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La fine di una relazione… il punto di vista di un “carnefice”

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Una relazione tra un uomo e una donna ha mille sfaccettature..tutte quelle coppie che vediamo insieme nonostante le differenze, nonostante i litigi, nonostante cose che magari fatichiamo a capire, stanno insieme per mille motivi.
Alcuni, molti, continuano per paura di rimanere soli, altri perchè fa comodo l’abitudine, altri ancora, pochi, per amore.
In tanti soffrono e non sono felici.
A sentire i ragazzi ventenni di oggi, sembra che concetti come invasione della vita, manipolazione, cambiamento, imposizione di idee, modi di vestire, persone da frequentare, frequenza delle proprie azioni, e più in generale cambiamento radicale della propria vita controllato dalla propria ragazza, sia un must di tutte le relazioni di oggi.
Sento sempre dire: sono tutte così, basta dargli sempre ragione, acconsentire sempre o quasi e così si tira avanti, e bisogna accettarlo tanto cambiare per un altra equivale a rimanere nella stessa situazione.
Io non sono d’accordo.
Sono solo ormai da un anno e tre mesi, dopo una storia altrettanto lunga.
Il dolore che mi porto dentro, da tanto tempo, non è sufficiente a farmi tornare sui miei passi.
Durante la mia relazione ho sperimentato per la prima volta cosa significhi l’infelicità, anzi, la felicità a metà.
Mi spiego:
la mia vita è impegnativa, studiare ingegneria non è cosa facile, e occorrono tutte le energie mentali possibili e immaginabili.
La mia ragazza io l’amavo, l’amavo per il suo viso, l’amavo per il suo profumo, l’amavo incondizionatamente per tutto quello che era e che faceva, e in tutto il tempo che sono stato con lei io non le ho mai impedito di fare niente: non le ho mai impedito di uscire la sera, di andare a ballare, di vedere le amiche, di studiare, niente, anzi, l’ho incoraggiata sempre a intraprendere nuovi passatempi e obiettivi per svagarsi dalla fatica della vita quotidiana, a riprendere passioni sopite e lasciare li.
Le ho lasciato fare la sua vita così come era prima che vi fossi entrato io.
Non l’ho mai offesa e mi sono comportato sempre bene.
L’ho lasciata perchè lei non capiva il mio mondo.
Non fu perchè l’amore era finito, ma io non sopportavo più il peso di tutto sulle spalle, il peso di organizzargli le serate, di essere obbligato a farla divertire, di essere obbligato a non lamentarmi mai dei miei problemi, o di farlo con riguardo.
Non vivevo più la mia vita con passione, e non vivevo più bene con gli altri, pensavo che tutti ce l’avessero con me, e che mi vedessero strano.
In compagnia mi impediva di fare battute, di lasciare che il mio spirito traesse libero sfogo, insomma mi trattava come una balia fa con un bambino da educare.
ed entrare nei dettagli è impossibile.
Un giorno, spinto più dallo strazio fisico che dalla reale convinzione, dissi basta, certo nel peggiore dei modi, ma con un grande dolore dentro.
Da allora vivo con l’immagine di lei con un altro, di lui che la tocca, di lei che ride senza di me.
Non l’ho mai più cercata , mai più chiamata, mai più vista ne sfiorata con lo sguardo degli occhi.
Ma l’ho cercata tanto con lo sguardo del cuore.
Il cuore si, sappiate che non accetta la razionalità.
Una persona matura effettua delle scelte, giuste o sbagliate, in base alla propria scala di valori.
Per me era inaccettabile subire, anche se vedo che per altri lo è.
La mia decisione mi pesa da quel giorno, perchè il cuore è un treno che se ne frega di cosa pensa la tua testa, dei perchè, delle ragioni, degli sbagli e di tutto il resto.
Ecco come ci si sente se volete saperlo, giorno dopo giorno il dolore lancinante, che non ti fa dormire, che non ti fa mangiare, che ti fa vomitare, che ti manda lo stomaco sulla scrivania, si attenua, diventa sopportabile, e un giorno la sofferenza fisica sparisce, esce fuori la rabbia, la vita prepotentemente trascina tutto come un onda impetuosa, e ti porta fuori dalla barriera corallina.
La mattina di svegli, fai colazione, ti vesti e inizi la nuova giornata.
In tutto questo periodo, durato circa un anno, ho calciato ogni oggetto che potevo trovare in mezzo ai piedi, ho distrutto sacchi, cazzottato i sedili della macchina, quando mi saliva la rabbia lancinante dallo stomaco, e quando mi si annebbiava la mente.
ed ho pianto, ho pianto le pene dell’inferno, fino all’ultima goccia.
Tutto viene messo in discussione, la tua vita, gli amici, scannerizzi tutto dalla prima all’ultima cosa, sembra tutto inutile, finto, coperto di nebbia.
Questo è quello che succede, e che mi successo.
Ho vagato per giardini alla ricerca della mia ragione per andare avanti, la mia vita è fermata, i miei fogli con i numeri non contavano più niente, evitavo ogni posto in cui ero stato, ogni profumo simile, ogni faccia uguale, scappavo da ogni ricordo, ma prorompente mi assaliva.
Ricominci piano piano, a vivere, ma il cuore no.
Il cuore non guarisce.
Vorresti urlare ma non puoi, vorresti correre da lei, ma non puoi, vorresti ricominciare, ma non vuoi in realtà.
Non tornerei mai con lei.
Non rimetterei la mia vita a rischio, non ridarei l’amore a chi non ha saputo farne tesoro, non chiederei più l’elemosina.
Eppure soffro, soffro ancora, soffro a non finire, mi sento incompleto, e sento che non riesco a guarire il mio cuore, a renderla indifferente.
Questo è il punto di vista di una persona che ha lasciato, per ragione, per coraggio, perchè spera che un giorno la vita gli regali una persona che lo capisca davvero.
ma sarò io anche a doverla amare, mi dovrà piacere.
Ed in questo momento non mi piace nessuno, cullo solo il mio dolore andando lentamente ma inesorabilmente avanti.
Questo è quello che succede quando si è amato davvero come la luce dei propri occhi, senza bisogno del locale la sera, di vedersi 5 volte a settimana, di fare nulla di che insieme, solo per amore incondizionato.
Quello che non mi è stato reso indietro dai suoi occhi.
E’ vero che la vita continua.
Ma non si è più gli stessi, forse migliori anche se non ci piacciamo, ma segnati, e diversi.
Buonasera

