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Futuro in Gabbia

Cosa resta a noi giovani? Quali eredità avremmo? Quale sarà il nostro futuro in un mondo che ci dà già da perdenti da prima che noi nascessimo? Cosa dobbiamo aspettarci dal nostro futuro?
Il Futuro è oggi l’elemento che più m’assilla, ha il difetto di essere un elemento irreversibile, che arriverà, e con il quale dovremmo fare i conti tutti.
Lo sento sempre avvicinarsi, sento il suo eco in lontananza, sento i suoi sussurri ogni giorno.
Il nostro futuro è una gabbia, generazione venuta nel momento sbagliato o generazione che hanno voluto far venir male? Il nostro futuro ci si avvicina sempre più velocemente e dovremmo non solo fronteggiare il normale supplizio di una generazione che “diventa grande” ma dovremmo affrontarlo con la coscienza che il mondo degli adulti verso cui noi ci dirigiamo non ci vuole, che quel mondo incantato, il mondo del lavoro, non ci vuole.
E poi ci guardiamo attorno, e capiamo che è proprio così, siamo la generazione della miseria.
Il futuro è passato dall’essere un sogno di cambiamento all’essere una persecuzione che sento tutti i giorni.
Il mio futuro è in gabbia anche per altri motivi: come si può a 19 anni poter sopportare il peso di un mutuo da 200000 euro, che fra pochi anni sarà interamente a mio carico? Come si può sopportare dei parenti da sostenere, oltre che al mutuo? Vivo in una gabbia, chiamata futuro, che mi vede come uno schiavo delle banche, un automa del profitto su cui non potrò basarmi poichè andrà ai miei schiavizzatori?
Vivo in una gabbia di una banca e di una casa intestata, che mi renderà schiavo dell’infame mondo che mi circonda per i prossimi vent’anni…quando la si chiama speranza nel futuro…

Lettera pubblicata il 20 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    saravox -

    Che parole fredde, tristi… Ma vere. Ho qualche anno in meno di te, e la penso al tuo stesso modo. Dove andremo a finire? Siamo esseri che c’interessano soltanto il denaro, la potenza e la fama. Con l’avanzare degli anni abbiamo dimenticato le cose più umili e utili. La società, quella rozza e avida società, è alimentata da bugie e cattive dicerie; quindi, come possiamo sognare in questo mondo se alla basa di tutto ci sono le menzogne? Inoltre, com’è possibile che l’atto diffamatorio sia diventato abitudinario? Perché, ca***, per una volta la vita non va come vorrei io? Beh, caro Stefano, l’unica cosa che ti rimane è continuare a scrivere, a far sentire la tua voce in questa confusione quotidiana. Non smettere di dir la tua, perché ricorda che le parole sono l’inizio dei fatti… E i fatti possono aiutare a migliorare una parte del mondo.
    Ciao, Sara.

  2. 2
    colam's -

    La penso come te aanche se ho 10 anni in più ..

    In che modo a 20 anni hai gia’ un mutuo e dei famigliari sulle spAlle ??

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