La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
14.073 commenti
Pagine: « Prec. 1 … 553 554 555 556 557 … 1.408 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 553 554 555 556 557 … 1.408 Succ. »
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
…poi finalmente capisci, capisci che in realta’ non e’ lui che ti manca, e’ la situazione, il sogno al quale credevi, o meglio volevi credere. Volevi evadere, scappare, sfuggire, da quello che il mondo ti aveva fatto, da quello che ti aveva buttato addosso.
Allora hai ascoltato qualcuno, non lui (o lei) ma qualcuno che credevi la tua salvezza…..niente di piu’ sbagliato, era in te quella salvezza. Un po’ di buonismo, non solo per gli altri, ma anche per noi stessi a volte non farebbe proprio male.
Perdi il senso delle cose, della realta’, di cio’ che e’ vero e cio’ che e’ falso.
Credi nelle sue parole, vuoi credere nelle sue parole, e ti allontani sempre di piu’ da te…dai dai e ancora dai senza chiedere e tanto meno pretendere nulla in cambio. Non esisti piu’ come persona, come donna (o uomo), ti annienti, ti fai sempre piu’ piccola, per non intralciare, per non creare problemi….tu LI DEVI RISOLVERE I PROBLEMI, NON DARLI!!!!!!!
Hai perso la tua autostima, hai perso la voglia di vivere, tremendamente scoraggiata, hai davvero QUASI PERSO LA VITA.
Ti guardi intorno, finalmente!
E’ come se tu vedessi la tua figura dall’alto, ma chi e’ quel relitto umano, chi e’ quell’essere, non lo riconosco pur avendo una faccia familiare?!
Sono IO!!!! Non voglio piu’, non voglio piu’ sopravvivere, VOGLIO VIVERE. Voglio godermi il sole che sorge e che riscalda, voglio godermi il profumo della primavera e il calore dell’estate e….e se un giorno tornera’ l’autunno? Bene anche l’autunno e’ necessario, servira’ a ricordare per migliorare ancora! E se un giorno tornera’ l’inverno? Non importa, saro’ cosi’ ben protetta che non mi fara’ MAI piu’ freddo.
A me e’ servito in fondo questo tremendo inverno, adesso credo di aver conosciuto anche la parte piu’ vulnerabile di me, adesso l’inverno non mi fa piu’ paura…..LULU
Baci baci baci a tutti!
TINA: ciao cara 🙂 sono io che ringrazio te 🙂
anche per avere capito – così sento – perché ho scritto quel post. Per me 🙂
non le ragioni, intendo… la panza 🙂
un’empatia de panza.
Mentre ti scrivo mi vengono in mente altre cose. Sono utili cose.
Bene così. Work in progress… Un abbraccio grandissimo 🙂
buon proseguimento del viaggio 🙂
SONIA: @ma non mi ero accorta che lui fosse riuscito a toccare alcune corde, le corde del mio cuore, non credevo fosse riuscito a a smuovere i sentimenti..pensavo fossero paralizzati, immobili..pensavo che non sarei stata piu’ in grado, almeno nell’immediato, di provare certe emozioni..
cara Sonia, mi dispiace moltissimo che tu stia male, e che tu debba ritrovarti a chiedere perché il cuore non ha pace…
però non riesco a non essere contenta per te (spero si capisca cosa intendo!) quando dici che hai scoperto di non essere paralizzata, immobile nel provare emozioni…
perché lui, ricordatelo, Sonia, ha toccato qualcosa che c’era.
Qualcosa di tuo. Un tuo patrimonio di capacità di sentire, provare emozioni. Stare bene e, certo, anche male.
Non è la favola della bella addormentata, in cui il principe sveglia la fanciulla che dorme. La fanciulla era pronta ad aprire gli occhi, ma perché era sveglia. Qualcosa di suo, di lei, era sveglio e vivo già.
