La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Ciao Luna. Ti sei spiegata perfettamente.
Una delle cose che non bisognerebbe assolutamente fare è non vivere il trauma.
Vivendolo (vivendolo nell’ottica di superarlo, intendiamoci, non di crociolargisi dentro fino, a volte, ai gesti estremi) vedi tutto da un altro punto di vista ed il punto successivo stempera fino ad annullare quello precedente.
Le situazioni che abbiamo vissuto sono un pò come una droga.
Bellissime, emozionantissime, fantastiche quando le conosci, quando ti ci avvicini e quando le usi fino all’abuso.
Poi il dramma dello smettere.Diventano ancora più belle ed attraenti quando devi smettere….
Poi la rinascita.
Emozioni diverse ma pur sempre emozioni.
Io(parlo per me ma credo di parlare anche per qualcuno di voi……)quando ho visto in quella persona ciò che non era
ho vissuto delle emozioni che non appartenevano a quella persona ma a me e solo a me perchè erano le mie proiettate su di lui.
Ora sto vivendo nuove emozioni dopo il limbo.
E vivendole mi sento di poter fare a meno di lui. Mi sento più forte, con più energia. Anche se, a volte, quell’energia mi si gira contro e fa un pò male. Ma solo per un pò.
Aspetto il giorno in cui incontrerò la persona giusta.
E sarà quella che non rifletterà le mie emozioni, non mi regalerà delle emozioni.
Semplicemente condividerà le mie come io condividerò le sue.
Ed in questa condivisione creeremo qualcosa di unico.
Sono contenta di avere conosciuto tutti voi.
Sentirsi soli nel proprio dolore, credere che gli altri non siano in grado di capire il dolore che si sta vivendo fa soffrire di più.
Sapere che qualcuno ne è uscito e imparare come fa sentire protetti.
Un bacio a tutti.
Alonso, Lilly e Gatto: 🙂 grazie a voi, davvero.
Io rifletto ad alta voce, perché sono in viaggio, esattamente come voi.
Più avanti o più indietro chi può dirlo. E’ tutto un work in progress. 🙂
@Sentirsi soli nel proprio dolore, credere che gli altri non siano in grado di capire il dolore che si sta vivendo fa soffrire di più.
Verissimo!!!
Io l’ho provato con il lutto e onestamente era terribile. Non importa se certe emozioni sono universali, e in fondo lo si sa. Quando incontri l’empatia è come toccare terra…
@Sapere che qualcuno ne è uscito e imparare come fa sentire protetti.
Parole sante. E non importa se non si capisce chi fa sentire protetto chi 😉 😉
probabilmente sarà un gioco di squadra, che ne dite? 😉 😉 😉
Alonso: la rete alle volte è una chiavica da questo punto di vista, per questi versi, il fatto che ci scriviamo, intendo, no, per esempio, ma da quel verso, l’informazione “exmorosifera”, erano meglio gli anni che furono 😉 😉
ma forse, allora, a ripensarci, c’era comunque l’amico o il conoscente beniformato (e talvolta maleinformato, pure) che davano le notizie dell’exmorosotiggì… magari anche ai tempi in cui l’uomo girava con la clava… 😉
Se puoi, Alonso, da queste cose proteggiti, con qualsiasi messo arrivino 🙂
Per il resto, se la rabbia è una forma di energia che ti serve a cambiare pelle, per stare meglio dentro di te, ognuno sa di quale carburante ha bisogno 🙂 e le sue fasi.
Sottoscrivo
@Una delle cose che non bisognerebbe assolutamente fare è non vivere il trauma.
Vivendolo (vivendolo nell’ottica di superarlo, intendiamoci, non di crociolargisi dentro fino, a volte, ai gesti estremi) vedi tutto da un altro punto di vista ed il punto successivo stempera fino ad annullare quello precedente.
