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Ho deciso di isolarmi da tutti

Vi presento la mia situazione nel modo più breve possibile: sono un ragazzo e sono stato deluso sia dalla vita e sia dagli “amici”. Tra qualche mese diventerò maggiorenne ma non farò alcuna festa e né mi recherò a scuola. Dove vivo tutti pensano che sia un bravo ragazzo solo perché fino a qualche anno fa avevo problemi di autostima e tentavo il suicidio (cosa che sanno 1-2 persone, sperando che non abbiano sparso la voce). Ora è tutto finito e man mano la mia parte “feroce” sta uscendo. Non ho mai aggredito nessuno, tranne in qualche partita di pallone in cui mi diverto a vederli per terra. Premetto che ho un sacco di fallimenti alle spalle (bocciatura, delusioni d’amore, vittima di bullismo ecc) , ce ne sono una miriade di ste cose. Non fumo, non bevo, sono favorevole solo al doping sportivo, ma non ne ho ancora fatto uso. Quest’estate è arrivata l’ennesima delusione da parte di una che mi ha fatto affezionare e che ora non si degna più di rispondermi. Non ho amici, né una ragazza (mai avuta) per cui quando inizio a sentirmi con qualcuno inizio ad affezionarmi. Credo che ci sia qualcuno che pensa che io sia “fesso” (non ne ho la certezza) , ma si tratta solo di drogatelli secchi, quindi fino a quando non si fanno avanti, io di certo non li aggredisco così di punto in bianco. Cmq questa ragazza ha fatto traboccare il vaso quindi ho deciso di lasciarmi andare, di smetterla di cercare amicizie, di isolarmi totalmente e di far del male solo a chi si dovesse avvicinare sfottendomi o altro. Ma non si è ancora avvicinato nessuno in questo senso. Quello che non capisco è se le persone hanno timore di me o altro. Ho una voce che a volte spaventa (abbastanza grave, ma docilissima in momenti di gentilezza o di “bassa autostima”)… in qualsiasi autobus io viaggi nessuno osa sedersi accanto a me (in genere tutti posti sono pieni e ne rimane uno vuoto proprio accanto a me) , nessuna richiesta d’amicizia sui social, nessun messaggio, niente di niente. Sono una persona che parla poco, solo a scuola scherzo ogni tanto anche se mi sono accorto di aver sbagliato a dare confidenza, ma oramai si sono fatti quell’idea di me, tanto vale assecondarli. Sono sempre stato un ragazzo buono e gentile, quindi questo sarebbe un nuovo inizio. Mi sono procurato un coltello tascabile, vorrei portarlo nel giubbino ma mi pare un po’ esagerato dato che non voglio rapinare/aggredire nessuno…

Lettera pubblicata il 2 Ottobre 2014. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Rebecca333 -

    Scusami, ma non hai mai pensato fosse il caso di fare in modo che gli altri cambiassero l’idea che si sono fatti di te? Vuoi isolarti perchè temi ulteriori delusioni amicali e/o amorose.
    Avrai certamente passato momenti difficili, però chiuderti a riccio per poi scattare su come una molla (per prendertela col primo che osa infastidirti) non serve a nulla.
    Non hai bisogno di azzuffarti con un qualsiasi sbruffone che, per tirarsela, cerca di attaccar briga con te. Lascia perdere i ragazzetti che per noia si divertono a sfottere o a parlare alle spalle degli altri.
    Rivaluta in primo luogo te stesso.
    Guarda gli aspetti positivi del tuo carattere.
    Non puoi non desiderare amici…si tratta di creare legami con le persone giuste. Sei giovane, frequenta posti in cui fare nuovi incontri(palestra) e magari prova a stringere amicizia con qualche tuo compagno di classe.
    Riguardo le ragazze…quella che ti ha deluso, permettimi, era un’oca vanitosa che ti ha usato per sentirsi desiderata. Ciò non significa che tutto il genere femminile sia come lei. Cerca di conoscere qualche brava ragazza non superficialotta. 😉

  2. 2
    Clara -

    Ciao!

    Se hai Fb posso darti io l’amicizia, ma ho 30 anni, sono disabile, sono single… Magari sei tu che non vuoi la mia amicizia!

    Ciao!

    Clara

  3. 3
    Solodasempre890 -

    Rebecca grazie per gli utili consigli.Clara,ti ringrazio,sei una brava persona 🙂 .Non ho intenzione di scrivere il mio nome qui per motivi di privacy.E di certo una richiesta d’amicizia non mi cambierebbe la vita,non sono interessato ai social ma alla vita reale.Continuando il discorso:Quando facevo le medie mi prendevo la briga di far giocare un ragazzo down nelle ore di ed.fisica,ora a mala pena si ricorda di me dato che sono cambiato radicalmente.Questo per farvi capire che sono un ragazzo buono,che è stato isolato e preso in giro.Non ho mai fatto del male a nessuno.A causa dell’isolamente e del comportamento che le persone hanno verso di me sono arrivato a pensare di avere qualche “malattia mentale”…ma non so cosa possa essere.Io mi sento a posto,ma evidentemente ho qualcosa fuori posto e forse non me ne accorgo.Adoro stare in solitudine,ma mi piacerebbe essere amato ed amare.Se non posso avere questo,voglio almeno rimanere solo ed essere rispettato.Ritornando alla malattia mentale,io mi sento un alieno.Tutti che si fanno le canne,scopano ecc io invece sono solo e non mi diverto mai.Il mio divertimento è allenarmi,guardare la tv e giocare ai videogame qualche volta.Mi sento sbagliato…le ragazze non fanno mai il primo passo verso di me,o meglio,nessuno fa il primo passo verso di me.Addirittura nessuno mi chiede nel pullman”Posso sedermi?”,un giorno rimasero delle persone in piedi…e c’era solo un posto accanto a me…nessuno ha chiesto di sedersi…