Certo, non è che chiunque ci fa aprire gli occhi, ci fa venire voglia di stiracchiarci il cuore e le emozioni e farci saltare giù dal letto… ma credimi che il concetto del principe che bacia la fanciulla e la sveglia, la rapisce dal torpore, risolve le ferite, è un qualcosa che, da certi punti di vista, ha fatto grossi danni, soprattutto per le donne.
Non sto dicendo che la favola non esiste, perché quando incontriamo qualcuno e proviamo, insieme a quella persona, delle sensazioni ed emozioni speciali, in qualche modo una favola (non in senso di balla, ma di sensazioni belle) c’è. Ma forse le cose sono diverse da come ce le hanno raccontate, o da come ce le raccontiamo quando
……….grazie Anna. Grazie a tutte voi per esserci e per ciò che sccrivete.
Ciao Ciao.
I giorni trascorrono…., per fortuna. Il tempo e’ davvero un ottimo medico. Anche se in realta’ a volte la mattina presenta uno stato d’animo a volte molto cupo.
I ricordi, i malesseri grandi o piccoli che siano si fanno largo tra lo sforzo grande che stiamo facendo per guarire.
E’ come se fossimo improvvisamente tra le acque agitate di un mare che non ci permette, anche solo se momentaneamente di galleggiare.
Facciamo molti sforzi per non riempirci i polmoni di acqua, di acqua che ci potrebbe anche solo per un attimo farci sentire come soffocati…
E’ una piccola tempesta che si presenta all’improvviso, nonostante il tempo non ne avesse dato alcun segnale…
Ti guardi intorno sei solo, nessuno puo’ aiutarti solo te stesso puo’ farlo, la tua voglia di farcela e niente altro.
Vorresti mollare, rassegnarti, sei scoraggiato, forse e’ questa la fine.
No, non lo e’. Allora riprendi tanta forza, una volonta’ non conosciuta. Capisci che in realta’ ti stai avvicinando sempre di piu’ alla riva, la vedi, devi fare l’ultimo grande sforzo, e’ vero forse il piu’ difficile, ma anche quello che ti da la voglia di arrivare….
Ecco questi sono i miei giorni difficili, ma non mollero’….LULU
rischiamo di pensare che quelle sensazioni vengano tutte da fuori…
forse non riesco proprio a spiegarmi, accidenti…
la risposta sul perché le cose vadano storte, ovviamente, non ce l’ho. nè perché il cuore sembri non avere pace. Nè ti propino quella frase, che si scriveva sul diario alle medie: meglio avere amato e perduto che non avere mai avuto…
per carità, c’è pure un fondo di verità, ma quando una delusione ci trafigge o comunque ci fa stare male, ’sta frase, diciamocelo, fa proprio girare le balle…
è chiaro che ci sono persone che ci colpiscono, in mezzo ad un mare di persone. Che ci sono incontri speciali, che possiamo vedere sfilare 898980099090 persone del sesso opposto e non fare una piega, mentre c’è qualcuno che, anche di pelle, ci fa ricordare che abbiamo emozioni e ci fa venire voglia di viverle, insieme…
che ci sono persone di cui possiamo sentire una viscerale mancanza, altre no…
che le persone con cui facciamo un pezzo di strada possono farci sentire molto bene, o molto male, anche molto molto male… e lo sappiamo anche troppo, questo, accidenti…
e che incontrare una persona dolce, con cui si possa instaurare una relazione in base alla parità, alla serenità, ad esempio, per chi ha attraversato delle battaglie, come quelle di cui parliamo qui, possa fare eccome la differenza…
perché voglia di emozioni sì, anche sotto la cenere, magari, ma anche paure, certo, disincanti, timore di essere feriti ancora, zero voglia di tribolare…
trovare qualcuno che sa leggere anche questo, e non usarlo contro, fa la differenza… almeno io, in questo momento del mio viaggio, la penso così…
è un discorso emotivo. lui ha toccato delle cose, dentro di te, perché c’erano. ci sono. ci saranno.
lui con tutte le sue caratteristiche che, in quel momento, ti hanno fatto scegliere lui.
ma non riesco a non essere contenta per te mentre dici che hai scoperto che c’erano.
e sono tue.
io penso che, per un cuore che pensa di essere spento, scoprire di essere ancora vivo sia impagabile.
