La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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…ma io vi voglio bene davvero senza conoscervi?!?
Possibile?!
Grazie vi abbraccio!
SONIA: magari se mi conosci ti sto sulle scatole! 😉 :PPPPPPPPPPPPPPP
Bacini 🙂
E’ inutile,continuano le ricadute.Anche quando penso di esserne uscito,di essermi tirato fuori da tutto,di esser epronto a ridisegnare il mio mondo.
Appena ritorno un po’ di entusiasmo,di voglia di vivere capto qualcosa di lei,che sia un ricordo,una foto,un “qualcosa” che la riguarda trovato per caso su fb per colpa di amici in comune…e allora ricado nel baratro.
E allora torno ad odiarmi per tutto ciò che ho fatto,per come mi sono umiliato,per come ho calpestato me stesso.
Avrei dovuto fare questo,fare quello…e continuano le seghe mentali,pensieri inutili che non hanno motivo di esistere, pensieri inutili che mi massacrano ogni istante.Immagino dialoghi inesistenti in cui ne esco da fiero vincitore,scene che nona vverrano mai in cui mi prendo la mia rivincita…ma tutto questo che senso ha??Perchè continuo a farmi questo??
è ancora fuga?è ancora paura di affrontare la mia vita?
è questo fottuto terrore di me che mi ha tenuto legato a una ragazza che non faceva per me,è la paura di stare solo che mi ha fatto accettare ogni cosa…anche tralasciando il grottesco finale.
In fondo lei alla fine si è mostrata solo per quel che è…
e questo dovrebbe solo aiutarmi ad accettare la fine di una storia che qualsiasi mente lucida avrebbe definito morta e sepolta da anni…e invece sono ancora qui che penso a lei,e che mi rodo perchè non pensa a me…maledetto egoismo…non me ne libererò mai.
Invece che imparare dal passato e provare poi a dimenticarlo continuo a razzolarci facendomi imprigionare…legandomi ad esso per rimanerne prigioniero.Un comportamento inconscio per fuggire da me stesso.Non so se provo più rabbia verso di me o vergogna a sentire gli occhi gonfi ripensando a lei…
Ciao Alonso Q. La mia è un opinione sindacabilissima. Ha il solo “pregio” di essere l’opinione di una che non ne è ancora uscita e continua, nell’arco della giornata e della nottata, a pensare a lui. Però non sono “ricadute”.
Cadiamo e ricadiamo di continuo in un baratro, questo si.
Ma non è il baratro dell'”amore” (e uso le virgolette perchè amore è un’altra cosa. E’ un sentimento che nasce da due persone non da una sola)!
E’ il baratro naturale per chi ha dato tanto e ricevuto un poco che è stato brutalmente ripreso indietro con tanto di interessi e somme aggiuntive non dovute (una sorta di “cartella pazza”).
Tu pensando a lei non la giustifichi più, non la vedi per chi che non è.
Se la rimpiangi (SE….la rimpiangi) rimpiangi ciò che credevi che fosse.
Anche io la mattina mi sveglio e mi rendo conto che l’ho sognato, di nuovo, ancora, nonostante tutti i miei buoni propositi.Anche io la sera vado a dormire con la triste consapevolezza che non ce l’hoa fatta, ho pensato a lui perchè una cazz. qualsiasi me l’ha riportato in testa.
Ed è sconforto. Sconforto puro. Ma non per la sua assenza. Solo per la mia incapacità di non averlo già cancellato.
Ma poi penso che se per più di un anno ho vissuto in un mio limbo personale in cui ho continuato indisturbata ad amare, a piangere, ad aspettare, a sognare, ad illudermi, non potevo cavarmela “così facilmente” con un “adesso basta, buttiamoci tutto alle spalle”.
L’ultima cosa che gli ho detto in un attimo di rabbia e, (all’epoca), al solo scopo di provocargli una reazione (inesistente)è stata “io vivo per il giorno in cui non sarai neppure più un ricordo”.
Quel giorno non verrà mai, lo so.
Ci sarà sempre un suo ricordo, quà o là nella memoria.
Ma sarà solo questo. Un ricordo. Mentre noi ci saremo ancora. Ci saremo al presente e vivremo.
