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Giovani: una classe inferiore?

Noi giovani siamo una gerarchia inferiore solo per l’età? In questo sito, che sembrerebbe frequentato soprattutto dai giovani, forse qualcuno mi potrebbe dare ragione, ma sul lavoro non è così. I colleghi anziani, senza essere capi e magari con meno titoli di te, ti dimostrano che come giovane ti devi sottomettere per la solita ‘ruota che gira’: ‘abbiamo fatto anche noi la gavetta, ci siamo sottomessi anche noi’ ‘cosa contano i tuoi diritti scritti, devi dare prova di produttività’ ‘potrei essere tuo padre/madre, fidati e non fare il superbo’ ‘non vuoi farti sfuttare, ma che arrogante che sei…’ ‘accetta e non dire nulla ai tuoi genitori’.L’equità è forse un qualcosa che deve risultare solo sulla carta, a scuola mi insegnavano che il grande/forte deve rispettare il piccolo/debole. Che rispetto c’è per l’ultimo arrivato? Autorità e confidenze imposte sono i biglietti da visita: si va dalle domande personali e indiscrete alle mani addosso, dai discorsi volgari agli ordini arbitrari più disparati. Come le reclute in caserma.

Lettera pubblicata il 30 Dicembre 2007. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Attualità - Lavoro

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    marco_ex_incasinato -

    Siamo in italia (cin la i minuscola), con annessi e connessi. Questi discorsi li sentivo fare da chi ha lavorato all’estero (USA) dove anche se sei giovane e dimostri talento fai subito carriera, qui ti sfruttano e basta.
    M

  2. 2
    lupetto -

    Non solo sei colpevole di essere giovane,ma anche di voler lavorare bene.Colpevole di voler lavorare e approfondire,di studiare e ragionare.Sei produttivo solo se fai moli di lavoro per far aumentare incentivi e obiettivi ai capi.Se sai lavorare rimani dove sei,se non sai fare nulla e sai andare d’accordo coi capi diventi capo anche tu.In America la scuola pubblica è peggiore della nostra,ma l’autodidatta è rispettato e messo in condizione di imparare bene.Com’è considerato da noi il privatista che non ha potuto frequentare per vari motivi,di lavoro o di salute?All’università se non frequenti ti fanno le domande oltre i testi per farti cadere;è questa la nostra grande cultura?Lavoro in un ufficio pubblico e non credevo fosse come una caserma.

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