Vivendolo nell’ottica di superarlo 🙂 sì 🙂
bacioni bacioni :DDD
Perchè dopo quasi un anno non riesco a liberarmi da tutto questo dolore, perchè quando mi sembra di essermi rialzata invece poi ricado .. perchè avere dei contatti telefonici con il mio Ex mi ha rigettato nell’ansia e mi sveglio la mattina con la tachicardia e tutto mi fa paura e rinasce quel senso di inadeguatezza e di paura che mi paralizza e che tanto mi ha fatto soffrire negli ultimi tempi vissuti con lui??
Come posso essermi sbagliata per tanti anni, quella storia cui avevo dedicato tutta me stessa, con immenso amore; e lui per giustificarsi ha il coraggio di dirmi che probabilmente anche io non ero più innamorata, ma allora non hai proprio capito niente, non è chiaro che il mio atteggiamento forse un pò più distante era solo un modo per difendermi dal fatto che sentivo di non essere più abbastanza amata?! O forse la sua coscienza è semplicemente più leggera se si convince che in fondo era finita per entrambi.
Non ci vediamo da quasi un anno; Lui ha fatto in modo che non ci vedesimo più e ha limitato al minimo i nostri contatti perchè così per lui era più facile e ora che gli serve aiuto per una cosa pratica mi chiama e mi chiede di vederci! No io non ci sto. Quando stavo meglio e mi sentivo pronta ho provato a proporre di vederci per rompere il ghiaccio e superare questo momento del fatidico incontro che prima o poi ci sarà e lui invece è praticamente scomparso.
Ora che gli dico che non voglio vederlo, non voglio sapere nulla di lui e voglio pensare solo a me e alla mia vita, viene a dirmi quanto mi ha amato e mi ha voluto bene e che sarò cmq la persona più importante della sua vita, di quanto ha sofferto anche lui e se le cose sono andate così non è colpa di nessuno: a me questo ora non interessa e al limite non ci voglio neanche pensare, perchè se penso a quanto mi amava (e lo so)mi vengono ancora più i nervi perchè non capisco come sia potuta finire così.
Indietro non si può tornare (non che Lui voglia questo), nè voglio farlo io, perchè la stima e la fiducia sono irrimediabilmente perse; possibile che l’egoismo umano sia così sconfinato (dopo tutto quello che è successo, puoi venire a chiedere a me il modo per farsi trasferire nell’ufficio vicino al mio, visto che dove lavori non ti trovi bene?? E quando io dico che la richiesta mi appare quanto meno fuori luogo , lui ha il coraggio di dire “certo nello stesso ufficio sarebbe impossibile ma nell’ufficio accanto se fosse possibile io non avrei remore sinceramente”. Alla fine (visto che non capiva o faceva finta di non capire, troppo preso dal risolvere il suo problema) dico “io non avrei piacere che tu lavorassi lì vicino” lui mi risponde “Questa te la potevi proprio risparmiare e mi riattacca il telefono! Ora l’egoista sarei io praticamente!Poi mi richiama, si scusa ma, …io non ho più parole ….Vorrei solo un pò di serenità …
Vabbè mi sa che quello che ho scritto non è molto chiaro ..scusate lo sfogo un pò insensato
Notte
Kikka: no, no, quello che hai scritto è chiarissimo. E anche lucido. Non è per nulla insensato, e a te forse sembra insensato solo perché ora sei agitata, com’è naturale che sia. Ma sei più lucida di quanto credi e mi pare tu abbia già tutte le risposte. Se hai l’ansia e ti sembra di non averne, mi permetto di dire (è solo un’opinione) è non solo per il ritorno dell’ex che, con il parlarti di cosa è stato ecc, ovviamente va a toccare punti ancora in rielaborazione,(vedi il post sopra, i discorsi che si facevano con Alonso e Lilly, se può esserti utile), anche perché ti dice pure cosa avresti o non avresti provato tu (che è veramente cosa tua!!!), ma anche perché l’ansia nasce forse dal fatto che l’istinto ti dice una cosa (proteggiti, no contact, per es.) e lui preme in direzione opposta (entrare, come vuole lui, e contatto persino attaccati con gli uffici!!!) e quindi tu che vorresti gridare solo no, per il momento di confusione (anche per educazione, magari…) non segui l’istinto, e quindi non ti senti protetta da te stessa, tra l’altro. Mentre lo sei, perché il tuo istinto ti manda segnali chiarissimi, a caratteri cubitali, su cosa hai bisogno ora: serenità. e autoprotezione. Sana. Perché questo tipo di autoprotezione è sana. Lo hai detto tu stessa.
