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Il principe azzurro

di

Oggi ho guardato la bella e la bestia. Sono cresciuta con i film della walt disney e a volte mi chiedo se mi abbiano fatto bene o meno. Crescendo invece mi sono convinta che nella vita non ci sia solo un vero grande amore. Che esista un principe azzurro per le donne e una principessa per gli uomini. L’anima gemella e che gli altri alla fine siano soltanto comparse. È questo che tutti quei cartoni mi hanno messo nella testa. Le bambine della mia generazione hanno passato metà dei loro pomeriggi a sognare ad occhi aperti. Ero tutta contenta al pensare che per un uomo al mondo io sarei stata la sua principessa. Magari una cogliona per il resto dell’universo maschile, magari insignificante, brutta, poco affascinante, magari se fossi stata cenerentola il principe sarebbe andato via alle dieci e un quarto al massimo, se fossi stata la bella addormentata nel bosco dopo avermi dato il bacio lui avrebbe desiderato che fossi rimasta addormentata, ma per uno…fatevi largo: io ero la principessa! La più bella, la più affascinante, la più interessante. Non è meraviglioso sapere che per una persona al mondo tu sei “la più”?
Non è incredibile tutto questo?
Non da un senso di responsabilità?
A me questa cosa è sempre piaciuta. Anche se, con i fiocchi e i mega vestiti pizzati non sto da dio.
Sono cresciuta convinta che il mio principe l’avrei riconosciuto al primo sguardo, o che perlomeno se non lo avessi riconosciuto subito lo avrebbe fatto lui per me! Questi i tre passaggi: uno sguardo, un sospiro, una certezza.
Passavo le notti nella mia camera a immaginare come potesse essere. Biondo, moro, capelli lunghi, capelli corti, alto, muscoloso. Mi chiedevo in che parte del mondo potesse essere e cosa stesse facendo. Se stava già con qualcuno. Se magari avesse avuto tanto donne prima del nostro incontro o se si era tenuto un po’, tenuto per me. Queste idee mi hanno portata ad avere un rapporto un po’ distaccato da tutte le “avventure” che sto vivendo. Mi piacciono, ci esco volentieri, magari ne sono anche un po’ innamorata.
Ma so che comunque non sono loro, quindi un po’ mi devo tenere giusto? Tenere per lui. Sinceramente mi piace anche svegliarmi la mattina con l’idea di tenere aperta la porta delle occasioni. Mi piaceva l’idea che magari camminando per strada potrò incrociare lo sguardo di complicità. Amo rischiare, amo sperare, amo sognare.

Come quando vado alle feste o a ballare, difficile che vada con qualcuno che conosco lì, a meno che non sia estate. Di solito guardo gli altri limonare e socializzo con il barista, oppure ballo con le mie amiche. Sacrifico molte cose per lui. Ultimamente però incomincio a pensare che se questa idea dell’anima gemella è sbagliata sto perdendo delle grandi occasioni. Amare. Amare veramente. Magari non è vero che ci si riconosce subito. Magari prima bisogna aprirsi, liberarsi da mille paure, da mille atteggiamenti, da mille armature. Forse bisogna imparare un po’ a stare con le persone, senza aspettare gli incastri perfetti.

Comunque credendo a tutta questa storia del colpo di fulmine, conservo una forma di verginità. Una verginità nei gesti, nei sentimenti, nelle parole. Conservo gelosamente uno scrigno di parole e frasi mai pronunciate e ne vado fiera. Non sono una di quelle che dopo tre giorni scrive messaggini tipo “buonanotte amore mio ti amo”.