Ogni volta in cui cado non mi siedo più. Mi alzo, dolorante ma mi alzo. E vado avanti.
Perchè il tunnel è lungo, è buio, fa paura. Ma prima o poi finisce.
Anche il nostro, vedrai, prima o poi finirà e vedremo qualcos’altro al di là di quelle facciazze di m….. che ancora infestano le nostre vite.
Prima perchè le amavamo alla follia, ora perchè non riusciamo a perdonarci di essere stati così pirla da cascarci in pieno.
Buona fortuna, Alonso. A te, a me e a tutte/i quelle/i chie ci possono capire……
Ps. Ciao ciao Luna!
Ciao Alonso, ciao tt,
mi spiace leggere cio’ che hai scritto, perchè avverto ancora lo sconforto, la delusione, l’amarezza di cio’ che è stato, di cio’ che porti dentro, la ferita profonda lasciata. Mi sale addosso una rabbia cieca, una voglia di gridare, di sputare fuoco dalla bocca, di spaccare il mondo, perchè come te so bene il dolore che questi esseri di merda hanno causato con la loro superficialità, con la loro meschinità. Alonso, credimi starai meglio, datti tempo, ognuno ha i suoi, non che mi sia lasciato tutto alle spalle, ma .azzo ora va meglio, mi sono ripreso la mia vita, i miei spazi, me la sto costruendo come la voglio, tra sbagli e rischi, ma è la mia, non la regalo piu’ a nessuno! Questa notte ho sognato la mia ex, è stato stupendo, ma stupenda non era lei, erano le emozioni che vivevo con lei e pensavo di costruire con lei, stupendo ero io per come mi proiettavo nei suoi confronti, per come mi donavo a lei, ero stupendo per quello che volevo costruire, per quello che sentivo dentro. Lei è stata tutto fuorchè stupenda! L’ho amata alla follia, forse sbagliando, perchè è sbagliato dare tanto amore ad una persona che non merita, e con il senno di poi ti assicuro che lei non meritava, non per rancore o rabbia per cio’ che ha fatto, ma per il semplice motivo che abbiamo due concetti completamente diverse dell’amore. A volte quando la mente mi porta da lei mi blocco, si ferma il mondo, rimango incredulo di come si possa gettare in fumo una cosa cosi’ bella, rimango incredulo di come non sia rimasta abbagliata dall’amore che le donavo, incredibile. Poi tutto diventa piu’ chiaro, non era semplicemente lei quella che volevo, non era lei che meritava tutto questo, meglio cosi’ ed affrontare la realtà che trascorrere una vita con una persona che nemmeno “conosci”. .anculo lei e i suoi occhi, i suoi gesti falsi, le sue parole egoiste, i suoi progetti meschini, non mi ha meritato, so chi sono e quanto valgo, ho sbagliato in passato ad idealizzare una persona per il solo motivo di voler amare, colpa mia, ed ora ne pago le conseguenze, giusto. Non porto rancore, spero lei stia bene, ma anche no, la ferita che ha lasciato è davvero profonda, non mi ha minimamente rispettato, amato, compreso, perchè continuare farsi rovinare la vita da un essere del genere? Non mi manca lei, mi manca cio’ che pensavo di costruire con lei. Sono passati ormai cinque mesi, certo lei è sempre li che bussa alla porta della mia mente e del mio cuore, ma io quella .azzo di porta ho deciso di chiuderla per sempre, lei è il mio passato, un brutto passato, non merita cio’ che avevo dentro, proprio perchè lei stessa non è stata in grado di vederlo, sono sicuro che arriverà per tutti noi il momento di poter dare alla persona giusta cio’ che di bello abbiamo dentro. Credimi Alonso, passa, tutto passa, conosci, impegnati in cose nuove, cambia cio’ che della tua vita vorresti diverso, mettiti in gioco, arriva per tutti Alonso, ARRIVA PER TUTTI IL MOMENTO DI TORNARE A VIVER
Scusate i toni forse un po’ “duri”, ma il solo pensiero di quanto dolore possano causare le persone con i loro “atteggiamenti” superficiali ed egoisti, senza molte volte rispettare minimamente persone che ti hanno amato alla follia, mi manda davvero in bestia. L’amore potra’ anche finire ma l’affetto e il rispetto della persona con cui hai trascorso parte del cammino della propria vita non si puo’ cancellare in un secondo, è inaccettabile, e chi è in grado di far cio’ non merita altro che calci nel culo!
