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Tutti a lamentarsi ma nessuno qui fa niente

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Lettera pubblicata il 20 Novembre 2012. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Cittadini - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 100 commenti

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  1. 61
    Paolo -

    A me può anche far piacere che il partito scelga chi mettere sulle poltrone, anche perché io non saprei neppure chi scegliere. La verità è che poi il partito dovrebbe pagare le conseguenze del fatto che non abbia eventualmente scelto in modo adeguato. La verità è che noi siamo troppo sensibili al piccolo e momentaneo vantaggio personale, e quando andiamo a votare scegliamo chi è stato più capace ad ammaliarci con le sue false promesse o con effetti speciali se non peggio; ricordiamo tutti il famoso contratto con gli Italiani firmato davanti al giudice Bruno Vespa. Poi non abbiamo punito né il millantatore né il giudice farlocco che sono ancora lì a fare i loro ingannevoli giochini.
    Una seconda riforma importante è senza dubbio quella della giustizia, ma non nei termini attualmente indicati. Piuttosto porrei maggiore attenzione alla suddivisione della gerarchizzazione delle responsabilità suddividendole tra quelle poste in essere nei confronti della collettività che oggi sono quasi del tutto inesistenti, in particolare verso ogni responsabilità dirigenziale, e quelle perpetrate contro le individualità che spesso sono abnormemente squilibrate e per lo più inefficaci.
    Riguardo infine il tuo concetto d’insegnamento: “ne ammazzi 10 per educarne 100. Giusto ?”; a me pare a dir poco sconcertante. Perché tu non vuoi affaticare la tua mente ( “… ma non mi importa, l’Italia non può più accoglierli”), dovremmo ammazzare delle persone, seppur colpevoli di aver approfittato di una situazione che proprio noi abbiamo contribuito a creare. Poi siamo proprio sicuri che quei migranti non ci siano utili? Oppure che restino proprio tutti da noi? Ecc…
    Cosa ne pensi se cominciassimo ad ammazzare 10 imprenditori responsabili dell’inquinamento e di morti per educare tutti gli altri, tenendo presente che poi interverrebbe il Sallusti della situazione che perorerebbe la loro causa adducendo che così facendo, tutti i capitali scapperebbero altrove lasciandoci nella me…da, traslando furbescamente la produzione di ricchezza, dai lavoratori a quei disonesti, di fatto giustificandoli.
    Personalmente ritengo di avere sicuramente una visione limitata della realtà, ma so per certo che la metodologia da te suggerita per risolvere i problemi non è quella giusta, anche perché è stata lungamente sperimentata nel passato e non pare abbia dato grande prova di sé. In pratica il popolo è in grado di autoregolarsi e la legislazione dovrebbe soltanto limitarsi a tenere fermi i paletti stabiliti per quelle limitate defezioni che potrebbero verificarsi. Quando le persone stanno bene, difficilmente si mettono a trasgredire le regole ed in modo particolare se queste sono ritenute giuste. Il cittadino comune neppure conosce tutte le leggi, eppure le rispetta; il disperato defeziona senza neppure saperlo ed il delinquente incallito le studia per poterle aggirare. Il risultato è che il primo subisce le conseguenze delle restrizioni, il secondo riempie le carceri ed il terzo cresce e pasce.

  2. 62
    colam's -

    fiuuu Paolo, ho difficoltà nel risponderti..

    Mettiamola così: gli schemi mentali possono essere “lineari” o “ciclici” o altro, ma un “Paolo cinese” si sentirebbe aperto di mente dicendo ad un “Colam’s cinese” qualcosa tipo “guarda che non bisogna pensare sempre come un cerchio, in Occidente per esempio sono molto più lineari”. Insomma sì i modi di pensare sono tanti, ma ad uno di questi bisognerà pure limitarsi. A forza di acculturarsi su tutte le possibilità e i punti di vista esistenti, si finisce per non averne più uno proprio, o no ?

    Per i referendum: esatto. CI sono anche quelli riguardanti l’Europa, fatti rivotare o by-passati in vari paesi europei, quando il popolo votò a maggioranza contro. Io sono un tipico esempio di elettore che non voterà mai , MAI, i radicali, ma che avrei votato “sì” a quel loro preciso referendum sui soldi ai politici.