Scusa l’analisi delle sensazioni, che può essere anche sbagliata.
Le risposte, cmq, dicevo, secondo me le hai scritte tutte:
sul perché a distanza di un anno stai male, perché il suo ritorno in scena, con questa modalità, ti manda in tilt… e, ti dirò di più, funzioni anche benissimo, secondo me, e infatti percepisci tutto il tuo disagio e sai anche quello che vuoi:
serenità e che lui non entri, tantomeno così.
Siamo seri, Kikka, tutte le sensazioni emotive che hai ci stanno, ma proprio tutte.
Sei stata con questa persona, se ricordo bene, moltissimi anni, e ad un certo punto la storia è finita, ed è finita in modo traumatico per te, fosse anche solo perché intimimamente hai sentito di subire una decisione di un altro, che ha cambiato il corso della cose. E della tua vita. Magari molto in meglio, ma lo stai ancora scoprendo. E perché già per sostenere il cambiamento “in corso d’opera”, allora, quando le cose hanno iniziato ad essere prepotentemente diverse, ti sarai adattata soffrendo e perché poi hai dovuto tirare fuori enormi energie per il distacco, anche dalla dipendenza reciproca…
cosa che invece forse il tuo ex ha rielaborato meno di te, se te lo posso dire, visto che se ne viene fuori con il fatto che tra tutti gli uffici del mondo deve trovarne uno incollato a te. E chiede aiuto a te per una cosa pratica. Un caso? Comodità? il bisogno – suo – di averti comunque nella sua vita in un’altra forma? Il bisogno di dare un senso a quanto è avvenuto tra voi dicendo che anche tu non lo amavi e bla bla bla?
Sono ca… suoi. Queste sono le sue motivazioni, i suoi bisogni, questa è la sua versione. E lui, in tutto e per tutto, anche con quella telefonata in cui ti hai chiuso il telefono in faccia, sta seguendo le sue motivazioni e i suoi bisogni. Anche il bisogno, magari, di essere comunque accettato e confermato da una persona con cui ha diviso anni ed anni della sua vita. E che, dicendogli NO in qualche modo lo disconferma. Tutto può essere, le sue motivazioni le sa lui, e, se posso dire, chi se ne frega.
E’ a te, e ai tuoi bisogni e alle tue motivazioni, che devi pensare.
Non accudire lui (anche solo facendoti lo scrupolo di dire no, o agitandoti se lui ti dice che un tuo no lo destabilizza, o che non lo capisce… tu sai benissimo le ragioni del tuo NO), ma accudisci te stessa. Perché è ciò che la tua pancia, secondo me (ripeto: solo mia opinione) ti sta chiedendo. Ti dice: continua il tuo cammino, e proteggiti, perché stai ancora rielaborando delle cose,ed è naturale che sia così, e non puoi farti sparare mentre lo fai. E non importa se uno ti spara per cattiveria, egoismo, perché è fatto così o colì, o perché sarà anche in buona fede, ma non ci arriva, perché non vede, e non sente cosa provi tu. Non importa, perché comunque per te… lui ti sta sparando. E questa, anche se lui ti dice di no, è una tua sensazione, e la tua sensazione per te vale, e non c’è neanche bisogno di spiegargliela.
