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Siamo stati lasciati: cosa abbiamo imparato?

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Lettera pubblicata il 20 Febbraio 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 49 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 11
    Roberta -

    Non si impara niente.Quando ci si innamora di nuovo si fanno di nuovo errori,magari non gli stessi,magari non così giganteschi,pensi di essere diventata più furba ma è solo una bufala.Ci vuole solo un gran c..o a trovare subito la persona giusta,a volte lo trovi uscendo di casa a fare la spesa,a volte non basta una vita…

  2. 12
    VeramenteDisperatissima -

    la cosa che mi fa più schifo
    è che probabilmente per le sue “tipe”
    anche lui prova gli stessi sentimenti
    di dolore e frustrazione quando non va.

    Per me no e per quelle sì.
    E meno male che io ho avuto modo di capire
    che razza di persona insulsa fosse la sua ex
    alla quale era legato e che ancora frequenta
    alla luce del sole, parlandomene anche
    (visto che se la porta in giro e quasi
    me la vorrebbe presentare).

    Non trovo che la rabbia potentissima
    che provo (che mi fa saltare dalla sedia per il fastidio)
    sarà mai una compenente utile per me.
    Sopratutto perché quando si soffre si spera incessantemente
    in una “rivalsa” ( cit. Spectre) che non arriva mai.

    E sentirsi rifiutati per qualcuno di “inferiore”
    è ancora peggio. Perché nel dolore si diventa franchi
    anche con se stessi e non c’è niente di più frustrante.
    E la rabbia diventa sensazione d’impotenza
    che porta alla “depressione” e ai ben noti sintomi
    che affliggono gli innamorati infelici.

    Queste sono le ferite che ti porti dentro,
    poi ognuno reagisce differentemente
    e la vita scorre ai confini di quelle ferite.
    C’è chi sa nascondere le cicatrici meglio,
    ma fidatevi: spesso riaffiorano dolorasamente.

  3. 13
    Antuan -

    Soleta, io credo veramente che il vero amore è il primo amore. Un amore accecante che ti fa dimenticare e che ti regala sentimenti talmente intensi che puoi guardare al di là di ogni problema. Un amore che dai senza sapere che male fa se ti lascia. Tutto ti riesce meglio, non ci capisci più niente e fai di tutto per il tuo amore. Perche sei ingenuo. Si dice spesso che chi è ignorante vive meglio. Avvolta questo vale pure per l’ingenuità.

    Una volta che hai sentito tutto quel dolore, secondo me, non potrai mai agire, come hai agito la prima volta. Avrai più dubbi e soprattutto molto più paura di cadere. Una volta caduto, credo che non ti potrai riprendere più pienamente.

    Soleta, non ti voglio buttare giù, ma io la penso così. La mia ragazza mi ha lasciato dopo 6 anni. Ormai sono passate 4 settimane e lei non si fa sentire. Ma anche se tornasse, io non sarei quello di prima… Non mi fiderei mai come mi fidavo prima.

  4. 14
    Spectre -

    @ VeramenteDisperatissima
    mi impressiona e mi inquieta la tua maniera di scrivere. dico sul serio. per anni ho navigato a vista in un mare del tutto simile al tuo. la mia ex era come te, così come una sua amica.

    cosa vi accomuna: la lucidità eclatante nello spiegarsi, ma anche il nero dei picchi di bassa. non ti conosco ovviamente, ma è come se mentre ti leggo io avessi di fronte il “tuo volto”, che non è necessariamente il tuo, ma quello che io associo a queste parole. è una sensazione davvero strana.

    cmq…
    sono d’accordo con te, c’è quel senso di perdere l’innocenza e la purezza di quel (primo magari) sentimento candido, che non si vorrebbe mai veder macchiato dai gesti indegni di uno qualunque degli animali che popolano la terra e calpestano i sentimenti. Gli uomini e le donne sono bestie, spesso non sanno quel che fanno riducendo a brandelli il cuore degli altri. Ma bisogna farci il callo e cercare chi così non è. Ci sono…

    però che si può fare? ok, accettiamo la visione pessimistica perchè ha una sua collocazione, ma non dimentichiamo che nulla accade per sbaglio. sì, sono stato calpestato, buttato nella spazzatura dopo “anni di onorato servizio”, ho pensato a qualunque cosa, mi mancava il fiato, credevo di impazzire mentre certi pensieri mi macinavano il cervello lentamente e con costanza devastante, ed oggi ho ancora un coltello piantano le cuore che non so se riuscirò mai a togliere, perchè mi è stato fatto del male profondo. ma ho combattuto, reagito, ed ora so anche essere un leone pronto a sbranare, oltre che un gattino da accarezzare. oggi io sono solo, lei no. lei ha un altro, io lotto con le unghie per capire dove potrebbe essere l’amore che cerco, la cui mancanza è rappresentata dal buco che ho costantemente in fondo allo stomaco. però in questa lotta mi faccio la scorza dura, e nei momenti di maggiore forza sento che questo destino apparentemente avverso, questa strada riservata a me, cioè “la più difficile”, un giorno sarà la mia vittoria. Tutti vorremmo un “cerottino” da mettere sopra una ferita, il nuovo amore che non ci faccia pensare a quello concluso, ma non a tutti è concesso. L’unica è tirarsi su le maniche ed abbassare la visiera procedendo a testa bassa. La ruota gira, dio se gira.

