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La fine di una relazione… il punto di vista di un “carnefice”

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Lettera pubblicata il 2 Novembre 2011. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 44 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 11
    quellicheilcalcio -

    io sono un finto carnefice, che ha perso tutti i suoi sogni, tutto.
    mi è stato portato via tutto.
    tranne la libertà e la mia vita.
    no cara titt87 non capisco il tuo ultimo discorso, quando ci si lascia dopo un anno di relazione, non basta dire non funzionava, bisogna fare un esame di coscienza molto più approfondito.
    io non capisco come faccia a dormire la sera quella.
    non ho mai accusato lei di niente, ecco magari l’avessi fatto era meglio, casomai è lei che mi ha accusato di tutto, sia durante che dopo, cara titti87.
    sono contento che scrivi almeno io ti rispondo e diamo un seguito a questa conversazione, a me fa un bene enorme sfogarmi.
    però non capisco dove vuoi arrivare.
    spiegami che dovrei dire, va bene cosi poverina o che altro? come condanneresti tu una persona del genere, chiamandola e dicendogli le più cocenti offese? io ho scelto la via del silenzio, dell’andarmene, almeno mantengo la mia dignità, perchè se mi sfogo qui di tutto quello che è successo non perdo la mia dignità.
    se io torno a strisciare da una persona che mertirebbe di essere lei a strisciare perdo la mia dignità ancor di più di quando mi faceva sentire una nullità, e io a cena mi assentavo per vomitare, schifato da tutto, non ti pare?

  2. 12
    Marquito -

    @ quelli che il calcio:
    Anche io, prima di conoscere la mia attuale compagna, ho avuto la disgrazia di incontrare una donna di quel tipo. Mi ha mentito, raggirato e ingannato innumerevoli volte, ma quando io ho deciso di piantarla mi ha trattato come un appestato, ha rifiutato ogni confronto e è sparita dalla circolazione senza neanche restituirmi i soldi che mi doveva … e tutto questo perché ? Semplicemente perché ho preso atto dei suoi comportamenti scorretti e della nostra evidente incompatibilità caratteriale. Sapessi quante volte ho tentato di parlarci per avere un chiarimento ! Non c’ è stato niente da fare: io l’avevo lasciata; quindi io ero il cattivo e dovevo assolutamente espiare i miei orrendi misfatti.

  3. 13
    Almost-Imperfect -

    Queste storie bisognerebbe averle vissute per capire davvero di chi siano le colpe, sempre ammesso che essere diversi e non compatibili sia una colpa.
    Per il resto, non posso pensare che nessuno di voi creda di aver commesso degli errori e che sia sempre l’altro ad aver sbagliato su tutto. Le esperienze dovrebbero servirci per migliore, o almeno provarci… anche quando ci sembra scomodo, sennò si commettono sempre i soliti errori

  4. 14
    quellicheilcalcio -

    va beh a me prima mi ha dato di vigliacco, schifoso, mezzo uomo, però più in generale non proprio perchè l’ho lasciata.
    poi mi ha ricercato dopo due settimane, ma non ho risposto.
    dopo un altra mi ha mandato un messaggio dicendo che MERITAVA una risposta perchè voleva sapere come stavo, e DARMI LA POSSIBILITà DI LEVARMI UNA TRAGEDIA SULLE SPALLE, PER ME NON PER LEI.
    io gli ho detto vai per la tua strada.
    quando ho richiamato in lacrime dopo un altra settimana mi ha detto che andava bene cosi, scelta giusta, fatti curare perchè ne hai bisogno, io c’ho un altro ecc..
    ma te mi ami ancora o no, le chiesi?
    silenzio.
    io ci sarei stata un altro anno con te, se FOSSE SERVITO.
    mi domando ancora, servito a cosa?
    a morire?

  5. 15
    titti87 -

    Ciao quellicheilcalcio
    ora che hai spiegato con un po’ più di calma la situazione posso capirti meglio…. e allora a questo punto mi sa che siamo sulla stessa barca.

