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Ingenuo ed emotivamente fragile

Nei post precedenti ho parlato di diverse persone che, nella mia vita, avevo creduto e trattato come amici ma che hanno creato, alla fine, solo dolore e sofferenza dentro me. E sono pronto a giurare che ce ne sono molte altre di cui, prossimamente e quando me la sentirò, narrerò le (non) gesta.
Ma penso sia giusto portare un po’ di chiarezza riguardo me stesso. Posso aver alimentato qualche sospetto su di me perché le mie storie sembrano sempre lo stesso film ma con attori differenti. Ho deciso di fare un “mea culpa” sugli sbagli che ho fatto che hanno portato a tutto questo che oggi sto raccontando.
Non sono il massimo della furbizia e della scaltrezza anzi sono una persona ingenua e abbastanza fragile emotivamente. Amo la solitudine solo se voluta e allo stesso tempo amo stare in compagnia con le persone giuste, parlo poco, amo osservare e parlare solo se necessario. Nonostante il mio 1.86 di altezza basta poco per farmi commuovere e dispiacere. Amo gli animali e sono vegetariano. E per quest’ultima cosa c’è tanta gente che mi ha riso in faccia.
Ero molto timido in passato, bastava una donna che mi avvicinasse per farmi cominciare a sudare e tartagliare se tentavo di dirle qualcosa. Oggi ho limitato la timidezza. È ancora presente ma a livelli nettamente ridotti.
Ho pagato il fatto che i miei genitori (quand’ero piccolissimo) mi facevano uscire di casa poco e nulla. Di conseguenza non socializzavo con i miei coetanei e crescendo mi ritrovavo senza amici. Mi sentivo inadeguato rispetto a tutti quelli che avevo intorno. Loro parlavano di serate varie, uscite e affini mentre io ero costretto solo ad ascoltarli perché cosa potevo raccontare io? Dei pomeriggi che passavo a giocare al Game Boy a casa? A chi interessava?
Non uscendo di casa non potevo conoscere la società in cui vivevo. E non potevo immaginare quanto fosse già cattiva e spietata anche nei confronti di un bambino.
Perciò feci il grave errore di fidarmi e di legarmi ai primi che mi davano confidenza e di considerarli subito amici senza che io li conoscessi per bene. Con questo ecco le prime delusioni e illusioni.
Anche il mio aspetto fisico non mi aiutò. Ero grasso. Ero preso in giro di continuo per quasi cosa io facevo solo perché ero grasso. Poi, sempre per lo stesso motivo, ero isolato da tutti.
Con tempo dimagrii ma le sofferenze patite mi resero più restio a cercarmi “guai”. Che voglio dire: poiché tutti mi deridevano, stavo per i fatti miei così nessuno mi avrebbe detto o fatto qualcosa.
Rimasi ancora più solo ma ero più felice perché davo più peso a quello che avevo che a quello che mi era negato. Stare a casa cominciava a piacermi, non sentivo il bisogno di cercare amici e di conseguenza questi “guai” (questo sui 13/14 anni) . Passavo le giornate al PC e se uscivo, lo facevo con i miei per fare spese.
Ma la vita, lentamente, mi metteva spalle al muro. Facendomi annoiare sempre più delle mie passioni e facendomi sentire l’esigenza di avere qualche amicizia.
Di qui lo sbaglio che ho raccontato sopra. Persone dalle due facce, che non provano rimorso per quello che fanno, che ferire, tradire e umiliare una persona sembra un gesto naturale e scontato, che nonostante siano senza cuore, senza sentimenti, senza pietà ed infedeli ecco che sono tutti fidanzati e con ampie cerchie di amicizie, che ti sfruttano, che fanno leva sulle tue debolezze, che fingono di capirti e di ascoltare le tue confidenze con finto interesse.
Ma dove siamo finiti? Io che ho ricevuto da mio padre un’educazione rigidissima, quasi militare, dove bisogna essere onesti ed educati con tutti pena punizioni e vendette sono costretto a subire.
Giusto. Subisco. Odio litigare, odio alzare la voce anche se molte volte è inevitabile e indispensabile. Spesso vorrei reagire ma poi ho paura. Mio padre mi diceva, da piccolo, che se io non facevo quello che gli altri mi dicevano ecco che loro mi picchiavano. Si, mi diceva proprio così. Forse questo mi avrà spaventato e d’allora tendevo a comportarmi così. Non so.
Non sono un santo però. Anch’io confesso che delle persone le ho allontanate. Per alcune mi sono pentito, altre le ho ripudiate per sempre.
Ma mi viene una riflessione finale: cos’è da condannare oggi? Una persona con Il mio carattere o la cattiveria gratuita che ho visto e vedo tuttora? Perché sento sempre parlare di onestà, di sincerità, di gentilezza come valori da cercare in una persona e poi sono premiati i falsi, i ladri, i furbi e chi come loro. E peggio ancora loro ottengono ammirazione e vengono visti come modelli di vita ed esempi da imitare. La gente per bene è solo illusa e abbandonata quando non serve più.