Conservo gelosamente tutto quanto, e anche se adesso ti sembrerò una stupida sognatrice io aspetterò sguardi e sentimenti mai vissuti, mondi mai visitati. Non ho fretta.
Aspetto senza nemmeno conoscere la faccia di chi avrà libero accesso. Solo per lui.
Sarebbe stato tutto “perlaprimavolta”. Sarà tutto pieno di emozione, pieno di energia. Gesti potenti, puri. Immagino tutto avvolta in un qualcosa di quasi sacro. Agli altri ragazzi non l’ho mai fatto vedere quello scrigno. A costo di sembrare superficiale ai loro occhi. Ammetto di averlo cercato molte volte, quando mi presentano uno carino di istinto mi viene da pensare “è lui! ”. La verità forse è che con questa idea dell’anima gemella cerco soltanto di pararmi il culo da un altro tipo di dolore. Quando finisce una storia importante, per quanto possono essere ritenute importanti le mie storie passate, c’era sempre una piccola particella malata di possesso che mi faceva stare male. Essere lasciata e vederlo con un’altra era doloroso, ma era sempre comunque un dolore sopportabile. E poi mi ripetevo che non dovevo arrabbiarmi o sentire di aver perso qualcosa, tanto non era lui. Non era l’uomo della mia vita tanto prima o poi sarebbe dovuta finire. Insomma il mio principe azzurro è diventato in realtà la mia imbottitura per non sentire dolore. L’ennesima autodifesa. L’ennesimo controllo. È comunque meglio immaginare un rapporto duraturo e continuo con un ragazzo bellissimo anche se non c’era piuttosto che cercare di creare dei legami ed espormi per quella che sono con i reali. Avere tante relazioni mi consente di non mettermi mai in gioco. Di non mostrare quella parte di me insicura che mi fa tanta paura. Perché ogni volta che la mostro mi sembra di perdere la Sara che tutti conoscono e diventare più vulnerabile. Meglio quindi stare in superficie.

Lettera pubblicata il 14 Aprile 2009. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    Funghetto87 -

    Ciao Sara!
    ho la tua stessa età ed il problema opposto…che poi per alcuni aspetti è lo stesso, mi spiego:
    come te sono cresciuto coi cartoni disney, ed essendo sempre stato un bambino con una fervida immaginazione sono stato a lungo proiettato in un mondo “fantastico”, un mondo pieno di amore lealtà e bellezza; più passa il tempo più questo mondo mi si sbriciola davanti agli occhi, e più si sbriciola più divento polemico, infelice, irritabile, aggressivo e chiuso in me stesso.
    dalla tua lettera ho notato che tu ti concentri molto sull’altro ed è proprio in ciò che sta la differenza fra di noi: io tendo sempre a idealizzare le ragazze, ed ogni ragazza che dimostra interesse per me viene metabolizzata dalla mia mente, si trasforma in una sorta di creatura d’amore nei miei sogni, ed io trascorro un sacco di tempo ad immaginare le situazioni più belle e più tenere, e dopo questo processo lei è esattamente la principessa azzurra, ed è l’unica persona che conta, è tutto ciò che può stabilire la mia felicità come la mia disperazione; il brutto in tutto ciò è che scieglie sempre di darmi la disperazione.
    il mio problema è sicuramente l’insicurezza, all’inizio di una relazione lei mi piace quasi sempre, e quindi il mio interesse è sapere se io piaccio a lei o meno: e più verrò prima preso e poi gettato nel giro di poco tempo come mi è sempre successo più questa mia insicurezza crescerà…non so più come fare per avere un pò d’amore, non so cosa c’è di sbagliato in me, ma so che più il tempo passa più va sempre peggio; sono arrivato al punto di stroncare sul nascere tutto, e sono solo, così solo che qualsiasi cosa accade sia dentro che fuori da me la cancello; cammino sempre e solo a testa bassa o con lo sguardo fisso davanti per non incrociare lo sguardo di nessuno, perchè non voglio più speranze, non voglio più dare ad una ragazza il potere che ho sempre dato a tutte, perchè lo han sempre usato per farmi del male,e per quanto ti paia strano questo è solo l’effetto che quelle come te hanno fatto a quelli come me(sempre se ce ne sono altri come me); devo ringraziarti perchè leggendo la tua lettera almeno ho capito che non sei cattiva, sei tanto più simile a me di quanto potessi immaginare, e questo forse potrà aiutarmi ad aprirmi ancora una volta sperando che sia quella buona.
    se lo accetti però vorrei darti un consiglio: cerca di considerare anche il male che fai, pensa che per qualcuno diventare il principe azzurro di qualcun’altro sarebbe stato un immenso piacere, e che spesso non è così perchè la realtà è dura, troppo dura per alcuni(io sono fra questi); ricordati che, oltre agli altri, anche tu puoi contribuire ad allargare la forbice tra il mondo bello delle favole e quello vero; forse sarebbe meglio cercare di ridurla no?non sto dando a te le colpe delle mie sventure, sto dicendo che il mare è fatto di tante goccioline.

  2. 2
    Sara87 -

    grazie, grazie davvero.
    Mi ha aiutata molto leggere quello che pensi e sono felice che ti abbia fatto piacere leggere quello che penso.
    Sai, sono sicura che da qalche parte esiste anche il stro principe azzurro.

    L’importante è non arrendersi!
    Un’ultima cosa…non permettere a nessuna ragazza di obbligar a guardare per terra, vli più di quelo che credi…ne sono sicura.

    Sara

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