Secondo me ti sei fatta un regalo. A stare dove provavi emozioni finché erano positive, a spostarti (chiarendo con te, prima ancora che con lui) quando non stavi più bene.
LULU: 🙂 🙂
libertà impagabile, anche nelle piccole cose, di tutti i giorni.Un muoversi diverso, dentro se stessi, anche mentre si cammina semplicemente per strada, ci si guarda intorno, si alzano gli occhi verso il cielo, si sceglie cosa mangiare per cena, di leggere un libro, di fare qualcosa o assolutamente nulla. Non è solo la riconquista di se stessi, è una riconquista del mondo. perché il mondo si ri-allarga, perché le cose hanno un nuovo sapore, colore, odore…
ogni forma di manipolazione è un ciucciaggio di energie, è una restrizione di orizzonti e una sfalsatura di percezioni. Ogni manipolatore si mette al centro e restringe. Il mondo sembra stare in una scatola, i problemi che crea o si creano sembrano essere centrali, insormontabili. Si soffoca. Diversi mesi fa parlavo di una tizia con cui mi ero ritrovata a collaborare per un breve periodo. Non avevo ascoltato l’istinto, che mi aveva messa in guardia, avevo detto ok e mi ero ritrovata ad avere a che fare con un fenomeno che riusciva a rendere tutto così complesso, sgradevole da diventare centrale, anche solo per il fatto di dover a che fare con lei e come liberarsi del problema limitando i danni, che lei creava. Quando ho chiuso ho chiuso, ho neutralizzato tutti i suoi “sistemi”. Abituali.Le persone che funzionano così funzionano così e basta. Allontanarsene è libertà, in qualsiasi campo delle vita esse “operino”, che sia il lavoro, gli affetti.
“..sto tornando indietro per poter andare avanti..”..mi hanno molto colpito queste parole..perchè forse è quello che DEVE succedere tutti coloro ch the attraversano queste situazioni..e spero veramente che anch’io come te Lilly sto soffrendo di passi indietro solo apparenti..
In questi momenti pero’ è difficile da capire e da accettare che a diatanza di un anno, siamo infatti nel fatidico mese, sono tornata indietro..sprofondata in quel baratro dal quale crredevo di essere uscita in piu’ a causa di un lui che non mi ha voluto adesso..
Luna :-)))
..capisco benissimo cosa dici..è vero che provo dolore e sofferenza m provo qualcosa…e sempre meglio di non sentire niente..sensazione che del resto ho già provatao..alcuni mesi fà, e che in effetti ha degli aspetti ancora peggiori..
Devo solo trovare il modo di vederne gli aspetti positivi..
“Essere e poi capire chi vuoi accanto a te nel tuo cielo…”
Devo ripartire da me..imparando ad ascoltare il mio silenzio, laforza che vede e sente quello che ancora non riesco a percepire..grazie Anna
SONIA: li vedi già 🙂
ce li hai raccontati tu 🙂
forse non è questione di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, sai…
ma di completezza 🙂
ci sono blocchi emotivi “in negativo”, lo sappiamo bene, e sono tremendi.
ci sono blocchi emotivi con diagramma piatto. In cui non piangi a catinelle, ma neanche ridi a crepapelle – viaggiando sugli estremi… –
poi c’è quando “il sistema” funziona e/o ricomincia a funzionare…
allora senti il vento sulla faccia, ti incazzi (umanamente) se ti rubano il parcheggio, sei emozionato se rivedi un vecchio amico, stai dentro di te, ma vedi anche un abito caruccio in vetrina, piangi se sei triste, ridi se sei allegro, hai voglia o non hai voglia… e via così…
la completezza è un buon segno.
Buona notte e buon uikend a tutti 🙂
baci
Vado di fretta .. sono a lavoro.