Lettera pubblicata il 21 Febbraio 2010. L'autore ha condiviso 16 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    davide86 -

    Non hai nulla da recriminarti amico, anche se non ti conosco di persona mi sento di dire che devi essere una bella persona, sincera, che sa ascoltare e che desidera altro che essere ricambiato in amicizia.. leggendoti sembra di rivedere me, insicuro, fragile e sensibile, infatti quando non servivo piu’ venivo liquidato..

    credimi e’ meglio essere come noi, con le nostre debolezze, ma che almeno non abbiam niente da recriminare, siamo sinceri e purtroppo la gente se ne approfitta ma io voglio essere fiducioso e dirti che anche noi saremo apprezzati da chi e’ vero, senza tornaconti..
    fidati che e’ come ti dico io, ho imparato che non bisogna mai smettere di credere e di sperare in qualcosa di positivo!! a presto natonel , ormai un tuo fan 🙂

  2. 2
    natonel1983 -

    Ciao davide.
    E’ vero. Io nel profondo sento di non voler cambiare anche se essere così,con animo profondo e sensibile, è come nuotare controcorrente in un oceano in tempesta. Ne ho passate tante e tante pare che mi toccheranno ma nella vita un bella coscienza pulita è la migliore soddisfazione.
    Sono lusingato di essere diventato un tuo fan,senti se ci vogliamo fare una chicchierata tra noi ti lascio la mia mail. Ti và? fammi sapere.

  3. 3
    davide86 -

    Hai proprio ragione, con la coscienza pulita non abbia nulla di cui recriminare fidati.. son gli altri che si devono preoccupare!! per l’email assolutamente si, te la volevo gia’ chiedere io ma mi sembrava maleducato!! Ah non darmi il contatto msn perche’ non c’e l’ho ( saro l’unico ihih ) ciao!

  4. 4
    natonel1983 -

    Ciao davide.
    Scrivimi a chelsea@alice.it .
    Non ti preoccupare anche io non ho msn. Ciao

  5. 5
    The Dreamer -

    Ciao ragazzi, non vorrei fare la terza incomoda, anzi scusate l’intrusione ma anch’io sono così.
    Se non sbaglio, Davide ha scritto una lettera “io c’ero giorno e notte” e gli ho risposto (forse con un altro nick) dicendo che per me era la stessa cosa.
    Natalone non so se ricordi, ho già scritto anche a te. Quando dicevo che il mio primo errore è stato concentrarmi su quelle persone fin da subito pensandole amiche intendevo esattamente quello che hai scritto tu. Io sono una ragazza entusiasta ai primi approcci, mi porto tranquillamente le persone anche a casa..e poi, in cambio? Pugnalate alle spalle, in modo subdolo, cinico, cattivo.
    Io penso che l’unica “colpa” (virgoletto! scusa, ma non trovo il termine giusto) che ti sia attribuibile è la passività che si crea nel momento in cui si scansa una litigata. In un’amicizia e in qualsiasi confronto vero e diretto penso che una sana litigata ogni tanto sia il sale del rapporto.
    A parte questo..perfetto! Dico davvero. Hai dato tutto te stesso, ti hanno deluso, ti hanno ferito, hai provato ad avere una visione obbiettiva (facendo il “mea culpa”), non hai niente da rimproverarti.
    Sai..ho provato tantissime volte la solitudine di cui parli (io sono l’autrice di “Bimba, ti scrivo” per intenderci..se hai voglia dacci una letta!). Nessuno immagina quanto la gente sia cattiva anche verso un bimbo, spesso sono i coetanei stessi ad essere crudeli..magari incitati dai compagni o dai grandi, ma comunque sono capaci di trapassarti con delle parole sprezzanti. Sono cresciuta sola e malinconica, questo sicuramente mi ha segnata a vita.
    Sai, ci sono dei giorni in cui mi sento davvero sola, dei giorni in cui sono più fiduciosa, ma putroppo (cioè per me per fortuna) sono diversa da chi mi circonda, profondamente diversa.
    Come te, mi sono rifugiata nella solitudine piuttosto che galleggiare nella supeficialità, nell’essere quella da cui si va quando serve, piuttosto che amalgamarmi e impaltanarmi in quello schifo di FALSITA’.

  6. 6
    natonel1983 -

    Ciao the dreamer
    Ti prego di non sentirti un intrusa,sei la benvenuta nei miei post.
    Certo che mi ricordo di quando mi hai scritto e le tue parole mi sono stato di conforto.
    Cara the dreamer la verità è un peso troppo forte da sostenere, la verità fà male e nessuno è disposto sorreggere un peso simile per tutta la vita, la debolezza del mentire è sempre lì in agguato ed è una via di fuga per mascherare i nostri limiti e le incapacità.
    Non pentirti di essere stata sensibile e fiduciosa verso chi ti circonda, hai fatto il massimo per ciò che sei,una persona vera e con un cuore grande.
    Ho anche letto il tuo post ed è veramente struggente,impossibile non commuoversi di fronte ad una sensiblità così intensa e profonda.
    Ti ho lasciato un commento e spero che lo apprezzerai e che ti dia conforto e aiuto.
    Sopra trovi la mia mail,se ti va puoi scrivermi se vuoi sfogarti un pò.
    Ciao e a presto

  7. 7
    davide86 -

    Bimba ti lascio anche io la mia mail se hai voglia di scrivermi d.fazzolari@alice.it ciao!

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