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O lasci tua moglie oppure tra noi finisce… Che fare?

Buonasera a tutti, ho 40 anni da 10 sono sposato ed ho 2 figli. 6 anni fa ho conosciuto una ragazza 10 anni più giovane di me. Da 2 anni siamo amanti, entrambi innamorati… Di lei sono sicuro è la donna della mia vita, voglio lei. Dopo tutto questo tempo lei mi ha messo davanti ad una scelta… O lasci tua moglie e stiamo insieme oppure tra noi finisce. Solo l’idea di perderla mi butta fuori, sono completamente perso per lei al punto che me ne sono andato di casa. I miei bambini mi mancano e mi chiedono di ritornare, mia moglie ignara di tutto è disposta a perdonarmi (ma io non provo nulla per lei). Questa ragazza mi sta lasciando del tempo per farmi fare la scelta giusta. Vedo la mia vita con lei, ma i miei figli mi spezzano il cuore. Cosa devo fare? Sono disperato! 

Lettera pubblicata il 14 Settembre 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia

La lettera ha ricevuto finora 13 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Gimmy -

    Beh, da quello che scrivi l’epilogo è abbastanza chiaro e cè poco da dire. Se non ami più tua moglie e ti sei innamorato dell’altra a tal punto che te ne sei andato di casa, mi sembra che la scelta sia già stata fatta; penso che la cosa giusta da fare a riguardo ormai, sia quella di essere sincero con lei spiegandogli i tuoi attuali sentimenti e tentare di rimanere in buoni rapporti se non altro per il bene dei figli, che saranno le uniche vere vittime di tutta questa storia. Cerca di essere un padre presente, in modo tale da evitare possibili traumi causa separazione e di spiegare a quella che definisci essere la donna della tua vita, come suppongo doveva essere anche tua moglie, che hai delle responsabilità su di loro, e come padre hai dei diritti e dei doveri che vuoi o non vuoi vengono prima di ogni cosa. Viviamo in una società dove casi come il tuo, “purtroppo” sono all’ordine del giorno, quindi non entrando in merito alle problematiche per cui si verificano, credo sia doveroso che affrontiate la situazione da persone mature, civili e coscienziose attraverso un dialogo costruttivo al fine di non danneggiare ulteriormente quel che è rimasto del vostro vissuto.

  2. 2
    Benedetta -

    Ma non si diceva: “I figli sono più importanti della propria vita!” e appunto “Dare la propria vita per i propri figli”?! Ma il senso di responsabilità, di rinuncia e di sacrificio si conosce ancora, ben superiore al comune altruismo perché applicato verso la propria carne e quindi verso sé stessi!? E mi chiedo: questi istinti animali hanno davvero maggior valenza della tua stessa vera felicità?!

  3. 3
    Rossella -

    Non riesce a vivere una vita parallela perché per lei amare significa vivere nella luce. Io non avrei mai pensato che si potessero tenere nel cuore più uomini nello stesso tempo, tornando ogni volta con il cuore, il corpo e la mente all’uomo che si è sbilanciato di più, quando addirittura non ha fatto di te una scelta dal primo momento, senza bisogno di parole: solo con la sua presenza maestosa e imponente. Ma imponente nel senso buono. La bontà messa al centro della tua vita. Un mistero difficile da razionalizzare che ti fa sentire libera proprio perché non ti trattiene a sé con vane promesse di felicità. Una realtà che si fatica a comprendere per ragioni storico-politiche. Come reagiscono i nostri amici quando un sacerdote esprime un’opinione? Non bene. A prescindere dal contenuto della proposta. A limite fanno una controproposta che consiste in quello che tutti sappiamo, ma che ormai non convince più. Quando convince coincide con l’espropriazione dei beni ecclesiastici e con la soppressione dei relativi ordini. La morale è questa: se prendi posizione a favore di uno l’uguaglianza diventa un concetto filosofico che possiamo sviluppare in altre sedi. Perché esiste la Chiesa? A cosa serve? Queste sono le domande più ricorrenti. Ma si tratta di una storia cominciata tantissimi anni fa. Non voglio essere polemica. Tutt’altro. Questo discorso rafforza quelle istituzioni che riescono a farsi portavoce di un laicismo che fornisce delle risposte alle domande dell’uomo.

