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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 5121
    tina -

    “Che figata, io l’ho scoperto oggi e mi ripeto quanto è figo averlo scoperto e godermi la sensazione!”

    Cara Luna approfitto di questa lettera per fare a te e a tutti gli altri amici virtuali (Lilly, Alonso, Gatto, Anna, Marghe, Anto62(sono sicura che ci sei anche tu!!!), tanti cari auguri per una serena domenica e un’intensa settimana santa.
    L’espressione virgolettata te la rubo e la sottoscrivo a pieno perchè mi calza a pennello in questi giorni!
    bacioni 😀

  • 5122
    Luna -

    TINA: 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
    altrettanto a te 😀

    😉
    baci baci

  • 5123
    Ant062 -

    Tina, sinceri e affettuosissimi auguri a te e a coloro che, da seduti, non toccano per terra ;D

    Naturalmente estendo gli auguri a tutti gli amici virtuali di LaD con cui ho avuto il piacere di incrociare le “lettere”.

    ;D

  • 5124
    Lilly -

    Ciao Tina, ciao a tutti. Ricambio l’augurio e spero che ognuno di noi trovi, mantenga e difenda quella forza interiore che renderà non solo questa settimana ma tutta la vita intensa.
    Luna, sono d’acordo con te, siamo perennemente in viaggio, siamo in continua evoluzione.
    Fermarsi a volte è necessario e non significa tornare indietro.
    Ma la vita che sta al nostro fianco, cammina con noi, passa oltre.
    Ci sorpassa e se ne va. E più stiamo seduti a roderci a massacrarci la mente combinando tutte le ipotesi possibili, più la vita si allontana e diventa sempre difficile correrle dietro fino a riprenderla.
    Certe cose le capisci solo quando, finalmente, ti alzi dalla scomoda poltrona dell’apatia e capisci che hai perso tempo a elaborare dati, a sfornare ipotesi come se dentro al tuo cervello ci fosse un gruppo di creatori di sistemi vincenti del superenalotto in continua attività.
    E sei così stanca, così sfinita.
    Eppure non hai fatto niente.
    Non hai letto, non ti sei confrontata, non hai imparato, non ti sei nè evoluta nè involuta.
    Niente, sei stata in una sorta (non so come dire) di attivissimo stand by. Nell’apparente immobilità mentale esaurivi tutte le tue energie in centomile pippe.
    Partire per un viaggio, compreso uello della propria esistenza, a volte mette ansia, fa paura. Si rimanda di continuo.
    Poi quando parti scatta l’entusiasmo.
    Un pò come nelle gite scolastiche. Quando partiva il pulman avevo fisso in testa lo sguardo preoccupato di mia mamma e dentro di me provavo un lacerante “magun” e dopo cento metri avrei potuto comodamente dire che ero nata e vissuta sotto un cavolo portata lì dalla cicogna…..
    Io ho impiegato un anno a partire, anzi…..a ripartire.
    Ora faccio tutto quello che posso per acquisire il più possibile dagli altri, dai libri, dai forum come questo.
    Per acquistare velocità, per poter vedere in lontananza la mia vita, rincorrerela e raggiungerla.
    Oggi è così. Domani potrei arrendermi e fermarmi.
    Non lo so, nessuno di noi può saperlo.
    Nessuno di noi può dare per scontato ciò che per sua natura sarebbe scontatissimo.
    Se dieci anni fa mi avessero chiesto se avrei permesso ad uno stronzo di invadere la mia esistenza e farne brandelli avrei detto di nooooooooooooooooo!!!!! ridendo a crepapelle.
    La nostra storia è vero, non è un elenco di episodi, è un insieme di mille emozioni diverse, di mille reazioni diverse anche in casi analoghi.
    Bisogna conoscersi molto bene e guardarsi dentro, studiarsi, studiare gli altri, studiare la vita propria e altrui.
    Non fermarsi mai. E, soprattutto, non fermare mai “l’effetto cordata”!!