    Purtroppo ci sono nel mondo persone così, che come dici tu non sanno farsi un esame di coscienza, sono persone molto sicure di loro… un po’ le invidio, perchè hanno una sicurezza tale da continuare a vivere con molta più facilità. Per esempio io sono una molto insicura, così quando il mio ex mi diceva che avevo sbagliato, anche se col tempo ho capito che sbagliava anche lui, ero sempre io a chiedere scusa… e lui però faceva il mantenuto, facendomi pesare ogni mio comportamento. So comunque che nessuno è perfetto, ma di certo non ho mai insultato il mio ex, anzi… ero la prima ad incoraggiarlo. Ma sentirsi chiamata “poco di buono” più di una volta, e sono una ragazza molto seria, sentirsi dire “per il tuo compleanno oltre a lasciarti meritavi di peggio” solo perchè ero rimasta male che come al solito dopo 3 anni non voleva venire a festeggiare il mio compleanno con i miei parenti, quando invece agli inviti suoi o della sua famiglia non avevo mai dato buca, tutte queste parole inevitabilmente lasciano un segno dentro.

    Dopo tutte queste cose ero sempre io a chiamare, io a scusarmi…. e sì, sono arrivata anche a scusarmi per aver provato dei sentimenti, quali la tristezza perchè il mio ragazzo ancora una volta non aveva rispettato una promessa che per me, soprattutto quest’anno per una serie di motivi, valeva molto. Dopo vari tira e molla, in cui ci allontanavamo ma ero sempre io a tornare, 4 mesi totali di tira e molla, passiamo un mese tranquillo, mi comporto “come voleva lui”, senza lamentarmi di nulla, addirittura se capitava che un giorno non ci sentivamo nemmeno io non dicevo nulla… non gli facevo pesare la cosa. Parole impegnative da parte sua, ti amo, sei fantastica, le solite cose, alternate da: eri meglio prima quando se ci vedevamo 1 volta ogni 2 mesi non dicevi nulla, eri meglio prima quando accettavi tutto quello che ti dicevo e comprendevi tutto non lamentandoti.
    Ho compreso tanto, la nostra era una storia a distanza di soli 60km ma sembravano 500. Uscivamo insieme solo 1 volta al mese, in orari balordi perchè lui non prendeva la macchina ma i mezzi pubblici. Ma mi è sempre andata bene quella volta al mese. Il problema è che gli altri giorni non uscivo con nessuno… e quando ho ricominciato a farlo lui non me l’ha vietato ma mi sono sentita dall’altra parte una persona fredda, infastidita quasi di aver ripreso ad uscire.

    La verità sai qual è? E’ che nelle situazioni bisogna trovarsi, nessuno ti capirà mai perfettamente cm nessuno capirà mai me. Devi aver fiducia di te: stavi male? Ti sentivi non adatto? Hai provato a risolvere ma è andata male lo stesso? allora basta, sforzati di non pensarci… tu hai fatto il possibile ma arriva un punto in cui uno si rende conto che dall’altra parte non c’è amore e allora è inutile lottare

  6. 16
    titti87 -

    Purtroppo la vita è così e bisogna accettarla come viene. Per quel che mi riguarda mi piace pensare a delle responsabilità che si hanno in una coppia, perchè l’amore da solo a volte non basta. Le responsabilità non stanno mai tutte da una parte… e nessuno è perfetto, nessuno. La differenza sta in come decidiamo di affrontare le cose, i problemi, i litigi. Io sceglievo il dialogo, lui se la tirava, mi rispondeva alle chiamate dopo ore, o dopo suppliche da parte mia… oppure ogni mio discorso tranquillo che facevo lui la vedeva subito come una lamentela. Ho gridato solo una volta con lui, un giorno in cui mi ha dato della “brutta egoista” perchè gli stavo chiedendo di uscire insieme dopo più di un mese che ero chiusa in casa. Quando gli parlavo di venirsi incontro lui diceva: “no, la mia situazione è questa, se vuoi è così altrimenti fa niente e ci lasciamo”, ma che cosa vuol dire??? Della serie che se stava con me o meno non cambiava molto.