Lettera pubblicata il 2 Novembre 2011. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 44 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 31
    quellicheilcalcio -

    navigando da parecchi mesi, ho letto tanto ma l’unica cosa che ho letto vera è questa: non si dimentica.
    non si dimentica mai.
    quello per cui scrivo io l’ho gia scritto in precedenza, e non lo ripeto.
    se siete sorprese che anche un uomo possa avere un cuore, e dei nobili sentimenti, e che si possa sentire ferito, beh allora benvenute, perchè gli uomini non sono tutti come credete voi.
    dovreste imparare prima cosa è un uomo, cosa vuol dire veramente esserlo, perchè non è quello che la domenica vi porta a fare le scampagnate, e non si fa problemi se avete 2 settimane di ritardo.
    non è quello imperturbabile, che non deve chiedere mai, voi avete letto troppi romanzi mi sa, e visto troppi telefilm.
    il vero uomo è colui che sa essere fermo nelle decisioni di polso, nei momenti importanti della vita, che sa dare ascolto e saggio consiglio nelle situazioni difficili, che porge la propria spalla anche alla millesima volta che la propria donna chiede aiuto, deve essere il faro della coppia che guida i due a navigare insieme.
    questo vuol dire essere uomini, e si avete ragione, ce ne sono sempre di meno, forse, o forse è un luogo comune creato per dire che PERSONE VERE, ce ne sono sempre meno.
    però ogni tanto si incontrano.
    forse è la serietà della maggior parte delle donne di oggi, compresi gli uomini il problema, nelle relazioni ci si crede sempre meno, si prendono molto come passatempi, con il senso VEDIAMO COME VA, senno non importa vuol dire che non siamo fatti per stare insieme.
    invece non è così, bisogna impegnarsi, concedersi, anche rischiando di mettersi troppo a nudo, ma è l’unico modo per farla funzionare senza rimpianti.
    io l’ho fatto e sempre lo farò, certo la fiducia non sarà data più così alla prima che passa, ma dovrà meritarsela.
    con me non si è comportata così.
    e allora che devo dirti?
    io vado avanti, non ci torno indietro, e non ho intenzione di spendere altro danaro per questa faccenda.