    Ciao a tutti!!!!

  • 5125
    cico -

    Salve, io ho diciamo lo stesso problema: fino a qualche settimana fa stavo con una ragazza, nonostante le difficoltà le cose andavano bene, l’amore è ancora forte, ma a causa di fattori esterni (genitori, lontananza) ci si può sentire poco. La cosa è di per sè pesante, e lei avendo la situazione più difficile, ha deciso di troncare, dicendo che mi ama, ma che non c’è un futuro e che così è solo un’illusione e non viviamo veramente…che lei ha bisogno di farsi una vita, e non può continuare a soffrire e a illudersi…e che c’è la possibilità che un domani non ci sia nella sua vita (l’eventualità che un domani non mi voglia più, so che c’è, ma per paura è giusto non vivere? con i se e i ma non si fa la storia, e per me è sbagliato rinunciare, ma in questo caso non ci sono solo io…).
    La capisco, sono stato anche io mille volte sul punto di lasciar io, ma ogni volta trovavo qualcosa che mi dava la forza di andare avanti e aspettare che le cose cambiassero…la storia è stata relativamente breve (quasi un anno tra conoscenza e fidanzamento), tuttavia dato che c’è ancora il sentimento di entrambi non riesco a lasciar andare tutto così senza far nulla…ma lei soffre e quando le ho detto che l’avrei aspettata, che avrei atteso che la situazione cambiasse, mi ha pregato dicendomi che così la faccio piangere e le faccio del male…
    Io mi sto consumando lentamente, da un lato c’è il sentimento (che supera le difficoltà del non sentirci), ma dall’altro c’è lei, che è la cosa a cui tengo di più, persino della mia vita e vorrei tutto fuorché stia male per colpa mia…ora, è giusto rinunciare a un possibile noi (l’aspetterei fino all’ultimo dei miei giorni fosse necessario) o combattere perché il sentimento c’è da entrambi i lati ed è forte (altrimenti non starebbe a piangere tutte le sere, no?)?
    Datemi voi un consiglio, per favore…

  • 5126
    Lilly -

    Caro Cico, per te è sbagliato rinunciare.
    Ma lei lo ha già fatto, mi sa (dici:”ha deciso di troncare, dicendo che mi ama, ma che non c’è un futuro e che così è solo un’illusione e non viviamo veramente…che lei ha bisogno di farsi una vita, e non può continuare a soffrire e a illudersi…e che c’è la possibilità che un domani non ci sia nella sua vita “).
    Ed ha pensato solo a sè stessa visto che “lei ha bisogno di farsi una vita”!
    E tu?
    Se c’è una cosa che mi fa imbestialire sono quelli che sono sulla nostra stessa, identica, medesima barca ma…..magicamente soffrono di più e vanno più tutelati, o vanno più capiti, o vanno più protetti.
    Tu sei così preso, innamorato, cotto e stracotto che staresti ad aspettare fino FINE dei tuoi giorni o in alternativa la lasceresti andare soffrendo solo tu pur di non far soffrire lei.
    Lei in tutto questo contesto che fa?
    Molla gli ormeggi? Se ne va? Smette?
    Però ti ama…….
    Dimmi una cosa Cico……e, per favore dimmela (se la sai) perchè sarebbe la risposta ad una domanda che mi ha perseguitato per un anno…..: che tipo di amore è il suo visto i modi in cui si manifesta?
    A me sembra solo un chiarissimo esempio di amore, si,…..ma solo verso se stessa!!!!!!
    E così non va!!!!

    Ps. scusa se il mio tono sembra duro. Non lo è!
    E’ che io ho capisco (e conosco) fin troppo bene il tuo atteggiamento di partenza e so quanto (potenzialmente) potresti soffrire e stare male.

    Ti auguro che gli espertissimi in materia (Luna Gatto Anna etc) sappiano darti i buoni consigli che hanno dato e stanno dando (anche) a me e intanto li saluto tutti)!