    Un bel giorno, così, quando fino a 2 giorni prima mi diceva ti amo, e lo diceva lui di sua spontanea volontà, mi dice “non so, io sono confuso, non sto più bene come prima, forse il mio sentimento è cambiato ma non ti sto dicendo che ci dobbiamo lasciare, però ci sono dei problemi… poi vedi io oggi per venire ho speso pure 10 euro, capisci? spendo sempre soldi”

    Ovviamente scoppio a piangere, lo guardo e mi rendo conto che non era più lui, non era il ragazzo di cui mi ero innamorata. Mi stava rinfacciando soldi per quella volta ogni tanto che veniva? Da premettere che negli ultimi tempi si faceva anche accompagnare da un parente che lavora nella mia zona. Gli dico che i problemi ci sono perchè ogni volta lui li aggirava, non li affrontava mai. Gli dico che io per amore ho fatto davvero di tutto ma ero stanca di sentirmi sempre in colpa, di dover sempre cambiare per lui, di mandare tutto avanti io…. che secondo me la sua confusione ce l’aveva da mesi prima ma non aveva il coraggio di dirlo chiaramente… lui continuava a dire “non sto dicendo che dobbiamo lasciarci… però non so dimmi tu”….

    Be’ ragazzi, tornata a casa l’ho sentito ancora più freddo, diceva “ma sei stata tu a volerci riprovare… sapendo dei problemi”….e vabbè e quindi? io i problemi li volevo affrontare, non aggirare. Conclusione: l’ho lasciato, senza parolacce, senza frasi offensive, dicendo semplicemente che non lo riconoscevo più, che forse meritavo un amore più costante e che mi aveva deluso molto. Lui mi risponde dicendo che “non aveva intenzione di deludermi” e da allora non ci sentiamo più.
    Non l’ho più voluto richiamare, ero stanca, basta, avevo fatto troppo… ma troppo davvero. E lui non lo meritava. Gli ho anche chiesto se avesse un’altra, ovviamente mi ha risp di no ma secondo me qlcn c’era e c’è ancora. Questo ragazzo a volte lo vedo in facoltà, siamo2perfetti estranei. Buffo dopo 3 anni di storia insieme.

    Il dolore c’è,anche la delusione.Ma sono contenta di aver fatto d tutto x migliorare la nostra storia,sempre

  7. 17
    quellicheilcalcio -

    credo che il problema, del perchè siamo ancora qui dopo tutto questo tempo a scrivere, non sia unico.
    qualcuno scrive per espiare i propri sensi di colpa, nella speranza che qualcuno gli dica, no poverino hai ragione non è colpa tua.
    e altri non so.
    il perchè scrivo io lo so.
    io scrivo perchè con il tempo, riesca a mantenere vivo in me il ricordo di quei giorni infernali, di tutto quello che ho passato ingiustamente.
    perchè quando il tempo fa il suo corso, passa inesorabile, i ricordi brutti tendono a sbiadire, la malinconia sale, ci si dimentica della cacca e ci si ricorda solo il bene.
    e sale il dubbio di ciò che si è fatto.
    è soltanto una conseguenza, non mette in discussione la giustizia del proprio atto.
    quello che a distanza di un anno io non riesco ad accettare, se lo vuoi sapere, non è il fatto di non stare più con una persona in sè, o in particolare con lei.
    ripeto nel passato ho accettato altre faccende, anche se meno serie, finite, e in altre ancora chiudere non mi è pesato, fin dal giorno dopo.
    ma, ma quando tu CREDI di aver trovato una cosa inimitabile, quando il cuore ti dice, è LEI, quando incarna tutti i tuoi desideri, quando i suoi occhi ti lasciano perso nel paese dei balocchi, la faccenda diventa diversa.
    ad un certo punto questa elemosina d’amore da parte tua, questa inettitudine, questa sensazione di essere inadeguato, insoddisfacente, e immaturo il cuore, che benchè per amore è in grado di sopportare di tutto di più e questo per ciascuno di noi, lascia il posto alla testa, e allora li vengono fuori i principi, principi che ho e che non possono prescindere dal rispetto, dalla serenità, dal costruire una relazione sull’IO E TE INSIEME, e non su quello che piace a me e quello che piace a te, come attori separati di una commedia.
    ho provato di tutto ho tentato innumerevoli volte, sono passato sopra a fatti per me intollerabili, sono passato in silenzio sopra a discorsi allucinanti, a prese di posizione inconsuete, a situazioni bizzarre, eppure non è servito, non è servito perchè se io ho cercato con tutto me stesso di andarle incontro, l’unica cosa che chiedevo io in 8 mesi non è riuscita a darmela: rispetto e calma, semplicemente io volevo essere trattato bene,o quantomeno normalmente e affrontando i problemi con un altro piglio, che non comprendesse scatti isterici, portiere sbattute in faccia, sbattimenti di culo voltanto le spalle per andarsene, con il solito co...... di turno sempre dietro a tentare di mettere pace a qualcosa che mai aveva cominciato.
    Io scrivo qui perchè io ammetto di non aver accettato ancora che una persona che si reputa matura non sia arrivata a capire questi semplici concetti, il carattere non c’entra, è questione di educazione o maleducazione, di intelligenza o stupidità, anzi più in generale di amore o non amore, e allora forse io avrei voluto sentire dire, NON TI AMO, oppure NON TI HO MAI AMATO.
    almeno sarei stato da cani ma avrei avuto una risposta che faceva quadrare i conti.
    invece cosi sono