Un abbraccio a tutti
Lilly e Alonso: ciao ragazzi 🙂
sono d’accordo con Lilly. Su tutto. Non sono ricadute, anche se a volte ne hanno tutta l’aria. E, sarà proiezione dei fatti miei, non dico di no, mi viene da dire anche questo: che forse a volte bisogna anche scaricare la disperazione e il disorientamento provati, la frustrazione provata, che probabilmente è una delle emozioni al top, e quel che rimane del trauma e che piano piano, anche a livello energetico, si riassorbe.
Le emozioni non si possono negare, ma si possono osservare in maniera diversa. Non so se riesco a spiegarmi. Mi sa di no.
Mettersi sulla strada del vivere nel presente, di una consapevolezza diversa, dell’indipendenza dopo la dipendenza, il dire: questa cosa non mi faceva stare bene, non mi rendeva felice, mi trasformava in qualcosa che non ero, o che sono stato, ma che non voglio essere più, perché le mie energie erano spese male, in modo implosivo, in modo autolesionista, ecc ecc, non significa poter cancellare con un colpo di spugna le emozioni, anche di rabbia, di disorientamento, ecc. Ma significa scegliere una via diversa.
Stare dentro di sè, invece che costantemente fuori. Cercare dentro di sè le cose che si cercavano fuori, chiedendo e dando.
Tra stare dentro una situazione, e non esserne consapevoli, e tra essere stati in una situazione e guardarla e guardarsi in un modo diverso una differenza sostanziale c’è, eccome.
La differenza tra stare fermi, e muoversi ed evolvere.
Tra scegliere per il proprio male e il proprio bene. E capire cosa sia, che non è una cosa proprio immediata.
E’ accettare di essere stati fragili rispetto ad una situazione, e non ben consapevoli di ciò che significava, per il proprio mondo interiore, benessere o malessere, equilibrio o squilibrio, centratura o decentratura. Una scelta o un’altra.
E non solo non c’è nulla di cui vergognarsi, Alonso, nel provare certe emozioni. Ma, dirò di più: secondo me per chi ha vissuto una relazione, dolorosa, in maniera emotivamente molto dipendente, e non riuscendo a contenere le proprie emozioni quando erano molto dolorose, ma sparandole fuori per esempio chiamando, mandando sms, implorando, o facendo il tappetino, cercando in tutti i modi fuori il modo per sedare l’ansia della sensazione di abbandono ecc, e di frustrazione, riuscire a vivere quelle emozioni dentro di sè è una conquista enorme.
Sopportare le onde di quelle emozioni, ma integrarle in una vita emotivamente più indipendente.
Anche questa volta non so se sono riuscita a spiegarmi.
Contenere non vuol dire trattenere.
Mi rendo conto che il concetto è difficile.
Contenere significa: sento una cosa, c’è, ma invece di spararla fuori prima ancora di capire cosa sia, e di chiedere al fuori di porvi rimedio, restando, cambiando, anestetizzando in qualche modo la mia angoscia, o anestetizzando me stesso/a dicendomi che non provo dolore, frustrazione, accetto di sentire.
Alonso, le scene in cui immagini di dirle questo e quest’altro, in cui immagini la riscossa o di incazzarti con lei e dirle in faccia quello che pensi, e di cui ti vergogni, potrebbero essere solo immagini mentali che adesso, ancora, ti servono. E che presto non ti serviranno più.
Immagini che fino ad un certo punto hanno a che fare con lei, ma che molto, invece, hanno a che fare con una parte di te che vorresti riprenderti e che ti sembra magari di aver lasciato a lei. E con lo scaricare la frustrazione. Neanch’io credo sia amore, come dice Lilly, ma questo, ovviamente, puoi saperlo solo tu.
Ad una mia amica che usciva da una relazione burrascosa, che l’aveva fatta molto soffrire, e che aveva la sindrome di essere stata troppo tappetino, e di essersi fatta fare troppo male, ed era piena di rabbia e frustrazione per questo, è stato consigliato di immaginare un palcoscenico in cui avrebbe invitato il suo ex solo per prenderlo a calci nel sedere e urlargli in faccia tutto quello che pensava di lui, tutto il dolore che le aveva causato, la delusione, l’investimento sbagliato. Senza filtro. Senza filtro, intendo, di buona educazione.