  4. 4
    Angelo9 -

    Ti comprendo benissimo, perchè un tempo ci sono passato anch’io, ma la cosa più sbagliata che puoi fare è darla vinta a questa vita. Coltiva con impegno qualche interesse, valuta i consigli che ti sono stati dati, ama te stesso… e lascia perdere quel coltello…

  5. 5
    Andrea -

    Ti consiglio di praticare la KickBoxing o qualsiasi altra forma di sport di combattimento. Anche io alcuni anni fa avevo problemi di rabbia repressa dovuti a tutt’altri motivi, e ti assicuro che dopo 4 anni di Kick, sono diventato molto più pacato e tranquillo. Questo perchè ti permette di sfogare al massimo tutta la rabbia e lo stress accumulatosi e di conseguenza negli altri ambiti potresti riscontrare una certa tranquillità emotiva. A me aiutò veramente tanto, ti consiglio vivamente di provare!

  6. 6
    Sweet -

    Sono entrata nella tua lettera perché il tuo titolo mi ha stretto un po’ il cuore, mi dispiace molto.

    Vorrei dirti qualcosa di meglio, ma in verità dovrei solo tacere, ci ho pensato molto prima di scriverti.

    Il punto è che la solitudine è per pochi. Tutti gli altri ci si ritrovano dentro costretti e uscirne non è mai facile e nemmeno è detto di riuscirci.
    Non so proprio dirti come fare a trovare amici che ti vogliano bene sinceramente.
    Forse crescendo troverai qualcuno di più maturo, magari quando andrai all’università.
    Forse, forse, forse..

    Però intanto tu stai vivendo oggi, in questo istante ed è adesso che hai bisogno di stare bene, o almeno meglio.
    Per me le distrazioni nella mia esistenza di solitudine sono stati musica quand’ero più giovane, film poi, libri sempre. A volte è una doccia calda a lavare via metà dei pensieri cattivi. Altre è una corsa. Altre è dipingere la tua stanza di colori diversi, cercare idee per renderla unica. Poi ci sono altri piccoli piaceri tutti molto soggettivi che dovresti provare.

    Tutte queste cose non fanno la serenità, per quella non saprei proprio cosa indicarti. Intendili come dei piccoli modi per sentire meno il dolore della solitudine e della delusione, fare in modo che il silenzio non diventi assordante e il vuoto dentro un vortice che implode.

    Mi dispiace di cuore per quello che stai provando. Da quello che scrivi non lo meriti. So che non te ne fai nulla, ma credo che un giorno ti ritroverai, ormai uomo, a fare un po’ di somme della tua esistenza. E credo che tra i rimpianti di quello che non hai vissuto, l’adulto che sarai eredità una sensibilità dal ragazzo che sei oggi che sta via via andando scomparendo. La compassione che hai dimostrato per quel ragazzo down, compassione che oggi sembra una parolaccia, per me è una delle doti più profonde e importanti dell’essere umano e non si impara da nessuna parte bensì appartiene all’essenza. Anche se non puoi donarla adesso, abbine cura: ti abbellisce.

    Un abbraccio

  7. 7
    rob -

    Togli il coltello di tasca….
    Fatti meno paranoie…non puoi piacere a tutti

    insomma vivi..perchè arrivare a 40 anni e pensare a quanto tempo hai perso e deprimente..fatti piacere 1000 persone e vedrai che 4 matematicamente saranno tuoi amici o fidanzate

    e Comunque Clara ha reso l’idea!!! Grande Clara!!1

  8. 8
    Rossella -

    Negli ultimi anni è diventato sempre più forte in me l’amore per la casa. Ci sono delusioni che non supererò mai perché mi hanno fatto crescere. Quando si perde la fiducia nel lavoro di squadra si tende a diventare un po’ apatici. Ovviamente continuerò ad avere fiducia nell’uomo, ma il mio punto di riferimento sarà la casa. Dai… sono contenta di una cosa: con il mio parlare ho dato una speranza anche a chi mi ha deluso. Una speranza per la vita che verrà. Non è dipeso da me. Sono state le circostanze ad aprire questa porta. Alla fine è proprio vero che sono i dettagli a fare la differenza… io credo nell’amore del prossimo, ma cerco sempre di stare attenta a conservare gli equilibri. Quando prendo coscienza che si prende a pretesto un dettaglio banale per dare sostanza ad un’idea (con la malizia di una donna) comincio a raffreddarmi. Il lato materno ti porta a fermati davanti alla retorica dei buoni sentimenti, sebbene non abbi mai riscontrato determinate premure in uomini che non vengono consigliati da una donna… che dire: ci sarebbe anche potuto stare se l’ascolto dell’insegnamento sapienziale fosse stato al centro della giornata. Io mi riferisco ad un caso specifico. Che dire? Apprezzo il gesto, ma mi domando:- se stiamo lavorando ad un progetto tanto vale conservare una certa vaghezza!- Ci sono mille idee da mettere a frutto. Per carità: – è giusto fare le proprie scelte nella vita!- Le delusioni sono una palestra di vita.

  9. 9
    Rossella -

    PS La mia vanità è stata calpestata, ma nonostante tutto voglio ringraziare la vita perché quando uno solo difende la dignità se ne avvantaggiano tutti. Non ci sono né vincitori né vinti. Io non vedo colpa in qualcuno che la pensa in maniera diversa dagli altri. Il consenso si può esprimere anche a parole. Non ci sono problemi. Siamo liberi. Forse i contrasti nascono proprio dal fatto che non crediamo in questa cosa… la vita continua. Senza rancori.

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