  8. 18
    quellicheilcalcio -

    rimasto per mesi e mesi e mesi a sommare al dolore per la perdita di una persona che il era il sogno della mia vita, tutte le parole ingiuste e vergognose che mi ha messo addosso, i problemi con cui mi ha lasciato a dover convinvere, e da superare, e anche il dover accettare che aveva un altra.
    poteva semplicemente dire la verità.
    io grido qui un ingiustizia simile, la mia personale, sapendo che al mondo c’è molto, molto, molto di peggio.
    però anche per queste cose si soffre come cani.
    io spero che tu abbia capito il discorso, per me dopo un anno e passa, è ancora difficile, quasi impossibile guardare ad una donna e pensare di coccolarla, dirgli ti amo, rimettermi in gioco e dire le stesse frasi impegnate e d’amore.
    avevo un sogno, e l’avevo coronato, mentre la maggior parte delle persone lo fa per sport, per on rimanere soli.
    tutto, tutto mi ha profondamente deluso, e io se da una parte non riesco più a volerla amare, perchè so che persona è, non mi vedo accanto a nessuna.
    e tutto ciò, se penso a quanto desiderio ardeva 3 anni fa nei miei occhi, a quanta voglia avevo di avere una persona accanto per scambiare la vita e l’amore, tutto questo per me è inaccettabile, mi fa soffrire, e non lo accetto.
    in bocca al lupo!

  9. 19
    Marquito -

    Almost Imperfect, io non ho mai detto che l’incompatibilità caratteriale sia una colpa. Ho detto solo che mi sembra un ottimo motivo per interrompere una relazione.
    Sul fatto che le colpe non stiano mai da una sola parte, e che sia molto importante saper fare autocritica, sono perfettamente d’accordo con voi; anzi , questo è un concetto che vado predicando da anni, sia in questo sito che nella vita di tutti i giorni. Ma qui si parlava di una cosa leggermente diversa. Qui si parlava di quelle persone che condannano senza appello chi se n’è andato, proprio per il fatto di essersene andato, e che dimenticano con troppa fretta tutto ciò che è accaduto in precedenza. Quella mia ex mi ha trattato come un lebbroso perché avevo deciso di porre fine al nostro rapporto, dimenticandosi che il crollo della fiducia si era verificato in seguito ai suoi comportamenti scorretti (bugie a ripetizione, fideiussioni false, banche inesistenti … tutte situazioni da codice penale). In ogni caso, anche a prescindere da questi suoi comportamenti, l’incompatibilità caratteriale mi avrebbe spinto comunque a interrompere la relazione … solo che ci sarebbe voluto un po’ più di tempo. Non ci si può condannare all’infelicità perpetua per un mal inteso e mal interpretato “senso del dovere”. E poi concordo pienamente con ciò che ha scritto quellicheilcalcio. Recitare ogni giorno la commedia mi sembra decisamente poco dignitoso. Poco dignitoso, poco corretto e completamente inutile.

  10. 20
    aleba -

    QUELLI CHE IL CALCIO ha scritto: io scrivo perchè con il tempo, riesca a mantenere vivo in me il ricordo di quei giorni infernali, di tutto quello che ho passato ingiustamente.
    perchè quando il tempo fa il suo corso, passa inesorabile, i ricordi brutti tendono a sbiadire, la malinconia sale, ci si dimentica della cacca e ci si ricorda solo il bene.
    e sale il dubbio di ciò che si è fatto.
    Ecco, condivido in pieno!
    E’ essenziale tenere vivo il ricordo della cacca. Anche io scrivo per questo.

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