    Ciao.

  • 5127
    Luna -

    LillY: @Quando partiva il pulman avevo fisso in testa lo sguardo preoccupato di mia mamma e dentro di me provavo un lacerante “magun” e dopo cento metri avrei potuto comodamente dire che ero nata e vissuta sotto un cavolo portata lì dalla cicogna…

    ;):) 🙂 🙂
    (ho sorriso, perché com’è vero… :DDD)
    e per tutto 🙂 🙂 🙂 🙂

    Più che studiare forse osservare, sentire, e anche scegliersi i compagni di viaggio, che sia per dieci minuti o “una vita”.
    ma ho capito il senso, e sono d’accordo 😀

    l’esempio del sistema dell’enalotto era fantastico!!!!!!!
    (ma pure il resto… bella energia 🙂 🙂 🙂

    🙂 🙂 🙂

    bacioni bacioni :DDDDDD

    e a tutti buona settimana prepasquale e BUONA PASQUA

  • 5128
    cico -

    @ Lily: alla tua domanda su che amore è…lo penso e l’ho pensato anche io, ma come una canzone di Eros
    “forse perchè ognuno vede
    solo ciò che vuol vedere
    e poi, un pò come la verità.”
    dover sopportare lunghe assenze, rinunce per aspettare di sentirla, rinunce a uscire per paura che mentre io ero fuori capitasse quell’ora in cui lei non fosse controllata..ogni istante passato a sperare di sentirla, fare pensieri per lei per la ricorrenza del nostro mese…eppure andavo avanti perché per lei sono cotto, ho scoperto una forza di volontà che non conoscevo…ma ancora oggi rinuncerei a vivere, scambierei tutta gli anni che mi restano da vivere per un altro istante con lei…lei si mi sa che ormai a scelto e mi sa che la cosa più ovvia e più semplice e tornare a vivere…forse non era destino o solo i tempi sbagliati…come ho scritto nel messaggio personale di msn “domani chissà cosa accadrà. Posso solo dire che avrai un posto speciale nel mio cuore!”…alla fine ho 24 anni, ne passerà di acqua sotto i ponti…

    Grazie!

    PS. parlo così per farmi forza e cercare una ragione…ma mentre scrivo ho gli occhi pieni di lacrime…

  • 5129
    Lilly -

    E’ tutta l’energia che usavo contro di me senza rendermene conto.
    Sai Luna, i tuoi interventi sono magistrali, sono un toccasana, sono fiumi che investono ma che ti regalano sempre qualcosa (tipo la pepita di Paperone nel Klondike…..).
    Ma vuoi sapere “l’assurdo”? Quali sono state le parole che mi hanno aperto gli occhi? Quelle che mi hanno consentito di capire tutte le altre migliaia dio parole successive?
    Le parole più semplici tra quelle che mi (ci) hai rivolto:
    “Lilly: è passato un anno e tu stai ancora male, e ti dai addosso, e quello che scrivi pare sia avvenuto stamattina.
    Quelle energie sono ancora in circolo, e ancora non le hai spostate convertite abbastanza”.

    Lilly è passato un anno, Lilly è passato un anno, Lilly è passato un anno…..sai quante volte queste parole mi sono passate dentro? Sono state come un ariete. Hanno sfondato una porta. Quella della mia apatia, del mio lasciarmi annegare in una pozzanghera di infelicità.
    A volte i concetti più semplici non vengono afferrati. O meglio a volte non siamo in condizione di poter afferrare i concetti anche più semplici.
    Persino il tempo.
    Un anno che passa è un anno. 365 giorni, 12 mesi, 1.314.000 minuti, 78.840.000 secondi.
    Caz……..
    Eppure a me sembrava ieri, sembrava dodici ore fa, sembrava un’ora fa….
    Quando i concetti più semplici non ti entrano più in mente perché c’è qualcosa di subdolo e negativo che ti succhia ogni forma di energia e di attenzione e la dirotta su di lui allora stai male.
    E se stai male devi chiudere con la situazione che genera quella reazione.
    Quando dico che tu sei un esempio e perché tu SEI un esempio!
    Un esempio di come distribuire tutta quell’energia che il nostro essere produce e a volte non sa come gestire.
    Anche i tuoi post di tre pagine, la tua foga, il tuo raccontare, spronare, bacchettare e consolare.
    Qual è la tua storia Luna?
    E’ la storia di una persona che per fortuna che c’è!!!
    E’ la storia di una persona tra le tante (e parecchie scrivono qui) che per fortuna che ci sono!!!!
    Bye Bye! Un bacione a tutti voi!