  4. 4
    Caprone -

    Ti dico come andrà:

    Ora tu lascerai la tua famiglia. Ti metterai con quell’altra (che finché fa l’amante ha solo lati positivi).
    Poi dopo massimo 3 anni la relazione si consumerà. Finirai cornuto e mazziato, sprofondando nel dolore per aver perso il tuo “amore”….ma quello che ti disturggerà di più in seguito, sarà il disprezzo dei tuoi figli in futuro.
    Il loro stupendo papà che per il suo egoismo e la sua carica sessuale da uomo d’altri tempi li ha abbandonati.
    E tornerai strisciando da loro. E chissà se ti accetteranno!
    Comunque, non vivrai bene la tua nuova relazione…i sensi di colpa per aver lasciato la tua famiglia ti perseguiteranno.
    Hai 40 anni su, non 19.
    Lascia l’amante e goditi la tua famiglia, che c’hai già una fortuna sfacciata.

  5. 5
    Rossella -

    Nel momento in cui queste domande restano senza una risposta perché la laicità prevede una gamma di soluzioni che per paradosso aumentano i problemi (disperdendo le domande) la situazione si complica. Nel mio cuore c’è spazio per un uomo che mi fa sognare, ma il mio amore deve essere evidente perché non lo vivo come un momento di bellezza e sensualità. C’è amore per quella persona. Un amore puro che mi consente di restare in equilibrio tra il cielo e l’inferno. In queste settimane ho letto un commento lascito sotto il brano “Il Pescatore” di Bertoli che mi ha lasciato sbigottita. L’utente considerava la storia impoetica. Queste sono le risposte che ci vengono dalla cultura che non nega le domande, ma vede i sentimenti solo nel risvolto materiale e quindi da un punto di vista maschile. Perché sì, per amore di un uomo, dopo essermi conosciuta meglio mi sento di dire che potrei mettere in stand by questa parte sentimentale… schermando le emozioni in maniera tale da concentrarmi esclusivamente sul lavoro. Ma il mondo vuole questo da me o mi invade con messaggi sociali che m’invitano a spendermi fino alle lacrime… fino a dimenticarmi che significa essere una donna. Poi magari arriva un bel sorriso e si accende la lampadina! Scandalo al sole.

  6. 6
    Confusa30 -

    Vuoi la botte pena e la moglie ubriaca. Complimenti!

  7. 7
    Benedetta -

    Concordo in pieno con il commento n. 4.

  8. 8
    Golem -

    Io seguirei le indicazioni di Rossella. Intanto prendi tempo mentre le leggi.

  9. 9
    Yog -

    Un conto è finchè la tipa è amante: perfino tua moglie, da fidanzata, un tempo deve pur esserti piaciuta. Il commento 4 ha disegnato il tuo futuro.
    Perderai tutto e tutti, rassegnati. Intanto che prendi tempo leggendo i post di Rossie sfondati di narda, che dà forza nelle decisioni difficili.

  10. 10
    anonimo123 -

    Pur fortuna non vi siete mai trovati nella mia situazione, perciò i vostri commenti sono stati acidi. Ho volutamente omesso di dire che ho una malattia degenerativa e per questo vorrei spendere il tempo che mi resta con la donna che sa rendermi felice. Sono un co...... e mi sono sposato proprio quando ho scoperto questa mia malattia, con una donna che volevo accanto solo per paura di restare solo… Ma l’amore è ben altro… il sentimento che provo per questa ragazza non l’ho mai provato in tutta la mia vita con altre donne.

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