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Grazie per l’indulto!

di

E’ ovvio, caro ministro, che il “Grazie” è puramente e volutamente ironico.
Ci hai regalato un autunno pieno di pericoli, liberando un esercito di deliquenti.
Spero che “tu” legga almeno poche riga, tanto per renderti conto del male che hai
fatto a milioni di cittadini onesti, che hanno una sola colpa: Quella di alzarsi la mattina e andare
a lavorare onestamente, pagare le tasse e mantenere gentaglia che invece di essere sbattuta in carcere e buttare le chiavi per sempre, viene aiutata da una classe politica corrotta e compiacente, che pur di fare un favore all’amico di turno, venderebbe l’anima al diavolo, anzi per un voto in più darebbe via il culo.
Stamattina, mia madre (70 anni) è stata scippata da un farabutto che l’aveva già scippata nel mese di marzo,
arrestato e liberato dopo nemmeno due mesi di carcere grazie a lei e alla classe politica italiana, mi ritrovo di nuovo con la mamma storpiata e il vostro amico deliquente libero.
A che serve denunciare, tra indulto, ministri dal cuore di panna e giudici in ferie, perdo tempo e denaro.
Grazie, sig. Ministro, per il recupero che hai promesso: Fare diventare apicultori 20 deliquenti
abiutati, e gli altri 20.000 scarcerati cosa faranno…?? Ops… tutti sappiamo cosa faranno, anche “tu” sig. ministro.
Evviva Mastella, l’uomo del sud…

Lettera pubblicata il 25 Agosto 2006. L'autore ha condiviso 20 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Cittadini - Politica

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    filippo -

    Mastella è una camicia vuota arrivista, opportunista, voltagabbana, come ce ne sono parecchi nella vita politica di questo paese.
    Ne ho avuto un assaggio quando era ministro del Lavoro sotto il primo Governo Berlusconi e usava le procedure CIGS e Mobilità per farsi una reputazione alle spalle dei futuri disoccupati.
    C’erano 2 gravi handicap per il governo Prodi (oltre a quelli meno gravi): uno era Mastella, l’altro D’Alema. Nonostante le diffide, Prodi ha messo il primo ad offendere la Giustizia più di quanto non sia ordinariamente vilipesa in questo paese di mascalzoni, il secondo agli Esteri e tutto questo per i soliti patti di scambio.
    Tuttavia, l’INDULTO non è una porcata specifica di Mastella, anche se questo l’ha difeso a spada tratta, o di D’Alema, o di Prodi, ma del Parlamento e per capirlo basta guardare le statistiche della votazione:
    http://digilander.libero.it/fgurbon/indulto.htm
    http://digilander.libero.it/fgurbon/indvoto.htm
    Più di metà Parlamento, Maggioranza ed Opposizione insieme, con l’unica eccezione di AN (solo alla Camera), ha votato per fare sconti di pena non a chi ruba le mele per fame o a chi magari ha preso a calci per disperazione un poliziotto carogna, ma a chi ha fatto deliberata violenza, a chi ha deliberatamente truffato e a chi ha assassinato, con la scusa che le carceri versano in stato pietoso e quindi la cosa non è civile, mentre sarebbe civile rimettere in libertà anticipata dei fetentissimi mascalzoni.
    Non hanno mica votato per rifare le carceri finanziandosi con l’arresto dei grandi evasori fiscali e la confisca dei loro beni mobili ed immobili!
    Questo dice cosa è la Politica e cosa è il Parlamento di questo Stato; ma la cosa non è nuova: uno Stato si giudica da come adempie agli obblighi per i quali esiste, cioè garantire a tutti i cittadini la sicurezza, la sanità, la giustizia, gli strumenti che servono allo sviluppo fisico ed intellettuale delle persone, e da quante risorse private consuma per farlo. In Italia siamo ai tempi descritti dal Manzoni, se non peggio, da ben prima della fine del NaziFascismo.
    L’Italia è in mano ad una burocrazia autoritaria e parassita che gestisce risorse private e collettive per meri interessi personali e/o di casta e quello che più mi sconforta è che l’Europa, ossia il processo federale che poteva darci una mano, è una bolla di sapone per tutto meno che per l’Euro (che interessa i banchieri e gli industriali), come si è visto ancora in questi giorni con la questione del Libano, ciò significando che prima o poi qualcuno dovrà decidersi a rifare lo Stato con le cattive, perché con un processo falsamente democratico, come è quello concepito in Italia, non è possibile farlo.

  2. 2
    filippo -

    addendum:
    alle votazioni anche la Lega Nord s’è astenuta, ma sia alla Camera sia al Senato.

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