Lui, dici, ha limitato al minimo i vostri contatti per un anno (cosa che ti avrà fatto soffrire moltissimo, ma che probabilmente è anche stata la tua “salvezza” perché se tu lo avessi sentito saresti stata peggio) e adesso ritorna, nella modalità che ha scelto.
Sai forse perché ti senti inadeguata?
perché ancora una volta ti sembra di subire i tempi, i modi e le motivazioni di un altro. E non di un altro qualsiasi, ma di una persona che ha rappresentato così tanto per te.
Il punto non è “mi sono sbagliata per così tanti anni”, perché magari non ti sei neanche sbagliata, e la vostra storia è stata molto vera ma è finita e basta, ma il punto è nel presente.
Tu ora puoi scegliere. Non è lui ancora una volta a condurre il gioco. Per te lo conduci tu.
Vuoi sentirlo? sì o no? – se la risposta è no lui lo deve rispettare. E se non smette di chiamarti non rispondere.
Vuoi sentirlo, ma quando e come vuoi tu? così dev’essere, per te.
Vuoi averlo accanto a te quando lavori? NO. E allora la tua risposta è no, punto.
Ricordati che puoi scegliere, e che il modo in cui lui insegue le sue ansie e le sue motivazioni è il suo,ma che tu devi pensare a te, capire quello che vuoi (e ripeto secondo me già lo sai, per quanto riguarda la situazione attuale) e seguire la tua volontà. E i tuoi sacrosanti bisogni che ora sono diversi dai suoi.
Un bacio.
Grazie Luna per la lunga e attenta risposta.
Devo essere breve perchè sono a lavoro
Baci e buon week end a tutti voi
Ciao Kikka,
con estrema sincerità e schiettezza, se non vuoi piu’ vederlo perchè la cosa ti fa star male e non ha alcun senso tutto cio’, cosa aspetti, mandalo a quel paese, ora tu hai le tue esigenze, i tuoi bisogni, fregatene dei suoi, è lui che deve pensare alla sua vita, come ha fatto in passato con te quando ha deciso di liquidarti. Non si puo’ entrare ed uscire nella vita delle persone a secondo dei propri “umori”, questo non è amore, non affetto, è sbattersene le palle dei sentimenti altrui, prende in considerazione solo se stesso girandoti la frittata con il discorso del passato, str…o non una, ma due volte. Non farti calpestare, rispetta te stessa, un bacio
@ Luna “Per il resto, se la rabbia è una forma di energia che ti serve a cambiare pelle, per stare meglio dentro di te, ognuno sa di quale carburante ha bisogno 🙂 e le sue fasi.”
ti dirò Luna,dopo quello sfogo,la sera,mi sono sentito meglio,alla fine i miei discorsi sono sempre gli stessi, mi crogiolo nella malinconia per comodità,pigrizia,paura,ma tutto questo fa solo in modo di lasciarmi fermo,immobile e non camminare per il mio percorso.
L’altra sera mi son detto di reagire e ho dato sfogo a qualche pensiero creativo che in alternativa sarebbe rimasto nel buio…il riattivare i miei neuroni è fondamentale per non perdersi nelle “seghe mentali” (da leggersi come pensieri non seguiti da azioni ma solo fini a se stessi positivi o ancor peggio negativi che siano) e riprendersi la propria vita.Detto questo il tagliare ogni ponte è fondamentale,quindi in qualche modo devo far sì che anche la “rete” non mi imprigioni più come ha fatto sino ad ora con le sue fitte maglie…anche perchè,se un giorno ci fosse nuovamente qualche suo gesto rivolto a me sarebbe solo ed esclusivamente fatto da lei per scaricare il suo senso di colpa,perchè nonostante tutto io son convinto che il ricordo di me le provochi ancora qualche fitta alla coscienza.
ciao tutti e buon weekend…che spesso e volentieri è il momento più difficile…
Amici, vi leggo ed e’ bello davvero per me riconoscere tutto il “viaggio” nelle vostre parole…
Sono le stesse che userei io, se dovessi descrivere tutte le parti del percorso.