SONIA un abbraccio forte forte; ogni tanto ti penso anche se non ti conosco, forse perchè anche per me è arrivato il fatidico mese di giugno; è passato quasi un anno (tanti mi dicevano ci vorrà almeno un anno prima che tuti possa riprendere!!!).
Questa settimana ho incontrato nell’ordine: il cugino (un cretino) del mio ex che mi ha guardato stupito e mi ha detto “ti trovo proprio bene, complimenti, sono contento” i cui sottotitoli erano “pensavo che fossi sotto un treno!!!!!!”; poi il mio ex suocero con la mia ex nipotina di 3 anni che mi guardava allibita senza dire una parola (o non mi ha riconosciuto, o avrà pensato ma che fine aveva fatto questa zia, io ora ne ho un’altra di zia!!!!!”; poi la mia ex suocera che a differenza di tutte le altre volte mi ha sorriso e salutato da lontano senza avvicinarsi, in quanto in evidente difficoltà dopo che è venuto fuori che suo figlio si è messo da mesi con un’altra (la fidanzata di un nostro e soprattutto suo amico). Vabbè nonostante tutto io in questi giorni sono abbastanza serena e dopo avergli scritto di non chiamarmi mai più mi sento più leggera e cerco di non guardarmi più indietro e di sorridere. Vado avanti e indietro, tra alti e bassi, a giorni mi entusiasmo e mi sembra di essere felice di fronte alle piccole cose (l’acquisto di un vestito o paio di scarpe nuove, una giornata di sole, una passeggiata con un amica, sms affettuosi di un amico) a volte mi sento vuota e piena di paure; peraltro l’incontro con un ragazzo che mi piaceva e mi ha fatto battere di nuovo forte il cuore non mi ha aiutato, considerato che con il suo comportamento (non mi chiama quasi mai, non risponde agli sms etc; si ricorda di me solo quando non ha niente altro da fare)mi ha dimostrato che di me non gli importa più di tanto, anzi!!
Ciao Sonia. Spero che in questi giorni tu ti sia ripresa. Almeno un po’.
In passato mi sono lanciata in parecchie frasi che nelle mie intenzioni avrebbero voluto essere “ad effetto” (del tipo “vivo per il giorno in cui non sarai nemmeno più un ricordo”.
Ora non mi pongo più il problema di ieri, oggi, domani.
Vivo la vita così come si presenta al mattino e come si evolve durante la giornata.
Ma non mi lascio trascinare dagli eventi come se fossi la preda indifesa di un destino ineluttabile.
Cavalco l’onda.
Ho capito che l’onda è inevitabile…..è un onda che viene da dentro, dal nostro dentro. Quell’onda, in fondo in fondo……(o forse nemmeno tanto in fondo) siamo noi. Frutto della nostra indole, del nostro vissuto, del nostro modo di interpretarlo e di “digerirlo”
Io ho deciso di non combattere l’onda perché combatterei me stessa.
E ho deciso di non stare seduta di spalle aspettando che mi si infranga sul gobbo massacrandomelo….
Ho scelto di cavalcare l’onda come un surfista.
“Subisco” l’onda perché non potrei fermarla ma intanto mi muovo e non annego nella mia pozzanghera di malinconia.
Si, lo so, siamo tutti diversi e ciò che vale per uno non necessariamente vale per un altro.
Ma io vorrei comunicare il mio stato d’animo e le mie reazioni a tutti perché magari, tra di voi, c’è qualcuno che come me, ha bisogno di sentirsi dire qualcosa (anche se scontato) per metterlo a fuoco e sperimentarlo su di sé.
La malinconia, la tristezza, il disagio, la disperazione, il pianto non sono atteggiamenti “NO” da cui fuggire a gambe levate a costo di indossare un sorriso finto e ripetersi fino a rimbambirsi “ètuttookètuttookètuttook….”. Sono emozioni naturali così come il sorriso, l’allegria senza un perché, le lenti rosa che a volte ti rendi conto di indossare anche se non è