  2. 32
    beri -

    Scusa eh, non so se ti rivolgi a me oppure usi “voi” come plurale in generale, comunque, nel caso in cui ti rivolgessi a me, da parecchio fastidio. Anche perchè io non ho mai detto che gli uomini non abbiano sentimenti e siano degli animali. L’ho pensato per tanti anni, ma grazie al cielo ho avuto modo di ricredermi.
    T ho scritto perchè ho rivisto un po’ della mia storia che ogni tanto ritorna e mi da fastidio, ma il tuo modo di fare non è di ascolto, hai bisogno di un qualcuno che ti risponde solo per poterti sfogare per le robe che già hai in testa, hai delle ferree convinzioni che nessuno potrà mai scardinare. A me pare che sia il primo a non mettersi in discussione, perchè sai gia tutto te e non hai bisogno di niente e di nessuno. Parli dei sentimenti come di un effetto collaterale del vivere. Non sono certo una tipa da romanzo rosa, ma non ho nessun motivo di aprirmi con te sulla mia visione della vita, o sul fatto che non viva nel Mondo di patty. Questa è la brutta impressione che m’hai lasciato con la tua ultima risposta, quindi pongo fine al dialogo, anche perchè mi rifiuto di farmi usare come “tu donna”.

  3. 33
    quellicheilcalcio -

    scusa ma la tua reazione mi pare un pò eccessiva, veramente io ti stavo parlando ma mica mi riferivo a te.
    se poi le vuoi prendere per forza come cose personali fai pure ma io non ci vedo nulla di personale in quello che ho scritto.
    però su una cosa hai ragione, e da qui puoi capire che hai frainteso i toni, il senso di quello che scrivo è come dici tu.

  4. 34
    quellicheilcalcio -

    e poi aprirsi con me? ma non mi pare che nessuno ti abbia chiesto della tua visione della vita, se puoi vuoi discuterne io sono ben felice. senno nessuno te lo ha chiesto.
    e nessuno ti ha usata,mi pare.

  5. 35
    quellicheilcalcio -

    io sono qui, come tutti noi, per un confronto, e non per litigare con nessuno, se può esser sembrato che le mie frasi fossero rivolte a te, me ne dispiace non era quella l’intenzione, anche perchè nelle tue parole del primo post, mi ci sono inesorabilmente ritrovato.

  6. 36
    campuz84 -

    Massimo rispetto,anche io ho fatto così nelle mie relazioni e spesso queste mi sono costate periodi di solitudine (e seghe! :D). Certe cose purtroppo non pasano ancora su come si dovrebbe vivere un rapporto per dagli un valore. Molte pensano che sia una cosa quantitativa. Non è così. Ho sofferto, ho ritentato, sbagliato e ritentato.
    Stare assieme per stare fa male, non ti fa crescere e nemmeno felice. non si può timbrare sempre il cartellino.

  7. 37
    ape -

    per quelli del calcio-
    ora come stai? ti sei ripreso un po?

  8. 38
    quellicheilcalcio -

    no non ci siamo proprio, ho messo apposto tutto il resto, ma dal punto di vista sentimentale, non ci siamo per niente, sono parecchio ma parecchio confuso e barcollo tra malinconia, rabbia, speranza, che altro ti devo dire a me sembra anche inutile continuare a parlarne tanto questa è l’unica strada percorribile, spesso penso ma se provassi a richiamare, provassi a fare questo quello, ma è tutto insensato e lo so da me, non lo farei mai, quindi avanti così.
    poi ora sono impegnato anche con l’ultimo immane esame, tra dieci giorni lo faccio finalmente, quindi tempo per divertirmi ne ho poco, tutto non fa che aggravare la malinconia, ho letto che hai seguito la storia e di questo te ne ringrazio, ora però io credo che abbia poco senso continuare a lamentarsi.
    è una crepa incancellabile e l’unica è imparare a farsene una ragione che c’è.
    ci vuole tempo.
    ciao!