    Io rispetto a te ho l’impressione di andare più a fondo però. Dici:
    “A me può anche far piacere che il partito scelga chi mettere sulle poltrone, anche perché io non saprei neppure chi scegliere. La verità è che poi il partito dovrebbe pagare le conseguenze del fatto che non abbia eventualmente scelto in modo adeguato.”. Appunto. Visto che i partiti non pagano le conseguenze delle loro scelte sbagliate, il sistema è tutto sbagliato, falsato. Dunque da buttare via.

    Sì ammazzerei anche 10 imprenditori se lo meritassero. Vedi il Vajont oppure Sefeso.

    La mia metodologia è stata sperimentata in passato appunto perché è praticabile, per quanto imperfetta. La tua temo di no.

  3. 63
    Paolo -

    Scusa Colam’s, ma proprio non ti seguo. Prima di tutto io ho una mia idea proprio perché non mi soffermo all’unica baggianata che mi hanno propinato, fossilizzandomi su di essa. L’entropia universale ci costringe ad attingere sempre a nuove conoscenze, acculturarsi è la sola strada per non restare staticamente in attesa di essere sopraffatti da chi sa ciò che a me è ignoto.
    Realisticamente il sapere non significa non avere più un proprio punto di vista, ma piuttosto garantisce averne uno più ampio, corrispondente al vero e personale.
    Riguardo alla politica poi, i farabutti hanno vita facile proprio per l’inadeguata preparazione culturale del popolo. I partiti non pagano i loro errori non perché il sistema è sbagliato, ma piuttosto perché il popolo è inadeguatamente impreparato, quindi facile preda di imbroglioni acculturati che con raggiri, brogli ed acquisto di voti continuano a fare i loro interessi. Questo significa che bisogna essere più preparati e non lasciarsi influenzare da spinte populistiche che gridando allo scandalo, ci tengono lontani dalla soluzione dei problemi, che ovviamente non sono semplici e non possono neppure essere risolti senza passare attraverso tutte le formule che lo sottendono. Non esistono scorciatoie.
    Uccidere poi, è come se per risolvere un problema strappassimo il foglio su cui esso è scritto, così immaginiamo che il problema non ci sia più. Un po’ come fa lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia. Tutti noi sappiamo che correre in macchina può essere fatale, ma quando siamo in autostrada, andare a 130 ci sembra essere dei trogloditi.
    Ciò che succede agli altri a me non succederà mai, ma non ci soffermiamo sul fatto che questo era ciò che pensava anche la vittima. Prima che si scoprisse che la terra fosse tonda, questa idea sembrava potesse venire solo nella testa di un visionario. Siamo poi proprio così sicuri che la mia metodologia non sia mai stata applicata? Mi ricorda un mio amico che era pronto a scommettere che prima di Cristo non erano mai esistiti i distributori automatici di bevande, oppure che non fosse possibile passare una serata da soli in casa davanti ad una bella rappresentazione teatrale programmabile, o anche avere un portone ad apertura automatica (vedi Erone di Alessandria I e II secolo a.C.).
    Credo sia inutile dirti che perse la scommessa.

  4. 64
    colam's -

    Va beh va beh, torniamo a bomba. “Tutti si lamentano ma nessuno qui fa niente”.

    Allora tu proponi di far crescere culturalmente il popolo, ed e’ giusto, ma continuo a pensare che sia un processo lungo. Diciamo che ci vorra’ una generazione, 25/30 anni, per vederne gli effetti, e supponendo di iniziare subito.

    Nel mentre ? Che si fa in questi 25/30 anni nell’attesa che la massa maturi ? Io propongo scorciatoie, tu ?

