La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Solo per un saluto, LILLY LULU LUNA e tutti ciao!
Grazie a tutti voi!!!!!
parole molto sagge le vostre, le stesse dette dalla psicologa ieri sera!!!!!
ho deciso di entrare in terapia, credo che mi serva, forse per guardarmi meglio dentro e conoscermi meglio…..
ma il dolore è struggente!!!!!
Altra nottata in bianco, altro pranzo saltato e tanta tanta voglia di piangere!!!!!
é vero dovrei ripartire da me, riprendere in mano la mia vita, che vi giuro mi stà sfuggendo di mano, stento a riconoscermi, mi guardo allo specchio e mi faccio schifo per come sono diventata, ho perso 7 kg, le occhiaie risaltano in modo eclatante sul mio volto, cerco di farmi forza, di impormi di uscire, di nn pensare ma mi mancano le forze!!!!!
Cado in continuazione in una disperazione straziante!!!!!
non riesco a farmene una ragione!!!!!
Sono morta dentro!!!!!!!!!!!!
PULCE nooooooooooooooooooooooo. ci sono appena passato e dopo 60 giorni di lutto mi sento molto meglio, ormai si mi manca ma sto talmente cambiando che sono più esigente, non mi interessa uno psicopatico che improvvisamente sparisce tra lacrime strane malattie e passato sporco.
vuoi la SOLUZIONE?
hai un’amica o un amico che non c’entrano niente con questa storia?
no? chiama me!
insomma prendi un cavolo di sconosciuto e escici, non ti sto dicendo un appuntamento romantico ma fatti un’uscita con uno sconosciuto, vedrai innanzitutto ti devi vestire truccare insomma renderti presentabile, avrai la morte e il ricordo dentro e un peso enorme ma cerca di diveritrti e ridere, a me ridere con gli amici mi ha guarito ora sento di rinforzarmi, vorrei sempre che tornasse ma solo per avere una spiegazione ma tra un po non me ne fregherà manco di quella, ormai mis to facendo una vita mia che non consiste solo nello scoprire noi stessi ma nell’avere la forza di andare avantia prescindere dal + 1!!!!!
Ciao a tutti voi!
Speriamo solamente che lo stesso dolore che abbiamo subito noi per colpa loro si possa, in maniera amplificata alla massima potenza possibile ed umanamente pensabile, riversare sugli esseri immondi che erano al nostro fianco fino al giorno prima…a volte si dice che questa è pura voglia di vendetta, per avere una rivincita su loro…bene è proprio voglia di vendetta null’altro, che c’è di male in tale pretesa?
Solo giusta vendetta, ma mai con mano ferire intendasi.
Ma in questa vita dobbiamo essere sempre noi che prendiamo delle legnate immonde, mai le m…. che ci stavano assieme?
Questa sarebbe la cosa che farebbe piacere a tutti quanti noi, però come al solito c’è sempre chi nasce con la camicia e chi con il ferro da stiro in quel posto pure acceso e ben rovente e che continua nella vita sempre con quell’accessorio perchè le cose vanno così e non le si possono cambiare, c’è chi dà (legnate) e chi le prende…sempre però purtroppo.
Un salutissimo.
Maxim.
ciao a tt
dopo un anno di agonia sono uscita con un ragazzo conosciuto casualmente gli avevo proposto di sentirci solo per telefono e cosi è stato per circa un mese. Telefonate che duravano ore anche un paio di volte al giorno e alla fine mi sono decisa a uscire per vedere come sarebbe stato vedermi con un “altro”, lui gentilissimo e molto cortese, tutto sommato la serata è passata nei migliori dei modi senza nessun tipo di approccio, ha capito che ero molto tesa e nervosa e ha rispettato i miei tempi ma nonostante tutta la sua galanteria io volevo essere da tutt’altra parte tutto questo ieri. Sicuramente il suo aspetto fisico avrà condizionato la mia decisione, esteticamente nn mi aveva colpito ma sentendocci per telefono mi sentivo bene ed ero pure contenta di parlare con una persona che era interessata e di cui mi stavo interessando anch’io e quindi mi son detta nn pensare solo all’aspetto fisico ma a tutto l’insieme, ma qusta mattina quando ci siamo sentiti lui mi ha chiesto se andavamo insieme a mare che passava a prendermi nel primo pomeriggio nn so perchè ma in quel momento la mia bocca ha iniziato a parlare, parlare e ancora parlare dicendogli che nn avevo nessuna intenzione d’iniziare una nuova storia (nessuno aveva parlato d’iniziare qualcosa)che nn mi sentivo ancora pronta a ricominciare tutto d’accapo e anche perchè ho troppa pura di soffrire per un altro uomo in quanto ora mi sento molto più serena e nn voglio rompere di nuovo il mio equilibrio etc.etc. Lui mi ha detto di pensarci e se cambio idea di chiamarlo.