  9. 39
    ANNA -

    Capisco il tuo stato di malessere… ma perche’ l’hai lasciata? Non hai provato a spiegarle i tuoi motivi? Secondo me, mi spiace dirtelo, tu hai paura del cambiamento, per te deve esser tutto statico. Te lo dico perche’ mi sono lasciata pochi giorni fa col mio ragazzo, e non e’ vero che non lo accettavo cosi’ com’era. Lui voleva che accettassi il suo mondo, e’ vero, ma allo stesso tempo non mi rispettava perche’ metteva al primo posto quello. Per esempio, se una sera stavo male e li chiedevo di stare al mio paese(e’ successo una volta) lui mi diceva che dovevamo stare nel suo, perche’ era il suo mondo. Cosi’ come al mare non si andava nei giorni in cui doveva correre. Io non leggevo i miei amati romanzi, in quei giorni. Non mi sono sentita rispettata e glielo ribadii nell’ultimo periodo, e lui alla fine mi lascio’ perche’ non voleva una storia seria.

  10. 40
    cyber81 -

    Carissimo, ti capisco perchè la mia storia è coerente con la tua. Una lei che diceva di amarmi ma che non rispettava la mia famiglia, il mio lavoro, i miei problemi e i miei tempi.
    Più che una ragazza era una bambina egoista, che più volte ho cercato di mollare ma altrettante volte ho desistito fino a quando spinto da una non più vita e dal giustificare anche il più piccolo impiccio l’ho lasciata non appena mi ha chiesto una pausa di riflessione.
    Beh ma dal pomeriggio dopo, forse per un inganno dei sensi o forse per qualcos’altro, mi sono pentito di quello che avevo fatto. Ho fatto di tutto per i primi 10 giorni ma lei era irremovibile, il suo corpo era già in offerta per un altro tizio, cosa che poi è avvenuta.
    Sinceramente non mi da fatsidio che lei possa fare sesso con un altro, mi da fastidio che lei abbia messo in dubbio tutto semplicemente e solo per il sesso che a dire la verità, per colpa di entrambi, era calato nell’ultimo anno.
    Io mi son preso le mie responsabilità, lei ha rifiutato di fare altrettanto addossandomi tutte le colpe.
    Voleva progettualità, una famiglia e una sistemazione. Ora sta con uno che tutto può offrire tranne questo. Sicuramente a livello fisico lei ora starà a gonfie e vele, l’altro ieri so uscito con una ragazza anche questa tampinata su FB dallo stesso tipo..
    Ovviamente io mi faccio i fatti miei perchè lei non è più un mio problema, però lei sa che tipo è costui e ha sempre giudicato le altre che si fidanzano con tipi poco “affidabili”.
    Ecco ora è toccato a lei, spinta evidentemente dalla ricerca della pace dei sensi ha buttato all’aria qualcosa che poteva avere un futuro.
    Sono pentito? No, gli ultimi 6 mesi sono stati un inferno, e se questo era il preludio ad una possibile vita di coppia allora è meglio che se la prenda qualcun altro 🙂
    Mi maca? Si, ma credo per il motivo per cui potrebbe mancare a tutti: abitudine, sesso.
    Conforto no è perchè non me ne ha dato, sfogo nemmeno perchè le dava fastidio il mio sfogo.
    Ecco mi manca solo quello evidentemente. E poi ho il pensiero fisso sul fatto che non ho capito, in 2 anni, con chi avevo a che fare.
    Incredibile! Non lo avevo capito!
    Quindi le motivazioni per cui mi manca sono abbastanza magre, e ciò mi spinge a continuare con il NO CONTACT assoluto. Grazie ad esso sto evitando i posti dove puo’ stare col nuovo ragazzo, e sto facendo bene dato che se ci fossi andato l’avrei incontrata al 100%.
    E non voglio che io la veda nè che lei mi veda
    La situazione potrebbe aprire vecchie strade, chi lo sa. Ed è meglio per tutti che quelle strade rimangano definitivamente chiuse.
    Mmm ho solo voglia di innamorarmi nuovamente, tutto qui !

    notte

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