Perché un conto è prendersela con qualcuno nella realtà, e trasformare la rabbia in azione, un conto è scaricare la rabbia e il dolore attraverso un’immagine mentale, avendo chiaro il confine tra realtà e immaginazione.
Non serve a niente?
Non lo so. In fondo, a quanto dici, lo fai spesso. Solo che ti inibisci un po’?
Se subisco una truffa mi sento fragile e idiota, magari, per non essere stato abbastanza lucido, forte da impedire a qualcuno di manipolarmi.
Una truffa è un trauma, e difficilmente credo che chi si è sentito truffato abbia fatto spallucce e detto: e vabbè.
Penso avrà pensato al suo truffatore, e tanto più se era una persona vicina, e non l’estraneo che suona il campanello una volta.
Ma pensare al truffatore significa essere innamorati di lui o incazzati neri, con lui e con se stessi?
Esempio improprio lo so. che c’entra con l’amore?
Eppure alle volte, quando si guarda indietro, a una relazione finita, si ha l’impressione di essere stati truffati e di essersi fatti truffare.
Ed è anche con se stessi che bisogna fare pace. Prima di tutto.
Poi, mi dirai, queste sono solo parole. Ma se ho amato qualcuno e non riesco a dimenticarlo non riesco a dimenticarlo e basta.
Vero. E allora che si fa?
Ovviamente non ho la risposta.
Ma quello che posso dire è: credo che tra chiudersi a se stessi e aprirsi a se stessi una differenza ci sia. Merita provare, comunque.
Restare incancreniti nel passato non può giovare di più che cercare un’altra strada, dare a se stessi nuove possibilità. Coltivare il proprio sorriso, invece di un grugno. Io la scommessa l’accetto. Guardare avanti.
Se perdi almeno hai tentato. Se non tenti nemmeno hai già perso.
bacioni 🙂
Ciao Luna, come sempre hai mille belle parole e riflessioni che vengono dal cuore e dall'”esperienza”. Ragazzi non facciamoci rubare dagli altri il bello della vita, il bello è in noi, è la nostra mente a volte che ci vuole massacrare, siamo noi stessi a volte a farci del male…tutto passa, e quando ritornera’ il sorriso in noi saremo 1000 volte piu’ forti di prima ed ancor piu’ consapevoli di cio’ che vogliamo, piu’ consapevoli del mondo che ci circonda. Io rimango un idealista, credo nell’amore, ma oggi ancor meglio di prima, so che cosa ci gira attorna, i suoi pericoli e piaceri, non mi arrendo alla legnata presa, ne faccio tesoro. Un bacio Luna, un grosso bacio a chi ancora come noi ci crede…
Lilly,gatto,luna…grazie per le vostre parole.
il mio era un grosso momento di sfogo dopo aver appreso alcune cose su di lei,tramite la rete…
ovviamente concordo con ogni vostra sillaba,con ogni vostra idea.Quello che ho dentro è rabbia,rabbia contro di me.
E’ con me che non riesco a far pace,con quello che ero diventato,prima e dopo il suo tradimento.
Prima,perchè già allora non l’amavo,ma nonostante tutto voltavo lo sguardo da quell’idea,per la paura di rimanere solo, di non trovare un’altra persona che volesse stare al mio fianco e allora mi adeguavo….dopo,perchè nel momento che me la sentivo portare via ho fatto cmq di tutto per trattenerla,nonostante tutto…per quello parlo di vergogna verso me stesso.
ma nonostante tutto la strada la sto cercando,dentro di me c’è la piena convinzione che tutto questo grottesco e patetico teatrino,questo dolore e quant’altro siano stati la mia fortuna,mi abbiano salvato la vita.Davvero.
E’ che ogni tanto la paura mi porta a risognare quel mondo tranquillo anche se tutt’altro che perfetto che mi stavo costruendo.Ma poi passa,anche grazie alle vostre risposte…
e la voglia di lottare riemerge,di volta in volta sempre più forte.
Grazie.