Ora sono di nuovo in crisi e con una domanda che mi faccio: lo richiamo con qualsiasi scusa oppure lascio tutto così? E poi perchè chiamarlo quando realmente nn mi ha colpito? Ma cosa mi costa rivederlo per vedere se effettivamente e questo “mostro” che ha disegnato la mia mente?
Aspetto come al solito le risposte delle mie “amiche virtuali” e poi deciderò sul da farsi
un bax
Ciao Maya,
da quanto ho letto mi sembra di capire che la figura di questo ragazzo faccia per te forse quella dell’amico di sesso maschile ove parlare e confidarti dei tuoi trascorsi passati e sofferenze annesse e parlare pure del tuo presente.
Inutile dire che la diffidenza verso qualunque essere di sesso opposto sia normale, se poi aggiungiamo pure il fatto che non ti ha colpito a livello fisico(ed è sempre un fattore di elevata importanza, sia per le donne come pure per gli uomini se aggiunto all’intelligenza e sensibilità a priori) neppure quello che poteva essere il cosiddetto “colpo di fulmine” non si è di certo scatenato.
Non credere che quanto affermi, nel tuo intervento, sia solo una condizione della sfera femminile, perchè pure quella maschile è in egual misura coinvolta, con gli stessi cardini da te enunciati, almeno che non si scenda a compromessi di rassegnazione del tipo “per non rimanere soli va bene di tutto” ai quali penso che neppure tu scenda, perchè a confronto di tali “canoni” meglio una sanissima solitudine esente da seguenti insoddisfazioni di rapporti, ecco perchè sono pure contrario a chi sarebbe propenso per fattori immediati del tipo “chiodo scaccia chiodo”.
Io la vedo così, poi naturalmente tante teste tante idee.
Anche se non sono una tua amica virtuale, perchè proprio di sesso opposto, spero di averti dato con questo mio intervento un punto di vista analizzando quanto tu scrivi.
Un saluto.
Maxim.
@Markos, quando sento commenti come il tuo ora , capisco che non sono pazza…grazie…ripeto sempre che non bisogna mai lasciarsi andare, che il dolore portandoselo dietro e vivendolo prima o poi se ne esce…non si sa mai per quanto, ma se come hai fatto tu ci si mette d’impegno e ci si sforza di fare qualcosa per noi stessi e si capisce che il passato fa parte comunque di noi ma va collocato nel giusto cassetto…niente è impossibile…persino vedere con gli occhi ben aperti che i bimbi sorridono ancora, che i fiori sbocciano che la vita è migliore di quanto ci sembrava anche pochi mesi fa…gli amici le persone che ci vogliono bene restano e sono quelle che possono aiutarci a stare meglio oltre la nostra buona volontà e la convinzione che magari quella non era la storia giusta….altrimenti come tu dici SAREMO TUTTI QUI!
Bella lezione….anche se ognuno ha i suoi tempi e il suo modo di metabolizzare…la vita continua….si evolve…e noi con lei…
Baci Kate
MAYA: ma dove corri, ma dove vai? 🙂 nel senso: datti tempo 🙂
sono contenta di leggere che sei più serena 🙂
devi fare quello che non ti stressa e ti fa stare bene, mi pare, o no?
che tu non te la senta di lanciarti ora in un’altra storia mi sembra anche naturale, può darsi che non sia il momento, e che comunque l’idea di un “appuntamento” visavì invece che solo telefonico ti abbia mandato un po’ in agitazione, come concetto generale. Però dici che costui non ti ha colpito, e questo è un dato di fatto, se così senti.
Se non ti ha colpito non ti ha colpito. può darsi che ti piaccia conversare con lui al telefono, anche questo tipo di contatto alla lontana con una sorta di corteggiamento, o di scambio con il mondo maschile, ma nulla di più.
Ok (sparo) può essere che ieri lui abbia incarnato le tue perplessità, in lavoro, in rielaborazione, sul mondo maschile, o il tuo bisogno (de panza) di stare sola, ora, e di non lanciarti in eventuali storie, e quindi che sia per questo che tu abbia espresso a voce alta, con lui e a lui, un tuo pensiero in elaborazione.
Però la crisi esattamente per cosa la senti?
se lui non ti ha colpito, se non ti sei sentita a tuo agio, se in quel momento avresti voluto essere da un’altra parte quello è un dato di fatto. Domani chissà, ma quello che hai provato ieri, se senti di averlo provato,quello è.
Non ci si può mica inventare di sentirsi a proprio agio o di farsi colpire da qualcuno. Nè bisognerebbe farsi prendere dalla foga tipo: solo quando qualcuno mi colpirà sarò “guarita”, perché se tu non fossi uscita dalla fine di una storia, con il dolore che sappiamo, probabilmente nel caso tu incontrassi qualcuno che non ti colpisce ne prenderesti atto e basta.