  • 5130
    Luna -

    Cico: e sbaglieresti. Perché a rinunciare a vivere si sbaglia sempre, per chiunque.
    E a cominciare e continuare a vivere non si sbaglia mai.
    E per vivere sai cosa intendo?
    VIVERE.
    Stare nel flusso della vita.

    Non perdi qualcuno perché vivi, ascoltami bene.
    E non riconquisti qualcuno che è in crisi rispetto a un sentimento perché rinunci a vivere.
    Se vivi non sbagli mai. Se quel qualcuno torna torna mentre stai vivendo.
    La vita va avanti lo stesso, anche se tu non la stai vivendo.

    Sembra estremamente romantico, come concetto, il discorso “per te rinuncerei a tutto, per te rinuncerei a vivere”. Ma non lo è per niente.
    E’ la più grande minchiata che i cuori innamorati feriti si raccontano. Non è romantico.
    Romantico, sono d’accordo, può essere fare 1500 km per incontrare qualcuno che ti ama, e che quella persona faccia lo stesso per vedere te.
    Romantico – ma anche molto concreto e reale – è condividere un sentimento, un progetto, venirsi incontro, trovare INSIEME un modo per portarlo avanti. Ma da soli non si può portare avanti una relazione, un amore, perché una relazione d’amore si fa in due.

    Puoi essere disperato, per la fine di un amore, e dover fare un grosso sforzo per rientrare nella vita. Dover andare a cercare dentro di te una spinta che credi davvero di aver perso.
    Ma il presupposto della rinuncia a vivere per amore di qualcuno o pensando che questo sacrificio farà sì che un cuore indeciso, freddo, in crisi, titubante, lontano, scazzato, possa illuminarsi per questo sacrificio… bhe, non funziona.
    Non funziona mai.
    Se funziona hai incontrato qualcuno che ha bisogno di vederti tirare testate contro il muro per misurare l’entità del tuo amore.
    Ma non c’è qualcosa di sbagliato nel fatto che qualcuno abbia bisogno di queste prove, di vederti stare male, per credere all’esistenza e alla forza del tuo amore?

    Non dico che sia il caso della tua ragazza, eh.
    Ma cerco di farti capire perché nel momento in cui sembra che il dimostrare la grandezza del proprio amore sia il farsi del male c’è qualcosa che non va.
    Magari non è il tuo caso, ma sperando che non diventi mai il tuo caso ti avverto prima 😉

    Se qualcuno ti ama… ti ama.
    Una cosa semplice che non piace per niente a chi vorrebbe che le cose, da questo punto di vista, fossero più complicate, ma quindi che fosse possibile usare qualche strategia per vincere questa verità tanto semplice quanto terribile quando gira per il verso contrario.

    Non c’è NIENTE e sottolineo NIENTE di romantico nel rinunciare a sentire pulsare la vita dentro di sè.
    Non lo è perché rinunciare a vivere presenta sempre un conto, alla fine.
    Perché quel conto possiamo anche presentarlo ad un altro, che continua a deluderci (anche solo dicendoci: guarda, non fare così, perché non cambierò idea), ma non cambia niente. Perché la verità forse è che siamo noi i primi a deludere noi stessi nel momento in cui rinunciamo a vivere.
    E quindi quel conto è a noi che lo presenteremo, in realtà.

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