  5. 65
    Paolo -

    Magari bastassero 25/30 anni, temo che ce ne vorranno molti di più, ma ricordo quando è caduta la prima repubblica, sembra ieri, eppure sono passati circa vent’anni da quando si è deciso di cambiare pagina e si è solo provveduto a peggiorare le cose. Se fossimo stati più accorti allora, avremmo guadagnato tempo. Beh! Visto che sono convinto che le scorciatoie non esistano, e quelle che immaginiamo essere tali, non portano da nessuna parte se non addirittura rischiano di essere nocive, com’è capitato anche in quell’occasione dove il nuovo sembrava foriero d’innovazione. Quindi inizierei a valutare con attenzione la posta in gioco per le prossime elezioni, per dare un segnale di volontà per un rinnovamento vero. Nel frattempo proverei a comprendere meglio quale può essere una via salvifica come ad esempio quella proposta da Edgar Morin e cercherei di comprendere chi più si avvicina a quel percorso, affinché il mio voto non vada disperso inutilmente. Facciamo capire quali proposte c’interessano, dando il nostro appoggio non a chi propone allettanti soluzioni immaginifiche, ma chi propone spinte nella direzione del rinnovamento vero. Capisco che non è bello pensare che soltanto i figli dei miei figli potranno stare meglio, ma io potrò almeno sperare di avere una mela in più domani. Immaginare di avere subito un milione di euro in tasca, cosa evidentemente irreale, e ritrovarmi poi ad aver perso anche la mela ed aver tolto ai miei figli anche una speranza è ancora peggio. Chi aveva tolto l’ICI solo ai meno ambienti ed a me no, aveva fatto un passo importante, anche se io non ne vedevo il frutto direttamente. Averla però tolta a tutti, mi è parsa una cosa bella ma ora ci ritroviamo con l’IMU per tutti, che è peggio. Mai fare il passo più grande della propria gamba. Non bisogna cadere nella trappola della fascinazione,ma cercare di rimanere concreti, la pubblicità è ingannevole, teniamolo sempre a mente. Non è il prodotto che ci sembra più bello quello che risolve le nostre esigenze, ma è quello che più si avvicina a queste, che può darci un vero sollievo, anche se, evidentemente non in maniera esaustiva.

  6. 66
    colam's -

    Pero’ Paolo parli proprio come Mario Monti.. Il tuo discorso e’ forse tra i più pericolosi secondo me. Dici che e’ complicato , che ci vuole molto tempo (due o tre generazioni), che non bisogna dar retta a populismi e scorciatoie illusorie, che i punti di vista possono essere tantissimi..

    Guarda qui : http://mobile.ilsole24ore.com/sole24orem/post/102?pagina=3&url=AbxHbFAH .. Le stesse parole del premier.

    Con il tuo atteggiamento indirettamente difendi il sistema attuale. Praticamente un “calma-proletari”..

  7. 67
    Paolo -

    Beh! Si tratta soltanto di buon senso. Non condivido molte scelte di Monti, ma i fatti sono fatti e le scorciatoie, ripeto, sono inesistenti. L’evoluzione ha i suoi tempi e pretendere di accelerarli ha un costo, in termini di regresso che specialmente in un momento così delicato come quello attuale, fatto di equilibri molto precari, non è proprio possibile sostenere.
    Tu indichi una rivoluzione come soluzione, ma anche questa via prevede una classe dirigenziale e quale politica dovrebbe avere questa dirigenza? Sarebbe una politica indirizzata a ché? Da chi sarebbe composta questa dirigenza? Quale benessere porterebbe? Ecc…
    Credo che le domande sono tante e sempre le stesse. Certo il sistema dittatoriale ha una velocità esecutiva molto maggiore di quella democratica, ma è anche foriera d’errori e noi attualmente non possiamo proprio permetterceli. Forse la velocità sarebbe anche una buona cosa, ma certamente è pericolosa ed in un mondo dove gli approfittatori sono sempre più avidi, il rischio è sempre più grave.
    Ripeto, sarebbe bello svegliarsi domattina con un bel milione in tasca, ma è una cosa assolutamente improbabile, e se realmente dovesse accadere, sicuramente ci sarebbe un prezzo insostenibile da pagare. Istintivamente mi verrebbe da darti il mio appoggio incondizionato, ma per fortuna abbiamo una certa dose di riflessività ed usiamola per dindirindina. Mi chiedo, per quale ragione ci ostiniamo ad usare l’istinto, quando è chiaro che il nostro progresso nasce dalla riflessione. Ci sono anni di studi da parte di grandi pensatori ed allora perché vogliamo affidarci alle mani di qualche improvvisatore dell’ultima ora? In realtà tutto questo degrado deriva dalla nostra inerzia ad accontentarci di quello che ci viene venduto come salvifico da qualche sporco millantatore.
    Sveglia!!!

  8. 68
    colam's -

    Si ma quando tu parli di degrado perche’ vogliamo “accontentarci di quello che ci viene venduto come salvifico da qualche sporco millantatore” a me e’ venuto in mente subito.. Mario Monti, lo spread, le agenzie di rating, “i Mercati” ! No ?!