Già, perché richiamarlo?
richiamalo se ne hai voglia.
Non se pensi di aver fatto brutta figura, per esempio. Richiamalo se ti va e basta. sei libera, puoi fare quello che vuoi, quello che senti.
quello che ti fa stare bene.
tu hai percepito “un mostro” dici… ma in che senso?
“cosa ti costa rivederlo…”… ecco, mettiamola così, che proprio non dovrebbe costarti, che dovrebbe essere un piacere, un qualcosa che senti parte della tua serenità e benessere, di per sè, vedere una persona, il domani non si sa, ma nel presente è così, e non una sorta di sforzo fatto per uno scopo, che sia pure quello di dimostrarti qualcosa…
detto ciò può essere anche che sentiamo il bisogno di fare una cosa per provarci qualcosa, a noi stessi… però quello che volevo dire, insomma, è che nessuno ti corre dietro, nessuno ti mette fretta… se vuoi lo chiami, sennò no. La risposta certamente ce l’hai dentro di te. ascoltati, ma con calma e amore e cercando il tuo stare bene.
MARKOS: mesi fa quando mi sono capitati due lutti ne ho parlato con le persone più prossime, anche perché alcune erano coinvolte, ma una cosa che de panza – oltre che per mia naturale riservatezza – ho scelto è stata di non dirlo quasi a nessuno o di parlarne, ma senza enfasi (ripeto, ciò ovviamente non con le persone più più prossime… mi sono sfogata e ne ho parlato eccome, con loro). Può sembrare strano, forse, e non centrava con il discorso di mettere una maschera o di non dimostrare la sofferenza. Era semmai un modo (ed è) per stare nella vita nel modo più quotidiano possibile. I miei amici mi hanno anche protetta e coccolata – senza farmelo pesare e senza che io, da parte mia, me li “mangiassi”- e hanno anche accettato che avessi la caviglia storta, ma al contempo il patto era “normalità”.
Quella per me era importantissima. Pur vivendo il dolore. dandogli spazio. Non so se mi sono spiegata, comunque volevo dire che sono d’accordo con te. Credo che stare nella quotidianità – mentre comunque rielaboriamo certo le cose dentro di noi e le condividiamo con chi scegliamo di farlo – seguendo il nostro ritmo, anche con degli “eremi” qd ne sentiamo il bisogno, ma partecipando al mondo,lasciandolo entrare in qualche modo, ci aiuti a guarire, a non implodere.
Un grande bacio a tutti :DDD
è ovvio che purtroppo nonostante siano passati 61 giorni la mattina a volte mi sveglio piangendo, più che altro mi mancano le attenzioni, coccole, messaggi, i baci i sorrisi le chiamate, sentirmi importante per qualcuno, quando vorrei già esserlo per me stesso.
è dura il eprcorso soprattutto quando come me non si ha una vera ragione nei fatti che ti accadono, MAGARI mi avesse detto ho un altro, o sono ricaduto nel tunnel della cocaina, oppure guarda a me piace fare sesso con tanti ragazzi, scusami ma non riesco a resistere, o sono veramente malato di x y e z e non ti voglio accanto. ma tutt’ora la mia domanda rimane : come puoi pretendere di dirmi nons ento più niente perchè è così, e io ti devo credere dopo tutto questo?
daiiiiiiiiiii, chissà cosa nasconde, ma non fate come me di affidarvi a CARTOMANTI o raba simile, ognuno dice la sua, non dico che mentono però le carte i tarocchi in pochi minuti non riescono a interpretare la vostra storia, a me c’è stato chi ha detto che ha un altro, chi che è confuso perchè si è stancato, chi mi dice che torna chi no,….
la verità non la sa nessuno, neppure lui perchè la mente umana è troppo complicata da analizzare…e poi non voglio farlo tornare grazie ad un rito…
e comunque ormai mi sto facendo la mia vita, certo mi da FASTIDIO essere di nuovo single, da morire eprchè finalmente avevo qualcuno accanto…
ma che fare? più di piangere e essere nervoso non posso.
quindi sempre con più forza piano piano cerco di uscire dal tunnel…
nessuno di noi sa come andrà a finire, nel passato c’è stato un legame intenso e forte poi si è interrotto in un solo giorno. manco lui mi potrà dare la risposta, e se me la darà quel gorno sono convinto che sarò io a dirgli: NON SENTO NULLA. ma almeno non dirò: PERCHè è COSì PER ORA. ma gli dirò: mi ci hai portato tu, io un perchè te lo do.
e comunque merito di meglio…non epr modestia ma era troppo vuoto, cioè era pieno di me perchè si era annullato per me, ma di suo c’era poco.