Alonso, sapessi quanto mi riconosco in te ! Torture mentali autoinflitte…
E in Kikka, con quel cuore che sobbalza a distanza di mesi e mesi, quando loro sono ormai lontani anni luce e tu ti senti ancora li’ imbrigliato in un passato che non passa mai !
E nella lucidita’ di Luna che per scrivere quel che scrive deve averle davvero passate tutte !!!! Un mare di sentimenti ed emozioni da fare invidia ad un novantenne 🙂
Ciascuno ha avuto, o sta ancora avendo, il proprio viaggio tra la “morte” e la “rinascita” ma il leit motiv rimane lo stesso… Salite e discese repentine alla ricerca di se’.
Io spero di aver concluso quel viaggio.
Io sono innamorata e ricambiata.
Io ora sono felice. Tanto felice, e mi sembra un miracolo.
C’e’ un mondo che ti si riapre davanti e tu puoi portarci te stesso.
Che possa andare male, gia’ lo sai. Quanto possa essere doloroso, anche.
E’ ancora piu’ bello perche’ conosci la fragilita’ di quei momenti e li apprezzi di piu’.
Dici GRAZIE cento volte.
Mi commuove guardare indietro.
Non posso dimenticare chi sono stata, cosa pensassi, cosa volessi e quanto abbia sbagliato. Mi conforta il sapere di aver fatto del male solo a me stessa e non ad altri.
Spesso mi capita di dirmi : “Hai troppo”. Me lo dico da sola, come se fossi in attesa di catastrofe.
Poi penso che ho sofferto piu’ di quanto meritassi, che non e’ stato giusto a livello universale quel che mi e’ stato fatto, che ho pagato i miei errori e che, forse, ora e’ il mio turno per essere in pace con me, con la vita e anche con l’ amore…
Forse, all’ alba dei 34 anni, ce l’ ho fatta.
Non lo sapro’ mai, se non vivendo, ed io mi sento viva. Molto viva.
Ragazzi, a prescindere da come andra’, vi auguro tutto il bene che sto provando io.
Non pensate che non vi accadra’ piu’.
Vi accadra’ anche se non lo cercherete e non farete nulla di eccezionale per averlo.
Lo state gia’ facendo ora, senza saperlo: state ricostruendo voi stessi per essere pronti ad amare di nuovo quando succedera’.
Buon week end, ragazzi.
A presto.
ANNA
ANNA: 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 !!!!!!!!!!! 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Non ti meriti qualcosa di bello per quanto hai sofferto, Anna, te lo meriti e basta!!!
Sottolineo, sottolineo e sottolineoooooooo 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 :DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD
@per scrivere quel che scrive deve averle davvero passate tutte !!!! Un mare di sentimenti ed emozioni da fare invidia ad un novantenne 🙂
per questa ho riso 😉
diciamo che in questo periodo sono bella carica di emozioni, sì, periodo particolare. Non le ho passate tutte 😉 grazie a Dio, ma vissute intensamente, forse quello sì.
ALONSO: w il pensiero, e pure l’azione, creativi!!! :DDDDDDDDDDDDDDDDDD
ottimo modo per investire le energie in esubero.
E se tu saltassi un passaggio? cioè se quando sei malinconico tu saltassi direttamente al pensiero creativo o quel che è senza passare per l’analisi del motivo per cui ti stai crogiolando, o quel che è, nella malinconia?
Forse non ti crogioli, sei malinconico e basta, talvolta. Succede.
Ti dai la spinta di reni e ne esci. Ma non rimproverarti per la malinconia. E’ quel che è. Prova a riposarti e a divertirti un po’ (anche facendo una cosa banale), magari ti arrivano più risposte, su di te, che attraverso le pippe mentali. 🙂 🙂
(imperativi da incitamento, ndr).
bacioni bacioni