  9. 69
    Paolo -

    E no caro colam’s, non è Monti il vero problema; è il popolo che ha consentito ad un gruppo di millantatori di portarci sull’orlo del baratro. Come si dice, sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. Capisco che quando le cose vanno male uno si aggrappa a tutto, consentendo a un bel gruppo di tizi, mossi da interessi totalmente diversi ed addirittura opposti, di unirsi insieme al solo scopo di succhiarci il sangue facendo i loro sporchi comodi. È il continuare poi a sostenerli bevendosi tutte le loro insane baggianate che mi pare più che sufficiente per capire che il popolo ha bisogno di una buona svegliata culturale. Monti è il risultato di una mancanza di cultura politica del nostro popolo che sa tutto sulle partite di calcio e se ne frega di cosa fa chi gestisce il suo futuro. Un laissez-faire che ognuno di noi ha perpetrato negli anni. Cos’è che si può ottenere in condizioni simili? È necessario solo far crescere la cultura del popolo, altro non si può fare. Continuare su questa strada non può che portare alla rovina. Sostituire un millantatore con un altro, un sistema con un altro, non serve assolutamente a nulla se non a correre il rischio di stare sempre peggio, anche se può sembrarci che alcune volte ne abbiamo tratto qualche aleatorio beneficio. Solo un popolo socialmente maturo può vivere bene in maniera stabile.

  10. 70
    passante -

    completamente d’accordo con Paolo.
    a me ad esempio parlando di “sporco millantatore” mi è subito venuto in mente Silvio Berlusconi, non di certo Monti.
    il berlusca che si appresta (dopo i bunga bunga vari e altre belle storielle sempre molto pulite) pure a tornare e basta leggere un altra lettera qui e si capisce subito il livello culturale e riflessivo dei suoi ammiratori.
    se non ci fosse stato un Monti l’italia era sulla bella via per ritrovarsi nella situazione attuale della grecia.
    il rischio è tutt’ora presente.
    per non parlare della pessima reputazione che quel pagliaccio millantatore che ha sempre tra l’altro cambiato le leggi a suo favore ha creato all’estero.
    io per lavoro sono spesso all’estero e vi assicuro che c’era da vergognarsi di essere italiani quando si parlava di Berlusconi e della politica(farsa) italiana..
    ora, c’è da tener presente che l’italia è parte dell’unione europea, dunque non si può pretendere che si risolvano i problemi senza tener conto di questo, o si esce dall’unione o c’è da galoppare dritti tenendo conto di non poter sistemare le cose pensando solo all’italiana e in termini di regionalismi e di italia.
    concordo che tassare eccessivamente la gente che già fa fatica a tirare avanti non sia giusto, o tutti o nessuno e soprattutto bisognerebbe tassare adeguatamente i benestanti e i ricchi e la classe dirigente a seconda dei guadagni effettivi, un sistema giusto, equo, trasparente e adeguato semplicemente, lo so facile a dirsi ma difficile da applicare veramente, ma perché questo ? ma perché qualche farabutto sfrutterà sempre la situazione a suo vantaggio.
    che lo stato abbia bisogno di fondi per poterli investire in maniera sensata per le infrastrutture, l’educazione, i posti di lavoro penso lo possano capire tutti.
    se tutti facessero tutto in nero ci sarebbe appunto bancarotta.
    l’evasione fiscale non può che esser controproduttiva.
    chiaro che se invece quei capitali vengono sprecati o rubati da politici corrotti o da un sistema che si autocastra in burocrazie assurde non si risolverà nulla.
    io non sono un ammiratore di Monti, non ritengo che sia il messia, è stata una soluzione d’emergenza ma in italia la vedo male comunque in quanto non ci sono alternative sensate e credibili, Beppe Grillo ?
    ma fatemi ridere…poi prima che tutti si mettono d’accordo qui hai voglia…per non parlare delle mafie varie non si finirebbe più…
    nessuno ha la bacchetta magica e i problemi attuali a livello europeo (ma anche mondiale) sono complessi e delicati, qualsiasi apparentemente facile scappatoia è soltanto un’illusione a breve o lungo termine.
    oggi come oggi non si può certo dire che me ne frega dell’europa, del mercato mondiale, usciamo dall’euro e toh…in quattro e quattr’otto risolviamo tutti i problemi.
    a me interessa soltanto la mia casa il mio lavoro la mia famiglia….

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