervoso a vedermi così e voglio il suo bene ,ma non ho il coraggio di lasciarlo lui è la mia vita.

Cosa devo fare… sono disperata.

Lettera pubblicata il 12 Gennaio 2017. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    camy -

    Probabilmente è nervoso perché vede che non reagisci, nonostante il suo starti vicino (che è un incoraggiamento), almeno a lui sembra così. Nonostante i suoi sforzi vede che non migliori e che non riesce a renderti felice e questo lo ferisce e forse è arrabbiato anche con se stesso per questo. Ma tu cos’hai? Perché non riesci a riprenderti? Hai bisogno forse di essere seguita da uno psicologo. Lasciarlo non è la soluzione, secondo me dovresti parlargli dicendogli quanto sei grata che ti stia accanto, che lo ringrazi dei suoi sforzi, che lo ami anche per questo, ma che forse hai bisogno di cure più serie che lui non può darti, non per colpa sua, e promettigli che cercherai di curarti sul serio e farai di tutto per uscirne e così poi anche tu, una volta guarita, potrai ricambiare il suo amore e fare di tutto per renderlo felice. Secondo me è questo. Parlate comunque, basta solo questo a volte per risolvere le crisi. Ciao!

  2. 2
    marialisa -

    semplice: parlane con lui! non dire le cose è sbagliato, affrontalo e capite insieme cosa sta accadendo tra di voi e come è possibile rimediare. Se non c’è soluzione, allora vedrai che sarete in due a capire che la storia non può andare avanti.

  3. 3
    Rossella -

    Non convincerti del fatto che in lui c’è qualcosa che non va. La stessa cosa vale per te. Nella vita pubblica bisogna farsi forti perché ci sono persone che tendono all’intellettualismo. Questa loro peculiarità caratteriale le porta ad apparire cattive. Quando pensiamo siamo tutti cattivi. Tieni conto che oggigiorno abbiamo molte meno inibizioni di quelle che nascono quando la percezione fisica della cultura è tenuta in vita da una serie d’istituti. La casa non è più concepita come il luogo in cui bisogna sforzarsi di mettere da parte il carattere perché esistono degli impegni (visite, assistenza, ecc.) Ci sono molte situazioni di ordinaria amministrazione (andare ad un appuntamento) che non vengono affrontate con lo spirito giusto. All’inizio bisogna forzarsi un po’ – vincere le resistenze- poi si scivola nell’abitudine, e anche questo non è un bene. Ad ogni modo l’incompatibilità caratteriale andrebbe chiamata con il suo nome. Un uomo che dopo il matrimonio comincia a prendere la sua strada, mi mette nella condizione di dover prendere una decisione. Io mi separo perché non posso fare come il cane che si morde la coda. Se lui tiene a me non potrà fare altro che cambiare la sua vita dal di dentro. Ma i caratteri sono inconciliabili. Davanti alla realtà nuda, e cruda, alzo le mani. Anche volendo non potrei procedere perché questa verità non è sostenibile dalla mia parte cognitivo razionale. Non ho un temperamento che mi porta a vivere sopra le cose, in quel caso mi sentirei apposto con la coscienza perché non esistono scelte universalmente valide. Ti auguro buon pomeriggio!

  4. 4
    rossana -

    Rossella,
    mi ero persa questo commento.

    verissimo: “Quando pensiamo siamo tutti cattivi.”.

    pensare e amare talvolta scorrono su binari separati… sperimentando l’essere si può di tanto in tanto far sì che si equilibrino almeno quanto basta per vivere sereni.

    un caro saluto.

  5. 5
    Vic -

    Se ci sono problemi parlatene ,
    ma con serenità non dev’essere un processo all’altro.
    Non minacciare di lasciarlo , parla dei problemi che hai e digli che vuoi risolverli insieme a lui.
    Lasciare ed essere lasciati, anche se a volte è la cosa giusta è traumatico per entrambi e io spero di non dover più in futuro subire o prendere questa decisione.

  6. 6
    Yog -

    Vic, da gennaio a maggio la storia ormai sarà decotta. Di che problemi vuoi che parlino? Al massimo faranno un pacato amarcord.