    io sto imparando, ho imparato e imparerò. e soprattutto onoro i passi fatti, e quando non lo faccio mi rendo che commetto un’ingiustizia nei confronti di me stesso!

    che si può fare di diverso? nulla e soprattutto non ci si deve lasciar morire anche solo per non dare soddisfazione a quei bastardi che ci calpestano.

    ripeto però: condivido il 99% di quel che hai scritto, lo trovo un’analisi lucida, pessimistica, ma vicina alla realtà. dipende solo da come si guarda la cosa. la chiave di volta non è nel bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, è nel dare un poderoso calcio a quel bicchiere frantumandolo.

  5. 15
    VeramenteDisperatissima -

    Io non so se ci si prende
    più in giro a raccontarsi la solita
    storia (alla quale personalmente non credo)
    della ruota che “gira”

    oppure rinchiudendosi nell’orizzonte
    del proprio dolore, rinunciando a qualsiasi
    autonomia psicologica e possibilità d’azione.

    Ovviamente la scelta di queste due impostazioni
    dipende dal carattere delle persone.

    Si, frantumiamo pure il bicchere,
    possibilmente in testa a chi dico io;
    ah..che soddisfazione…

    e mentre io impiego tutte le mie forze
    per evitare di attaccarmi alla bottiglia,
    quello là è un brillante specializzando,
    studia molto e ha un self control invidiabile
    (anche se ha il coraggio di raccontare a ME
    di quanto, poverino, stia soffrendo a mantenerlo).

    Io sono tutto il contrario, ma vabbè.

    Intanto quello li si può permettere di non
    pensarmi se non per un 1% delle sue disgustose attività,
    e chissà da quanto tempo io sono diventata quel ritaglio di pensiero… magari pensato in situazioni
    che con l’amore romantico hanno poco a che fare.

    Io mi sento vinta.
    Sono uscita debole, in fallimento perpetuo.
    Lora hanno vinto, me e la vita,
    e questa gloria dipende in parte dal sangue che ho versato.

    Spectre, scommetto che anche alla tua ex
    e relative omologhe avrebbe fatto infuriare
    essere accostata ad altre persone 😉 in guardia!

    (da questa lettera in poi sarò arrestabile
    per eccesso di soggettivismo. Anche se non posso
    sottostare ad altre dittatura di questa.Amen).

  6. 16
    Math -

    ….ad essere meno troppo buoni e più egoisti

  7. 17
    Spectre -

    @ VeramenteDisperatissima
    ok, tutto corretto. ma allora?
    vuoi restare lì così per sempre? cosa vorresti? da come scrivi non sei un sciocca o un’ignorante. magari avresti tutte le doti per uscirne a testa alta. proprio come l’amica di lei, soprattutto.

    […] Spectre, scommetto che anche alla tua ex
    e relative omologhe avrebbe fatto infuriare
    essere accostata ad altre persone 😉 in guardia! […]
    mi hai incuriosito. cosa intendi dire?

  8. 18
    guerriero -

    ecco

  9. 19
    VeramenteDisperatissima -

    sono andata a farmi una passeggiata poche ore fa.

    Ormai la cosa è evidente:
    mi infastidisce (mi fa infuriare) la felicità altrui.
    Non la reggo, non la sopporto più
    e mi costringe a voltare lo sguardo.

    Come disse un mio caro amico:
    ” E’ allucinante che basterebbe “quella”
    parola del tuo ex per farti stare un po’ meglio
    e che lui si rifiuti ”

    Dopo 7 anni di solitudine prossima all’eremitismo,
    dopo varie e molto dolorose esperienze,
    dopo tante notti all’ospedale, dopo una vita auto-distrutta
    senza più neanche il ricordo di una sana autostima…
    eccoci arrivati al fastidio puro e semplice per tutto e tutti.

    Chissà cosa succederà tra qualche mese,
    alla resa dei conti…
    Che c’è da imparare? Ho imparato a odiare,
    e siccome non l’avevo scritto, vi ho resi subito partecipi (sarà il vostro giorno fortunato eh?).

    @Spectre: la mirabile tecnologia degli ultimi anni
    ci ha dotato di vari programmi di istant messaging,
    quindi se ti va…

  10. 20
    Raganella3 -

    …ad essere più cinica, meno idealista e più concreta.
    A pensare di più a me stessa e a ciò che mi fa stare bene, mettendo in secondo piano l’altra persona perchè tanto gli uomini fanno così: prima pensano a sè e poi, soltanto poi, a te.

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